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Capitolo I:
La selezione della Città Ospite: come una città diventa “Host City”
I.I Il Procedimento di Selezione nei Giochi Olimpici Moderni
Uno speciale congresso inteso a ridare vita ai Giochi Olimpici, si tenne a
Parigi, presso la Sorbona dal 16 al 24 giugno del 1894: vi parteciparono
79 delegati in rappresentanza di 14 nazioni e 49 società sportive. In
quest’occasione si giunse alla fondazione del Comitato Olimpico
Internazionale e il 23 giugno 1894, all’unanimità i delegati votarono a
favore della proposta del barone De Coubertin, di ridar vita ai Giochi
Olimpici, dando così inizio all’era delle Olimpiadi moderne
1
.
Dopo il “varo” dell'Olimpismo moderno si presentarono inevitabilmente
vari problemi: il più importante riguardò senza dubbio la scelta dei luoghi
destinati a ospitare le edizioni dei Giochi Olimpici; il Congresso aveva
votato, in segno di continuità con la tradizione, che la prima edizione
venisse affidata ad Atene e fu scelta Parigi come Città Ospite della
seconda edizione.
Era ferma convinzione del barone De Coubertin che, in ossequio ai
principi e valori di cui i Giochi Olimpici si facevano promotori, le
competizioni internazionali si sarebbero dovute svolgere con cadenza
quadriennale in forma itinerante nei cinque continenti, in modo che con il
tempo, il numero più vasto possibile di paesi fosse coinvolto direttamente
1
R. L. QUERCETANI, Temi olimpici: Pierre de Coubertin, in http://www.treccani.it/enciclopedia/temi-
olimpici-pierre-de-coubertin_(Enciclopedia_dello_Sport)/
5
nell'iniziativa, destinata a promuovere attraverso i Giochi una nuova
fratellanza fra i popoli
2
.
In un primo momento, e successivamente nel corso degli anni ’80, si prese
in considerazione l’idea che la Grecia potesse diventare la sede
permanente dei Giochi Olimpici
3
; quest’idea venne tuttavia abbandonata
e i Giochi dell’epoca moderna, fedeli alla loro vocazione di universalità,
nei loro cento e più anni di storia, sono stati ospitati da numerose città in
tutto il mondo.
Sin dal suo inizio, con la celebrazione ad Atene della prima Olimpiade nel
1896, fino ai giorni nostri, il Procedimento di Selezione della città sede
dei Giochi Olimpici ha rivestito una notevole importanza, sia per il
numero e l’importanza delle città che aspirano ad essere Ospiti, sia per la
responsabilità che grava sul Comitato Olimpico Internazionale
4
, che deve
assicurarsi che la città che si aggiudica tale compito, sia realmente in grado
di poter garantire la celebrazione del miglior spettacolo del mondo. Per
questi motivi, ad oggi, dopo numerose variazioni e integrazioni
5
, il sistema
di selezione si basa su una gara pubblica, che dura approssimativamente
dieci mesi e ha inizio nove anni prima dell’inizio delle celebrazioni dei
Giochi Olimpici.
La Carta Olimpica, alla regola 32.2, stabilisce che essere la sede dei
Giochi Olimpici è “un onore e una responsabilità” che il CIO conferisce
2
C. CHINCHILLA MARÌN, Los Juegos Olìmpicos: la elecciòn de la sede y otras cuestiones jurìdicas,
Civitas, 2009, pp. 221
3
THE INTERNATIONAL OLYMPIC COMMITTEE, The Greek proposal in Olympic Review, nr. 158, 1980;
THE INTERNATIONAL OLYMPIC COMMITTEE, Resolution concerning the Greek proposal in Olympic
Review, nr. 168, 1981
4
in prosieguo CIO
5
M.I. MCINTOSH, “the Olympic host city bid process: facing challenges and making changes” in
Impulse Focus on Olympism: discoveries, discussion, directions, Walla Walla Press Sydney, 2000 p.
313-31
6
alla città eletta
6
. La rubrica 33, denominata “elezione della Città Ospite”,
chiarisce come si ottiene questo “onore”, come si contrae questa
“responsabilità”, da chi è eletta la città sede, come, quando e dove.
In accordo alla regola 33.1, l’elezione della Città Ospite è una prerogativa
della Sessione, che segue un procedimento messo a punto, per ogni
edizione dei Giochi, dalla Commissione Esecutiva del CIO; l’elezione ha
luogo, salvo circostanze eccezionali, sette anni prima della celebrazione
delle Olimpiadi, in un paese che non ha candidato alcuna città
all’organizzazione dei Giochi Olimpici in questione
7
. Ancora, la regola
33.3 stabilisce che il governo nazionale della città aspirante è tenuto a
sottomettere al CIO un documento legalmente vincolante, in forza del
quale si impegna a garantire che il paese e le autorità pubbliche si
conformino e rispettino la Carta Olimpica
8
.
Il Procedimento di Selezione, nello specifico, si compone di due fasi:
quella delle città aspiranti, cd. “Applicant Cities” e quella delle città
candidate, le “Candidate Cities”.
I.II La prima fase: l’accettazione delle candidature
La prima fase inizia con la presentazione al CIO, da parte dei rispettivi
Comitati Olimpici Nazionali, dei nomi delle città che aspirano ad ottenere
6
THE INTERNATIONAL OLYMPIC COMMITTEE, Olympic Charter, rule 32.2: “The honour and
responsibility of hosting the Olympic Games are entrusted by the IOC to a city, which is elected as the
host city of the Olympic Games.”
7
Ivi, rule 33.2: “The IOC Executive Board determines the procedure to be followed until the election
by the Session takes place. Save in exceptional circumstances, such election takes place seven years
before the celebration of the Olympic Games.”
8
Ivi, rule 33.3: “The national government of the country of any applicant city must submit to the IOC a
legally binding instrument by which the said government undertakes and guarantees that the country
and its public authorities will comply with and respect the Olympic Charter”.
7
la celebrazione dei Giochi. Per essere ammessa al Procedimento di
Selezione della Città Ospite, e pertanto, essere in condizione di presentare
la domanda al CIO, la città, infatti, deve essere prima designata dal suo
rispettivo Comitato Olimpico Nazionale
9
; solo da quel momento, viene
considerata una “Applicant City”. Queste città, sono in definitiva aspiranti
potenziali, condizione che acquistano nel momento in cui esprimono al
proprio NOC, il desiderio di organizzare i Giochi Olimpici; da questo
annuncio consegue la totale sottomissione alle regole di buona condotta
del CIO
10
.
Nel caso in cui, nello stesso paese, vi siano più città interessate
all’organizzazione dei Giochi Olimpici, il NOC deciderà quale città potrà
presentare la propria richiesta al CIO, in quanto secondo quanto stabilito
dalla Carta Olimpica, solo una città potrà aspirare a diventare sede dei
Giochi Olimpici
11
. Una volta che la città è stata designata dal proprio
Comitato Olimpico Nazionale, le autorità pubbliche competenti per la
città sono quelle che formalmente sottomettono al CIO la domanda; da
questo momento il NOC supervisionerà e sarà responsabile delle azioni e
del comportamento della città aspirante, sia nella fase iniziale, che nel
caso, nella fase della candidatura. Nel caso in cui la città venga scelta
infatti, il Contratto delle Città Ospite
12
sarà sottoscritto sia dalla città che
dal suo NOC, che è parte del contratto a tutti gli effetti.
9
in prosieguo NOC, national olympic committee
10
THE INTERNATIONAL OLYMPIC COMMITTEE, IOC Code of Ethics
11
La raccomandazione 1.3 approvata all’unanimità nel corso della 127° Sessione del CIO, tenutasi a
Monaco nel Dicembre 2014, ammette tuttavia che: “The IOC to allow, for the Olympic Games, the
organisation of preliminary competitions outside the host city or, in exceptional cases, outside the host
country, notably for reasons of sustainability.”. Ad oggi nessuna città sembra ancora aver preso in
considerazione l’idea.
12
Host city contract,
8
È importante segnalare come, dal momento in cui la città domanda di
essere considerata come candidata a ospite dei Giochi Olimpici, sarà
vincolata non solo alla Carta Olimpica, ma anche a “qualsiasi altro
regolamento o requisito disposto dalla Commissione Esecutiva del CIO,
così come a tutte le norme tecniche stabilite dalle Federazioni
Internazionali (IFs) per i rispettivi sport”
13
.
Il passo successivo alla presentazione dei nomi delle città aspiranti, da
parte dei rispettivi NOC’s, è la presentazione al CIO, nonché la
sottoscrizione, ad opera della città aspirante di un documento denominato
“Procedimento di Accettazione della Candidatura”
14
, debitamente firmato
dai rappresentanti della città e dal NOC di riferimento. In virtù di questo
documento, il cui testo è predeterminato dal CIO, le città candidate
dichiarano che accettano e si sottomettono a tutte le disposizioni della
Carta Olimpica, del Procedimento di Accettazione della candidatura, del
Codice Etico del CIO, delle Regole di Buona Condotta, così come a tutte
le regole, istruzioni e condizioni che la Commissione Esecutiva del CIO
deciderà di stabilire. La firma di questo documento da parte della città e
del suo NOC, conferiscono carattere officiale alla domanda di
candidatura
15
.
Contemporaneamente per confermare la propria volontà di partecipare
alla selezione della Città Ospite e garantirsi il diritto di prendere parte a
tale procedimento, è necessario che vengano addebitati sul conto corrente
13
THE INTERNATIONAL OLYMPIC COMMITTEE, Olympic Charter, Bye -law to rule 33, 1.5: “Each
applicant city has the obligation to comply with the Olympic Charter and with any other regulations or
requirements issued by the IOC Executive Board, as well as with all technical norms issued by the IFs
for their respective sports.”
14
Candidature Acceptance Procedure
15
THE INTERNATIONAL OLYMPIC COMMITTEE, 2020 Candidature Acceptance Procedure, 1.3.3.
“Applicant NOCs/Cities are required to sign the Candidature Acceptance Procedure, confirming their
acceptance of the rules. The application only becomes official when the Candidature Acceptance
Procedure has been signed by the Applicant City and its respective NOC.”
9
del CIO 150000 US $
16
, somma che non è reintegrabile; questa non sarà
l’unica somma di denaro che le città pagheranno al CIO per prendere parte
al Procedimento di Selezione, in quanto nella seconda fase, sarà loro
richiesto il pagamento di 500 000 US $ quale tassa di conferma della
propria candidatura.
In quanto al procedimento su cui si basa la prima fase, la Carta Olimpica
si limita a rimettersi a quanto stabilito dalla Commissione Esecutiva, cui
spetta decidere se la città aspirante supera la prima fase e acquista la
condizione di Città Candidata
17
. I passi più rilevanti di questa fase sono la
presentazione delle risposte al Questionario
18
, l’analisi qualitativa delle
risposte e infine, la scelta da parte della Commissione Esecutiva del CIO
delle città che saranno considerate candidate ad ospitare i Giochi Olimpici.
Le città candidate sono definite dalla Carta Olimpica, come quelle città
che sono eleggibili dalla Sessione, previa decisione della Commissione
Esecutiva
19
; tra le città aspiranti, la Commissione nomina infatti le città
candidate e tra queste la Sessione elegge, infine, la Città Ospite dei Giochi
Olimpici.
16
Ivi, 1.3.5. “Applicant NOCs/Cities shall be required to pay a non-refundable candidature acceptance
fee to the IOC of USD 150,000 (which includes approximately USD 80,000 for word mark protection
outside the Applicant City’s territory)”
17
THE INTERNATIONAL OLYMPIC COMMITTEE, Olympic Charter, Bye – law to rule 33, 1.6: “All
applicant cities shall comply with a candidature acceptance procedure, conducted under the authority
of the IOC Executive Board, which shall determine the contents of such procedure. The IOC Executive
Board shall decide which cities will be accepted as candidate cities”.
18
THE INTERNATIONAL OLYMPIC COMMITTEE, 2020 Candidature Acceptance Procedure, the IOC
Questionnaire
19
THE INTERNATIONAL OLYMPIC COMMITTEE, Olympic Charter,, Bye-law to rule 33, 2.1: “Candidate
cities are those applicant cities which will be eligible for a decision by the IOC Executive Board to be
submitted to the Session for election.”