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Presentazione
La mia passione per il Social Media Marketing, nata quasi per caso nel
2010, mi ha accompagnato per tutti questi anni, durante i quali ho cambiato
diversi lavori.
Mi sono così sperimentata, spesso, in una terra di mezzo tra il marketing
tradizionale e il digitale, osservando da diversi punti di vista le difficoltà
che si incontrano nella vita quotidiana di un’azienda nell’approcciarsi al
mondo web: budget, mancanza di competenze, diffidenza.
Da grandi agenzie di web advertising e social media marketing sono passata
a piccole realtà che fornivano servizi di promozione online a PMI.
Negli ultimi anni invece, ho lavorato nell’ufficio marketing di un’azienda il
cui business era assai lontano dal mondo 2.0: la produzione di compressori e
pompe per il vuoto.
Ma proprio quando ho pensato di trovarmi a lavorare nel settore più ostico
di tutti al social media marketing, una nuova sfida mi è stata presentata.
Dal mese di Novembre del 2013 lavoro nell’ufficio web della più grande
compagnia assicurativa della mia città.
Il salto da utente passivo di un prodotto pressoché sconosciuto nelle sue
caratteristiche specifiche - la polizza assicurativa - a comunicatrice di quel
servizio, è stato davvero strano. Ma molto stimolante!
Cercando di capire come comunicare al meglio una realtà ostica e oscura
al grande pubblico attraverso i social media, ho ricostruito una breve storia
della comunicazione online del settore assicurativo in Italia,
focalizzandomi sulle compagnie tradizionali, maggiormente colpite dalla
rivoluzione digitale in atto.
Il fine ultimo della mia ricerca, in ricordo degli anni trascorsi a lavorare al
servizio delle PMI, è scoprire quale sarà il futuro degli intermediari
assicurativi, quegli agenti che, fino ad oggi, con il loro mirabile lavoro di
PR, hanno diffuso più o meno con successo la cultura assicurativa nel nostro
paese.
Ma oggi che grazie ai social media, le regole della comunicazione sono
cambiate come potranno sopravvivere gli agenti senza evolversi?
Sono destinati a sparire o avranno un ruolo chiave, imparando a sfruttare a
loro favore le nuove tecnologie e promuovendo se stessi?
Il lavoro parte da una breve ma necessaria introduzione sul mondo
assicurativo, utile a chi non opera nel settore.
In poche pagine spiego, con la maggior semplicità possibile, cosa sia un
contratto assicurativo, le parti in causa in esso e la differenza tra una
compagnia tradizionale e diretta.
Mi interrogo poi su come siano percepiti dai consumatori i prodotti
assicurativi, il funzionamento degli aggregatori e comparatori che hanno
cambiato le regole del mercato per poi focalizzarmi sulla figura chiave della
ricerca: l’agente assicurativo.
Nel primo capitolo invece analizzerò il ruolo dei social media nel mondo
assicurativo cercando di rispondere a una semplice domanda: sono
un’opportunità o una minaccia?
Partendo dal concetto di multicanalità, alla base della rivoluzione digitale
del settore, passo al tema del rischio e del come sia possibile o meno
veicolarlo sui social media, senza incorrere nel contagio emotivo ed
eludendo la superstizione, uno dei maggiori ostacoli alla vendita di prodotti
assicurativi in Italia.
Nel secondo capitolo, cuore della ricerca, analizzo il posizionamento delle
compagnie tradizionali sui social media, facendo emergere le differenze
comunicative con le compagnie dirette.
Infine, l’ultimo capitolo, risponde alla domanda che si pone il titolo
dell’elaborato.
Alla luce dei dati a nostra disposizione, quale sarà il futuro degli
intermediari?
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Introduzione
Che cos’è un contratto assicurativo?
“Con assicurazione, in diritto, ci si riferisce ad un determinato tipo di
contratto avente ad oggetto la garanzia contro il verificarsi di un evento
futuro e incerto (rischio), generalmente dannoso per la propria salute o
patrimonio”.
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Contratto, rischio e danno: sono queste le parole chiave
sufficienti a descrivere cosa sia un’assicurazione e come viene percepita. La
definizione qui riportata - tratta da Wikipedia - ci permette di introdurre il
tema partendo non da una spiegazione accademica ma dalla percezione che
gli utenti dell’enciclopedia partecipata più famosa del mondo hanno del
contratto assicurativo. Prima di analizzare come le compagnie assicurative
hanno scelto di posizionarsi sui social media infatti, è necessario
comprendere due aspetti: da una parte come funziona un contratto
assicurativo e quali sono le parti in gioco; dall’altra come le persone comuni
percepiscono questo tipo di contratto. Compreso ciò, l’analisi del
posizionamento sui social media scelto dalle compagnie sarà di più facile
comprensione.
L’assicurazione trasforma il rischio in una spesa. Stipulando un contratto si
quantifica il danno che l’assicurato avrebbe qualora il rischio si verificasse.
Attraverso il versamento di un premio la società si accolla la gestione
dell'eventualità del verificarsi dell'evento (detto "sinistro") corrispondendo
all'assicurato (oppure agli eventuali eredi e/o beneficiari) il capitale (o la
rendita) pattuito. Il costo del premio è definito in base alle probabilità che
l’evento si verifichi.
Le compagnie assicurative tradizionali e dirette
Una delle parti contraenti di questo tipo di contratto è la compagnia
assicurativa che può essere di due tipi: tradizionale o diretta. Quale
differenza c’è tra le due? Per rispondere a questa domanda ricorro a una
delle FAQ di Segugio.it, un comparatore di prezzi di cui parleremo più
approfonditamente nel prossimo paragrafo.
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Definizione tratta da Wikipedia a seguito della ricerca con la parola chiave
“Assicurazione”
“La differenza sostanziale fra le Compagnie tradizionali e le Compagnie
dirette è la presenza sul territorio: le Compagnie tradizionali hanno una
rete di agenzie e di intermediari che permettono un rapporto vis-à-vis con il
cliente". Le Compagnie dirette non hanno sede aperte al pubblico e operano
esclusivamente con i canali diretti, ovvero il proprio sito internet e il call
center dedicato”.
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L’elemento distintivo tra queste due realtà è quindi la
capillarità territoriale, garantita dalle compagnie tradizionali da una rete di
intermediari e sostituita, dalle dirette, da canali che mettono in
comunicazione il cliente e la compagnia senza intermediari. Se le procedure
sono sempre le stesse, a essere diversi sono i costi. Le Compagnie dirette
infatti, non avendo a libro paga intermediari e sedi fisiche, applicano, a
parità di condizioni, prezzi molto più competitivi.
Il Cliente può quindi scegliere: servizio o prezzo?
Gli aggregatori e il loro funzionamento
Gli aggregatori, il cui utilizzo è gratuito, attraggono potenziali clienti al
loro sito con pubblicità online e offline e ottimizzazione SEM e SEO. I
consumatori possono così ottenere in tempo reale un prezzo affidabile per i
prodotti e/o servizi che intendono comprare dopo averli comparati. Non a
caso l’altro nome con cui sono noti gli aggregatori è proprio comparatori.
Nel caso dei prodotti assicurativi gli aggregatori sono in grado di fornire un
preventivo personalizzato rispetto alle necessità e al profilo del rischio del
cliente.
In Europa operano con diversi modelli operativi, ricorrendo o meno a un
contact center. Di fatto, con la loro comparsa, gli aggregatori di prezzo
hanno sostituito alcune funzioni tradizionalmente offerte dai broker di
minori dimensioni. Questa tendenza, più forte in Inghilterra e Olanda, è
ormai ampiamente diffusa anche in Italia, dove il più famoso tra i
comparatori è Facile.it seguito da Seguigio.it. La comparsa degli
aggregatori ha cambiato la distribuzione del prodotto assicurativo
introducendo strategie multicanale di relazione con il cliente anche tra le
compagnie tradizionali.
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Segugio.it
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Gli agenti assicurativi
Nel definire la differenza tra compagnia diretta e indiretta e nell’introdurre
gli aggregatori abbiamo citato la figura chiave della nostra ricerca: l’agente
assicuratore. Egli rientra tra i cosiddetti intermediari assicurativi la cui
attività è normata per legge. Esiste un registro unico degli intermediari in
cui gli agenti sono identificati con la lettera (a). Seguono i broker (b), i
produttori diretti (c), le banche e gli intermediari finanziari (d) e i
dipendenti, collaboratori incaricati dalle altre citate categorie (e).
L’agente assicurativo opera in base a un mandato di una compagnia di
assicurazioni, per conto della quale vende e gestisce prodotti / servizi in un
determinato territorio (zona di competenza). Gestisce una propria struttura
operativa, l’agenzia, avvalendosi di collaboratori (produttori, subagenti e
addetti all’amministrazione) per acquisire, mantenere e assistere i propri
clienti.
Proprio come tutti gli agenti di commercio può essere plurimandatario o
monomandatario. Gli agenti monomandatari promuovono esclusivamente
una compagnia assicurativa, costituendo quindi virtualmente un'estensione
territoriale della rete vendita di questa; i plurimandatari al contrario,
possono promuovere contemporaneamente più assicurazioni.
La percezione dei prodotti assicurativi
“Chissà perché, ogni volta che mi accingo a scrivere un pezzo sulle
Compagnie assicurative italiane, specie se devo parlare della RCA, mi
viene in mente Pinocchio alle prese col gatto e la volpe”
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I contratti
assicurativi possono essere sottoscritti come libera scelta e possono
riguardare diversi campi (infortuni, malattie, incidenti, eventi naturali, etc.)
ma ne esistono anche di obbligatori.
Il caso più eclatante e che interessa il quotidiano di tutti è quello della RCA,
la Responsabilità Civile per la circolazione dei veicoli.
Prima del 1969 - anno in cui è nata l’assicurazione obbligatoria dei veicoli a
motore (nel 1957 circolavano solo 340.000 auto) - lo scenario assicurativo
era molto diverso. Erano circa quindici le imprese, per lo più italiane, che
tentavano di vendere i propri prodotti.
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Bruno Rossi in “Rc auto: compagnie truffate o truffatrici? Presentate 400 denunce alla
magistratura”, in Golem, aprile 2013