Le caratteristiche biomeccaniche del corpo umano ed i suoi movimenti
Conoscenza delle forme motorie
Il movimento è una forma di vita della materia, tanto vario, quanto vario è il mondo.
Nel corso dello sviluppo della materia si sono divise tutte le forme di maggior livello
d�organizzazione (livelli strutturali della materia); dalla materia inerte (non vivente) alla
vivente, dalla vivente alla pensante.
Ad ognuna di queste forme appartengono le pi� complesse propriet� e l�aderenza alla
legge della vita e dello sviluppo.
Com�� noto, le forme semplici del mondo della materia in pratica, meccanico, fisico,
chimico, (si manifestano tanto nella materia non vivente, quanto nella vivente), e le forme
complesse e pi� alte vale a dire, biologico (in tutti i viventi) e sociale (nei rapporti sociali dei
pensanti).
Ogni forma complessa di moto racchiude sempre in s� pi� forme semplici. Una forma
semplice � la meccanica: essa esiste ovunque. La forma meccanica esiste sia come forma pi�
alta di moto, sia come forma pi� bassa; il movimento ad ogni uve IL. qualitativamente si
caratterizza come forma pi� alta. In questo modo qualunque forma pi� alta possiede una
propria caratteristica specifica e non limitata alle forme pi� basse. Inoltre le forme pi� alte
sono indissolubilmente legate a quelle pi� basse.
Le azioni motorie dell�uomo, che si studiano nella biomeccanica sportiva, racchiudono
in se stesse l�azione meccanica. Proprio questa rappresenta il fine immediato dell�azione
motoria_dell�uomo, (il suo stesso spostamento, lo spostamento di un attrezzo. di un
avversario, di un compagno, ecc.). Ma l�azione meccanica si estrinseca attraverso le
manifestazioni pi� alte del moto. Perci� la meccanica biologica (biomeccanica) e pi� vasta di
gran lunga pi� complessa della meccanica dei corpi non viventi e si distingue
qualitativamente dalla meccanica di questi ultimi.
Le caratteristiche biomeccaniche del corpo umano ed i suoi movimenti
L’azione meccanica nei sistemi viventi
L’azione meccanica nei sistemi viventi si manifesta come
a) lo spostamento di tutti i biosistemi relativamente al loro ambiente (dell’ambiente, del
supporto, dei corpi solidi
b) le deformazioni dello stesso biosistema spostamento di una delle sue parti
relativamente alle altre).
Le leggi fondamentali della meccanica di Newton, descrivono l�azione in assoluto di
corpi solidi astratti, i quali non si deformano. Tali corpi in natura non esistono. Ma nei
cosiddetti corpi solidi avvengono deformazioni cos� piccole, che spesso, � possibile non
tenerne conto.
Nei sistemi viventi, invece si ha, in modo considerevole, una variazione della posizione
delle loro parti. I movimenti dell�uomo sono costituiti da queste variazioni.Le stesse parti dei
sistemi viventi (per es. la colonna vertebrale o la gabbia toracica) alle volte si deformano
considerevolmente. Perci� studiando l�azione dei sistemi viventi si tenga presente che il
lavoro delle forze si perde sia nello spostamento del corpo in complesso, sia nelle
deformazioni di parti di esso.
Oltre a ci� si ha sempre una perdita d�energia per dispersione. In generale, in natura, non
esiste un�azione puramente meccanica, essa si accompagna sempre alla trasformazione
dell�energia meccanica negli altri stati (es. in quella calorica) o alla sua perdita. L�azione
meccanica dell�uomo, studiata nella biomeccanica sportiva, deriva dall�influenza delle forze
meccaniche superficiali (di gravit�, attrito, ecc.) e dalla forza di ti-azione muscolare
(contrazioni). Queste ultime, invece, si rifanno al sistema nervoso centrale e, per
conseguenza, ai processi fisiologici condizionati, perci�, per una conoscenza sufficientemente
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completa della natura del moto vivente � necessario, non solo lo studio dell�azione
meccanica, ma anche del suo aspetto biologico.
Per l�appunto esso determina la causa dell�organizzazione delle forze meccaniche.
Bisogna ricordare e sapere che non esistono leggi meccaniche particolari per il mondo
vivente. Ma per quanto i sistemi viventi si distinguano dai corpi solidi assolutamente astratti,
l�azione meccanica di un sistema vivente � altrettanto complessa dell�azione di un corpo
solido. Conseguentemente per applicare le leggi generali di meccanica ai soggetti viventi �
necessario tenere conto non solo delle loro particolarit� meccaniche, ma anche biologiche
(per es. delle cause dell�adattamento dell�uomo alle circostanze; delle vie di perfezionamento
del movimento; dell�influenza della fatica).
Particolarità dell’azione meccanica dell’uomo
L’attività motoria dell’uomo si esplica nella varietà, delle azioni motorie, le quali sono
organizzate da molte azioni concatenate (sistemi motori). L’attività motoria dell�uomo � uno
dei pi� complessi fenomeni conosciuti, non solo perch� le funzioni degli organi di moto sono
molto complesse, ma anche perch� in essa partecipa la conoscenza, quale prodotto di materia
molto specializzata, cio� il cervello. Perci� l�attivit� motoria dell�uomo si distingue
sostanzialmente dall�attivit� degli animali.
Innanzi tutto bisogna rendersi conto delle finalit� dell�attivit� umana, della conoscenza delle
sue concezioni, della possibilit� di controllare e perfezionare i movimenti.Le affinit� fra le
azioni degli animali e quelle dell�uomo si riscontrano solamente a livello biologico. Per
mezzo dell�attivit� motoria l�uomo, nel processo d�educazione fisica trasforma attivamente la
sua natura personale, si perfeziona fisicamente. Egli trasforma il mondo, impiegando le
possibilit� del progresso tecnico-scientifico, in definitiva anche per mezzo dell�attivit�
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motoria (azione, parole, lettere, ecc.). L�attivit� motoria dell�uomo scaturisce dalla sua
azione.L�azione motoria si attua per mezzo di movimenti attivi e spontanei, provocati e diretti
dal lavoro muscolare.L�uomo, di sua spontanea volont�, inizia i movimenti, li trasforma e li
termina, quando lo scopo � raggiunto : di norma l�uomo non esegue semplicemente dei
movimenti, ma sempre delle azioni.
L�azione dell�uomo possiede sempre uno scopo ed un preciso significato. Ancora, Newton
aveva posto la domanda: �... in quali modi i movimenti del corpo umano seguono la
volont�?�, cio� raggiungono lo scopo fissato. Dunque, non solo ai giorni nostri si � iniziato a
studiare la meccanica dei movimenti finalizzati (spontanei) dell�uomo basandosi sulle finalit�
dei movimenti.
I movimenti delle singole parti del corpo sono riuniti in sistemi di movimento guidati o atti
motori completi (per es. esercizi ginnastici, tecniche di scivolamento sugli sci, esercizi tecnici
di gioco del basket). Nei sistemi motori rientra anche il mantenimento attivo dello stato delle
singole parti del corpo umano, e alle volte di tutto il corpo. Ogni movimento ha un suo
specifico ruolo nel complesso dell�azione, in un modo o nell�altro risponde allo scopo
dell�azione. Se lo sportivo tender� a realizzare lo scopo in ogni movimento, allora l�azione
sar� eseguita meglio. Nonostante che le cause del movimento, nella biomeccanica, siano
considerate dal punto di vista meccanico e biologico, bisogna considerarle in correlazione
alle leggi, studiando il ruolo della conoscenza dell�uomo nell�uso finalizzato dei movimenti
cio�, la correlazione degli aspetti meccanici e biologici permette di rilevare la specificit� della
biomeccanica.La guida consapevole ai movimenti, con l�impiego di questa disciplina assicura
un�alta precisione ed efficienza nelle diverse condizioni d'esecuzione.
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Problemi biomeccanici dello sport
Gli obiettivi in ogni campo del sapere determinano il suo contenuto, cio� la sua teoria ed i
suoi metodi; gli ultimi sono elaborati per
la determinazione di questi obiettivi.
Il problema generale abbraccia tutto il campo del sapere nel suo insieme, mentre i problemi
particolari ed importanti sono affrontati, durante lo studio, dalle richieste concrete del
fenomeno.
Problemi generali dell’apprendimento motorio
I problemi generali dell’apprendimento motorio dell’uomo nella biomeccanica sportiva,
sono costituiti dalla valutazione dell’efficacia della applicazione delle forze per un maggiore
e migliore conseguimento dell’obiettivo.
Lo studio del movimento nella biomeccanica sportiva, tutto sommato, � indirizzato a scoprire
gli esatti procedimenti dell�azione motoria e a spiegare meglio la loro esecuzione. Perci� esso
assume una spiccata tendenza all’orientamento pedagogico. Prima di assegnare valore
all�elaborazione di un pi� perfetto procedimento dell�azione, occorre valutare la sua stessa
essenza.
E necessario conoscere da cosa dipende la loro effettuazione, in quali condizioni e come si
eseguono meglio.
Perci� occorre valutarli esattamente come corrispondenza del moto applicato allo scopo. La
biomeccanica indaga �in che modo l�energia meccanica prodotta per l�azione e per
l�intensit� pu� acquisire applicazioni nel lavoro.
Soprattutto la completa determinazione di questo fondamentale problema nello sport, fornisce
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il materiale necessario per l�attuazione del processo d�allenamento su basi scientifiche.
.Particolari problemi di biomeccanica sportiva
I particolari problemi di biomeccanica sportiva consistono nello studio dei seguenti punti
fondamentali:
a)struttura, proprietà e funzione motoria del corpo dello sportivo;
b) tecnica sportiva razionale;
c)tecnica di perfezionamento personale.
Per quanto, soprattutto, l�azione dipenda dal soggetto dell�azione (il corpo umano), nella
biomeccanica sportiva si studia (secondo l�ottica della biomeccanica), la struttura
dell�apparato motorio d�appoggio, le sue propriet� meccaniche e le funzioni (compresi gli
indici qualitativi dei movimenti), in funzione dell�et�, del sesso, del grado d�allenamento ecc.
In breve, il primo gruppo di problemi riguarda lo studio degli sportivi di �lite, le loro
particolarit� e possibilit�.
Poich�, effettivamente si esibisce nella competizione, lo sportivo deve possedere, anzi tutto
una personale tecnica razionale. Da ci�, dalle diverse azioni e da come sono strutturate,
dipende il loro perfezionamento. Perci� nella biomeccanica sportiva, dettagliatamente, si esa-
minano le particolarit� dei diversi gruppi di movimenti ed il loro possibile perfezionamento.
Si studiano le tecniche sportive essenziali, ma vengono anche elaborate nuove tecniche pi�
razionali.
I dati sulle variazioni delle tecniche sportive, durante il processo d�allenamento, permettono
di elaborare le particolari metodiche di perfezionamento tecnico dello sportivo in oggetto.
Pertanto, dalle particolarit� della tecnica sportiva si determinano le vie razionali della loro
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formazione; i mezzi e i metodi di miglioramento delle abilit� tecnicosportive. In questo
modo, le basi biomeccaniche della preparazione tecnica degli sportivi sottintendono: la
definizione della particolarit� e del livello di preparazione dell�allenamento, di pianificazione
razionale della tecnica sportiva, la scelta degli esercizi ausiliari e la creazione d�esercizi
allenanti la preparazione speciale sia fisica che tecnica, la valutazione di metodi adatti
d�allenamento e il controllo durante la loro effettuazione.
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Concetto di biomeccanica sportiva
Come scienza e disciplina di studio la biomeccanica � caratterizzata da un insieme di
cognizioni.
Secondo la teoria della biomeccanica queste cognizioni sono organizzate in un sistema
definito dalle posizioni fondamentali. Assieme ad esse sono definite le vie per l�ottenimento
delle cognizioni.
Tutto ci� costituisce il metodo biomeccanico.
La teoria della biomeccanica sportiva
Sulle fondamentali conoscenze moderne dell’azione motoria s�imposta il metodo del sistema
strutturale, il quale, consente di considerare il corpo dell’uomo come un sistema motorio, e i
massimi processi dell'azione come sviluppo dei sistemi di moto.
La dialettica materialistica, mostra tutto il mondo come formato da sistemi ai quali � proprio
un preciso legame fra corpi e processi. Il metodo sistematico-strutturale rappresenta il
principio dialettico della scienza della conoscenza complessa dei soggetti e dei sistemi.
Questo metodo della tecnica sportiva come materia d�insegnamento � diretta contro la
scomposizione metafisica del tutto, senza tener conto dell�interazione degli elementi. Esso si
orienta anche conti-o la cognizione meccanicistica, in modo qualitativo, dei fenomeni. Il
metodo sistematico-strutturale dello studio del movimento umano si realizza nella teoria dello
strutturalismo dei movimenti.
�Il movimento non � una successione di dettagli, ma una struttura (nel caso in questione � un
sistema - D. Donskoj) che si differenzia in dettagli, una struttura compatta che presenta nello
stesso tempo un�alta differenziazione degli elementi e una molteplicit� di forme selettive in
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relazione fra loro�.
Nella teoria dello strutturalismo sono stati impostati i seguenti principi fondamentali:
�il principio dello strutturalismo della formazione dei sistemi motori. Tutti i movimenti
in un sistema sono concatenati: infatti, questi legami strutturali determinano la continuit�
e la perfezione dell�azione;
�il principio dell’integrità dell’azione. Tutti i movimenti componenti l�azione motoria
perseguono un unico fine: il sistema finalizzato dei movimenti � diretto al conseguimento
di uno scopo. La variazione di un movimento, qualunque esso sia, incide su tutto il
sistema;
�il principio della finalità cosciente del sistema motorio. L�uomo si pone
consapevolmente uno scopo; usa movimenti opportuni e li guida per il conseguimento di
un fine.Le basi teoriche della biomeccanica presuppongono il condizionamento
automatico e la natura riflessa del movimento.Tutti i movimenti sono causati da forze di
diversa origine agenti conformemente alle leggi della fisica meccanica.
La natura riflessa del comando dell�attivit� motoria, sulla base dei principi neurologici, �
caratteristica di tutti i movimenti. Gruppi di azioni particolari (teoria del tiro, della respinta,
del lancio, ecc.) si fondano sui principi generali della teoria e cio� in conformit� alle leggi.
Il metodo della biomeccanica sportiva
Il metodo della biomeccanica sportiva � il procedimento fondamentale dell�analisi, la via
della conoscenza secondo le leggi che governano i fenomeni (la natura). La teoria della
biomeccanica fornisce le basi del metodo, manifestando nuove conformit� alle leggi.
Il metodo della biomeccanica, soprattutto nell’aspetto generale si basa sull’analisi e la
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sintesi sistematica delle azioni con l’impiego di caratteristiche quantitative, in particolare la
forma dei movimenti.
L�unione dell�analisi e della sintesi costituisce la via principale della conoscenza; �vale a dire
l�analisi delle singole parti, dell�insieme cio� della loro somma�.
Nello studio dei movimenti il metodo specifico consiste nella definizione di metodi concreti
di analisi sistematica delle azioni e della loro sintesi.
La manifestazione della composizione degli elementi di un sistema motorio, � una tappa della
conoscenza finalizzata dell�azione motoria. La biomeccanica, scienza sperimentale, si basa
sullo studio sperimenta le dei movimenti. Per mezzo di apparecchi si registrano le
particolarit� qualitative (caratteristiche) dei movimenti, per esempio la traiettoria della
velocit�, dell�accelerazione, permettendo cos� di distinguere i movimenti e di confrontarli fra
loro. Esaminando le caratteristiche si scompone, secondo regole precise, il sistema di moto
nelle parti che lo compongono.
In questo modo si stabiliscono le loro corrispondenze. L’analisi sistematica delle azioni
consiste in questo. Il sistema motorio non � soltanto un intero, ma la somma delle parti
componenti. Tali parti sono riunite in numerosi correlati e ad esse parti non sono proprie le
qualit� del sistema. Il metodo di correlazione fra le parti in un sistema, secondo le leggi
dell�interazione, rappresenta la sua struttura.
Studiando le variazioni delle caratteristiche quantitative, si pu� vedere come gli elementi
s�influenzino l�un l�altro e determinino le cause dell�integrit� del sistema.
La sintesi sistematica dell�azione si manifester� in questo modo. Le caratteristiche
quantitative del moto permettono ad un pi� alto livello dell�analisi sistematica, di costruire i
modelli del sistema motorio (fisico, matematico).
Utilizzando la tecnica di calcolo, cominciamo a studiare i processi di guida ai movimenti
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ricercando le varianti ottimali dell�azione.
La sintesi dei sistemi motori si effettua sia teoricamente (basandosi su modelli) sia
praticamente durante la costruzione reale di un sistema motorio e costituisce una conquista
della tecnica sportiva.
L�analisi e ]a sintesi sistematiche delle azioni sono strettamente collegate l�una all�altra e si
completano l�un l�altra nell�indagine sistematico-strutturale.
Nelle moderne indagini biomeccaniche si fa un largo uso del metodo funzionale. Esso �
utilizzato nello studio delle dipendenze funzionali fra le propriet� e le condizioni dei
fenomeni caratterizzati da parametri determinati, da condizioni concrete e da una precisa
legge quantitativa.
Inoltre non ci si pone il problema dello studio della struttura interna del fenomeno, si ricerca
solamente la sua funzione. Non bisogna contrapporre il metodo sistematico strutturale a
quello funzionale. Dapprima, logicamente, si mostra la funzione di tutto il sistema nel
complesso, non avendo ancora esaminato attentamente la sua struttura. Successivamente si
studiano i meccanismi interni. Ma in questa tappa, le caratteristiche pi� profonde risultano
ancora sconosciute e si prende in esame solamente la funzione.
La scelta della impostazione e del metodo dipende dall�organizzazione e dai dati del
problema oggetto della ricerca.
Di conseguenza si distingue il metodo della biomeccanica, come principale via di conoscenza
generale dei sistemi motori complessi, dalle metodologie particolari dell�indagine
biomeccanica (metodologia di registrazione delle caratteristiche ed elaborazione dei dati
rilevati). Nessuna indagine utilizza il metodo biomeccanico globalmente.
Innanzi tutto, la maggior parte delle indagini � stata fino ad ora orientata verso lo studio dei
meccanismi particolari o degli indici generali degli atti motori.
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E� inoltre importante anche la messa a punto delle moderne metodologie d�indagine. Ci�
nonostante, per la pratica sportiva soprattutto, sono indispensabili i modelli completi della
tecnica sportiva come oggetto di apprendimento e perfezionamento dell�abilit� tecnica.
Per la risoluzione di questo problema, soprattutto dal punto di vista della ricerca dei sistemi
motori, si applica il metodo dell�analisi minuta della loro organizzazione strutturale interna.
La corrispondenza alla leggi, stabilita all�atto dello studio dei movimenti, assume un
carattere principalmente statistico (di probabilit�). Esso � condizionato, nel risultato, da
numerose cause totalmente indefinite. Queste leggi sono proprie, in particolare, degli
organismi viventi.
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Sviluppo della biomeccanica sportiva
La biomeccanica sportiva si � sviluppata enormemente nell�ultimo decennio in relazione ai
successi della biomeccanica in generale. Originariamente, lo sviluppo della biomeccanica
come scienza indipendente agevolata da determinate premesse come l�aumento di
conoscenze nel campo delle scienze fisiche e biologiche, e dal progresso tecnico scientifico,
ha permesso l�<<elaborazione di metodiche di studio perfette, difficili e complesse, del
movimento e pi� recentemente la conoscenza della loro struttura>>.
Premesse di sviluppo della biomeccanica
Sulla nascita della biomeccanica ha avuto un�importanza decisiva lo sviluppo della
meccanica e soprattutto il nuovo indirizzo iniziato ai tempi di Galileo e Newton. Ci�
nonostante ancora L. Da Vinci era convinto che: «la scienza meccanica è nobile ed utile più
delle altre scienze e, come risulta, tutti i corpi viventi hanno possibilità di ,movimento e
agiscono secondo le sue leggi». La meccanica teorica include tutte le leggi fondamentali del
movimento meccanico. Nella biomeccanica sono stati utilizzati, sulla base della meccanica
generale, i dati di alcune scienze autonome come la idro-aereodinamica, la resistenza dei
materiali, la reologia (teoria dell�elasticit�, plasticit�, ecc.), la teoria dei meccanismi, delle
macchine ed altre. Le scienze matematiche hanno avuto una funzione determinante nello
sviluppo della meccanica, mentre, successivamente, si sono divise in rami autonomi del
sapere. La loro applicazione nella biomeccanica � andata via via estendendosi. Si tratta di
metodi autonomi di indagine (in particolare nella costruzione di modelli matematici). G. A.
Borelli (discepolo di Galilei) medico, matematico, fisico, nel suo libro �Sul movimento dei
viventi� dava vita alla biomeccanica come ramo della scienza.
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Dalle scienze biologiche nella biomeccanica, pi� degli altri, sono stati usati gli elementi
dell�anatomia che sono stati individuati dai suoi studiosi (nel XVI-XVII sec.). Una grande
influenza sulla biomeccanica perci� ha esercitato
l�anatomia e in particolare la conoscenza del
sistema nervoso da parte dei moderni fisiologi.
Cos� si sono create le basi per lo sviluppo della
biomeccanica: meccanico, anatomico-funzionale
e fisiologico, coesistenti fra loro.
Orientamenti dello sviluppo della biomeccanica umana
I principali indirizzi nella biomeccanica sono nati uno a causa dell�altro e poi si sono
sviluppati parallelamente. Nell�indirizzo meccanico sono contenuti i concetti fondamentali
sulla variazione del movimento sotto l�azione delle forze applicate e sull�applicazione delle
leggi della meccanica ai movimenti dei viventi e dell�uomo. Nel concetto anatomico-
funzionale i principi sull�unit� e l�interdipendenza della forma e della funzione
dell�organismo vivente. Nel concetto fisiologico del sistema, della funzione dell�organismo,
dell�approvvigionamento energetico e della funzione del sistema nervoso, si rivela il
contenuto dei processi di comando del movimento durante l�attivit� motoria.L�indirizzo
meccanico, iniziato con i lavori di G. A. Borelli, sviluppato da V. Braun e O. Fischer, �
presente oggi, oltre che nell�URSS, nei lavori di molte scuole straniere (D.D.R., Polonia,
U.S.A., R.F.D.) e altre.