1. introduzione. 2
E’ proprio l’autocontenimento fine ultimo dello spazio Area Vasta, aggregazioni
intraprovinciali di comuni, affini dal punto di vista sia geografico che socioeconomico,
ognuna di esse dotate del proprio Piano Strategico per uno sviluppo espressione delle
comunità locali. Obiettivo delle Aree Vaste è quello di individuare ed eliminare le
marginalità e le disparità esistenti al loro interno, di ridurre le distanze spazio-temporali
tra le città, e di realizzare un vantaggio competitivo nei confronti di altri territori, nel
tentativo di attuare gli obiettivi previsti dalle strategie comunitarie di Lisbona e di
Göteborg. Le città capofila delle Aree Vaste saranno i poli di sviluppo socio-economico in
vista della programmazione 2007-2013.3
Cod. Area Vasta Capofila Comuni Sup. (kmq) Pop. Res.
2005
Dens.
Abit.
Tasso di
occ.
% occ. su
tot. reg
Indice di
ricambio
01 Foggia Foggia 31 4.691,45 544.601 116,08 27,19 12,10 74,2
02 Monti Dauni Com. Mont. 30 2.274,72 100.616 44,23 28,91 2,38 77,7
03 BAT Barletta 10 1.538,68 387.646 251,93 26,99 8,55 72,1
04 Bari Bari 31 2.269,74 969.006 426,92 32,67 25,88 86,2
05 Valle D'Itria Monopoli 8 909,58 201.814 221,88 34,28 5,65 87,0
06 Murgia Gravina 4 995,59 138.567 139,18 34,49 3,91 55,9
07 Taranto Taranto 28 2.133,22 531.175 249,00 30,60 13,29 86,7
08 Brindisi Brindisi 19 1.785,52 391.010 218,99 27,93 8,93 83,9
09 Lecce Lecce 32 1.392,33 421.108 302,45 30,27 10,42 96,5
10 Casarano Casarano 65 1.367,07 385.050 281,66 28,27 8,90 88,1
Puglia Bari 258 19.357,90 4.070.593 210,28 30,05 100,00 82,7
Tab. n. 1.1 : Le Aree Vaste della Regione Puglia. Principali indicatori socio-economici.
L’Area Vasta maggiormente popolata è quella di Bari, seguita da Foggia e Taranto. L’indice di ricambio, che indica il
rapporto tra la popolazione in uscita e quella in entrata nel mondo del lavoro, evidenzia che in ogni Area Vasta la
forza lavoro in entrata è sempre quantitativamente maggiore di quella in uscita. Nell’Area Vasta Murgia esso è inferiore
alla media regionale di oltre 26 punti percentuali. Il tasso di occupazione risulta più elevato per la Murgia e per la Valle
d’Itria, con valori al di sopra della media regionale di oltre 4 punti percentuali. Il valore più basso è invece quello
dell’area di BAT, con un tasso di occupazione inferiore alla media regionale di 3,06 punti percentuali. L’Area Vasta di
Bari raccoglie la percentuale più elevata di occupati di tutta la regione, seguita dalle aree di Taranto, Foggia, Lecce e
Brindisi, che costituiscono forti poli di attrazione in quanto capoluoghi di province. L’Area Vasta di Bari presenta il
maggior numero di occupati rispetto al totale regionale nei settori dell’industria e dei servizi, mentre l’Area Vasta di
Foggia presenta la percentuale più elevata di occupati in agricoltura, seguita da Bari e Taranto. La Murgia e i Monti
Dauni Meridionali invece assorbono il minor numero di occupati rispettivamente nel settore dell’agricoltura, e in quelli
dell’industria e delle altre attività.
Fonte: Pezzolla E., Le Aree Vaste…, cit., pp. 3-11.
3
Pezzolla E., Le Aree Vaste della Regione Puglia. Analisi Socioeconomica., Regione Puglia, Settore
Programmazione, Novembre 2007, pp. 3-4. Ad oggi, per alcuni comuni, non esiste un’assegnazione definitiva a una
precisa Area Vasta; tuttavia, esigenze tecniche di rielaborazione dei dati [anche] in questo lavoro hanno portato a una
classificazione (arbitraria) di tali comuni in base alle informazioni disponibili circa la presumibile attribuzione futura e
in base alla contiguità territoriale e all’aggregazione già esistente per PIT in corso. In particolare: il comune di
Polignano viene considerato come facente parte dell’Area Vasta di Bari; Putignano come appartenente all’Area Vasta
della Valle D’Itria; Alezio, Alliste, Botrugno, Carpignano Salentino, Castrignano del Capo, Martano, Taviano,
Minervino di Lecce, Patù, Spongano, Tuglie e San Cassiano vengono considerati nell’ambito dell’Area Vasta di
Casarano; mentre Corigliano d’Otranto, Galatone, Martignano, Melendugno, Nardò e Porto Cesareo, invece, vengono
considerati come facenti parte dell’area di Lecce.
1. introduzione. 3
b. obiettivo dell’indagine: aree vaste e formazione.
Esiste un legame robusto tra le capacità di apprendimento di un territorio e lo sviluppo
che esso è in grado di generare e il capitale umano non è il frutto dello sviluppo
economico ma ne è il necessario pilastro. Il rapporto causale tra sviluppo economico e
capitale umano è bidirezionale e anche in realtà territoriali in cui vi è disoccupazione
intellettuale e fuga dei cervelli l’investimento in formazione non è spreco di risorse. La
letteratura afferma che il risultato della programmazione 2000-2006 è stato la
moltiplicazione dei corsi di formazione e non l’integrazione tra i diversi attori che
costituiscono la catena della formazione: la scuola, gli enti di formazione, i servizi pubblici
per l’impiego, le istituzioni locali, le imprese e altre istituzioni intermedie rilevanti per
progetti specifici. La messa in rete di questi attori, permetterebbe – secondo la letteratura –
una più efficace realizzazione dell’obiettivo sia di raggiungere elevati standard di qualità
nei processi formativi sia di costruire un rapporto con il territorio e con la domanda di
lavoro locale, senza scivolare in derive localistiche ma enfatizzando i rapporti con reti
esterne e ricorrere pertanto a competenze non presenti nel territorio di azione.4
Il POR Puglia FSE 2007-2013, nell’esaminare i risultati degli insieme degli interventi
cofinanziati dal FSE tra il 2000 e il 2006, evidenzia lo scostamento della coerenza
dell’offerta formativa rispetto alle priorità e ai fabbisogni indicate dall’analisi di contesto
e suggerisce di assegnare un maggior peso alle tipologie di azione, al contenuto dei corsi,
alla loro coerenza rispetto alle richieste del mercato del lavoro e dei diversi territori. Le
indagini svolte nel corso dell’aggiornamento della valutazione intermedia degli interventi
cofinanziati dal FSE mostrano il persistere di una situazione di forte sbilanciamento a
favore di alcuni settori, soprattutto quelli tradizionali (industria, artigianato, lavori di
ufficio, informatica generica o al più legata alla gestione delle reti). Dall’analisi, effettuata
dai valutatori, dei settori di riferimento dei corsi finanziati dal POR Puglia si rileva che
l’offerta formativa si è concentrata su una bassa percentuale di figure richieste dalle
aziende (ambiente, agricoltura, servizi alle imprese e alle persone) ampliando la carenza
di percorsi di formazione adeguati alle esigenze di innovazione delle competenze sul
mercato del lavoro.5
4
Cfr. Cerosimo D., Wolleb G., Economie dal Basso. Un itinerario nell’Italia Locale., Donzelli Editore, 2006, pp.
223-4. Il POR Puglia FSE 2007-2013 conferma la valutazione di Cerosimo e Wolleb sottolineando la necessità
di potenziare i processi di qualificazione, articolazione e integrazione dell’offerta formativa, incentrandola
sui sistemi dell’istruzione, della formazione professionale, dell’Università e delle imprese. In un contesto di
scarsa competitività delle imprese pugliesi occorre, secondo il nuovo POR Puglia FSE, orientare le azioni
formative, agendo sul lato della domanda, quindi sui contenuti professionali e applicativi, creando
qualifiche medio alte dirette al sistema delle imprese, potenziando la filiera della formazione integrata
superiore (post-laurea) e la formazione permanente (longlife learning, ovvero apprendimento a fini personali,
civici e sociali nonché a fini occupazionali). Regione Puglia, POR 2007-2013, FSE, 2007IT051PO005, D.G.R.
del 26 febbraio 2007, n. 173, pubblicata sul B.U.R.P. n. 44/2007, pp. 5018-9.
5
Ivi, pp. 5020-1.
1. introduzione. 4
Compito di tale indagine retrospettiva – incastonata nelle attività del Settore
Programmazione della Regione Puglia6 finalizzate a supportare la pianificazione strategica
delle Aree Vaste, in occasione del nuovo ciclo di finanziamenti strutturali – diviene
pertanto fotografare e localizzare, in chiave aree vaste, gli interventi cofinanziati dalle
risorse del Fondo Sociale Europeo (FSE) tra il 2000 e il 2006 nell’ambito delle misure del
POR Puglia, al fine di scovare un’eventuale presenza di vocazioni formative all’interno di
ogni area.
c. uno sguardo sul FSE: la programmazione 2000-2006.
Gli interventi finanziati dal FSE Puglia 2000-2006 sorgono dalle previsioni di n. 18 misure
suddivise tra le n. 13 appartenenti all’Asse III – connesse a n. 5 settori di intervento quali le
politiche per il mercato del lavoro, le politiche per i gruppi svantaggiati, l’integrazione tra
i sistemi formativi, le politiche per l’adattabilità e competitività della forza lavoro, le azioni
positive per le pari opportunità – e le n. 5 misure trasversali, collocate negli altri Assi.7
ASSE MISURE DESCRIZIONE MISURE
1.10 [PIS] Formazione e sostegno impresa
1.10.a Formazione P. A.
1.10.b Formazione non occupati
I. Ambiente
1.10
1.10.c Creazione P. I. e lavoro autonomo
2.3 [PIT10, PIS] Formazione e sostegno impresa
2.3.a Formazione P. A.
2.3.b Formazione non occupati
II. Cultura
2.3
2.3.c Creazione P. I. e lavoro autonomo
3.1 Servizi per l’Impiego (SpI)
3.1.a Ammodernamento SpI
3.1.b Riqualificazione professionalità SpI
3.1.c Raccordo SpI e attori locali
3.1
3.1.d Accompagnamento
3.2 Giovani e adulti inoccupati
3.2.a Percorsi formativi integrati in obbligo formativo
3.2.b Work Experience
3.2.b.2 Tirocini
3.2.b.3 Apprendistato professionalizzante
3.2
3.2.c Accompagnamento
3.3 Giovani e adulti disoccupati di lunga durata
III. Risorse
Umane
3.3
3.3.a Percorsi formativi integrati post obbligo formativo
6
Il Settore Programmazione e Politiche Comunitarie presso l’Assessorato alla Programmazione e Bilancio della
Regione Puglia si è occupato tra il 2005 ed il 2006 specialmente del coordinamento del POR Puglia e dei
Programmi Integrati di Agevolazione (PIA), di interventi di ricerca e sviluppo tecnologico finanziati dal
medesimo, della sorveglianza dell’attuazione del PIC Leader, del Programma Regionale Azioni Innovative
(PRAI Puglia, settore biotecnologie) e del P.S.R., dell’attuazione degli Accordi di Programma Quadro
“Sviluppo Locale”, “Società dell’Informazione”, “Ricerca”, “Aree Urbane”, della predisposizione del
Documento Strategico Regionale 2007.2013. Regione Puglia, Settore Programmazione e Politiche
Comunitarie, Report strutturato di Autodiagnosi, 2005 e 2006.
7 Regione Puglia, Settore Formazione Professionale, Previsione attività da realizzare dal Settore Formazione
Professionale, 2007; Regione Puglia, Settore Formazione Professionale, Stato di attuazione del FSE al 31.12.2006,
2007.
1. introduzione. 5
3.3.b Work Experience
3.3.b.1 Piani d’inserimento professionali
3.3.b.2 Tirocini
3.3.b.3 Apprendistato
3.4 Gruppi svantaggiati
3.4.a Percorsi integrati di inserimento
3.4.b Tirocini ex L. 68/99
3.4.c Reti di sostegno per la transizione al lavoro
3.4
3.4.d Accompagnamento
3.5 Formazione professionale
3.5.a Formazione formatori
3.5.b Qualificazione del sistema regionale
3.5.b.1 Sistemi per la certificazione delle competenze e crediti formativi
3.5.b.2 Sistemi informativi e di rete
3.5
3.5.b.3 Sviluppo di sistema (analisi contesti)
3.6 Prevenzione dispersione scolastica e formativa
3.6.a Percorsi integrati di reinserimento obbligo formativo
3.6
3.6.b Ricerche e studi (analisi contesti)
3.7 [PIT, PIS] Formazione superiore
3.7.a [PIS] Formazione specialistica post obbligo formativo
3.7.b [PIS] Tirocini
3.7.c IFTS
3.7.d Borse di studio post laurea
3.7.d.1 Borse di studio
3.7.d.2 Attività formative elevate
3.7.e Filiere formative connesse con il mercato del lavoro
3.7
3.7.f Accompagnamento
3.8 Formazione permanente
3.8.a Percorsi formativi
3.8.b Formazione individualizzata per occupati
3.8
3.8.c Accompagnamento
3.9 Competitività delle imprese e formazione continua PMI
3.9.a Formazione continua
3.9.b Formazione finalizzata all’occupazione
3.9.c Politiche di flessibilità
3.9
3.9.d Accompagnamento
3.10 [PIS] Potenziamento P.A.
3.10.a Formazione e supporto all’innovazione
3.10.b Formazione operatori per contrastare lavoro nero
3.10.c Telelavoro
3.10
3.10.d Accompagnamento
3.11 [PIT] Imprenditorialità e Lavoro Non Regolare
3.11.a Autoimprenditorialità e creazione di impresa
3.11.b Autoimpiego
3.11.c Nuova occupazione
3.11.d Emersione dei lavoratori non regolari
3.11
3.11.e Accompagnamento
3.12 [PIT] Ricerca e Sviluppo tecnologico
3.12.a.1 Alta formazione
3.12.a.2 Sviluppo del capitale umano
3.12.b Qualificazione capitale umano (domanda)
3.12.b.1 Formazione continua PMI
3.12.b.2 Assunzione ricercatori da parte delle imprese
3.12.c Qualificazione capitale umano (offerta)
3.12.c.1 Borse di studio post-laurea (nazionali ed estere)
3.12.c.2 Borse di studio dottorati di ricerca (regionali)
3.12.c.3 Formazione di manager della ricerca
3.12
3.12.d Formazione di personale servizi pubblici e privati
1. introduzione. 6
3.12.d.1 Figure di interfaccia
3.12.d.2 P.A.
3.12.e Sistema regionale di alta formazione
3.12.e.1 Formazione di consulenti per sistemi di qualità della formazione
3.12.e.2 Qualificazione soggetti dell’offerta formativa
3.12.f Creazione di imprese innovative
3.12.f.1 Strutture per l’erogazione di servizi integrati per la nascita di imprese
3.12.f.2 Progetti innovativi di nascenti società
3.14 [PIT, PIS] Partecipazione femminile mercato del lavoro
3.14.a Mainstreaming SpI
3.14.b [PIS] Percorsi integrati di formazione per nuova imprenditorialità
3.14.c Figure di “sostituzione”
3.14.d Percorsi integrati per la transizione al lavoro
3.14
3.14.e Accompagnamento
4.20 [PIT] Risorse Umane (Industria, Turismo, Commercio)
4.20.a Formazione specifica P.A. e attori locali
4.20.b Percorsi integrati per l’inserimento lavorativo
IV.
Sviluppo
Locale
4.20
4.20.c Realizzazione Contratti di Programmi e PIA da attivare nei PIT
5.3 [PIT] Formazione e Piccoli sussidi
5.3.a P.A.
5.3.b P.I. urbane
5.3.c Piccoli sussidi
V. Città
5.3
5.3.d Famiglie
6.4 [PIT, PIS] Risorse umane e Società dell’Informazione
6.4.a P.A.
VI. Reti
6.4
6.4.b Piano Regionale della Società dell’Informazione
Tab. 1.2: Schema riepilogativo delle misure e azioni POR 2000/2006 finanziate FSE (tra [] le misure finanziate da
risorse assegnate ai PIT e ai PIS).
Fonte: Regione Puglia, POR Puglia 2000-2006 – FSE, N° 1999 IT 16 1 PO 009 - Approvato da Regione e
Commissione nel 2004; Regione Puglia, Mid Term Review QCS Obiettivo 1, Riprogrammazione del POR Puglia
2000-2006; Regione Puglia, Complemento di Programmazione POR Puglia 2000-2006, adeguato a seguito degli
adattamenti approvati dal Comitato di Sorveglianza (marzo 2006, D.G.R. 19 giugno 2006, n. 881).
La Regione Puglia nella scorsa programmazione si è prioritariamente concentrata sul
raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europea dell’Occupazione 8 a causa della
persistente fissità del mercato del lavoro regionale, intervenendo con azioni per il
completamento del sistema dei Servizi Pubblici per l’Impiego e per l’ampliamento
dell’offerta di lavoro, curando e prevenendo la disoccupazione e l’esclusione sociale.
Secondo la valutazione degli interventi contenuta nel POR Puglia FSE 2007-2013, al
momento lo scenario delinea una formazione professionale che continua a registrare
elementi di criticità nonostante la costruzione del sistema di accreditamento degli enti,9
8
La SEO nasce nel 1997 istituendo un quadro di sorveglianza multilaterale comprendente una relazione
congiunta annuale sull'occupazione, base per i piani di azione nazionali elaborati dagli Stati Membri, e le
raccomandazioni del Consiglio dei ministri ad essi. Il coordinamento delle politiche nazionali in materia di
occupazione è volto essenzialmente ad impegnare gli Stati membri in una serie di obiettivi comuni incentrati
su quattro pilastri, ossia l'idoneità al lavoro, l'imprenditorialità, l'adattabilità e le pari opportunità.
http://europa.eu/scadplus/leg/it/cha/c11318.htm. Cfr. Pasini F. (a cura di), I fondi strutturali nella futura
programmazione 2007-2013, ICE, Gennaio 2006, pp. 26-7.
9
D.G.R. n. 281 del 14.03.2004, pubblicata sul B.U.R.P. n. 42/2004. La procedura dell’accreditamento introduce
standard di qualità dei soggetti operanti nel sistema della formazione professionale, sulla base di parametri
oggettivi, un insieme di criteri (soglie minime). I requisiti generali che l’ente deve garantire ai fini
dell’accreditamento riguardano a) la capacità gestionale e logistica ovvero la coerenza giuridica dell’organismo
rispetto alla legislazione regionale, l’adeguatezza organizzativa in termini di funzioni e di risorse umane
1. introduzione. 7
nonché una scarsità di interventi volti a incoraggiare nuove assunzioni e acquisizioni di
nuove competenze per lo sviluppo della competitività delle imprese.10 Il POR Puglia FSE
2007-2013 dà inoltre risalto ad una passata insufficienza di interventi orientati a favorire
l’accessibilità e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Tali inefficienze si
accostano tuttavia a densi impulsi a favore di coloro che vivono in contesti che
potrebbero determinare emarginazioni future come pure di coloro afflitti da handicap
fisici. Grande successo per le azioni formative superiori, indirizzate all’innalzamento
delle competenze dei giovani – che si ritrovano a dover affrontare adeguatamente i
cambiamenti imposti dall’economia intimamente basata sulla conoscenza – nell’ambito
dei Master finanziati grazie al Contratto etico pugliese, dei Master progettati dalla
concertazione dei PIT e delle Università, della formazione del mondo dei Conservatori e
Accademie, degli IFTS e del settore dell’interculturalità.11
Riassumendo secondo la relazione di previsione attività del Settore Formazione Professionale
della Regione Puglia 12 gli obiettivi specifici individuati per la programmazione degli
interventi FSE nell’ambito del POR Puglia 2000-2006, sono in stretta connessione con quelli
rispetto alle attività formative, la corrispondenza funzionale e normativa degli spazi e delle attrezzature per
lo sviluppo delle attività formative, b) la situazione economica ovvero l’affidabilità economica-finanziaria, sia
dell’organismo che degli amministratori; c) le competenze professionali necessariamente accertabili per le
funzioni di sistema e per la qualità dei processi di apprendimento e insegnamento, d) i livelli di efficacia ed
efficienza nelle attività precedentemente realizzate: ovvero l’adozione di un sistema di procedure formalizzate
per lo sviluppo ed il controllo dell’attività, ai fini della verifica della efficacia ed efficienza realizzativi, e) le
interrelazioni maturate con il sistema sociale e produttivo presente sul territorio, ovvero la rispondenza a criteri di
efficacia formativa, professionalizzante, occupazionale e sociale. Sono stati accreditati n. 370 organismi per il
primo avviso, n. 253 per il secondo e n. 15 per il terzo e sono stati collocati rispettivamente nel primo (D.G.R.
n. 2023 del 29 dicembre 2004 pubblicata sul BURP n. 9 del 18/01/2005), nel secondo elenco delle sedi
operative accreditate (D.G.R. n. 1503 del 28 ottobre 2005 pubblicata sul BURP n. 138 del 09/11/2005),
nell'elenco delle sedi operative accreditate per le attività di formazione esterna per l’apprendistato
professionalizzante di cui all'art. 13 della L.R. n.13/2005 (D.G.R. n. 780 del 06 giugno 2006 pubblicata sul
BURP n. 73 del 15 giugno 2006). La Regione Puglia, per l’attuazione delle azioni formative, si avvarrà
esclusivamente di organismi iscritti nell’elenco regionale. L’inclusione nell’elenco regionale costituisce
condizione necessaria per proporre e realizzare interventi di formazione professionale; essa può essere sospesa
o revocata in caso di riscontrate difformità o mutamenti delle condizioni e dei requisiti che ne avevano
determinato la concessione. Tali organismi risultano accreditati per una o più macrotipologie quali
Formazione dell’obbligo, percorsi previsti dalla legge 144/99, art. 68, comma 1, lett. b) e c), realizzati nel sistema
della formazione professionale e nell’esercizio dell’apprendistato, Formazione superiore, interventi formativi,
corsuali od individualizzati, postqualifica, post-diploma e post-laurea (IFTS e alta formazione ovvero
interventi all’interno di cicli universitari), Formazione continua, interventi formativi, corsuali o
individualizzati, destinati a soggetti occupati, nel settore pubblico e privato, in CIG e mobilità, a disoccupati
per i quali la formazione è propedeutica all’occupazione, nonché ad apprendisti che abbiano assolto
l’obbligo formativo e Formazione dell’area dello svantaggio, interventi formativi, corsuali o individualizzati,
destinati esclusivamente a tossicodipendenti, ex tossicodipendenti, nomadi, rifugiati, immigrati, prostitute
ed ex prostitute, ristretti ed ex ristretti, persone positive HIV, disabili in età non scolare, portatori di
handicap, minori ad alto rischio, persone invalide e malati mentali. In Regione Puglia, Settore Formazione
Professionale, Previsione attività da realizzare…, cit.
10
Regione Puglia, POR 2007-2013, FSE,… cit., p. 5018-9.
11
Ibidem.
12
Regione Puglia, Settore Formazione Professionale, Previsione attività…, cit.
1. introduzione. 8
individuati per la prossima programmazione 2007-2013 al fine di assicurare una continuità
strategica tra i programmi. Sulla base delle macroaree dell'Asse III tali obiettivi si possono
condensare nelle seguenti linee di intervento:
Formazione iniziale
contrasto alla dispersione scolastica attraverso una offerta diversificata di percorsi (Mis. 3.6)
ampliamento e diversificazione dell'offerta di istruzione e di formazione (Mis. 3.2)
formazione per le fasce deboli (Mis. 3.4)
rafforzamento della funzione di inclusione sociale del sistema scolastico (Mis. 3.2 – 3.6);
Formazione superiore
miglioramento della qualità degli strumenti di analisi dei fabbisogni (Mis. 3.8)
promozione dello sviluppo delle competenze in campo tecnico-scientifico (Mis. 3.7 – 3.12)
sviluppo di azioni per la diffusione della educazione artistico-musicale (Mis. 3.7);
Formazione permanente
finanziamento dell'apprendistato professionalizzante (L.R. n. 13/2005) (Mis. 3.2)
sostegno ai percorsi integrati di inserimento e reinserimento lavorativo e all'attivazione di
forme di tutoraggio individuale (voucher formativi) (Mis. 3.8)
promozione dell'accesso delle donne al mercato del lavoro, con particolare attenzione alle
politiche di conciliazione (Mis. 3.14)
percorsi formativi per le nuove professioni sociali (Mis. 3.2);
Formazione continua
strumenti di incentivazione per favorire le assunzioni a tempo indeterminato e per la
trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato (Mis. 3.9)
azioni di formazione continua, misure di integrazione al reddito, azioni integrate di inclusione
sociale per contrastare la precarizzazione del lavoro (Mis. 3.9)
misure di sostegno per favorire l'emersione del lavoro irregolare e per la creazione di impresa
(Mis. 1.10 – 2.3 – 3.11)
azioni formative finalizzate a favorire l'integrazione fra i funzionari delle istituzioni che, con
competenze diverse, si occupano del mercato del lavoro e della pubblica amministrazione in
generale (Mis. 3.10).
Nell’ambito delle Mis. 3.5, 4.20, 5.3, 6.4, sono previsti:
ricerca, progettazione e sperimentazione di un modello in tema di procedure di attuazione del
POR e di un sistema informativo (anche in ottica di mainstreaming di sistemi) in favore del
Settore Formazione Professionale
Contratti di Programma e Pacchetti Integrati di Agevolazione (PIA)
Sovvenzione Globale (Piccoli Sussidi) ai sensi del Regolamento (CE) n. 1784/1999
formazione superiore nei settori della Società dell’Informazione con sviluppo e gestione di
strutture logistiche e di servizi di rete.
d. il documento.
Il presente documento è composto da una parte metodologica (cap. 2) nella quale si
descriverà la logica e gli strumenti utilizzati per compiere l’indagine e una parte di
descrizione dei risultati (cap. 3) nella quale si analizzeranno i principali output e si tenterà
di assegnare a ciascuna area vasta una vocazione formativa.