DEGRADO
AUMENTO DI RICHIESTA
DI ENERGIA ELETTRICA
Il contesto ambientale
Incremento del consumo di energia elettrica
Punta Massima Estiva
Il 23 luglio 2004, alle ore 11, è stata
raggiunta una nuova punta estiva di
potenza massima richiesta sulla rete
elettrica Nazionale pari a 53.507
megawatt, superiore di 402 megawatt
rispetto al record estivo dell’anno
precedente ( 53105 megawatt, 17 luglio
2003).
(Fonte: elaborazione Autorità per l'energia elettrica e il gas su dati GRTN Luglio 2005)
Il contesto ambientale
Variazioni in termini
assoluti nelle emissioni di
gas ad effetto serra per il
periodo 2002/2003 negli
Stati membri dell’Unione
Europea.
fonte: Agenzia europea dell’ambiente, 2005
Incremento della CO
2
in Europa
GLOBAL WARMING: L’EFFETTO IN EUROPA
Anomalie delle temperature al suolo (2000-2010)
Dati ed elaborazione MTG
Climate
Foto del 2000
dopo
Foto del 1900
prima
Effetti del riscaldamento
globale dell‘atmosfera
sui ghiacciai alpini:
Il ghiacciaio del
Grosglockner (3.798 m
s.l.m.), Austria
Rurale Commerciale Urbana resid. Suburbana residenziale
Le isole di calore in estate riducono il comfort
ambientale, l’installazione dei condizionatori, visti
come unica soluzione al problema, generano
condizioni ambientali peggiori
( effetto combinato)
Il Protocollo di Kyoto è
un accordo internazionale
sull'ambiente negoziato a
Kyoto nel dicembre 1997
da oltre 160 paesi
Il Protocollo di Kyoto
impegna i paesi
industrializzati e quelli a
economia in transizione (i
paesi dell'Est europeo) a
ridurre complessivamente
del 5,2% le principali
emissioni antropogeniche
di gas ad effetto serra
Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n.
192 corretto successivamente con il
Decreto legislativo 29 dicembre 2006,
n. 311
Tipico profilo di temperatura di un’isola di calore urbana
Il contesto ambientale
Motivazioni
per cui bisogna
modificare
questa tendenza
Alternativa
Progettazione
Bioclimatica
Il contesto ambientale
Questi rappresentano un interessante sistema di raffrescamento,
applicato ad alcune ville venete palladiane, che utilizza l'aria fredda
proveniente da grandi cavità sotterranee, i covoli, situate all'interno
delle colline sulle quali sorgono le Ville, nonché dai loro
prolungamenti artificiali realizzati in epoca Romana a fini estrattivi.
I covoli sono collocati a monte delle ville e l’aria circola naturalmente
verso valle per effetto gravitazionale (l’aria fredda nelle cavità è più
pesante di quella, più calda, esterna) sino a raggiungere l’interno
dell’abitazione.
Il sistema è efficace, ad esempio, in una delle ville si sono misurate
temperature di 16°C, con temperature esterne fino a 33°C
Covoli di Costoza
Il contesto ambientale
MESA VERDE DEL COLORADO L'insediamento indiano di Mesa
Verde - risalente al 1200 circa - essendo incassato in un
taglio orizzontale nella roccia ed esposto a Sud è al riparo dai
raggi del sole in estate ma non in inverno; in più, la massiccia
roccia contro cui si addossa costituisce una massa con
grandissima inerzia termica: sono quindi garantite condizioni
di comfort pressoché costanti tutto l'anno
estate
inverno
Il contesto ambientale
La grande massa muraria del trullo assorbe di
giorno il calore prodotto dalla radiazione solare
e lo restituisce di notte, livellando le oscillazioni
di temperatura, e quindi diminuendo di parecchi
gradi la temperatura interna, rispetto a quella
esterna
Trulli
Il contesto ambientale
Per architettura bioclimatica si intende un’architettura in grado di controllare ogni parametro
climatico e ogni valore ambientale, utilizzando sistemi naturali di raffrescamento, sistemi
integrati di captazione e protezione solare, apparati tecnici per lo sfruttamento controllato
della luce naturale all’interno.* * Ugo Sasso, “Bioedilizia e bioarchitettura”, in A A.VV., Costruire sostenibile, Alinea, Firenze, 2001
Analisi del sito
Orientamento
Forma e rapporto superficie/volume
Comfort igrotermico
Ventilazione
Captazione degli apporti gratuiti
Controllo solare e protezione dal surriscaldamento
Principali aspetti progettuali
Nella società industriale la grande
disponibilità di energia a basso costo
ha favorito la rapida evoluzione dei
sistemi impiantistici di controllo
climatico che ha portato alla perdita
del rapporto tra edificio e clima, tra
abitante e ambiente, tra tipologia
edilizia e luogo
Il contesto climatico
Climatologi
a
Geografia
Meterologia
Relativamente all’analisi del sito
rientrano alcuni dei temi fondamentali
dell’Architettura Bioclimatica
riconducibili agli ambiti della:
Il contesto climatico
1. Temperatura dell’aria
2. Precipitazioni
3. Pressione atmosferica
4. Umidità Relativa
5. Stato del cielo
6. Regime dei venti
7. Radiazione solare
La Climatologia studia i climi, i macro climi, i climi locali e i microclimi. Il clima è
l’effetto risultante dalla combinazione dei fattori meteorologici che caratterizzano una
regione in un lungo periodo. I fattori meteorologici sono:
La combinazione dei fattori meteorologici in un preciso istante fornisce la
“condizione del tempo”.
Il contesto climatico
A) Macroclima
S) Mesoclima
L) Topoclima
M) Microclima
In funzione della scala
Classificazione del clima
In funzione della distribuzione
Metodo a carattere zonale
Metodo quantitativi
La classificazione di
Olgyay si fonda sulle
condizioni di
comfort termico per
gli esseri umani
essendo finalizzata
alla progettazione
architettonica e
territoriale.
Essa distingue
quattro climi
fondamentali:
clima freddo
clima temperato
clima caldo secco
clima caldo umido
Relativamente al territorio italiano, è stata elaborata una classificazione climatica finalizzata al
rapporto tra edificio e clima, distinta nelle due situazioni di stagione calda e stagione fredda La
classificazione riguarda 2107 comuni su 8056, tutti al di sotto dei 300 m di altitudine. La ricerca
ha portato alla suddivisione della penisola in 7 zone, numerate da 1 a 7 rispettivamente dalla più
calda (Sud) alla più fredda (Nord) per la stagione calda e in sei zone, con analogia climatica tra la
3a e la 3b, per la stagione fredda.
CNR, Guida al controllo energetico della progettazione,
Roma, 1985
Il contesto climatico
Classificazione in zone climatiche periodo estivo
Meccanismi di scambio termico con
l’ambiente
• Conduzione
• Convezione
• Evaporazione
• Radiazione
Comfort termico
Ai fini della progettazione bioclimatica, i sistemi climatici d’interesse specifico sono il microclima ed il clima locale, in
effetti, le caratteristiche di questi sistemi possono essere modificati dall’uomo, nella fattispecie dall’architetto che sarà
fortemente condizionato nelle sue scelte progettuali finalizzate al comfort e al benessere ambientale.
Garantire condizioni di benessere e di comfort termico
all’interno di un ambiente confinato è una delle caratteristiche
fondamentali di un edificio ecocompatibile
49% radiazione
20% Evaporazione
30% Convenzione
1% conduzione
Parametri che influenzano il Comfort
Termico
• Metabolismo
• Attività
• Abbigliamento
• Velocità dell’aria
• Temperatura dell’aria
• Temperatura media radiante
• Umidità dell’aria
• Carichi di calore interni ed esterni
Comfort termico
49% radiazione
20% Evaporazione
30% Convenzione
1% conduzione
Percezione della temperatura dell’ambiente
Temperatura media radiante
Velocità dell’aria
Temperatura dell’aria
Comfort termico
Comfort termico
Comfort Termico (estivo):
Ridurre rischio di surriscaldamento
dovuto all’irraggiamento solare
diretto
Ridurre apporti di calore interni
Massimizzare l’uso dell’inerzia
termica
Garantire una buona ventilazione
ventilazione/
raff rescamento naturale
spazi interni molto alti
(stratificazione dell’aria)
inerzia termica
dell’edificio
schermature solari
apporti di calore interno
ed esterno minime
ventilazione (spesso)
inadeguata
irraggiamento solare
diretto (assenza di
schermature solari)
apporti di calore
interno elevati
Discomfort
Comfort
Ventilazione
Suddivisione
del territorio
italiano
In base alla
ventosità del
sito
Le correnti d'aria rilevate in un
determinato punto della
superficie terrestre, determinate
dagli spostamenti delle masse
d'aria, a causa delle differenti
pressioni atmosferiche di due
zone limitrofe, costituiscono il
vento
Profili altimetrici della velocità relativa del vento al variare dell’altezza dello strato limite
Ventilazione
1. zona nella quale il flusso inizia a
risentire della presenza
dell’ostacolo.
2. Zona sopravento nella quale il
flusso diminuisce di intensità e
cambia direzione.
3. zona sottovento “cuore della
scia”con andamento turbolento del
flusso e basse velocità dell’aria.
4. zona a valle dell’ostacolo definita
“scia”, il flusso ha una velocità
all’incirca dimezzata rispetto alla
zona non perturbata a monte
dell’ostacolo.
5. zona nella quali si hanno velocità
del flusso maggiori di quella
iniziale non perturbata a monte
dell’ostacolo.
1
2 3
4
5
5
1
2
3
4
5
Controllo dei flussi d’aria da vento attraverso gli edifici
Ventilazione
Valutare la distanza reciproca tra
edifici, e il loro orientamento, ai
fini di massimizzare la
potenzialità di raff rescamento
passivo ventilativo, rispetto alla
direzione prevalente estiva;
Valutare la potenzialità di
ventilazione naturale di un
singolo edificio, che è
proporzionale alla profondità del
nucleo di scia.
profondità relativa del nucleo di scia d’edifici posti lungo un flusso di vento
L’eff etto delle masse d’acqua è di stabilizzare la temperatura dello
spazio (aperto o confinato) , aumentandone l’umidità e le
potenzialità di ventilazione
Ventilazione
Ventilazione
Flussi d’aria all’interno degli edifici
I flussi d’aria attraverso un edificio sono generati dal
differenziale di pressione che si stabilisce tra due o
più aperture, per effetto sia del vento, sia del
gradiente termico. T a l e d i ff e r e n z i a l e d i p e n d e
principalmente dalla variazione dei parametri
caratteristici dell’aria: velocità e direzione, per
quanto riguarda i flussi generati da vento; densità e,
quindi, temperatura, per quanto riguarda i flussi
generati dal gradiente termico.
Tecniche di raffrescamento naturale
TERRENO ACQUA
ARIA CIELO NOTTURNO
Raffrescamento
Microclimatico
Corporeo
Ambientale
Strutturale
Raffrescamento
Geotermico
Diretto
(Edifici Ipogei)
Indiretto
Condotti
interrati
Raffrescamento
Evaporativo
A caduta d’aria
(grandi spazi)
Ibrido
(vani singoli)
Raffrescamento
Radiativo
Diretto
(accumulo tetto)
Indiretto
(collettori senza
vetro)
Clima
tropicale –
caldo
umido
Raff rescam
ento
ventilativo
Clima caldo e secco
raff rescamento ventilativo
ed evaporativo
Tecniche di raffrescamento naturale
Clima
Mediterraneo –
Raff rescament
o ventilativo
geotermico
Architettura in rapporto
al Clima
Tecniche di raffrescamento naturale
TERRENO ACQUA
ARIA CIELO NOTTURNO
Raffrescamento
Microclimatico
Corporeo
Ambientale
Strutturale
Raffrescamento
Geotermico
Diretto
(Edifici Ipogei)
Indiretto
Condotti
interrati
Raffrescamento
Evaporativo
A caduta d’aria
(grandi spazi)
Ibrido
(vani singoli)
Raffrescamento
Radiativo
Diretto
(accumulo tetto)
Indiretto
(collettori senza
vetro)
Carte Bioclimatiche
Diagramma di base
con indicazione
della zona di
comfort in
condizioni estive
Carte Bioclimatiche
Zona di comfort
estiva estesa in
funzione della
ventilazione
Carte Bioclimatiche
Zona di comfort estiva
estesa in funzione
dell’inerzia termica e
della ventilazione
notturna
Carte Bioclimatiche
Esempio di
diagramma
psicrometrico ottenuto
utilizzando un
software:
Climate Consultant