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dell esperimento sociale, il metodo dell esperiment o naturale e il
matching. Nel terzo capitolo si applicano i modelli precedentemente
esposti nella valutazione della Legge 488/92 Turismo. In particolare si
fa riferimento alla combinazione del metodo dell es perimento naturale
e del matching, il metodo MDID. Nella seguente anal isi le imprese
trattate e non trattate verranno abbinate at traverso una funzione di
propensity score e di seguito verr utilizzata la m etodologia
difference in differences per determinare attrave rso un indicatore,
denominato ATT, l incremento o il decremento percen tuale causato
solo dall impatto dell incentivo. L effetto della L egge viene analizzato
sulle principali variabili di performance e di redditt iv dell azienda
per fornire una valutazione complessiva dei cambiamenti portati
dall ut ilizzo dell incentivo. La seguente analisi v iene svolta per
l Italia e solamente per il Mezzogiorno per valutar e l effetto della
politica per l area di maggiore interesse per gli a iuti .
Per concludere nel capitolo 4 si riportano i risultat i significativi
ottenuti dall analisi svolta nel capitolo 3 e si an alizzano i limiti e le
prospettive future dello studio applicativo svolto.
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CAPITOLO I
LA LEGGE 488/92 TURISMO
La legge 488/92 Ł lo strumento attraverso il quale il Ministero delle
Attivit Produttive mette a disposizione delle impr ese che intendano
promuovere programmi di investimento, nelle aree depresse, aiuti
sotto forma di contributi in conto capitale ("a fondo perduto") e di
finanziamenti agevolati. Tali contributi vengono erogati, a copertura
di investimenti che riguardano: le nuove unit loca li , l’ampliamento,
l’ammodernamento, la riconversione, la riattivazione o trasferimento
dell unit locale, l acquisto del terreno, le opere di edilizia, le
infrastrutture, l acquisto di macchinari e di impia nti , i programmi
informatici ed i brevetti. La legge 488/92 viene applicata nei settori:
Industria, Servizi ed Edil izia, Turismo e Commercio. In questo
capitolo l attenzione Ł rivolta all analisi delle c aratteristiche della
politica rivolta al settore Turismo.
1. Il SISTEMA DI AGEVOLAZIONE
1.1 La procedura
Il sistema agevolativo previsto dalla legge 488/92 Turismo Ł applicato
attraverso una procedura a bando. Esso prevede, sul la base delle
risorse finanziarie disponibili, la concessione di agevolazioni,
art icolate nella forma di contributo in conto capitale e finanziamento
agevolato, alle imprese che ne abbiano fatto domanda, nei termini
fissati con decreto del Ministro delle Attivit Pro duttive, a fronte di
programmi riguardanti investimenti produttivi.
Le risorse finanziare disponibili vengono ripartite annualmente tra le
regioni e tra i settori di attivit ammissibili .
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Possono accedere alle agevolazioni le imprese che realizzano
programmi di investimento relat ivi alle seguenti at tivit (tra parentesi
viene riportato i l codice ATECO di riferimento):
1) Gestione di strutture ricettive, quali gl i alberghi , i motel , i
villaggi-albergo, le residenze turistico alberghiere, i campeggi,
i villaggi turistici , gl i alloggi agro- turistici, gli esercizi di
affittacamere, le case e gli appartamenti per vacanze, le case
per ferie, gli ostelli per la gioventø, i rifugi alpini (551, 552);
2) Attivit di tour operator e di agenzia di viaggio e turismo
diretta, congiuntamente o disgiuntamente, alla produzione,
organizzazione e intermediazione di viaggi e soggiorni, ivi
compresi i compiti di assistenza e di accoglienza ai turisti
(632,633);
3) Centri per il benessere della persona inseriti in s trutture
ricett ive (9304);
4) Gestione di stabilimenti balneari , maritt imi, fluviali e lacuali
(92721);
5) Gestione di strutture congressuali (74876);
6) Gestione di orti botanici, di parchi naturali e del patrimonio
naturale (9253);
7) Gestione di porti turistici (6322);
8) Gestione di impianti di risali ta (sciovie, slittovie, seggiovie,
funivie) (92616);
Le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano possono
indicare ulteriori at tivit ammissibil i finalizzate alla valorizzazione
delle caratterist iche turistico - ambientali dell a rea interessata, nel
rispetto del contesto naturalist ico e paesaggistico locale.
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1.2 L ambito territoriale
Possono accedere alle agevolazioni le imprese che intendono realizzare
un programma di investimenti in uno dei settori precedentemente
indicati, nell ambito di un unit produttiva ubicat a, nelle aree
sottoutilizzate del territorio nazionale (aree obiettivi 1 e 2, aree
ammesse al sostegno transitorio a titolo degli obiettivi 1 e 2, aree
rientranti nella fattispecie prevista dall art. 87. 3.c) del trattato CE).
Per unit produttiva si intende la struttura, anche articolata su piø
immobili fisicamente separati ma prossimi, finalizzata allo
svolgimento dell attivit ammissibile, dotata di au tonomia produttiva,
tecnica, organizzativa, gestionale e funzionale.
L obiettivo 1 riguarda le regioni in cui il PIL pro capite sia inferiore al
75% della media comunitaria. Sono comprese le seguenti regioni:
Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, S icilia.
L obiettivo 2 riguarda le zone aventi problemi stru tturali la cui
riconversione economica e sociale deve essere favor ita e la cui
popolazione o superficie siano sufficientemente significative. Nella
definizione di zone in fase di riconversione economica e sociale
rientrano le zone in fase di mutazione socio-economica nei settori
dell industria e dei servizi, le zone rurali in dec lino, le zone urbane in
difficolt e le zone dipendenti dalla pesca che si trovano in una
situazione di crisi.
Nell obiettivo 2 rientrano numerose aree del Centro -Nord, appartenenti
alle seguenti province: Alessandria, Ancona, Aosta, Ascoli - Piceno,
Asti, Belluno, Biella, Bergamo, Bologna, Bolzano, Brescia, Como,
Cuneo, Ferrara, Firenze, Forl - Cesena, Frosinone, Genova, Gorizia,
Grosseto, Imperia, La Spezia, Latina, Livorno, Lucca, Macerata,
Mantova, Massa - Carrara, Milano, Modena, Padova, Parma, Pavia,
Perugia, Pesaro - Urbino, Pescara, Piacenza, Pisa, Pistoia, Pordenone,
Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Roma, Rovigo, Savona, Siena,
Sondrio, Teramo, Terni , Torino, Trento, Treviso, Tr ieste, Udine,
Varese, Venezia, Verbano - Cusio - Ossola, Vercelli , Verona, Vicenza,
Viterbo, nonchØ l intera regione Abruzzo.
Il regime transitorio riguarda il Molise, per l obi ettivo 1, e diverse
aree del Centro- Nord non piø comprese nell obietti vo 2.
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Le aree 87.3.c) sono le regioni Abruzzo, Molise e alcuni terri tori delle
regioni del Centro-Nord.
1.3 I programmi ammissibili all agevolazione
I programmi di investimento devono essere organici e funzionali
nonchØ idonei a conseguire gli obiettivi produttivi ed economici
prefissati dall impresa e indicati nella domanda di agevolazione.
I programmi possono essere agevolati solo se comportano spese
complessivamente ammissibili non superiori a 50 milioni di euro. I
programmi di investimento non possono essere inferiori a 1 milione di
euro, fatta salva la facolt delle regioni e delle provincie autonome di
modificare detto minimo entro i seguenti limiti: da 300.000 euro a
2.500.000 euro.
Per poter usufruire delle agevolazioni i l programma di investimenti
deve rientrare in una delle seguenti tipologie:
1) Realizzazione di un nuovo impianto
Il programma che riguarda la realizzazione di una nuova unit
locale;
2) Ampliamento
Il programma volto ad accrescere la capacit produt t iva
attraverso un potenziamento delle strutture esistenti;
3) Ammodernamento
Il programma volto al miglioramento, sotto l aspett o qualitat ivo,
della struttura esistente e/o del servizio offerto, al
miglioramento dell impatto ambientale legato al l at tivit
produttiva, alla riorganizzazione, al rinnovo e all aggiornamento
tecnologico dell impresa, all adozione di strumenta zione
informatica per il miglioramento del processo produttivo e /o
attivit gestionale;
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4) Riconversione
Il programma volto all utilizzo di una struttura es istente per lo
svolgimento di un attivit ammissibile diversa da q uella svolta
precedentemente;
5) Riattivazione
Il programma volto all utilizzo di una struttura es istente inattiva
per lo svolgimento, da parte di soggetti diversi da quelli titolari
della struttura inattiva, di un attivit uguale o f unzionalmente
analoga a quella svolta precedentemente;
6) Trasferimento
Il programma che Ł volto a rispondere al le esigenze di
cambiamento dell ubicazione dell unit produttiva d eterminate
da decisioni e/o da ordinanze emanate dall amminist razione
pubblica centrale o locale anche in riferimento ai piani di
riassetto produttivo e urbanistico a finalit di ri sanamento e di
valorizzazione ambientale.
I programmi di investimento agevolabili devono essere ultimati entro
24 o 48 mesi dalla data del decreto di concessione provvisoria, salvo
proroga autorizzata di non oltre 6 mesi .
Per beneficiare delle agevolazioni, l apporto dei m ezzi dell impresa
destinato al programma di investimenti deve essere non inferiore al
25% dell investimento totale ammissibile.
1.4 Le spese ammesse ed escluse
Le spese ammesse sono quelle relative all acquisto diretto o
all acquisizione mediante locazione finanziaria o a lla costruzione di
immobilizzazioni nella misura in cui sono necessarie alle finalit del
programma oggetto della domanda di agevolazioni.
Le spese ammissibil i riguardano:
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1) Progettazioni ingegneristiche, direzione dei lavori , studi di
fat tibili t economico finanziaria e di valutazione di impatto
ambientale, oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge,
prestazioni di terzi per l ot tenimento delle certif icazioni di
qualit e ambientali , spese per l istruttoria del f inanziamento
bancario e la valutazione delle garanzie, spese per la stipula del
contratto di finanziamento, quote iniziali di franchising.
Per le grandi imprese sono ammissibili solo le spese per le
progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei
fabbricati e gli impianti . Le suddette spese sono ammissibili
fino ad un valore massimo del 5% dell investimento
complessivo ammissibile;
2) Il suolo aziendale, nel limite del 10% del valore totale degli
investimenti ammissibili , le sue sistemazioni e indagini
geognostiche;
3) Le opere murarie ed assimilate;
4) Le infrastrutture specifiche aziendali;
5) I macchinari , gli impianti e le attrezzature varie, nuovi di
fabbrica, compresi quelli necessari all attivit am ministrativa
dell impresa;
6) I programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e
gestionali dell impresa (solo per piccole e medie I mprese);
7) Le spese ai servizi annessi nel limite del 75% del valore dei
beni strumentali destinati allo svolgimento dell at tivit
ammissibile.
Tutte le spese agevolate devono essere capital izzate.
Sono escluse le seguenti spese: