Capitolo 1 – Internet in generale
- 2 -
militare: fra il 1962 ed il 1965 la Rand-corporation, società che opera nel settore
informatico, studia una rete per le comunicazioni militari, formata da computer
interconnessi, priva di precisi ed identificabili punti di trasmissione, cosicché
nell’evenienza di un attacco nemico, l’eventuale distruzione di una linea di
comunicazione, non avrebbe pregiudicato l’arrivo a destinazione del messaggio,
che sarebbe appunto transitato attraverso un’altra linea. I due progetti, simili nel
concetto di base, proseguono paralleli e sconosciuti l’uno all’altro
2
. Tale
situazione permane fino a quando alcuni ricercatori del MIT, fra cui lo stesso
J.C.R. Licklider e Lawrence G. Roberts concretizzano l’idea, rendendola nota
pubblicamente, lavorando presso un’agenzia governativa statunitense che si
occupa di ricerca nel campo informatico, chiamata Advanced Research Project
Agency (ARPA)
3
, e realizzano un prototipo di rete che mette in comunicazione
reciproca due computer, l’uno nel Massachusetts, l’altro in California.
L’evoluzione di tali esperimenti porta gradatamente a collegare singoli computer
di diverse zone degli Stati Uniti, creando così una rete detta Arpanet, che nel
1973 raggiunge anche l’Inghilterra e la Norvegia.
Intanto alcuni ricercatori americani (Vint Cerf e Bob Khan) avviano uno studio
per riunire in un unico standard tecnologico, ogni interconnessione fra computer.
Nasce così il protocollo di rete TCP/IP, acronimo per Transmission Control
2
Secondo diverse fonti analizzate, l’origine di Internet o è esclusivamente di natura
militare (così NESPOR, in Internet e la legge, Hoepli, Milano 1999, p. 1) oppure
esclusivamente di natura accademica ( così HAFNER, LYON, in La storia del futuro, Milano
1999, p. 3). Quella qui riportata è la versione ufficiale dell’ISOC, disponibile al sito
http://www.isoc.org/internet/history/brief.html, che esplicitamente smentisce quanti
sostengono che Internet abbia un’origine esclusivamente militare.
3
Tale agenzia mutò il suo nome in DARPA (Defence Advanced Research Project
Agency) nel 1971, tornò ARPA nel 1993, quindi ancora DARPA nel 1996.
Capitolo 1 – Internet in generale
- 3 -
Protocol/Internet Protocol.
4
Comincia così a svilupparsi l’idea di una rete delle
reti, cioè Internet. Il primo gennaio del 1983, tutti i computer di Arpanet passano
contemporaneamente ad utilizzare il protocollo TCP/IP. La rete Arpanet viene
denominata Internet
Intorno i medesimi anni si sviluppano altri elementi fondamentali per la futura
espansione di Internet: l’informatica comincia a diventare una realtà più
accessibile, grazie all’ideazione ed al continuo sviluppo del Personal Computer
da parte della IBM, e alla creazione di programmi di utilizzazione più semplici ed
intuitivi da parte di Microsoft. Ma l’evento che contribuisce alla definitiva
affermazione di Internet nel mondo è la creazione da parte di Tim Barners Lee,
nel 1991, del World Wide Web (WWW).
1.2 Internet e il World Wide Web
Tale applicazione tecnica, che sfrutta la rete Internet, viene tuttora studiata e
sviluppata presso un ente senza scopo di lucro denominato World Wide Web
Consortium, con sede principale a Ginevra. Tale organizzazione no profit è
ufficialmente deputata allo sviluppo degli standard tecnologici per il Web e
raccoglie centinaia di aziende, enti e centri di ricerca coinvolti più o meno
direttamente nel settore
5
.
4
Una rete che usa il protocollo TCP/IP può appoggiarsi indifferentemente su una rete
locale, su una linea telefonica, su un cavo in fibra ottica, su una rete di trasmissione
satellitare e così via: questa è una delle ragioni del successo di Internet. Per approfondire
gli aspetti tecnici dei protocolli di Internet: PASCUZZI, Scoperte scientifiche, invenzioni e
protocolli relativi ad Internet, in AIDA 1996, p. 161 ss.
5
Il lavoro si articola per commissioni e gruppi di lavoro, che producono bozze tecniche
(working drafts). Ogni proposta viene poi sottoposta ad un processo di verifica e di
revisione, finché non viene approvata dal consiglio generale e diventa una
“raccomandazione” (recommendation), alla quale è possibile far riferimento per
Capitolo 1 – Internet in generale
- 4 -
Lo sviluppo del Web e dei linguaggi ad esso associati
6
hanno permesso di
concretizzare su Internet due concetti come la multimedialità, cioè la
comunicazione per mezzo di diversi media: parole, suoni, immagini e
l’ipertestualità. Quest’ultimo concetto è il cardine dell’organizzazione di Internet.
L’ipertesto è una particolare organizzazione reticolare dell'informazione, costituita
da un insieme di unità informative (i nodi) e da un insieme di collegamenti (detti
nel gergo tecnico link) che da un nodo permettono di passare ad uno o più altri
nodi. I concetti di ipertesto e di multimedialità descrivono la natura logica del
World Wide Web e ci forniscono gli strumenti adatti per riuscire a dare, per buona
parte, una risposta alla domanda iniziale. Internet, o più specificamente quella
parte di Internet che coincide con il Web
7
, consiste in un insieme di documenti
multimediali interconnessi a rete mediante molteplici collegamenti ipertestuali e
memorizzati sui vari computer (host), dislocati in ogni parte del mondo. Ciascun
documento, considerato dal punto di vista dell'utente, costituisce la pagina Web,
ed è formato da testo, immagini, animazioni, suoni. Di norma le pagine Web sono
riunite in collezioni riconducibili ad un medesimo autore ed editore, e talvolta, ma
non necessariamente, caratterizzate da coerenza semantica, strutturale o
grafica. Tali collezioni sono definiti siti Web. Attivando uno dei collegamenti (link)
contenuti nella pagina correntemente visualizzata, essa viene sostituita dalla
pagina di destinazione, che può trovarsi su un qualsiasi computer della rete. In
sviluppare software. Tutti i materiali prodotti dal W3C sono di pubblico dominio, e si
trovano sul sito www.w3c.org
6
Il linguaggio più importante per lo sviluppo del Web è stato, ed è, nelle sue continue
evoluzioni, l’HTML (Hiper text markup lenguage). Accanto ad esso sono sorti altri
linguaggi, come Java, Flash, ActiveX. Per una panoramica sul mondo dei linguaggi di
Internet, si veda, di CALVO, CIOTTI, RAGOGNA, ZELA, Internet 2000, manuale per l’uso della
rete, Laterza Milano 2000.
7
Il WWW è solo una delle molteplici applicazioni che utilizzano internet, ma è talmente
utilizzata ed importante ed che la maggior parte degli utenti identifica internet con essa.
Capitolo 1 – Internet in generale
- 5 -
questo senso utilizzare uno strumento come Web permette di effettuare una
sorta di navigazione in uno spazio informativo astratto, che correntemente ha
ormai preso il nome di “cyberspazio”.
1.3 Altre applicazioni di Internet
Comunque, come detto, quella del WWW è solo una delle applicazioni di
Internet. Tuttora, ad esempio, è possibile adire alle infinite banche dati (immagini,
programmi, testi, filmati) presenti in rete, per mezzo di quello che era lo standard
più utilizzato prima dell’affermazione del WWW, cioè il File Transfert Protocol
(FTP).
Altra applicazione fondamentale e molto conosciuta è quella della posta
elettronica. Tutti gli utenti di Internet hanno un indirizzo che, di norma, è
assegnato dal fornitore di connettività
8
e corrisponde a una sorta di casella
postale che è in genere ospitata dal sistema informatico del provider che fornisce
l’accesso in rete, grazie ad uno spazio sul suo disco rigido. I messaggi che ci
sono stati indirizzati, rimangono lì depositati, fino a che, una volta che ci
connettiamo di nuovo alla rete, non li leggeremo, scaricandoli con appositi
programmi, nel nostro computer.
Attraverso la posta elettronica è possibile spedire lettere, messaggi ma anche
immagini, suoni o filmati in pochi secondi in tutto il mondo. La comodità, l’utilità e
la versatilità della posta elettronica l’hanno resa uno degli strumenti di
comunicazione più utilizzati nel mondo.
8
Oltre alle caselle di posta elettronica fornite dal provider cui siamo abbonati (es se
siamo abbonati con tin.it potremo avere [email protected] oppure con Libero di Infostrada
avremo [email protected] ) esistono moltissime società (come ad esempio Hotmail, Yahoo,
Jumpy, Ciaoweb) che, fra gli altri servizi in rete, offrono gratuitamente caselle di posta
elettronica, consultabili direttamente collegandosi al loro sito.
Capitolo 1 – Internet in generale
- 6 -
Legati alla posta elettronica esistono altri utilizzi di Internet, come mailing list e
newsgroup. La mailing list (lista di discussione) consiste in un gruppo di persone
sparse nel Web, le quali condividono e discutono medesimi argomenti:
indirizzando una e-mail ad una mailing list cui ci si è preventivamente iscritti, il
messaggio viene automaticamente inoltrato a tutti gli indirizzi di posta elettronica
degli utenti della lista, che a loro volta possono rispondere.
Il newsgroup, o forum, svolge una funzione analoga a quella delle liste di
discussione, in quanto permette lo scambio di informazioni e di opinioni su di un
tema specifico: la differenza è che il forum è una bacheca telematica pubblica in
cui ciascuno “appende” il proprio messaggio e ne legge o preleva altri che gli
interessano.
Esistono altri impieghi ed applicazioni legati ad Internet, al Web o alla posta
elettronica, come ad esempio la possibilità dialogare in tempo reale (chat),
effettuare videoconferenze, spedire fax, scaricare musica in formato mp3,
telefonare al solo prezzo di connessione ed altre ne nasceranno nell’immediato
futuro, grazie allo sviluppo delle fibre ottiche, che permettono la trasmissione dei
dati a velocità molto superiori di quelle che si raggiungono nelle normali linee
telefoniche.
Tuttavia, date le finalità di questo lavoro, l’indagine non sembra possa essere
sul punto, ulteriormente approfondita
9
.
9
Il carattere introduttivo di questo capitolo non consente di soffermarsi su questi
argomenti. Un buon punto di partenza per un’analisi più approfondita è CALVO, CIOTTI,
RAGOGNA, ZELA, Internet 2000, manuale per l’uso della rete, Laterza Milano 2000..
Vedasi, inoltre, PENCO, Internet e la comunicazione globale : telefonare, video-telefonare,
faxare con Internet, Muzzio Nuovo Millennio, 2000; HAFNER, LYON, La storia del futuro : le
origini di Internet, Milano, Feltrinelli, 1998.
Capitolo 1 – Internet in generale
- 7 -
2 Internet e diritto
Esiste un’opinione condivisa da molti secondo cui ciò che caratterizza
maggiormente Internet è il fatto che la sua struttura sfugga dalla più comune
concezione moderna di organizzazione; non esiste un ordine prestabilito, una
gerarchia, sovraordinazione o subordinazione: i contenuti, le pagine, i siti, il loro
sviluppo nella rete hanno genesi spontanee, casuali. Per tali persone Internet ha
sostanzialmente un’anima anarchica
10
. Tuttavia, tale affermazione, che per alcuni
aspetti può essere condivisa, deve essere rivista. Tutte le attività che si svolgono
in Internet sono quotidianamente a contatto con il video di milioni di persone e
quindi interferiscono col mondo reale. Perciò, come ogni attività umana, quella
che si svolge in Internet osserva le regole su cui la società stessa si fonda
necessariamente, regole di civiltà, di morale e soprattutto regole e sanzioni
giuridiche. Ecco perché lo studio del diritto associato all’informatica e ad Internet,
è una materia di grande importanza ed in pieno sviluppo.
Questo nuovo segmento del diritto richiede una duplice attenzione: da parte del
legislatore, che deve essere preparato e sensibile nel creare leggi ad hoc, e da
parte dell’interprete, che deve essere capace di adattare con intelligenza istituti
esistenti al mondo di Internet.
I rapporti fra Internet e diritto si sono inscindibilmente allacciati negli ultimi anni:
l’utilizzazione per fini commerciali della rete ha preso il sopravvento
10
Emblematica a tal fine può essere la “dichiarazione di indipendenza del cyberspace” di
John Perry Borlow: “Governament of the industrial world…I came from cyberspace…you
are no welcome among us. You have no sovereignety where we gather…”. Consultabile
al sito http://www.cyber24.com/essay/barlow.html . Tale spinta verso una sostanziale
anarchia affonda le proprie radici nella “genesi spontanea” della rete; per alcuni spunti in
tale prospettiva si veda PETRONI, L’ordine spontaneo va protetto, in Il Sole 24 Ore del 2
gennaio 1998, p. 4.
Capitolo 1 – Internet in generale
- 8 -
sull’utilizzazione accademico-culturale. Internet oggi è il mercato globale, il luogo
di incontro fra produttori (businnes to businnes) o fra produttore e consumatore
(businness to consumer). Si vende qualsiasi tipo di bene materiale o immateriale
o servizio, con potenzialità di espansione illimitate nello spazio e relativamente
contenute nei costi.
Così i problemi giuridici legati al commercio elettronico sono numerosi; proprio
per la natura e le caratteristiche tecniche di Internet, spesso ci si trova di fronte a
problemi peculiari, diversi rispetto a quelli che si incontrano abitualmente nelle
aule di giustizia
11
. Per avere un’idea delle delicate questioni giuridiche che si
riscontrano nel commercio elettronico, basti accennare ai problemi relativi
all’individuazione del tempo e del luogo di conclusione del contratto, oppure
all’esistenza di una valida sottoscrizione di un contratto (firma digitale)
12
.
Sussistono poi vari problemi in tema di offerta al pubblico, di applicabilità della
normativa sulle “clausole vessatorie” e sulle vendite negoziate fuori dei locali
commerciali. La tutela della privacy e soprattutto l’amplissimo tema sulla
responsabilità civile dei soggetti che operano in Internet sono temi sui quali il
giurista deve prima o poi confrontarsi. Inoltre, la prospettiva con cui si valutano
11
Fra i riferimenti bibliografici sul tema dei rapporti fra Internet, e-commerce e diritto
citiamo l’opera di GLAUCO RIEM, che ha curato il cap V “Il Commercio Elettronico”, in “I
contratti in generale” di Paolo Cendon; inoltre, TOSI E. “i problemi giuridici di Internet”
Giuffrè 1999; FINOCCHIARO “I contratti Informatici”, Padova 1997; NESPOR, “Internet e la
legge”, Hoepli, Milano 1999. Vanno poi menzionati diversi siti Internet: il rapido
aggiornamento dei contenuti, la facilità di essere informati delle novità, la possibilità di
interagire fra utenti, o di discutere con gli stessi autori via e-mail, o in tempo reale in
Forum, rende il sito giuridico un nuovo mezzo, molto versatile e comodo non solo per lo
studio dei problemi giuridici legati ad Internet, ma anche per qualsiasi altro tema nello
studio del diritto. Fra i tanti consultabili troviamo: www.degrazia.it, www.diritto.it,
www.interlex.it, www.altalex.it, www.studiocelentano.it, www.andreamonti.net,
www.sting.it, www.dirittoonline.it, www.civile.it ed altri.
12
Sulla firma digitale, fra molti vedasi ZAGAMI “Firme digitali, crittografia e validità del
documento elettronico”, in Dir. Inf. Info, Giuffrè, Milano 1996, n.1, p 151
Capitolo 1 – Internet in generale
- 9 -
tutte queste problematiche è quella di uno spazio, quello del Web, senza confini:
sussiste perciò la difficoltà di individuare e determinare la legge applicabile
13
.
Esistono poi molti altri aspetti giuridici, non strettamente legati al mondo del
commercio elettronico, ma che gravitano intorno ad Internet: sono ad esempio
quelli relativi alla proprietà intellettuale, al diritto d’autore, ai brevetti, ed in
particolare alle violazioni della proprietà industriale, di cui ci si occuperà nel
presente lavoro.
Lo sviluppo della rete ha comportato rilevanti conseguenze anche in tema di
responsabilità penale, moltiplicando il numero e le fattispecie di reati compiuti col
mezzo informatico
14
: i reati commessi in rete, come ad esempio manomissioni e
violazioni di siti anche a solo scopo dimostrativo, o immissioni nel circuito
telematico di virus, sono uno dei problemi che più assillano i governi del mondo,
e che richiedono soluzioni rapide per la sicurezza e lo sviluppo di Internet.
Quelli illustrati sono, in generale, alcuni dei problemi giuridici legati ad Internet
che un giurista deve affrontare: comunque, altro aspetto complesso della
questione, deriva dalla difficoltà di creare concrete forme di tutela.
13
La soluzione di molti dei problemi citati è oggetto di cooperazione a livello
internazionale: i più importanti riferimenti in tema sono: la Dichiarazione congiunta di
Washington sul commercio elettronico del 5 dicembre 1997, in Riv Dir Priv, 1998, 125 ss.
A livello comunitario troviamo la comunicazione della commissione al Parlamento
Europeo COM(97) del 15 aprile 1997; molto importante è la recente Direttiva 2000/31/CE
dell’8 giugno 2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio, relativa a taluni aspetti
giuridici dei servizi delle società dell’informazione, del commercio elettronico, pubblicata
al sito www.interlex.com/testi/00_31ce.htm .
Consacrazione del commercio elettronico a livello nazionale vi è stata con l’art. 21 del
D.Lgs. 31 marzo 1998, n.114 di riforma del commercio, che ha previsto il concreto
impegno del ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato alla promozione e
allo sviluppo del commercio elettronico.
14
Sul tema troviamo SERRA, STRANO, Nuove frontiere della criminalità: la criminalità
informatica, Giuffrè, Milano 1997, SEMINARA, La pirateria su Internet e il diritto penale, in
AIDA, Giuffrè, Milano 1997; CHICCARELLI, MONTI, Spaghetti Hacker, Milano, 1997.
Capitolo 1 – Internet in generale
- 10 -
Infatti, il legislatore, nel creare le leggi, si trova di fronte ad una duplice
necessità: da un lato garantire un certo controllo ed una certa sicurezza, dall’altro
preservare quell’anima libera che caratterizza Internet. La natura anarchica ed
impersonale di Internet, che prima abbiamo per molti aspetti ridimensionato è
comunque la linfa vitale della rete.
Ecco quindi che il legislatore, oltre a far fronte ai delicati problemi tecnico-
giuridici, deve intervenire sul delicatissimo argomento della dialettica libertà-
costrizione, trovandosi di fronte a particolari quesiti: fino a che punto si estenderà
il controllo sulla attività della rete? Quando il controllo si trasforma in lesione della
libertà di Internet?
Dare risposte a tali quesiti non è semplice, tuttavia l’opinione preferibile è quella
che propende, in generale, ma soprattutto nell’ambito commerciale, per una
maggior tutela ed un maggior controllo, anche a parziale discapito della libertà.
Il legislatore e gli interpreti nel creare nuove leggi e nell’adattare le regole del
diritto al mondo di Internet devono cercare di mediare ed equilibrare con
intelligenza libertà e tutela dei diritti: tale gioco di equilibrio sarà evidentissimo
anche nei temi trattati nel presente lavoro
15
.
Questa breve panoramica sui rapporti fra Internet e diritto è meramente
esemplificativa, ma utile al fine di contestualizzare ed inquadrare nel mondo del
“cyber diritto” questo studio sulla tutela giuridica dei nomi di dominio.
15
Per concretizzare tali affermazioni, in tema di nomi di dominio possiamo accennare
(l’argomento sarà comunque approfondito) a questo esempio: nessuno nel mondo può
avere due indirizzi uguali, perciò chi prima registra un nome di dominio, ha il diritto di
usarlo. Però, d’altro lato, esiste la necessità di mediare questa libertà con il diritto al
marchio: è giusto che Tizio usi il mio marchio registrato solo perché è riuscito, magari in
mala fede, a registrarlo prima? E se invece il soggetto che lo ha registrato prima di me,
aveva un analogo diritto di esclusiva su quel segno identico al mio? Chi ha più diritto al
nome di dominio?
Capitolo 1 – Internet in generale
- 11 -
3 I soggetti che governano Internet
Internet è una struttura dotata di particolare complessità organizzativa che
nasce dalla necessità mantenere e armonizzare un apparato che si dirama in
tutto il mondo e che, per sua stessa natura, deve usare standard tecnologici
uniformi.
La sede centrale del governo della rete
16
si trova negli Stati Uniti: da qui, si
sviluppa un apparato territoriale, strutturato secondo una gerarchia a modello
piramidale, in cui enti sovraordinati delegano funzioni a enti minori sulla base di
competenze per territorio o per materia. A loro volta tali enti subdelegano ad altri
e così via. Alla base della piramide organizzativa, ma con natura e finalità
diverse, si trovano gli Internet Service Provider (ISP), i quali forniscono la
connessione agli utenti finali.
Tutte le organizzazioni che partecipano al governo della rete sono enti no profit,
perciò, salvo le necessarie entrate per lo svolgimento del loro lavoro, non hanno
alcuno scopo di lucro.
Un aspetto che crea particolari problemi, quando si affronta lo studio del
governo di Internet è che tali soggetti nella maggioranza dei casi operano al di
fuori dell’Italia. Compito dell’interprete è, perciò, ricondurli a categorie giuridiche
precise e comunque note al nostro ordinamento: dire che l’ente “x” è un ente
pubblico o è un’associazione non riconosciuta (ex art. 36 e seguenti del codice
civile) ha conseguenze giuridiche assai rilevanti
17
.
16
Quando si parla del governo di Internet, si fa sempre riferimento ad un governo del
“contenitore”, mai del contenuto. Sarebbe assolutamente impensabile, e di fatto
irrealizzabile, un controllo da parte di organi sovraordinati, del contenuto dei siti.
17
Per approfondire specificamente questi aspetti, si veda SARTI “I soggetti di Internet” in
AIDA 1996, in particolare p.17 e ss. Nel presente lavoro, alcune delle considerazioni
svolte dall’autore emergeranno in diversi contesti, e perciò non verranno trattate sotto un
unico titolo.
Capitolo 1 – Internet in generale
- 12 -
Lo studio dei soggetti che governano l’organizzazione della rete può, inoltre,
contribuire a continuare la storia di Internet, interrotta descrivendo il Web e le
altre applicazioni.
Le organizzazioni che governano Internet possono idealmente dividersi in due
gruppi, che comunque mantengono sempre stretti rapporti: un primo gruppo è
formato dalle organizzazioni preposte allo sviluppo degli standard tecnologici
legati alla rete. Il secondo gruppo è composto dalle organizzazioni il cui lavoro è
volto allo studio e alla risoluzione di quelle sofisticate problematiche tecniche
relative “all’anagrafe” dei milioni di computer connessi ad Internet (assegnazione
numeri IP e nomi di dominio): problematiche di cui si accennerà solamente in
questo capitolo, per poi rimandare al prossimo uno specifico approfondimento.
3.1 Organizzazioni per lo sviluppo di standards tecnologici
L’organizzazione più importante che governa la rete è l’ISOC (Internet
Society)
18
, creata nel 1992, con sede negli Stati Uniti, a Reston, in Virginia.
L’ISOC è il solo dei soggetti coinvolti nel governo di Internet che ha una vera e
propria struttura associativa sulla base del “no profit corporation act” del District
of Columbia, ed è diretta da un Board of Trustees. Lo scopo principale della
società è sintetizzato dal noto manifesto “To assure the open development,
evolution and use of the Internet for the benefit of all people throughout the
world." Tale slogan riassume gli otto intenti dell’ISOC: facilitare lo sviluppo di
standards, protocolli di trasmissione, infrastrutture tecniche; favorire la nascita e
lo sviluppo di Internet nei paesi dove esso non è ben conosciuto; promuovere lo
sviluppo professionale e creare opportunità per associazioni che contribuiscano
al governo di Internet; tenere costantemente aggiornati su tutto ciò che concerne
18
Sito ufficiale www.isoc.org
Capitolo 1 – Internet in generale
- 13 -
Internet; favorire la nascita di piattaforme di discussione per i futuri intenti relativi
ai supporti tecnologici, commercio elettronico; incoraggiare una cooperazione
internazionale; servire da punto di riferimento per gli sforzi di cooperazione al fine
di far beneficiare a tutto il mondo i progressi di Internet; mantenere il governo e il
coordinamento della rete, con una strategia che tenga sempre conto degli intenti
umanitari, educativi e sociali.
Gli intenti dell’ISOC sono perseguiti solo per una parte in modo diretto. Per
tutto ciò che riguarda la definizione di standard tecnologici, sviluppi di protocolli
ed altri aspetti tecnici, l’ISOC è l’organo preposto alla nomina di altri importanti
strutture della comunità Internet, che hanno il compito di provvedere allo sviluppo
e alla stabilità del sistema Internet.
Fra le organizzazioni nominate o comunque sotto l’egida dell’ISOC troviamo:
l’IETF (Internet engineering task force)
19
che è una grande comunità
internazionale aperta, costituita da operatori, network designer, ricercatori che si
incontrano su specifiche mailing list, e trimestralmente in convegni
appositamente organizzati, per definire e discutere tutti gli aspetti tecnico
operativi legati alla rete. Vi è poi l’ IRTF (Internet research task force)
20
che
un’organizzazione simile alla precedente, ma con maggiori finalità di ricerca.
Vi è poi lo IAB (Internet Architecture Board)
21
che è l’organo, sempre di nomina
ISOC, che è preposto a compiti generali di indirizzo dell’attività di sviluppo
tecnico della rete, e l’IESG (Internet engineering stering group)
22
Questa
organizzazione è costituita da un team di ingegneri e ricercatori che
tecnicamente esamina ed approva i progetti di miglioramento della rete che
possono essere presentati da tutto il mondo: il cammino che deve compiere un
19
Sito ufficiale www.ieft.org
20
Sito ufficiale www.ietf.org/irtf.htm
21
Sito ufficiale www.iab.org
22
Sito ufficiale www.iesg.org
Capitolo 1 – Internet in generale
- 14 -
progetto per essere poi adottato universalmente, consta di diverse tappe:
proposed standard, draft standard, Internet standard.
Dal punto di vista giuridico si può dire che l’ISOC è un’associazione, con uno
statuto e delle finalità; lo IAB, IEFT, ISTF e IESG sono organi cui è demandata
l’esecuzione di parte delle finalità perseguite dalla stessa ISOC, che da essa
dipendono ma che ne sono contemporaneamente autonome e preesistenti
23
.
3.2 Organizzazioni per la gestione dei numeri IP e dei nomi di dominio (rinvio)
Il funzionamento di Internet presuppone che ogni computer connesso sia
identificato da un numero (IP address). Tale numero è sostanzialmente l’impronta
digitale del computer connesso; esso lo identifica inequivocabilmente, in modo
che un messaggio inviato a quel numero IP possa giungere solo a quel
determinato computer, sostanzialmente come avviene per un numero di telefono.
Il governo di Internet, oltre a preoccuparsi degli standards di trasmissione,
deve quindi garantire l’unicità dei numeri IP e tutte le sofisticate problematiche
tecniche relative alla loro assegnazione.
Strettamente legato al tema dei numeri IP, vi è poi il nucleo principale di questo
lavoro, cioè lo studio della funzione, della struttura, dell’assegnazione dei nomi di
dominio.
23
E’ difficile inquadrare dal punto di vista giuridico le organizzazioni, che oggi
“dipendono” dall’ISOC. Questo perché esse erano preesistenti all’Internet Society: hanno
solo mutato il punto di vista della loro attività, che è divenuto esecuzione di un
programma associativo, giungendo ad esser una sorta di organi esecutivi dell’ISOC (si
veda SARTI, op. cit., p17.)