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CAPITOLO II:
Aspetti della sicurezza aerea
1. I requisiti di aeronavigabilità e i documenti dell'aeromobile
Un aeromobile
43
per poter navigare deve ottenere innanzitutto l'iscrizione nei
registri tenuti dagli uffici competenti
44
, come indicato dall'art. 749 Cod. Nav. In
particolare, secondo tale articolo "sono ammessi alla navigazione gli aeromobili
immatricolati mediante iscrizione nel registro aeronautico nazionale
45
ed abilitati
nelle forme previste dal presente codice. Sono altresì ammessi alla navigazione
gli aeromobili non immatricolati, nonché quelli già immatricolati di cui all'art.
744, quarto comma, muniti di marche temporanee ai sensi dell'art. 754". Ogni
aeromobile deve quindi essere individuato tramite un codice di registrazione
composto da un duplice contrassegno: la marca di nazionalità e la marca di
immatricolazione, separate da un tratto di linea. Procedendo per gradi, è doveroso,
in primo luogo, definire le marche di immatricolazione, le quali sono assegnate
dall'ENAC e sono costituite da un gruppo di quattro lettere che si diversificano
per ogni aeromobile, queste inoltre devono essere impresse
46
affinché l'aeromobile
possa navigare. E' necessario precisare, però, che, a seguito della revisione del
Codice della Navigazione
47
e a quanto stabilito dalla Circolare ENAC NAV-
25E
48
l'aeromobile, per ottenere il Certificato di Navigabilità, deve essere prima
43
Art. 743 Cod. Navigazione contiene la definizione di aeromobile: "Per aeromobile si intende
ogni macchina destinata al trasporto per aria di persone o cose"
44
A. Masutti, Il diritto aeronautico. Lezioni, casi e materiali, Torino, 2004, pp. 231-243
45
Il Registro Aeronautico Italiano (RAI) era un ente di diritto pubblico italiano, per il controllo
delle costruzioni, delle riparazioni e della gestione tecnica degli aeromobili civili immatricolati in
Italia. Esso è stato attivo dal 1938 al 1997. Successivamente è stato ed è tuttora inglobato nell'Ente
Nazionale aviazione civile (ENAC), istituito con il D. Lgs. 25 Luglio 1997, n. 250 che ha più
ampie mansioni
46
Art. 796 Cod. Nav. afferma che "L'aeromobile nazionale non può circolare se non porta
impresse le marche di nazionalità e di immatricolazione, in conformità dei Regolamenti
dell'Enac". Un obbligo di pari contenuto è imposto anche per la navigazione aerea internazionale
in quanto all'art. 20 Convenzione di Chicago si legge che "ogni aeromobile impiegato nella
navigazione aerea internazionale porterà le proprie marche di nazionalità e di registrazione"
47
Con il D. Lgs. 9 Maggio 2005, n. 96 è stata approvata la riforma del Codice della Navigazione, e
più precisamente la modifica della sua parte aeronautica
48
Circolare NAV-25E del 23 Dicembre 2015
24
immatricolato
49
, per cui le marche possono essere assegnate direttamente al
momento dell'immatricolazione oppure possono essere riservate prima della
richiesta di immatricolazione. In questo specifico caso la Funzione Organizzativa
Registro Aeromobili
50
, dopo aver verificato la liceità della richiesta di
immatricolazione, comunicherà prontamente all'utente le marche assegnate per
permettergli di dar vita agli ulteriori processi necessari a consentire l'aeromobile
di volare. E' comunque sempre possibile richiedere la riserva di marche
anteriormente all'immatricolazione. Oltre a ciò, è utile fare alcune precisazioni.
Non possono essere richieste marche di immatricolazione che contengano segnali
di pericolo o di urgenza (SOS - XXX - PAN - TTT) e combinazioni che inizino
con la lettera Q e con le lettere RAI, PDV, EAS, DPC, PTF, UAS. Inoltre la
richiesta deve essere presentata dal soggetto che ha titolo a immatricolare
l'aeromobile e le marche richieste devono essere assegnate esclusivamente
all'aeromobile indicato nella domanda e identificato attraverso il costruttore, il
tipo e il numero di costruzione. La marca di nazionalità (italiana) invece è
costituita dalla lettera I: attraverso l'iscrizione nel registro aeronautico nazionale
l'aeromobile acquisisce la nazionalità dello Stato andando a costituire, in tal
modo, un legame diretto con il paese di appartenenza. Sussistono dei precisi
requisiti per poter immatricolare un aeromobile in Italia. Soprattutto, il tipo di
aeromobile deve essere certificato EASA o rientrare fra gli aeromobili di cui
all’annesso 2 del Regolamento (CE) 216/2008 del Parlamento Europeo e del
Consiglio
51
. Oltre a ciò, l'aeromobile non deve essere iscritto in registri di altri
Stati e deve rispondere ai requisiti di nazionalità previsti dall’art. 756 del Codice
della Navigazione. L'art. 756 Codice della Navigazione specifica che "rispondono
ai requisiti di nazionalità richiesti per l'iscrizione nel registro aeronautico
nazionale gli aeromobili che appartengono in tutto o in parte maggioritaria: allo
Stato, alle Regioni, alle Province, ai Comuni o ad ogni altro ente pubblico o
privato italiano o di altro Stato membro dell'Unione Europea; ai cittadini italiani
o di altro Stato membro Unione europea; a società costituite o aventi una sede in
Italia o in altro Stato membro dell'Unione europea il cui capitale appartenga in
49
https://www.enac.gov.it
50
La Funzione Organizzativa Registro Aeromobili dell'ENAC svolge la funzione di consegnataria
del Registro delle Costruzioni e del Registro Aeronautico Nazionale
51
Regolamento (CE) n. 216 del 20 Febbraio 2008, recante regole comuni nel settore dell'aviazione
civile e che istituisce un'Agenzia europea per la sicurezza aerea
25
tutto o in parte maggioritaria a cittadini italiani o di altro Stato membro, o a
persone giuridiche italiane o di altro Stato membro aventi le stesse caratteristiche
di compagine societaria ed il cui presidente, la maggioranza degli amministratori
e l'amministratore delegato siano cittadini italiani o di altro Stato membro
dell'UE". L'immatricolazione, poi, secondo il secondo comma del medesimo
articolo può essere concessa, con provvedimento motivato, anche ad aeromobili
che, pur non essendo in possesso dei requisiti di nazionalità in quanto di proprietà
di soggetti non comunitari, siano utilizzati da società titolari di una licenza di
esercizio che ne abbiano l'effettiva disponibilità. Tali società devono possedere gli
stessi requisiti di nazionalità richiesti dal Codice per il proprietario. Gli aeromobili
che vengono immatricolati nel Registro Aeronautico Nazionale sono abilitati alla
navigazione dal certificato di immatricolazione, come previsto dall'art. 755 Cod.
Nav. Esso in particolare viene rilasciato dall'ENAC ed enuncia i contrassegni di
individuazione dell'aeromobile, il tipo e le caratteristiche principali, le generalità
del proprietario, nonché le altre indicazioni richieste dai regolamenti dell'ENAC.
L'articolo in esame prescrive che sul certificato di immatricolazione vengano
anche annotate le variazioni o le riparazioni che modificano massicciamente il
tipo o il valore dell'aeromobile stesso. Il regolamento n. 2407/92
52
, nell'intento di
perseguire la liberalizzazione dei trasporti aerei
53
, ha consentito ai vettori
comunitari di poter avvalersi di aeromobili di proprietà di qualsiasi Stato membro
dell'Unione Europea. L'aeronavigabilità inoltre è la condizione nella quale si trova
un aeromobile in possesso di un Certificato di navigabilità, che viene rilasciato e
regolarmente riverificato in accordo con la regolamentazione comunitaria, per
confermarne il suo stato di navigabilità. La normativa comunitaria che contiene i
requisiti per il rilascio delle certificazioni individuali di aeronavigabilità degli
aeromobili è l'annesso al Regolamento (EU) 748/2012
54
. Quella invece che
include i requisiti per la verifica periodica del mantenimento della validità delle
52
Regolamento n. 2407/92 del Consiglio, del 23 Luglio 1992, sul rilascio delle licenze ai vettori
aerei
53
Una tappa fondamentale del processo di liberalizzazione europeo fu rappresentata dalla decisione
della Corte di Giustizia Europea, conosciuta come la sentenza "Nouvelles Frontieres", del 30
Aprile 1986, che affermò l'applicabilità anche al trasporto aereo delle regole di concorrenza
previste dal titolo V, art. 85 - 90, del Trattato di Roma (CE). Tale sentenza, in particolare, ebbe
l'effetto di cancellare il ruolo degli Stati nell'approvazione delle tariffe internazionali all'interno
della Comunità Europea.
54
Regolamento (UE) 748/2012 della Commissione del 3 Agosto 2012 che stabilisce le regole di
attuazione per la certificazione di aeronavigabilità e ambientale di aeromobili e relativi prodotti,
parti e pertinenze, nonché per la certificazione delle imprese di progettazione e di produzione
26
certificazioni individuali di aeronavigabilità degli aeromobili è l'annesso I
al Regolamento (UE) n. 1321/2014
55
. L'attività di certificazione svolta dall'ENAC
consiste nel rilascio agli interessati di certificati di idoneità tecnica, secondo
quanto previsto dai regolamenti e dalle norme internazionali ed interne di
settore
56
. Essa annovera le condizioni di progettazione, di costruzione e quelle di
manutenzione e di esercizio degli aeromobili, ivi compresa l'attività di perito, in
relazione alle quali, a seguito di omologazione e collaudo, viene rilasciato il
certificato di navigabilità
57
. I certificati e ogni altra attestazione tecnica rilasciati
dall'ENAC fanno fede fino a prova contraria.
Le nozioni enunciate fino a qui portano a compiere una riflessione, avanzata da
Simone Vernizzi
58
, professore di Diritto della Navigazione presso l'Università
degli Studi di Modena e Reggio Emilia, secondo la quale il legislatore del
codice della navigazione del 1942 ha tralasciato di considerare l'aspetto che vede
l'aeromobile un prodotto, ossia un bene mobile oggetto di una produzione
industriale, concentrandosi pressoché esclusivamente, ed in ogni caso per linee
assai generali, sull'attestazione circa l'idoneità del mezzo alla navigazione aerea.
Qui, difatti, il capo III del titolo V del libro I, si occupa della navigabilità
dell'aeromobile, ma non analizza sistematicamente e approfonditamente i profili
inerenti la progettazione e la produzione dell'aeromobile. Questi ultimi due profili
sono affrontati in modo del tutto indipendente l'uno dall'altro, non soltanto il
collaudo e il certificato di omologazione del tipo sono trattati dall'art. 858 c. nav.
in modo fugace e avulso rispetto al contesto della navigabilità, ma, altresì,
l'approccio alla omologazione e alla certificazione del tipo è condotto in modo del
tutto disomogeneo. L'articolo in questione infatti si occupa del collaudo chiarendo
che, per gli aeromobili di nuovo tipo, il costruttore o il proprietario devono
richiedere al Registro Aeronautico Italiano il "certificato di omologazione del
55
Regolamento (UE) 1321/2014 della Commissione europea del 26 Novembre 2014 sul
mantenimento della navigabilità di aeromobili e di prodotti aeronautici, parti e pertinenze, nonché
sull'approvazione delle imprese e del personale autorizzato a tali mansioni
56
G. De Stefani, Diritto aereo, Roma, 2012, pp. 221-253
57
In particolare, rilevano, a tal proposito, gli artt. 766 e 767 del Codice della Navigazione. Art.
766: "Il certificato di navigabilità è rilasciato conformemente alla normativa comunitaria". Art.
767: "Il certificato di omologazione del tipo di aeromobile attesta la rispondenza alla normativa
comunitaria ed ai regolamenti di sicurezza emanati in applicazione degli obblighi internazionali
derivanti dalla Convenzione relativa all'aviazione civile internazionale stipulata a Chicago il 7
Dicembre 1944 e relativi annessi"
58
Vernizzi Simone, La certificazione dei prodotti aeronautici nella legislazione interna,
internazionale ed Europea, in "Rivista del Diritto della Navigazione", 2018 - numero 2, pp. 615 -
630
27
tipo", ma lo fa nell'ambito del titolo I del libro II, in materia di costruzione. La
normativa tecnica internazionale contenuta all'interno degli annessi ICAO ha
invece fin da subito compreso le caratteristiche e recepito le esigenze
dell'industria aeronautica, preoccupandosi di coordinare tali aspetti con quelli
inerenti la necessità di assicurare e garantire il rispetto della safety. Nello
specifico, l'annesso 8, relativo all'aeronavigabilità degli aeromobili, delinea un
sistema basato su una duplice certificazione, finalizzata a garantire un livello di
sicurezza che investe l'aeromobile nella sua interezza, l'aeromobile come
"prodotto" appunto. La duplice certificazione concerne il "Type Certification" e
"Certificate of Airworthiness": il primo riguarda il progetto del modello di
aeromobile, il quale deve rispondere ai codici di aeronavigabilità previsti per la
specifica classe di aeromobili presa in esame; il secondo invece concerne ogni
singolo esemplare di aeromobile, il quale, una volta che sia risultato conforme al
tipo certificato nel documento precedente, deve dimostrare anche, all'esito di
prove e ispezioni, di poter intraprendere l'attività di navigazione cui è destinato in
condizioni di sicurezza. Tale impostazione, che individua in maniera
soddisfacente gli standard richiesti dalla legislazione tecnica internazionale, è poi
ulteriormente presa in considerazione dal legislatore comunitario. Il regolamento
CE n. 1592/2002, nel capo II, si occupa della questione dell'aeronavigabilità
riconducendola prima di tutto al concetto e alla nozione di safety aeronautica, cui
il legislatore affianca la protezione ambientale. Aeronavigabilità che deve
accompagnare il mezzo in ogni fase della sua vita operativa, grazie alla
sorveglianza continua circa il mantenimento dei requisiti di navigabilità. Il
successivo reg. CE n. 216/2008
59
costruisce le proprie fondamenta sulla normativa
tecnica internazionale e sul rispetto della stessa attraverso l'osservanza dei
requisiti essenziali di navigabilità.
Il certificato di immatricolazione e di navigabilità rientrano tra i documenti che
l'aeromobile deve avere a bordo, durante il suo normale esercizio di volo. Oltre a
questi, l'art. 771 Cod. Nav.
60
menziona i documenti doganali e sanitari, il giornale
59
Reg. CE n. 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio. del 20 Febbraio 2008, recante
regole comuni nel settore dell'aviazione civile e che istituisce un'Agenzia europea per la sicurezza
aerea
60
Art. 771 Cod. Nav.: "Gli aeromobili devono avere a bordo durante il volo: il certificato di
immatricolazione; il certificato di navigabilità; il giornale di bordo; le certificazioni relative alle
assicurazioni obbligatorie; i documenti doganali e sanitari e gli altri documenti, ove prescritti da
28
di bordo, il certificato acustico e gli altri documenti prescritti da leggi e da
regolamenti. Oltre a tali documenti
61
, nel caso specifico di aeromobile destinato al
trasporto di passeggeri e merci, sono necessari il libretto dell'aeromobile, quello
dei motori e quello delle eliche. Il codice della navigazione sancisce l'importanza
della corretta tenuta e del necessario aggiornamento dei documenti
dell'aeromobile. Il comandante che naviga senza avere a bordo i documenti
prescritti e l'esercente che non rinnova tempestivamente i documenti di bordo
sono puniti con sanzioni amministrative e pecuniarie. I libri in esame, oltre a ciò,
devono essere conservati per due anni, decorrenti dall'ultima registrazione. Come
sancisce il codice civile
62
, agli artt. 2700 e 2702, le registrazioni effettuate dal
comandante nell'esercizio delle sue funzioni fanno piena prova, fino a querela di
falso, e le annotazioni del comandante circa gli avvenimenti del viaggio hanno
efficacia di scrittura privata. Per di più, però, il codice della Navigazione
specifica, all'art. 775, che le annotazioni relative all'esercizio dell'aeromobile e
riportate sul libro di bordo e sui libri dell'aeromobile costituiscono documenti
aventi efficacia probatoria anche a favore dell'esercente, quando sono
regolarmente effettuate, e fanno prova, in ogni caso, contro l'esercente, ma chi
vuole trarne vantaggio non può scinderne il contenuto.
2. I servizi di sicurezza in ambito aeroportuale
Le aeree aeroportuali richiedono un alto livello di sicurezza e protezione
63
. Per
rispondere a tali esigenze esistono servizi di sicurezza e di polizia. Questi sono
generalmente svolti a titolo gratuito dalle forze di Pubblica Sicurezza. Tuttavia,
sussistono anche alcune attività che non richiedono l'intervento delle forze di
Pubblica Sicurezza: i cosiddetti servizi di sicurezza aggiuntivi. Per individuare in
modo chiaro tali prestazioni, bisogna innanzitutto compiere un excursus storico
64
.
Il Codice della Navigazione del 1942 inquadrava e disciplinava la figura del
leggi e regolamenti. Gli aeromobili non impiegati in attività di trasporto pubblico sono esenti
dall'obbligo di tenere il giornale di bordo"
61
A. Masutti, Il diritto aeronautico. Lezioni, casi e materiali, Torino, 2004, p. 244
62
Codice civile approvato con Regio Decreto 16 Marzo 1942, n. 262
63
Parere del Comitato economico e sociale in merito al "Pacchetto aeroporti"
64
La Torre Umberto, La polizia degli aeroporti, in "Giureta. Rivista di Diritto dell’Economia, dei
Trasporti e dell’Ambiente", 2008 - Vol. VI