modalità di risoluzione dei problemi di razza e di etnia che inevitabilmente
essa comporta e che dovranno affrontarsi in più modi.
2
Dall’undici settembre 2001, la guerra in Afghanistan e in Iran, alcuni
Paesi occidentali hanno dovuto fare i conti con un fenomeno che nell’arco
di soli due anni ha raggiunto dimensioni inimmaginabili: la difesa dei valori
moderni e democratici, come i diritti umani e la liberal-democrazia, contro
un nemico religioso e culturale ben identificato; la religione, in generale, e
l’Islam, in particolare, sono diventate centro di dibattiti, per certi versi
ancora irrisolti, inerenti alle relazioni tra gruppi islamici minoritari e la
posizione della donna islamica nei Paesi occidentali multiculturali. È il
riconoscimento della famiglia giuridica islamica che in questi Paesi ha
determinato la nascita di società multiculturali ed è in queste società
ibridatesi culturalmente che la convivenza pacifica dipenderà da come i
Paesi ospitanti sapranno dare risoluzione ai diversi conflitti e alle numerose
rivendicazioni che rischiano di disgregare il variegato tessuto sociale e
normativo, e di accentuare fino all’esasperazione
3
. Per molti versi,
l’insediamento, nel mondo occidentale, di una cultura sociale, particolare
come quella islamica, rappresenta una sfida per le società rimaste a lungo
omogenee, proprio come quelle europee. E’ dunque comprensibile che di
fronte alla diversità etnico-culturale prevalga, negli autoctoni, il senso
2
Semprini, Il multiculturalismo. La sfida della diversità nelle società contemporanee,
Milano, 2001
3
Fournier, Gender Equality and the reception of Islamic family law in Canadian, American,
French and German costitutional Orders, in Corso presentato all’Università di Palermo,
Master di studi europei comparativi, Palermo, 4 marzo 2004
4
dell’integrità culturale e linguistica a difesa della propria identità nazionale.
Quali sono le problematiche etiche e personali sollevate a causa del
riconoscimento della famiglia giuridica islamica nei Paesi occidentali?
Come possono essere bilanciati valori, a volte contrastanti, quali il
multiculturalismo e l’uguaglianza delle donne? Qual è il ruolo della legge
nella produzione culturale e nella disciplina individuale dei diversi sistemi
di potere? Che cosa dice la legge in proposito e cosa lascia irrisolto?
Come può essere tradotto il multiculturalismo nel linguaggio formale
e strutturale della legge?
2- LA FAMIGLIA GIURIDICA ISLAMICA
Le società giuridiche multiculturali, tentano strade differenti per
colmare o evidenziare le differenze socio-culturali riconducibili
all’appartenenza ad uno specifico gruppo sociale e politico; da qui
l’appellarsi a due diversi metodi idonei ad arginare in differente modo il
problema. Queste metodologie sono riconducibili a due diversi modelli: il
Modello Ricognitivo e il Modello Assimilativo
4
. Centro ideologico del modello
ricognitivo è l’individuo di religione musulmana. La donna, come soggetto
debole della società, non può esercitare i diritti tipici di uno stato liberale
occidentale, ma la sua emancipazione passa attraverso la sua cultura,
attraverso il riconoscimento delle diversità emergenti tra le varie famiglie
4
La distinzione in due modelli risolutivi, delle problematiche connesse alle società
multiculturali, è frutto di un’attenta analisi, condotta da Pascale Fournier durante un
seminario di diritto di famiglia islamico
5
giuridiche ed in nome di tali differenze, rispettata. La versione di
multiculturalismo, interpretata dal modello ricognitivo, esige una
riqualificazione a livello legislativo, così da autorizzare l’ingresso nella vita
pubblica delle comunità, tradizionalmente considerate minori, e assicurare
l’ascolto e soprattutto la tutela delle prerogative da queste rivendicate. Così
facendo, le comunità culturali si impongono a livello formale, legale e
costituzionale, giacché si riconosce loro la facoltà di governare i propri
membri in conformità con i loro costumi, le loro tradizioni e le loro visioni:
si istaura una sorta di cittadinanza multiculturale, intesa come attribuzione
dell’insieme dei diritti civili, politici, sociali estesi all’interno delle singole
comunità nazionali, dove l’elemento centrale è lo stato, la comunità di
minoranza. Un’analisi complessiva va condotta sulle sfide che, nelle nuove
società meticcie introducono più specificazioni nei diritti ed una
proliferazione delle norme relative ai diritti di cittadinanza
5
. Gli equivoci nel
multiculturalismo sorgono, in questo caso, con le pratiche di comunità
minori, le differenti tradizioni, le contrastanti concezioni di vita. Si
complicano ulteriormente allorché si vuole esercitare il diritto di riprodurre,
con l’autodeterminazione, la cultura d’origine nei nuovi territori di
insediamento. Le contrastanti e antagoniste concezioni morali e religiose,
accompagnate alle credenze, alle credulità, ai rituali superstiziosi, sollevano
problemi sul piano della legalità e della legittimità che, ogni volta,
implicano una serie di approfondimenti inediti in campo giuridico-
5
Kymlicka, La cittadinanza multiculturale, trad. it., Bologna, 1999
6
normativo, politico, sociologico e morale
6
. Il modello ricognitivo tende ad
esaltare il valore della diversità dei popoli, esorta alla buona convivenza
civile e si avvale di un principio che, anziché supportare tendenze basate
sull’essenzialismo ghettizzante dei gruppi o sul relativismo culturale
protettivo, difensivo ed equidistante, ha come assunto teorico basilare quello
di riconoscere e valorizzare le culture altrui, di impedire razzismi e
intolleranze originate da incomprensioni, risentimenti, rancori, antichi odii,
oscillazioni fondamentalisti
7
.
Questa sensibilità verso le differenze, la loro inclusione in un sistema
di diritti che non può essere cieco verso le condizioni diseguali che si
determinano in tali società, supportata da correnti filosofiche, teorie
politiche, programmi economici miranti ad introdurre una condizione equa e
giusta del well being, si avvale dei presupposti iscritti nelle carte
costituzionali dei governi di molti Paesi democratici, i cui punti di forza
consistono nella proibizione di ogni forma di discriminazione per ragioni di
razza, di origine, di religione lingua, condizioni personali e sociali. Il
riconoscimento dei diritti propri di ciascuna comunità minoritaria è di
conseguenza la questione centrale del nuovo assetto geo-politico di Paesi
che, sui fondamenti costituzionali dell’uguaglianza, si impongono di
6
Fournier, Gender Equality and the reception of Islamic family law in Canadian, American,
French and German costitutional Orders, in Corso presentato all’Università di Palermo,
Master di studi europei comparativi, Palermo, 4 marzo 2004
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Fournier, Gender Equality and the reception of Islamic family law in Canadian, American,
French and German costitutional Orders, in Corso presentato all’Università di Palermo,
Master di studi europei comparativi, Palermo, 4 marzo 2004
7
costruire un multiculturalismo normativo, al centro del quale si inseriscono:
il rispetto della persona umana e il riconoscimento della sua dignità
8
.
Nel modello assimilativo il centro focale è la donna e il
riconoscimento di tutti quei diritti di libertà tipici di una cultura occidentale,
ma calpestati dalle tradizioni sociologiche islamiche. L’idea di ispirarsi a
questo modello, deriva dai recenti cambiamenti di ordine politico che hanno
interessato i Paesi liberali occidentali, in relazione ai quali, si assiste ad una
sorta di “tirarsi indietro” del multiculturalismo, per affermare piuttosto
l’assimilazione. Da qui l’idea in base alla quale gli immigrati, che vogliono
entrare a far parte dei Paesi occidentali d’accoglienza, devono cercare di
fare il possibile per integrarsi, assimilando le loro tradizioni alle diverse
realtà socio-culturali occidentali
9
. Si teme l’irruzione di costumi barbari nei
loro paesi: agnelli sgozzati nelle case, culti animistici, clitoridectomia, faide
fondamentalisti, schiavitù, rapporti di dominio, oppressione al loro interno
di donne e bambini. Fino a pochi decenni fa, ci si aspettava tipicamente dai
gruppi minoritari, che si assimilassero nelle culture di maggioranza. Ora
questa attesa di assimilazione è spesso considerata oppressiva e molti Paesi
occidentali cercano di escogitare nuove linee di condotta politica, più
sensibili alla persistenza delle differenze culturali. Paesi che, come
l’Inghilterra, hanno chiese nazionali o un’educazione religiosa patrocinata
dallo stato, trovano difficile resistere alla richiesta di estendere il sostegno
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Sen, Globalizzazione e libertà, trad. it., Milano, 2002
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Fournier, Gender Equality and the reception of Islamic family law in Canadian, American,
French and German costitutional Orders, in Corso presentato all’Università di Palermo,
Master di studi europei comparativi, Palermo, 4 marzo 2004
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statale alle scuole religiose minoritarie; Paesi che, come la Francia, hanno
una tradizione di istruzione pubblica laica, sono lacerati da dispute sul
permesso
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di vestire, nelle scuole pubbliche, gli abiti richiesti da religioni
minoritarie. Come fronteggiare gli inevitabili conflitti tra gruppi
reciprocamente alieni che con i loro valori differenti vivono nelle stesse
società? Come dar corso ad un cosmopolitismo multietnico, alla convivenza
sociale e civile, conciliando uguaglianza e diversità, diritti collettivi e diritti
polietnici? Con quale immaginazione morale è possibile allargare la sfera
dei diritti e delle libertà dei popoli, senza per questo dover incorrere
nell’universalismo assimilazionista, da un lato, o relativismo ricognitivista
dall’altro?
3-I DIRITTI DELLA DONNA NEL DIRITTO ISLAMICO
L’incrocio multiculturale, dialogico e relazionale, ha il grande
vantaggio di rappresentare un’utopia ricca di futuro, ma il suo governo
rimane ancora assai difficile e problematico Sul piano amministrativo e
giuridico, il multiculturalismo, con il suo carico di problematiche, la sua
inestricabile matassa di diritti, la polvere che si origina dalle comunità
frantumate, aumenta lo scetticismo di coloro che non vogliono
multietnicizzare le società, sempre rimanendo moralmente indifferenti verso
quel “liberismo ospitale”, sotteso ad ogni discorso politico incentrato
esclusivamente sui diritti e le libertà individuali. Ma che fare quando le
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Kymlicka, Multicultural Citzenshuip: A liberal theory of minorità Rights, Oxford
University Press, 1995
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