Cap. I IL FUTURISMO
1.Introduzione
Prima di sviluppare l'argomento della mia tesi mi sembra
indispensabile definire il significato del termine
futurismo.
Semplicisticamente si affermare che esso significhi odio
per il passato, ma più propriamente indica
l'atteggiamento di apertura verso il futuro, verso le
novità e i cambiamenti tipico di questi intellettuali.
Il futurismo esprime l'esaltazione per tutto ciò che è
attinente al progresso: il macchinismo, la velocità,
l'elettricità e l'industrializzazione. Marinetti dirà:
"Noi affermiamo che la magnificenza dell'uomo si è
arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della
velocità,...un'automobile ruggente che sembra correre
sulla mitraglia è più bello della Vittoria di Samotracia"
(Gambillo,1958:98) .
Già il termine delinea dunque le caratteristiche
principali che assumerà il movimento futurista e cioè:
esaltazione del nuovo, rifiuto di tutto ciò che è
vecchio, superato, espressione della cultura
ottocentesca, del passatismo
1
, per usare un vocabolo caro
ai futuristi.
Il termine comparve per la prima volta nel "Manifesto
futurista" pubblicato il 20 febbraio 1909 sulla rivista
parigina "Figaro".
L'autore del manifesto, Marinetti, esalta il pericolo, la
velocità, la guerra, la distruzione di musei e
biblioteche e concludendo afferma: "E' dall'Italia che
noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di
violenza travolgente ed incendiario, col quale fondiamo
oggi il "Futurismo" , perchè vogliamo liberare questo
paese dalla sua fetida cancrena di professori,
d'archeologhi, di ciceroni e d' antiquari" .
E' l'atto di nascita del movimento futurista!
1
Rifiuto di ogni innovazione in nome della tradizione culturale del
passato.
2.Marinetti
Per capire chi è stato Marinetti, credo che converrà
esaminare principalmente gli aspetti essenziali del suo
pensiero nella loro complessità ideologica.
Marinetti intese la propria vita come una missione
datagli dal destini: si considerava infatti un
"missionario d'arte".
La nascita del futurismo fu un evento molto importante
per il suo fondatore in quanto, oltre alla fondazione del
movimento, segnò per lui il distacco dalla cultura
ufficiale e il volontario rifiuto di tutti quei contenuti
sentimentali e culturali sviluppati nell'Ottocento.
Bisogna riconoscere a Marinetti il merito di aver fissato
un prototipo d'avanguardia storica, come sinonimo d'arte
estrema e radicale (Marrone,1977:5-6).
La formazione di Marinetti fu bilingue, avendo egli
vissuto in Francia a lungo. Le prime opere marinettiane
comprendono il primo decennio di lavoro in cui lo
scrittore compose esclusivamente in francese.
Le opere "Distruzione" o "Mafarka il futurista" furono
scritte in francese e poi tradotte in italiano, ma non
per mano dello stesso autore; anche se poi le traduzioni
fatte da Decio Cinti furono riviste e controllate da
Marinetti (Verdone,1969:133-150).
Si potrebbe dire che la genesi del futurismo sia
allegoricamente adombrata nel romanzo di "Mafarka le
futuriste", poichè in esso si trovano già alcuni punti
che saranno ripresi dal movimento.
Nel romanzo si vede la figura del superuomo nelle vesti
di Mafarka, re africano eroe del romanzo che partorisce
senza il concorso della donna, per il solo sforzo di
volontà esteriorizzata, il figlio Gazumah "uccello
invincibile e gigantesco, che ha grandi ali flessibili
fatte per abbracciare le stelle" (Verdone,1969:135).
In senso lato potremmo vedere in questa frase
l'entusiasmo marinettiano per la nascita dell'aviazione.
Marinetti nella sua favola africana esprime, anche se
ancora in forma mascherata, l'immagine del volo del
Superuomo, intrecciando derivazioni nietzsheane.
Procedendo lungo questa direttiva Marinetti approderà ad
un terrorismo espressivo che si estrinsecherà nelle
"Parole in libertà" e in quelle tecniche dissacranti
teorizzate e sperimentate soprattutto in campo teatrale.
Le due composizioni più strettamente "parolibere" di
Marinetti quelle più strettamente legate alla teoria,
sono "Battaglia Peso + Odore" del 1912 e "Zang Tumb Tumb"
del 1914 che sono documenti assai importanti per quanto
riguarda il valore storiografico.
Carico della sua stessa concezione parolibera, Marinetti
si concede il recupero di contenuti sentimentali e
narrativi da lui stesso in precedenza ripudiati col
riacquisto di una sintassi rapida in cui si esalta
l'estro metaforico analogico dello scrittore.
I futuristi si proposero così di sostituire all'uomo
razionale e logico, un nuovo uomo futurista irrazionale e
alogico.
Nel manifesto del 20 febbraio 1909 si passa da toni
discorsivi e didascalici a toni lirici e aggressivi, alla
logica si oppone l'intreccio dei simboli.
Nel manifesto compare infine il "Topos" marinettiano del
volo "...i futuristi fabbricano aereoplani con mantelli
turchini delle pagode e con la tela colori d'ocra dei
velieri" (De Maria,1968:85).
Tutto questo portò ad una glorificazione e ad una
esaltazione per la nuova civiltà industrializzata,con una
esaltazione feticistica per le macchine legata anche alle
scoperte scientifiche.
Con "Roi Bombace" e con "Poupèes eletriques" siamo nel
teatro marinettiano prima maniera (Mannoni,1954).
Nel "Roi Bombace" tutto è velato dalla metafora come
l'ossessione del cibo, viene usata per esprimere
fondamentalmente i problemi sociali, intellettuali, e i
problemi delle masse e dell'individuo.
Con "Poupèes eletriques" attraverso una scarnificazione
del testo traspaiono delle idee simboliste, in favore di
una ricerca che come fine ultimo sfocerà
nell'avanguardia.
Col taglio di due atti del testo originale, Marinetti
trae "Elettricità sessuale", dove si trovano
raffigurazioni simboliche di idee e di concetti, che
saranno le basi del teatro sintetico (Masnada,1964).
La differenza da "Roi Bombace" consiste nel trasporre i
simboli in mezzo a personaggi reali della vita
quotidiana, collocandoli non più in un luogo inventato,
ma in un luogo reale.
Allungando le catene di analogie, Marinetti fa saltare le
norme sintattiche.
Nella poesia questo processo si realizzerà passando dal
principio dell'immagine a quello del fonema.
Nel futurismo si manifestano le due facce dell'arte
novecentesca.
Da una parte la faccia attivistica e irrazionalistica, e
quindi il culto esasperato dell'individuo, della
violenza, della guerra, dall'altra l'esigenza del reale
di adeguare il mondo delle cose e degli uomini.
Questo spiega perchè il futurismo, povero di valori
letterari in Italia, ebbe al contrario grande importanza
in altre discipline artistiche come la pittura.
Nel nostro paese Marinetti fu essenzialmente un
organizzatore di cultura, un agitatore e un propagandista
più che un poeta.
Il futurismo è, ad ogni modo, positivo nel suo aspetto
letterario ma negativo per gli orientamenti che assumerà
a livello politico e che lo accomuneranno al fascismo.
E' positivo come fenomeno letterario perchè, nella
situazione di crisi della cultura italiana, interviene
per approfondire e realizzare la rottura già avviata dai
crepuscolari, in più sprovincializza definitivamente non
solo la cultura, ma anche la mentalità, il costume e
porta in Italia una sensibilità europea.
Il futurismo non è solo un fenomeno culturale,
letterario, poetico, artistico, ma è pure un movimento
ideologico.
Come tale si richiama all'irrazionalismo ed è su questo
terreno che contraddice il suo carattere di avanguardia
rispolverando i miti reazionari del militarismo, della
guerra imperialistica, del Superuomo e del disprezzo per
le masse (Falqui,1959).
3.La letteratura
La prima espressione del movimento futurista è
essenzialmente letteraria. Al manifesto infatti
aderiscono alcuni letterati italiani: Paolo Buzzi,
Federico De Maria, Enrico Cavacchioli, Corrado Cavoni e
altri.
Essi propongono una letteratura scientifica, libera da
ogni forma classica e accademica in favore di una
letteratura nuova che esalta la vita contemporanea e le
sue scoperte.
Da qui derivano esortazioni come "Uccidiamo il chiaro di
luna" o "Suvvia date fuoco agli scaffali delle
biblioteche! ...Impugnate i picconi le scuri e i metalli
e demolite, demolite senza pietà città venerate
(Carrieri,1961:74-75).
Il programma allestito dai futuristi nel campo letterario
si può così riassumere schematicamente:
a - distruzione della sintassi e parole in libertà;
b - creazione di nuovi valori e nuovi mezzi quali la
velocità, la rapidità di diffusione di una notizia, la
possibilità di comunicare con le masse, l'abolizione
della sintassi, l'uso dell'analogia, del verbo
all'infinito.
Tutti questi valori sono volti alla realizzazione della
simultaneità che è l'esigenza di fondo del futurismo.
Questa reazione in campo letterario sfocia nel 1913 nella
teorizzazione del "versolibero" di Marinetti e nelle
"parole in libertà".
Questo aspetto versoliberista è molto importante per i
futuristi in quanto dà vita alla formazione di uno degli
aspetti fondamentali della struttura del movimento.
La teoria delle "parole in libertà" del 1913 sfocia in
una irrefrenabile ricerca estetica futurista.
Essa è il cardine dell'ideologia letteraria futurista e
viene definita e perfezionata da Marinetti in tre
successivi manifesti:
a – "Il Manifesto tecnico della letteratura futurista"
del 1912 con l’annesso "Risposte alle obiezioni";
b – "Distruzione della sintassi – immagini senza fili
parole in libertà" – del 1913;
c - "Lo splendore geometrico e meccanico e la sensibilità
numerica” del 1914 (De Maria, 1973).