3
Critiche da parte cristiana
1. I difensori del Cristianesimo e Harry Potter
“Non lascerai vivere la strega”, Esodo 22-18, Bibbia
Questo versetto della Bibbia lascia chi lo legge con ben pochi dubbi: chiunque sia un
devoto credente, è tenuto ad obbedirvi. La strega deve essere eliminata. Ma chi è la
strega? Come può un timorato di Dio riconoscerla nella nebbia nefanda che aleggia nel
mondo oggigiorno? In passato si riteneva che la strega fosse colei che, avendo rinnegato
la purezza dell’anima e l’amore per Dio, si era dedicata alla magia nera, abbracciando
un’ esistenza votata al diavolo e alle tenebre. Alcune streghe erano in grado di curare,
altre di procurare lesioni, ed altre ancora potevano fare entrambe le cose. Heinrich
Institor e Jacob Sprenger affermarono addirittura che le più perverse erano solite divorare
anche i bambini . Per secoli i ministri della Chiesa sono andati predicando la “Luce di
Dio” come unica via di salvezza e innocenza, reprimendo con durezza e ferocia chiunque
vi si opponesse, additando inesorabilmente ogni tipo di ostilità, paganesimo e blasfemia.
Centinaia di processi per stregoneria furono celebrati dai fanatici inquisitori tedeschi
Institor
1
e Sprenger
2
, i quali, incontrando ovvie resistenze civili ed ecclesiastiche, si
rivolsero al Pontefice Innocenzo VIII, che rispose prontamente accordando loro il
permesso di procedere con ogni mezzo opportuno e necessario alla repressione. Nella sua
Bolla Papale
3
, egli fornì un quadro preciso delle presunte streghe che imperversavano
nella Germania settentrionale. Qui “nefandezza” e “delitto” sono ritenuti atti istigati dal
1
Heinrich "Institor" Kramer nacque nel Schlettstadt nel 1430 e morì a Brno nel 1505. Fu un religioso
tedesco, Grande Inquisitore del Sacro Romano Impero in Tirolo e scrisse Il Martello delle Streghe insieme
a Sprenger.
2
Jacob Sprenger nacque a Rheinfelden, in Svizzera nel 1463 e morì a Strasburgo nel 1495. Fu teologo e
sostenitore dell’Inquisizione, e scrisse Il Martello delle Streghe insieme a Institor.
3
Innocenzo VIII , “Summis desiderantes affectibus”, 5 dicembre 1484.
http://www.stregoneriapagana.it/farisei0_12.html . “Mediante incantesimi, formule, scongiuri e ogni altro
abominevole sortilegio criminale operano affinché le donne abortiscano, e siano isteriliti, soppressi e
distrutti i feti degli animali, i prodotti della terra, l'uva delle viti, i frutti degli alberi, gli uomini e le donne,
gli animali domestici e quelli da soma, le pecore e ogni sorta di bestiame e finanche le vigne, i frutteti, i
prati, i pascoli, i cereali, il frumento e ogni altra specie di verdura. . Cercano di impedire gli uomini di
generare, alle donne di concepire, e di rendere impossibile ai coniugi di compiere il loro dovere sponsale.
Non temono di rinnegare, con bocca sacrilega, la fede ricevuta col santo battesimo, ne di compiere e
perpetrare un gran numero di altre nefandezze e delitti, istigati dal nemico del genere umano, mettendo così
in pericolo le loro anime, offendendo la divina maestà e divenendo esempio scellerato e scandalo per
molti”.
4
“nemico del genere umano”: un chiaro riferimento al demonio permette di ricondurre tali
azioni a quelle di persone corrotte, distolte dalla fede cristiana, che utilizzano la parola
come canale di espressione della loro malvagità (“bocca sacrilega”).
Tralasciando l’ipotesi che oppressioni, censure e torture autorizzate dalla Chiesa, e messe
in atto dai suoi inquisitori, siano state parimenti delittuose e nefande, è interessante
affrontare il significato del potere qui attribuito al pensiero e soprattutto alla parola. Per
la Chiesa, è evidentemente fondamentale attenersi alle Sacre Scritture, alla parola di Dio,
alla fede che siamo tenuti ad onorare e difendere da ciò che può comprometterla. E cosa
può comprometterla? Non è un mistero che la Chiesa si sia sempre opposta con forza ad
ogni tipo di devianza che minasse i dogmi da lei stessa convalidati: gli incantesimi, le
formule ed i sortilegi delle “adoratrici di Satana” non sono stati di certo gli unici ad
essere accusati dall’Istituzione. E’ qui utile ricordare che sono stati presi dei seri
provvedimenti anche verso persone accusate di aver usato l’intelletto più della fede: si
pensi a colui che pose le basi della scienza moderna e delle scoperte astronomiche che
condussero alla conferma dell’eliocentrismo, ovvero Galileo Galilei. Il fisico pisano
abiurò “suddetti errori e eresie, e generalmente ogni e qualunque altro errore, e eresia e
setta contraria alla S.ta Chiesa”
4
. Sappiamo che Galileo era comunque d’accordo col
cardinale Cesare Baronio (dal quale dice di aver sentito questa frase), relativamente al
fatto che “L'intenzione dello Spirito Santo essere d'insegnarci come si vadia al cielo, e
non come vadia il cielo”
5
. Questo concetto è molto attuale: notiamo spesso come la
Chiesa giudichi negativamente teorie, pensieri ed idee che non si confanno in pieno alla
dottrina sacra, talvolta senza avere chiari gli obiettivi ed il vero intento di tali teorie.
A tal proposito, sarebbe interessante capire su quali basi sono state pronunciate le parole
dell’attuale Pontefice Benedetto XVI in merito alla saga di Harry Potter, scritta
dall’autrice britannica J.K. Rowling, tra il 1997 (Harry Potter and the Philosopher’s
Stone) ed il 2007 (Harry Potter and he Deathly Hallows). Era l’anno 2003, e l’allora
Cardinale Ratzinger venne a conoscenza che l’autrice e sociologa tedesca Gabriele Kuby
aveva pubblicato un pamphlet (Harry Potter – gut oder böse?) nel quale sosteneva che
leggere la suddetta raccolta di libri "corrompe il cuore dei giovani, impedendo loro di
sviluppare il giusto senso del bene e del male”, e quindi rischia di “nuocere al loro
4
“Abiura di Galileo Galilei” , 22 giugno 1633. http://ipsiagalilei-lim.jimdo.com/progetto-galileo-galilei/d-
percorso-didattico/ita4/
5
Cit. http://www.oratoriosanfilippo.org/galileo-baronio.pdf
5
rapporto con Dio quando questo rapporto è ancora nella fase iniziale"
6
. La Kuby lesse
inoltre il fax del 6 febbraio 2003 di Monsignor Peter Fleetwood al Consiglio Pontificio
per la Cultura, nel quale costui affermava che i giornalisti avevano frainteso il suo
pensiero positivo nei confronti di Harry Potter. Sua convinzione non era né che il
Vaticano appoggiasse Harry Potter, né che i libri della Rowling fossero intrisi di principi
cristiani
7
, ma semplicemente che l’autrice inglese, mirando a trasmettere ai giovani la
differenza tra bene e male, facesse trasparire che il bene alla fine trionfa sempre.
Fleetwood aggiunse inoltre che ciò che aveva detto Padre Gabriele Amorth
8
su Harry
Potter era da considerarsi solo un’opinione, che, come la sua, non aveva né più né meno
autorità di un pensiero individuale. (Amorth aveva chiarito che “Harry Potter può
portare il ragazzo a compiere opere di magia che danno una possibilità di ingresso a
Satana”
9
).
Dopo la lettura di quel fax, la Kuby decise di scrivere una lettera al Cardinale Joseph
Ratzinger, allegandovi anche il suo pamphlet. La sua prima lettera
10
venne spedita il 20
febbraio 2003, e la scrittrice tedesca lamentò una strana “confusione all’interno della
Chiesa riguardo a Harry Potter”, aggiungendo che l’opinione molto positiva del Vaticano
a riguardo era da considerarsi “sconvolgente”. Il Cardinale Ratzinger le rispose dopo
breve tempo, il 7 marzo 2003, esternandole gratitudine per aver fatto luce sulla questione,
ed esprimendo a sua volta un’idea assolutamente negativa circa Harry Potter, che
conterrebbe delle “sottili seduzioni, la cui azione è inconscia e per questo profonda nel
distorcere la cristianità nell'anima, prima che questa possa crescere propriamente”
11
.
Secondo la sociologa tedesca, la storia del mago più famoso al mondo fa parte di un
progetto culturale globale che priva il Cristianesimo del suo spazio in favore della magia
nera. Ma siamo sicuri che J.K. Rowling aspirasse a scrivere un’opera che convalidasse
tale “religione”? O meglio, era sua intenzione esaltare la magia nera, i sortilegi, le fatture
ed i malocchi, oppure ella mirava a trasmettere al pubblico un altro tipo di esperienza?
L’autrice britannica esprime reiterate volte nei suoi libri che le virtù del protagonista, e
6
Cit. http://christusveritas.altervista.org/harry_potter_lettere_ratzinger.htm
7
Fax di Peter Fleetwood inviato al Consiglio Pontificio per la Cultura del 6 febbraio 2003.
http://www.docstoc.com/docs/15404318/1-GABRIELE-KUBY-Open-letter-to-Msgr-Peter-Fleetwood-
Gallusstr-24
8
Padre Gabriele Amorth è un presbitero italiano e esorcista della diocesi di Roma. Attualmente è
presidente onorario dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti, da lui fondata nel 1990.
9
Citazione di Amorth, Trasmissione RAI sul culto del diavolo del 27/2/2006.
10
Lettere rese pubbliche dal sito di informazione canadese www.lifesitenews.com.
11
http://www.docstoc.com/docs/15404318/1-GABRIELE-KUBY-Open-letter-to-Msgr-Peter-Fleetwood-
Gallusstr-24
6
dei suoi amici ed aiutanti, sono di una rilevanza straordinaria, ed il male è sconfitto dal
loro libero arbitrio più che da formule magiche. Ogni personaggio positivo della saga è
portatore di particolari virtù, ed ognuno di loro se ne serve per affinare l’interiorità di
Harry e per coadiuvare quella che si potrebbe anche definire l’avventura di un eroe.
Vediamo di concentrarci su alcuni personaggi rilevanti della saga. Il preside della scuola
di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dove studia Harry, è Albus Silente: nel corso dei sei
anni che il maghetto trascorre nel castello, quest’insegnante non solo veglia su di lui
regolarmente, ma riesce ad impartirgli delle lezioni di vita assolutamente preziose in
relazione alle esperienze che il ragazzo accumula crescendo (positive e negative):“It is
our choices that show what we truly are, far more than our abilities”.
12
E ancora:
“You think the dead we loved ever truly leave us? You think that we don't recall them
more clearly than ever in times of great trouble? Your father is alive in you, Harry, and
shows himself most plainly when you have need of him.”
13
Altri validi consigli gli vengono offerti dal migliore amico del suo defunto padre, nonché
suo padrino, Sirius Black (inizialmente imputato di aver tradito e consegnato i genitori di
Harry nelle mani del mortale nemico Lord Voldemort):“If you want to know what a
man’s like, take a good look at how he treats his inferiors, not his equals.”
14
J.K. Rowling “dona” al suo giovane protagonista due amici unici e molto particolari,
Hermione Granger e Ron Weasley, che lo accompagneranno nella sua avventura, durante
tutti e sette i volumi, dal primo giorno sullo Hogwarts Express verso la scuola, fino al
binario nove e tre quarti della stazione di King’s Cross, dove condurranno poi i loro figli
ormai undicenni per prendere quello stesso treno. Hermione si dimostra un’amica
affettuosa e premurosa sin dal primo anno a Hogwarts:
“Harry, you're a great wizard, you know”.“I'm not as good as you,” said Harry, very
embarrassed, as she let go of him. “Me!” said Hermione. 'Books! And cleverness! There
are more important things, friendship and bravery”.
15
12
J.K. Rowling, Harry Potter and the Chamber of Secrets, Bloomsbury, London 2010 (1998), p.333.
13
J.K. Rowling, Harry Potter and the Prisoner of Azkaban, Bloomsbury, London 2010 (1999), p.460.
14
J.K. Rowling, Harry Potter and the Goblet of Fire, Bloomsbury, London 2010 (2000), p.571.
15
J.K. Rowling, Harry Potter and the Philosopher’s Stone, Bloomsbury, London 2010 (1997), p.308.