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Il primo passo compiuto è stato “una revisione aziendale” ossia un’analisi critica
dell’impresa per individuare quali sono le problematiche dell’azienda e le cause di
esse, ovvero le aree dove intervenire e gli obiettivi da raggiungere. La revisione del
sistema aziendale porta a evidenziare e riconoscere gli errori compiuti nel passato, e
dai quali si possono trarre indicazioni utili al fine di migliorarsi.
Il secondo passo vede la generazione di idee a fronte dei problemi da risolvere
sostenuta da una ricerca di concetti dalla letteratura adattabili al caso Nuova CMP
con un approccio di utilizzo strumentale, e da una scelta degli strumenti organizzativi
e gestionali utili all’azienda.
Il terzo passo vede l’implementazione del piano di riorganizzazione ossia delle
soluzioni “progettate ad hoc”.
La mia tesi vuole presentare l’intervento che ho operato, collaborando
attivamente con il personale aziendale, nel corso di 12 mesi.
La tesi si articola in cinque capitoli che ripercorrono i tre passi del mio lavoro.
Il primo capitolo presenta la Nuova CMP e la situazione attuale dell’azienda che
ha spinto alla riorganizzazione.
Il secondo capitolo presenta l’analisi teorica di tutti i principi e strumenti che
stanno alla base del piano elaborato per l’azienda: se ne descrivono le caratteristiche
e le motivazioni della loro scelta.
Il terzo capitolo tratta il Sistema Qualità, in quanto modello di gestione aziendale
al quale si ispira la riorganizzazione.
Il quarto capitolo è rivolto alle tecniche del Project Management, in quanto
consentono all’imprenditore la gestione ottimale delle commesse.
Il quinto capitolo riguarda la soluzione ad hoc per la Nuova CMP: sono esposti in
dettaglio i problemi che sono stati affrontati nell’azienda e le soluzioni trovate, con
attenzione ai risultati a cui portano l’efficace applicazione degli strumenti e
metodologie organizzative, esposte nei capitoli precedenti.
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CAPITOLO 1
La Nuova C.M.P.
1.1 Presentazione dell’azienda
La Nuova C.M.P. Srl ha sede legale a Torino e stabilimento di produzione a
Cascine Vica-Rivoli (TO). È un’azienda operante su commessa che si occupa di
costruzioni meccaniche di precisioni (C.M.P.) per l’industria dell’automazione.
La società è fondata nel 1976 con ragione sociale CMP Snc a Pianezza (TO).
Nasce come azienda satellite della Pluritec (divisione della ACD-Technologies),
attualmente leader nella realizzazione di impianti per la produzione di circuiti
stampati, per la quale costruisce le prime macchine per la foratura di circuiti
stampati. Attualmente la Pluritec è il suo cliente maggioritario, copre il 95% del
fatturato.
Gli anni ’80 e ’90 videro, rispettivamente, l’avvento dei computer e telefonini,
che fece esplodere la domanda dei circuiti stampati. Nel 1998 la Nuova CMP in
seguito ad un aumento dei volumi e alla necessità di adeguarsi alle nuove norme in
termini di sicurezza sul lavoro da Pianezza si trasferisce nell’attuale area industriale
sita nel comune di Rivoli. Nel luglio dello stesso anno diviene una società di capitale
e assume l’attuale denominazione Nuova CMP Srl. La nuova società è composta dal
fondatore Walter Cordara in vece di socio consigliere e dal figlio, Andrea Cordara in
vece di socio amministratore.
L’azienda è di tipo padronale con padre e figlio che si occupano dell’intera
gestione aziendale. I dipendenti sono sei, quattro operai altamente specializzati, un
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fresatore e un tecnico elettronico. L’organigramma risulta molto semplice, come
appare nella figura 1.1.
Figura 1.1: L’organigramma aziendale
Lo stabilimento si sviluppa su un’area complessiva di m2 2000 per una superficie
coperta di m2 1500, di cui m2 500 sono in affitto ad un cliente. L’area lavorativa è di
circa m2 900 di cui m2 200 di officina con due torni, due fresatrici, un lapidello, un
seghetto, due trapani, un sollevatore da 20 q e uno da 35 q; la restante area è dedicata
all’assemblaggio. Il layout dello stabilimento è mostrato nella figura 1.2.
Figura 1.2: Layout stabilimento Nuova C.M.P.
Affitto Mod.EN
Magazzino Officina
Uffici
Area assemblaggio
Direzione
Produzione Amministrazione
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1.2 I prodotti e i clienti
Nel corso degli anni la Nuova C.M.P. ha svolto attività di subfornitura
specializzandosi nell’assemblaggio e taratura di macchine elettroniche e meccaniche
a controllo numerico per produrre circuiti stampati, delle quali si occupa anche della
revisione e manutenzione. Ha inoltre esteso la propria attività al settore
automobilistico e sanitario e dell’automazione effettuando lavorazioni con macchine
utensili per conto di terzi, su materiali o semilavorati eventualmente forniti dal
Cliente e costruendo particolari meccanici e prodotti (parti, componenti, insiemi,
attrezzature) realizzati, su disegni o su specifiche di fabbricazione stabilite dai
committenti stessi, montaggi meccanici e pneumatici, come centraline e pannelli,
impianti elettrici a bordo macchina e connessioni elettroniche.
Ha un portafoglio clienti che vanta grandi nomi. Il maggior cliente della Nuova
CMP è la Pluritec S.p.a., divisione della ACD Technologies S.p.a. (Burolo d’Ivrea,
TO) per la quale assembla macchinari necessari per realizzare un impianto
industriale per circuiti stampati dal 1976. L’ACD Technologies è il gigante italiano e
internazione delle macchine per produrre circuiti stampati: nasce dalla fusione della
Cedal di Varese, della International Supplies di Parma e della Pluritec di Ivrea,
imprese operanti nel settore da decenni, con la partnership di tre investitori finanziari
Sofipa, Merchant Bank del Mediocredito Centrale (Gruppo Bancaroma), la Wope,
fondo di private equity di diritto olandese e la Fondamenta, fondo italiano di private
equity.
Per rendere maggiormente l’idea delle dimensioni del cliente, l’ACD arriva a
coprire circa il 70% dell’investimento in macchinari necessario per realizzare un
impianto industriale per circuiti stampati. Oggi un impianto completo, pur
escludendo l’edificazione, l’aerazione e il trattamento delle acque, costa decine di
miliardi. L’ACD ha un portafoglio clienti che vanta anche gruppi del calibro di
Motorola, Ibm, Italtel, Raytheon (produttore dei missili anti-missile Patriot) e nel
2001 ha raggiunto un fatturato che superava i 154,93 milioni di euro – di cui l’80%
all’export – ora nel 2003 è entrata in Borsa.
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Ha inoltre diverse sedi in Italia e nel Mondo, una centrale a Burolo (Torino), le
altre in Italia a Legnano (Milano), a Loreto (Ancona), a Guidonia Montecelio
(Roma), a Ferrara e nel mondo, in Francia, Usa, Brasile, Singapore, Australia e a Hong Kong.
La Nuova CMP nel corso degli anni ha assemblato molte macchine per la
Pluritec, specializzandosi nella realizzazione della macchina per la foratura di circuiti
stampati PDN e della quale inoltre è unica fornitrice. Si tratta di un prodotto
altamente complesso che richiede elevata specializzazione dei dipendenti unita a una
provata capacità ed esperienza e utilizzo di macchine e strumenti sofisticati.
La Nuova CMP annovera inoltre tra i suoi maggiori clienti la MOD.EN S.r.l
(TO) operante nel settore automobistico, R.T.I. S.r.l. (TO) operante nel settore
industria dell’automazione, Nextrom S.p.a. (Cusano Milanino) operante nel settore
industria dell’estrusione plastica.
1.3 Tipologia dell’azienda
La Nuova C.M.P. è un’impresa che opera esclusivamente su commessa. La
caratteristica essenziale delle imprese di questo genere è che la domanda si forma
prima della produzione industriale, c’è assenza di rischio di mercato. Il tipo di rischio
che essa corre è quello d’esercizio, derivante dalla possibilità che l’impresa non
abbia richieste dai potenziali clienti, e che sopporti, in primo luogo, una perdita pari
ai costi fissi. La domanda delle imprese che producono in serie si forma dopo la
produzione e l’impresa corre il cosiddetto rischio di mercato. Nel caso non riesca a
vendere le quantità prodotte, l’azienda non remunererà né i costi fissi né i costi
variabili. Il rischio maggiore è per l’impresa operante a ciclo discontinuo, in quanto
le incertezze che gravano sull’attività futura sono superiori: esse derivano
dall’impossibilità di conoscere in modo qualitativo e quantitativo una parte delle
commesse in cui l’azienda sarà impegnata nel periodo futuro.
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Un altro aspetto negativo legato al precedente è dovuto al fatto che le commesse
non sono distribuite durante l’anno: possono esserci più commesse contemporanee in
un mese e non essercene per diversi mesi. Nella gestione economica e finanziaria
aziendale questa aspetto porta al fenomeno della “stagionalità dei ricavi” che si
traduce, per l’azienda, in periodi di alta liquidità seguiti da periodi di bassa liquidità.
Si tratta inoltre di commesse che non prevedono pagamenti intermedi ma solo a
lavori ultimati e i pagamenti spesso presentano dei ritardi.
La dimensione degli ordini dei clienti della Nuova C.M.P. tende sì ad essere
piccola ma è di grande valore: una commessa di una sola macchina perforatrice può
superare i diecimila euro.
Il mercato servito dall’azienda è poi potenzialmente enorme in quanto operando
nel campo della meccanica di precisione e avendo personale specializzato e con
grande esperienza alle spalle, la clientela servita potrebbe spaziare in tutti settori
industriali, da quello in cui opera ora delle macchine per la foratura di circuiti
stampati a controllo numerico a quello della carta, autoveicolo e dell’automazione in
generale. Inoltre vi è la tendenza da una decina di anni e che ha sta coinvolgendo
tutte le aziende, grandi e medie, di effettuare, dopo attente analisi di make or buy un
decentramento produttivo delle proprie attività, tenendo in casa solo le attività dove il
valore aggiunto viene garantito dalle professionalità del personale, affidando le altre
a piccole aziende, come la Nuova C.M.P., instaurando con esse un rapporto di
comarkership.
La Nuova C.M.P. vanta inoltre tre grandi vantaggi derivati dall’alta
specializzazione dei propri operai, dall’esperienza acquisita durante gli anni e dal
fatto che il volume di produzione risulti basso per le unità distinte, e sono:
• un’elevata capacità di differenziazione produttiva nel senso di capacità di
“confezionare su misura” i prodotti di volta in volta in base alle richieste dei
clienti;
• una facilità nell’introduzione di nuovi prodotti;
• la vendita della capacità produttiva, nel senso di capacità di risolvere i
problemi e di conoscenza applicata al caso particolare.
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1.4 L’esigenza di una riorganizzazione
La Nuova CMP si è trovata a dover affrontare un contesto di mercato diverso e
problematiche interne non indifferenti. Fino a due anni fa la Nuova CMP operava in
un clima di mercato tranquillo dove vi era la richiesta continua di commesse, che
consentiva all’azienda di raggiungere una soddisfacente quota di fatturato all’anno.
Non si sentiva l’esigenza di avere sotto controllo tutta la produzione per evitare
ritardi nella commessa e sprechi di ogni genere.
In questi ultimi anni, a causa di un contesto di mercato turbolento e in continuo
cambiamento e soprattutto a causa della crisi generale che lo ha coinvolto un po’ in
tutti i settori, dovuta soprattutto dal rallentamento dell’economia americana dopo
l’11 settembre 2001, c’è stata una diminuzione della domanda di commesse dai
clienti, il cui apice negativo è stato nella primavera del 2002, come appare evidente
nella figura 1.3.
€ 100.000,00
€ 300.000,00
€ 500.000,00
€ 700.000,00
€ 900.000,00
€ 1.100.000,00
1999 2000 2001 2002
Figura 1.3: Andamento fatturato Nuova CMP
Inoltre ci si trova di fronte a una realtà più esigente dove fornitori e clienti
pretendono qualità, costi inferiori e rapidità nelle consegne.
A tale situazione si somma un grande problema dell’azienda: la Nuova CMP
opera principalmente per un unico cliente, la Pluritec, divisione dell’ACD. L’alta
dipendenza del fatturato dalla Pluritec è mostrata nella tabella 1.1.
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Tabella 1.1: Portafoglio clienti della Nuova CMP nel 2002
Clienti Fatturato in €
ACD 470.161,66
MOD.EN 10.145,03
SICET 5.204,57
RTI 5.042,05
ASMOT 1.239,49
GIPITEC 836,68
RIVA 586,16
NORIS 570,17
NUOVA COM-CIR 172,80
SOEM 60,00
TOTALE 494.343,99
Già nel 1990, in seguito alla guerra del golfo, l’azienda aveva attraversato un
momento di crisi e anche allora ci si era posti il problema della dipendenza
dall’unico cliente ma, con il riprendere delle commesse, si era accantonata la
questione.
Come appare nella figura 1.4, nel 2002 la percentuale della Pluritec sul fatturato
arrivava ad essere del 95%. La vita dell’azienda risulta quindi strettamente legata alla
richieste di commesse dalla Pluritec.
Pluritec
95%
Altri clienti
5%
Figura 1.4: Composizione fatturato del 2002 della Nuova CMP per clienti
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La soluzione è quella di ridurre la dipendenza da essa estendendo la propria
attività per aumentare la percentuale sulla quota di fatturato di altri clienti (attuali e
potenziali), pur mantenendo un canale privilegiato con la Pluritec. Esiste tra le due
aziende un ottimo rapporto di comarkership con condivisione del know how, che
consente l’innovazione del prodotto. Questo anno infatti si ha in progetto
l’instaurazione nella Nuova C.M.P. di un sistema informativo comune per permettere
una veloce comunicazione e gestione degli ordini con il cliente.
Andare alla ricerca di nuovi clienti presuppone però l’avere un’organizzazione
che funziona bene e dotata di strumenti per la gestione ottima di più commesse. La
Nuova CMP ha acquisito la consapevolezza che così non è: vi sono già molti
problemi nella gestione delle commesse degli attuali clienti e non si hanno strumenti
per pianificare e monitorare la commessa. La dipendenza dal cliente Pluritec è infatti
anche nella gestione della commessa: l’azienda predispone durante la commessa
presso la Nuova CMP un funzionario “addetto avanzamento produzione” presente tre
giorni alla settimana.
Questa situazione non solo è dovuta alla dipendenza dalla Pluritec dalle origini
ma anche dal fatto che il titolare nonché fondatore, Walter Cordara, è un tecnico
esperto nella meccanica, che ha da sempre rivolto la sua attenzione più all’aspetto
produttivo che all’aspetto organizzativo e gestionale; anche il figlio Andrea Cordara,
che è entrato da pochi anni nella società, non ha una formazione di tipo prettamente
manageriale, nonostante sia molto aperto e disponibile a aspetti gestionali innovativi.
Da queste premesse si è arrivati a una conclusione: per porsi nelle condizioni di
saper gestire i nuovi clienti si devono andare a cercare, per poterle risolvere, tutte le
problematiche interne e si deve cercare di acquisire gli strumenti produttivi,
organizzativi e gestionali efficienti per perfezionare il sistema organizzativo attuale e
per renderlo flessibile ed adattabile a produzioni diversificate ed ai rapidi
cambiamenti del mercato.
La ricerca di una soluzione ad hoc, ossia lo studio degli interventi da attuare, ha
presupposto una analisi teorica di tutti i principi, metodologie e strumenti che sono
alla base del contesto di mercato attuale e che più si addicono al “caso Nuova
C.M.P.”.