4
Oggi le Nazioni Unite sono però ad una svolta, i tempi sono
notevolmente cambiati dalla fine della seconda guerra mondiale, è di
vitale importanza la trasformazione dell’organizzazione in uno dei
centri più importanti di concertazione della politica mondiale,
evitando la trasformazione in un direttorio sotto il controllo di pochi
governi, i più potenti del pianeta
3
. Si tratta in altri termini, di risolvere
i problemi finanziari, organizzativi di personale e soprattutto di
funzionamento, rappresentanza e votazione all’interno dei suoi
principali organi, Consiglio di Sicurezza in particolare che rappresenta
il vero “motore” del sistema delle Nazioni Unite, occorre perseguire il
duplice obiettivo del potenziamento e della democratizzazione di
questa massima organizzazione mondiale; questo significa che devono
mobilitarsi le forze di società civile globale, organizzazioni non
governative in particolare, per fare pressione sui governi e sulle classi
politiche perché facciano funzionare, tempestivamente ed
efficacemente, l’Onu
4
.
La chiave per affrontare le sfide del nuovo millennio, è proprio una
nuova modalità di amministrazione che soltanto una più solida
struttura di governo internazionale può fornire
5
.
3
D. Archibugi, Il futuro delle Nazioni Unite, Roma, Edizioni Lavoro, 1995, p. 9.
4
A. Papisca, dal numero di aprile 2003 della rivista “Nigrizia”.
5
A. Caffarena, Le organizzazioni internazionali, 2001, cit., p. 166.
5
CAPITOLO 1
1. DALLA NASCITA ALLA SITUAZIONE ATTUALE
DELL’ONU
1.1 LA NASCITA DELL’ONU E SUA STRUTTURA
Il nome Nazioni Unite venne usato per la prima volta durante la
seconda guerra mondiale, per indicare gli stati
6
che combattevano
contro le potenze del Patto Tripartito (Germania, Giappone ed Italia).
In una solenne dichiarazione firmata a Washington nel 1942, queste
nazioni alleate oltre ad impegnarsi con tutte le loro forze alla sconfitta
del nemico e a non stipulare armistizi o paci separate, accettarono i
principi stabiliti dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna nella Carta
Atlantica del 1941. La Carta Atlantica non prevedeva la costituzione
di nessuna organizzazione internazionale che sostituisse la Società
delle Nazioni, ma accennava alla necessità di creare un sistema di
sicurezza collettiva e di sviluppare una più stretta collaborazione tra
stati nel campo economico e sociale. Sicurezza collettiva e
collaborazione in campo economico e sociale sono oggi gli scopi
fondamentali perseguiti dall’organizzazione delle Nazioni Unite
7
.
6
Stati Uniti, Gran Bretagna, U.R.S.S., Cina, Australia, Belgio, Canada, Costa Rica, Cuba,
Cecoslovacchia, Repubblica Domenicana, El Salvador, Grecia, Guatemala, Haiti, Honduras, India,
Lussemburgo, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Nicaragua, Norvegia, Panama, Polonia, Sud Africa e
Yugoslavia.
7
B. Conforti, Le Nazioni Unite, Padova, Cedam, 2000, pp. 1-2.
6
Soltanto alla Conferenza di Mosca, nell’ottobre 1943 le quattro
potenze partecipanti (Stati Uniti, Unione Sovietica, Gran Bretagna e
Cina) espressero la necessità di creare una organizzazione
internazionale generale con stati tutti ugualmente sovrani, amanti della
pace e con lo scopo di mantenere la pace e la sicurezza internazionale.
Nel 1944 gli stessi quattro stati che avevano partecipato alla
Conferenza di Mosca si riunirono a Dumbarton Oaks, nel distretto di
Washington, per redigere il progetto della futura organizzazione
mondiale. Tutti e quattro i governi si presentarono con propri progetti,
in particolare gli Stati Uniti presentarono il risultato dei loro studi
condotti dal Dipartimento di Stato; le proposte di Dumbarton Oaks,
pubblicate al termine della riunione, già contenevano tutte le
caratteristiche principali che oggi l’Onu presenta. Si affermava che gli
scopi fondamentali dell’organizzazione erano quelli di mantenere la
pace e la sicurezza internazionale, di sviluppare rapporti amichevoli
tra gli stati, e di collaborare in campo economico e sociale. La
struttura del nuovo ente ricalcava in via generale lo schema della
Società delle Nazioni, erano previsti quattro organi principali: una
Assemblea composta da tutti gli stati membri, un Consiglio di
Sicurezza a composizione ristretta ma con seggi permanenti per le
grandi potenze, un Segretariato e una Corte di Giustizia. Differenze
sostanziali rispetto alla Società delle Nazioni erano presenti in tema di
funzioni e competenze degli organi: l’Assemblea Generale aveva
compiti di carattere generale, mentre il Consiglio di Sicurezza
diventava l’organo più importante avendo l’esclusivo compito di
mantenere la pace e la sicurezza internazionale, anche comminando
sanzioni o addirittura intervenendo con la forza (capitolo 7° della
Carta dell’Onu). Veniva previsto anche un organo incaricato della
7
collaborazione in campo economico e sociale: il Consiglio Economico
e Sociale direttamente collegato all’Assemblea Generale, diversi erano
anche i metodi di votazione rispetto alla Società delle Nazioni in
quanto l’Assemblea ed il Consiglio Economico e Sociale dovevano
deliberare a maggioranza e non più all’unanimità. In questa sede si
stabilì anche la composizione del Consiglio di Sicurezza con 11
membri: 5 permanenti, i vincitori della seconda guerra mondiale (Stati
Uniti, Gran Bretagna, U.R.S.S., Cina e Francia) e 6 non permanenti,
eletti dall’Assemblea Generale per un biennio; non si parlò del sistema
di votazione in seno al Consiglio stesso, questo problema venne
affrontato in una successiva conferenza tenutasi a Yalta nel 1945, da
parte di Stati Uniti, Gran Bretagna e U.R.S.S. che stabilirono il
famoso diritto di veto: ciascuno dei cinque membri permanenti ha il
potere di bloccare le decisioni del Consiglio, che non siano di carattere
procedurale, con un voto contrario, tale regola è chiamata “formula di
Yalta”. Le tre potenze partecipanti all’incontro di Yalta decisero di
convocare per il 25 aprile 1945 una conferenza delle nazioni unite a
San Francisco, per elaborare la carta della nuova organizzazione
mondiale: Francia e Cina furono chiamate a partecipare come nazioni
invitate
8
. Alla conferenza di San Francisco parteciparono cinquanta
paesi con 282 delegati ufficiali, e gli Stati Uniti misero a disposizione
un migliaio di persone per fornire l’assistenza tecnica necessaria,
l’opinione pubblica mondiale venne informata degli avvenimenti dalla
presenza di più di 2 600 giornalisti accreditati, si trattò di un gran
avvenimento per quel periodo storico. Gli stati più piccoli, durante i
lavori della conferenza di San Francisco criticarono il diritto di veto
che le grandi potenze avevano previsto per se stesse, sostenendo che
8
B. Conforti,, Le Nazioni Unite, 2000, cit., pp. 2-4.
8
questo nuovo diritto era incompatibile con il principio di uguaglianza
di tutti i membri della comunità internazionale e che le disposizioni
riguardanti l’argomento erano sostanzialmente poco chiare. La Carta
delle Nazioni Unite con 19 capitoli, 111 articoli e più di 8 000 parole è
molto più complessa ed ampiamente strutturata rispetto al trattato
istitutivo della Società delle Nazioni. I principi fondamentali stabiliti
dalla stessa Carta sono essenzialmente tre:
1) Il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale
attraverso la soluzione pacifica delle controversie internazionali, o
per mezzo della prevenzione e repressione di atti di aggressione e
minaccia alla pace.
2) La promozione della cooperazione internazionale in campo
economico, sociale e culturale o umanitario.
3) La diffusione della tutela dei diritti e libertà fondamentali senza
distinzione di razza, di sesso, di lingua e di religione
9
.
Anche se l’attività dell’Onu si è svolta fino ad oggi in tutti i campi
sopra menzionati, si può affermare che negli anni immediatamente
successivi alla nascita dell’organizzazione assunsero un rilievo
prevalente i problemi relativi al mantenimento della pace; che tra il
1950 ed il 1960 si affrontarono principalmente le questioni legate alla
decolonizzazione ed al principio di autodeterminazione; che negli anni
’70 gli sforzi cominciarono a concentrarsi verso la collaborazione in
campo economico, sociale, culturale ed umanitario; e che, dopo la
caduta del muro di Berlino, ha ripreso slancio l’azione relativa al
mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.
9
A. Caffarena, Le organizzazioni internazionali, 2001, cit., pp. 74-78.
9
Per quanto riguarda il campo di applicazione dei principi delle
Nazioni Unite, ciò di cui l’Onu non può assolutamente occuparsi sono
le questioni che appartengono essenzialmente alla competenza interna
degli stati membri
10
.
PRINCIPALI ORGANI DELL’ONU
ASSEMBLEA GENERALE
Organo assembleare dell’organizzazione delle Nazioni Unite, è
composto da tutti i membri dell’organizzazione ciascuno dei quali
dispone di cinque rappresentanti ma di un solo voto. Le decisioni
principali come le raccomandazioni, l’elezione dei membri non
permanenti del Consiglio di Sicurezza, e l’ammissione di nuovi
membri all’interno dell’Onu vengono prese a maggioranza qualificata
dei due terzi dei presenti e votanti, le altre decisioni a maggioranza
semplice.
L’Assemblea Generale tiene una sessione ordinaria all’anno che si
svolge in generale il terzo martedì di settembre, possono essere
convocate anche sessioni straordinarie da parte del Segretario
Generale su richiesta del Consiglio di Sicurezza o dalla maggioranza
dei membri delle Nazioni Unite. Oltre a riunirsi in seduta plenaria
opera anche attraverso sei commissioni principali
11
che predispongono
le delibere da sottoporre all’ approvazione della stessa Assemblea.
L’Assemblea ha via via istituito nel corso degli anni tutta una serie di
10
B. Conforti, Le Nazioni Unite, 2000, cit., pp. 7-8.
11
Commissione politica e sicurezza, Commissione questioni economiche e finanziarie,
Commissione questioni sociali, umanitarie e culturali, Commissione decolonizzazione,
Commissione questioni amministrative e di bilancio e Commissione questioni giuridiche.
10
organi sussidiari con carattere di permanenza per il perseguimento di
fini speciali (U.N.C.T.A.D.: United Nations Conference of Trade and
Development, U.N.D.P.: United Nations Development Program,
U.N.I.C.E.F.: United Nations Children Fund) insieme a commissioni
ad hoc. I compiti principali dell’Assemblea sono quelli di discutere,
esaminare e studiare qualsiasi questione o argomento rientri nei fini
della Carta e richiamare l’attenzione del Consiglio di Sicurezza sulle
situazioni che possono mettere in pericolo la pace e la sicurezza
internazionale. Non può assumere decisioni vincolanti, ma soltanto
formulare raccomandazioni.
CONSIGLIO DI SICUREZZA
E’ l’organo principale del sistema delle Nazioni Unite, fino al 1965
era composto da soli undici membri di cui sei non permanenti, oggi ne
fanno parte quindici membri di cui cinque permanenti indicati dalla
Carta (Cina, Francia, Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti) e dieci non
permanenti eletti dall’Assemblea a maggioranza di due terzi per un
periodo di due anni. Il principio di un’equa distribuzione geografica è
il criterio base per la nomina dei membri, il Consiglio di Sicurezza ha
un regolamento interno e la presidenza viene assunta a rotazione da
ogni membro per un periodo di un mese.
Il sistema di votazione è stato molto contestato nel corso degli anni, in
quanto le decisioni sulle questioni procedurali sono assunte con il voto
favorevole di nove membri, mentre per quanto riguarda le altre
decisioni esse vengono adottate con un voto favorevole di nove
membri, nel quale siano compresi i voti dei membri permanenti.
Questi ultimi dispongono di conseguenza di un vero e proprio diritto