Introduzione Il turismo e le attività ad esso collegate sono ormai diventati dei settori
strategici dell’economia di un paese ed è ormai appurato che tali realtà sono
quelle più dinamiche e quelle che possiedono tutti i requisiti necessari e le
prospettive future per la crescita di una nazione.
La scelta dell’argomento con il quale sostenere l’esame di laurea finale è
data dal mio interesse verso il settore del turismo e più nello specifico del
turismo all’aria aperta, del quale fanno parte campeggi e villaggi.
Questa tipologia di strutture si caratterizza nel fornire ai propri ospiti un
sistema di offerta composito basato soprattutto sull’esperienza e sul
soddisfacimento di particolari bisogni poiché, oltre al servizio alberghiero
di base, fornisce una serie di servizi accessori che contribuiscono in
maniera determinante alla riuscita positiva della vacanza. Il più importante
di questi servizi accessori è sicuramente l’animazione che, grazie
all’organizzazione di eventi di intrattenimento, facilita la fidelizzazione del
cliente che può riconoscere la qualità dell’offerta e della struttura.
Fidelizzare il cliente è, infatti, un obiettivo molto importante per le strutture
ricettive all’aria aperta che risentono fortemente di alcuni fattori come,
primo tra tutti, quello della stagionalità.
Il lavoro si compone di tre capitoli. Nel primo capitolo è inizialmente
affrontato il tema del turismo all’aria aperta dal punto di vista delle sue
origini storiche, viene citata la legislazione che lo disciplina e lo regola e
l’associazione FAITAfedercamping che, in Italia, lo tutela e promuove.
Viene, inoltre, analizzata inizialmente l’offerta ricettiva di turismo open air
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in termini di esercizi e posti letto nel corso di circa dieci anni, più
precisamente dal 1999 al 2008. Dall’analisi dell’offerta nazionale si
prosegue nello specifico dei contesti regionale e provinciale. L’analisi si
sposta in seguito sulla domanda di questa tipologia di turismo, sempre
partendo da una prospettiva nazionale e concentrandosi poi sulle
caratteristiche degli arrivi e delle presenze turistiche, sia di nazionalità
italiana che straniera, nelle varie regioni e provincie. I dati inseriti risultano
aggregati, poiché è lo stesso l’ISTAT che nell’analisi non fa distinzione tra
campeggi e villaggi ma li inserisce tutti sotto la definizione di strutture
turistiche all’aria aperta.
Il secondo capitolo affronta il tema delle caratteristiche del servizio
alberghiero in generale analizzando i reparti presenti che lo caratterizzano e
le strutture organizzative necessarie per gestire questa tipologia di strutture.
Particolare attenzione è stata data al tema delle risorse umane, soprattutto in
riferimento all’equipe dell’animazione che, in molti campeggi e villaggi,
rappresenta una leva significativa sulla quale puntare strategie e forza
lavoro. Viene affrontato, inoltre, il tema della gestione che, in questa
tipologia di strutture, risulta particolarmente complessa per le composite e
articolate caratteristiche del servizio offerto.
Il terzo capitolo riguarda un’indagine, effettuata tramite l’invio di
questionari, che prende in esame le strutture ricettive all’aria aperta a 4
stelle presenti nell’area veneziana. In linea con la struttura seguita nel primo
capitolo, i dati raccolti sono stati ancora una volta analizzati in modo
aggregato poiché solamente una struttura è risultata unicamente villaggio
turistico mentre tutte le altre sono principalmente campeggi ma offrono
anche strutture mobili tipiche dei villaggi, sebbene in numero minore
rispetto le piazzole.
La scelta di analizzare la zona di Venezia è dovuta alla leadership che
detiene nel settore, sia dal punto di vista dell’offerta che della domanda. È,
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infatti, una zona dotata di grandi potenzialità che può sfruttare al meglio per
poter proporre al turista un’offerta ampia e completa, in particolare modo
per il turismo di tipo balneare e all’aria aperta.
Il lavoro si propone, in definitiva, di analizzare le caratteristiche che fanno
parte delle strutture ricettive all’aria aperta di livello superiore, presenti in
una determinata zona e rivolte ad un target turistico specifico.
CAPITOLO 1 – IL TURISMO ALL'ARIA APERTA
1.1 Storia e origini Il concetto di turismo, inteso come un fenomeno di proporzioni mondiali
che coinvolge milioni di persone in tutto il mondo, nasce solamente a metà
del secolo scorso al termine del secondo conflitto mondiale quando, grazie
ad alcuni fattori favorevoli come il nuovo benessere economico e il
progresso nel mondo dei trasporti, sempre più persone hanno avuto la
possibilità di muoversi e spostarsi prima all'interno del proprio Paese e poi
oltre i confini dando così un carattere internazionale al fenomeno.
Le origini del campeggio risalgono agli inizi del '900 quando in Nord
America era sinonimo di esperienze nuove, diverse dalla vita quotidiana e a
contatto con la natura. Dopo la prima guerra mondiale l'idea del campeggio
arriva anche in Inghilterra, Irlanda e nei paesi dell'Europa occidentale ma
sarà solo dopo il secondo dopoguerra che il campeggio organizzato conosce
la sua crescita più forte grazie soprattutto al maggior tempo libero a
disposizione e alla nascita di veicoli più moderni e confortevoli ( 1)
.
Il turismo nel settore dei campeggi in Italia ha avuto il suo apice tra gli anni
Cinquanta e Sessanta ed era caratterizzato da costi relativamente contenuti e
( 1)http://www.britannica.com/EBchecked/topic/91358/camping/1058/History 5
da strutture minime. Con il passare degli anni, l'utilizzo della tenda come
principale mezzo di pernottamento fu sostituito da unità abitative più
confortevoli come roulotte o caravan, apprezzate in modo particolare dalle
famiglie. Nello stesso tempo aumentarono le strutture adibite a questa
tipologia di soggiorno le quali videro crescere in modo considerevole il
numero di fruitori.
L'offerta dei campeggi oggigiorno si è notevolmente ampliata, si possono
infatti trovare strutture dotate di servizi minimali, quasi “rustiche”, fino ad
arrivare a campeggi, simili a villaggi turistici, dotati di moderni alloggi
come mini appartamenti e caravan e che forniscono una vasta gamma di
servizi quali ristoranti, discoteche, shopping centre, escursioni, animazione
e impianti sportivi.
L'invenzione dei villaggi turistici è da attribuirsi al Club Mediterranée che
negli anni '50, grazie al suo pioniere Gérard Blitz, espresse un concetto di
vacanza allora rivoluzionario: una vacanza con un nuovo stile per
“sviluppare il gusto della vita all'aria aperta e la pratica dell'educazione
fisica e degli sport” ( 2)
. Negli anni '60 i villaggi assunsero sempre più
l'aspetto che hanno tutt'ora e la loro immagine si consolidò nel ventennio
successivo. In questo periodo aumentarono sia il numero dei viaggiatori sia
le strutture che introdussero nella formula della vacanza molti altri servizi e
comodità per coinvolgere il turista e farlo sentire parte dell'organizzazione
come le attività sportive e l'animazione, vero fattore distintivo del villaggio
turistico. Dagli anni '80 in poi il settore dei villaggi turistici ha riscontrato
una forte crescita dovuta all'introduzione di numerosi servizi complementari
accanto ai servizi base, alla localizzazione in mete esotiche ed esclusive,
all'invenzione della formula del “tutto compreso”, alla filosofia con cui
viene concepita una vacanza in villaggio ovvero come un periodo
all'insegna del relax, del divertimento, delle comodità e della
( 2) http://www.clubmed.it/cm/la-storia_p-197-l-IT-pa-HISTOIRE-ac-di.html 6
socializzazione.
La maggior parte di queste strutture si presentano come una vera e propria
“isola felice”, lontana dal contesto in cui si vive abitualmente ma che offre
tutta una gamma di servizi utili a far sentire il turista totalmente a proprio
agio ( 3)
.
1.2 Quadro legislativo di riferimento La parte normativa del sistema ricettivo è stata trattata inizialmente dalla
legge quadro per il turismo 17 maggio 1983, n. 217 che definiva le imprese
turistiche alberghiere come “quelle che svolgono attività di gestione di
strutture ricettive ed annessi servizi turistici”. In base a tale legge l'art. 5
suddivideva le strutture ricettive in:
• ricettività alberghiera:
- alberghi - motel - villaggi-albergo
- residenze turistico alberghiere • ricettività extra-alberghiera:
- turismo all'aria aperta (campeggi e villaggi)
- turismo sociale ed escursionistico (ostelli, rifugi alpini, case per ferie)
- turismo residenziale (agriturismi, case e appartamenti)
La legge del 1983 è stata poi sostituita da una nuova legge quadro,
( 3) Garibaldi, R., I villaggi turistici. Analisi di settore , Franco Angeli, Milano, 2007, pp.
13-14
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competente in materia di turismo, la legge n. 135 del 29 marzo 2001 che
trasferisce alle Regioni la possibilità di emanare provvedimenti più specifici
in base ai diversi ambiti territoriali.
In riferimento alla regione Veneto la legge che disciplina la materia del
turismo è la legge regionale n. 33 del 4 novembre 2002, il testo unico delle
leggi regionali in materia di turismo, che permette alla Regione di
programmare, coordinare e promuovere le attività turistiche in Italia e
all'estero. La legge regionale, alla sezione III art. 28, indica i campeggi e i
villaggi turistici come strutture ricettive all'aperto e definisce, nello
specifico, i campeggi come “esercizi ricettivi aperti al pubblico, a gestione
unitaria, attrezzati su aree recintate per la sosta e il soggiorno di turisti
provvisti, di norma, di tende o di altri mezzi autonomi di pernottamento”.
I villaggi turistici sono invece definiti come “esercizi ricettivi aperti al
pubblico, a gestione unitaria, attrezzati su aree recintate per la sosta e il
soggiorno in allestimenti minimi, di turisti sprovvisti, di norma, di mezzi
autonomi di pernottamento”. Sempre all'articolo 28 è dichiarato che i
villaggi turistici possono anche disporre di piazzole di campeggio attrezzate
per accogliere turisti muniti di mezzi propri per il pernottamento e, in ugual
modo, i campeggi possono disporre di unità abitative mobili o fisse per la
sosta e il soggiorno di turisti non dotati di mezzi di pernottamento.
All'art. 29 la legge regionale chiarisce i requisiti da possedere ai fini della
classificazione delle strutture ricettive all'aperto: i villaggi turistici possono
essere contrassegnati con quattro, tre e due stelle mentre i campeggi
possono ottenere da quattro a una stella. Gli articoli successivi forniscono
ulteriori direttive per quanto riguarda la realizzazione delle strutture
ricettive, la gestione dei prezzi, i dati da fornire al pubblico e i periodi di
apertura (annuale o stagionale)
( 4)
.
Come si può notare la sostanziale differenza legislativa tra campeggi e
( 4) Legge regionale 4 novembre 2002, n. 33
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villaggi turistici è la maggiore o minor autonomia dei turisti durante il
pernottamento. Da qui si capisce che il campeggio deve avere una
superficie notevolmente superiore a quella prevista per i villaggi turistici
atta ad ospitare roulotte, camper e tende. Sebbene la possibilità di
pernottamento autonomo sia prevista per legge anche presso strutture come
villaggi turistici, tale combinazione non è facile da trovare. Questi ultimi
infatti hanno preso sempre più l'impronta di villaggi albergo in cui tutto è
compreso, persino le consumazioni.
1.3 Tutela e promozione del turismo all'aria aperta: la FAITA
Un elemento importante che caratterizza il sistema turistico è la sua
complessità. Il turismo infatti racchiude al suo interno molteplici
componenti, dalle aziende di trasporto alle imprese ricettive fino ad arrivare
al turista stesso. Questi soggetti pur essendo molto diversi, in particolare per
quel che riguarda interessi e bisogni, devono riuscire a collaborare e
interagire all'interno del comparto turistico.
Esistono delle organizzazioni, definite “di rappresentanza”, che si occupano
di tre questioni principali all'interno del settore di cui fanno parte. In primo
luogo si impegnano per trovare un punto d'incontro tra i bisogni e gli
interessi dei soggetti interessati, in secondo luogo svolgono una funzione di
assistenza per quel che riguarda gli interessi individuali e collettivi delle
aziende che hanno aderito all'organizzazione, infine, curano l'immagine dei
soggetti iscritti dedicandosi alla comunicazione e alla loro promozione ( 5)
.
( 5)Sangalli, F., Le organizzazioni del sistema turistico , Apogeo, Milano, 2007 pp.179-
180
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