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INTRODUZIONE
Il villaggio turistico risulta essere, ormai da decenni, uno strumento fondamentale
per promuovere il turismo anche, e soprattutto, in luoghi scarsamente valorizzati da
bellezze paesaggistiche e servizi per i turisti. Pur non potendo, in alcuni casi,
contare sull’aiuto di risorse esterne, il villaggio ha le proprie fondamenta nella
radicata struttura interna di servizi a disposizione del turista ed il fine è palese:
rendere il soggiorno piacevole, confortevole e tutt’altro che tedioso.
Ad oggi, non esiste un vero e proprio format di villaggio turistico, perché le
esigenze dei vacanzieri sono tanto diverse quanto in evoluzione; l’importante è dar
vita ad un mix di prodotti/servizi che sia in grado di allietare l’intero periodo di
permanenza del singolo o del gruppo di turisti. Sicuramente alcune fonti interessanti
sulle quali pianificare il business sono l’attività ricettiva, sportiva e trattamenti per
la cura della persona.
Da sempre l’uomo ha continuamente cercato soluzioni per trascorrere il tempo
libero e ha trovato nello sport un alleato perfetto: il movimento, la disciplina,
l’ambizione, lo spirito di gruppo, la condivisione di emozioni, sono tutte
caratteristiche che innalzano lo sport a un livello difficilmente raggiungibile da altre
tipologie di attività. Ragione per la quale lo sport e le strutture ad esso adibite, sono
protagonisti del progetto imprenditoriale in campo turistico di seguito denominato
Termoli Sport Village.
Le compagini, le idee e le iniziative che potrebbero rendere attraente un villaggio
turistico-sportivo sono innumerevoli, tuttavia la recessione economica degli ultimi
anni non ha certamente aiutato il settore turistico ed esplodere e diventare il
business per eccellenza a livello mondiale. Ciò nonostante, il flusso di turismo
globale è in crescita, ma in gran parte dei casi, un investimento mal ponderato, può
rivelarsi la causa dell’incapacità di un’azienda di sopravvivere nell’ambiente
competitivo; tanto più se si considera che la concorrenza diretta, ove presente, è
capace di avanzare politiche difensive efficaci. In merito, è importante precisare che
ogni area strategica di affari appartenente a un’azienda ha bisogno di scrupolose
analisi e relative fattibilità di realizzazione. Insomma, un lavoro impegnativo se si
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tiene presente che, ai nostri giorni, sono poche le realtà imprenditoriali che si
organizzano per effettuare approfondimenti riguardo l’analisi previsionale della
domanda, i competitors, le strategie di marketing, per citarne alcuni.
La profonda conoscenza del bacino d’utenza e del territorio in cui si opera è la
prerogativa per il successo.
Spesso però, essere reattivi non è sufficiente; un approccio di tipo proattivo deve
essere di supporto al pensiero di base dell’agire condizionatamente agli eventi che
ci circondano. E’ celebre la legge del mercato che assegna un valore aggiunto, e in
questo caso determinante, all’impresa che sa anticipare le mosse dei suoi
concorrenti. Ma come può un’azienda creare valore, aumentando i tempi di reazione
dei competitors? La risposta risiede nel concetto espresso pocanzi: un mix di
prodotto/servizio difficile da imitare.
Quando si pensa ad un insieme di idee che prendono forma, tramutandosi in attività,
svolte grazie all’esistenza di strutture adeguate, non è sufficiente soffermarsi sul
mero conteggio delle stesse per affermare che maggiori sono le attività da poter
svolgere e più successo avrà il villaggio: una convinzione inizialmente persuasiva,
ma non proiettata verso il successo. Per ottenere consensi a lungo termine sono
indispensabili i concetti di organizzazione, sinergia e qualità. Si intende chiarire le
idee con un esempio concreto: pensate di essere in vacanza e alzandovi al mattino
abbiate voglia di giocare a calcetto, ma non ci sia nessuno ad aprire il cancello del
campo e a partecipare alla partita; oppure andare nella palestra dell’albergo e non
usufruire di un personal trainer perché non previsto nell’organigramma del
personale dell’albergo. Immaginate, invece, di recarvi al campo e trovare persone
con la vostra stessa passione, pronti a prender parte a una divertente partita di
calcetto precedentemente pianificata, dopo aver richiesto un paio di palloni al
custode dei campi; o ancora di trovarvi in palestra con una scheda di lavoro appena
stampata dal personal trainer. Ecco che l’atmosfera cambia notevolmente, così come
il vostro stato d’animo e la soddisfazione di aver scelto il villaggio giusto.
D’altronde, i fattori che il consumatore prende in esame per la scelta del luogo dove
trascorrere le proprie vacanze sono molteplici, ma solo dopo aver vissuto
l’esperienza turistica egli darà loro il giusto peso; se il valore assegnato ai fattori
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selezionati dal turista risulta positivo, egli ripeterà il viaggio e darà corso alla
diffusa forma pubblicitaria del “passaparola”.
Un’organizzazione ottimale e delle valide sinergie richiedono un’attenzione
particolare nella strutturazione dei costi di gestione, per cui è preferibile stabilire a
priori se inserirle nel piano strategico e determinarne le tipologie più appropriate.
Non si commetta, però, l’errore di assegnare ai considerevoli concetti un raggio
d’azione ristretto; gli aspetti che vengono affrontati comprendono numerosi ambiti e
nel caso del villaggio turistico-sportivo i principali sono:
turismo sostenibile: è l’orientamento che parte crescente delle aziende inizia
a concepire grazie al Protocollo di Kyoto, trattato internazionale in materia
ambientale, riguardante il riscaldamento globale e sottoscritto l'11 dicembre
1997 da più di 160 paesi
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;
qualità totale: l’insieme di regole e obiettivi da raggiungere ai quali sono
orientati i processi ed i prodotti aziendali. Riguarda l’intero complesso con
particolare applicazione al centro fisioterapico, la cui reputazione risente
notevolmente della qualità di strutture, macchinari e personale specializzato;
strategia di marketing: i canali di cui è possibile usufruire ai giorni nostri per
la promozione di pacchetti turistici, eventi sportivi e periodi di terapie
riabilitative, lasciano abbondante spazio alle sinergie con gli intermediari del
settore. Numerose proposte organizzative possono essere stanziate dalle
aziende per rinnovare costantemente l’offerta turistica;
strategia finanziaria: per la realizzazione di un progetto imprenditoriale è
indispensabile intrattenere rapporti duraturi e di fiducia con enti creditizi,
condividendo gli obiettivi e collaborando per raggiungerli;
strategia operativa: numerosi sono gli attori che partecipano ai processi
aziendali interni, motivo per il quale è necessario coordinare operazioni di
routine e creare relazioni positive e produttive tra loro.
Uno dei requisiti fondamentali di sostegno per l’attribuzione di efficacia agli
obiettivi organizzativi e sinergici è la scelta della location, influenzata da alcune
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FORLEO MARIA, Dall’azienda al territorio, Aracne Editrice, Roma, 2008
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variabili tra le quali la distanza dal mare, dal centro abitato, dalla stazione
ferroviaria e dei pullman, dalla presenza di strutture e di servizi per il cittadino,
dall’adeguatezza delle vie di comunicazione.
Sarà proprio la suddetta analisi a introdurre l’esposizione del progetto
imprenditoriale Termoli Sport Village.
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Capitolo primo
LA BUSINESS IDEA
1.1 Cenni teorici sulla business idea
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La business idea è parte integrante di un progetto imprenditoriale ed elemento
fondamentale del business plan. Ingloba idee concernenti il mercato, il ruolo
dell’impresa nell’ambiente esterno e, soprattutto, cosa deve essere fatto per
trasformare queste idee in azioni concrete. Preposto a tali interventi è il
management: ricopre numerose funzioni, tra le quali la definizione della vision e
della mission: compiti che richiedono creatività, alto grado di approfondimento
realistico di competenze peculiari dell’organizzazione e comprensione della natura
degli impegni e obblighi nei confronti dei vari gruppi di potere interni ed esterni
all’organizzazione. Definire la vision è indispensabile per giungere alla definizione
della mission aziendale; essa è il modo in cui si desidera che l’ambiente in cui si
opera risulti configurato, una volta che sia stato trasformato dai suoi significati e
dalle azioni che li veicolano, giustificate dall’organizzazione e dalle persone che la
costituiscono. Pertanto essa è strettamente connessa con il sistema di valori
dell’azienda stessa e altresì capace di dare un senso alle azioni di ciascun
collaboratore.
Per essere efficace la vision deve riguardare ciò che l’organizzazione vuole essere,
fornendo una direzione attraverso una serie di indicazioni rispondenti ad un disegno
ampio a tutto campo; deve essere associata a ipotesi concrete e dimostrabili, oltre
che intuitivamente semplice e comprensibile nella forma per poter essere facilmente
veicolabile. Concisa, per poter essere ricordata facilmente, ma dimostrarsi, nei fatti,
impegnativa e difficile. Avrà il ruolo di fonte di ispirazione e motivazione per tutti:
uno dei target principali della vision aziendale, infatti, è rappresentato proprio dai
collaboratori, i quali accetteranno i valori che questa richiede e, di conseguenza,
potranno identificare ed apprezzare il proprio ruolo in azienda. Deve essere capace
di creare energia ed entusiasmo, basi per qualunque cambiamento e progresso;
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LIPPARINI, LORENZONI, Imprenditori e imprese, Società editrice il Mulino, Bologna, 2000