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e strategica. In effetti la situazione economica attuale è ormai
sempre più caratterizzata, tra le altre, dalle seguenti
problematiche:
• globalizzazione dei mercati;
• crescita della concorrenzialità in ogni mercato;
• crescita dei vincoli e dell'attenzione da parte del contesto
sociale-istituzionale nel quale le imprese operano.
1) Dal primo punto di vista si assiste alla sempre maggiore
facilità negli scambi sul piano internazionale. Si assiste ormai
alla progressiva caduta di vincoli politici e doganali alla
circolazione delle merci e dei servizi su scala mondiale, sia per il
venir meno della competizione tra le superpotenze per il
controllo della situazione politica mondiale sia per la
eliminazione dei vincoli e tasse doganali per gli scambi almeno
tra i paesi più industrializzati. Si pensi al grande momento di
sviluppo, ma anche di sconvolgimento a livello politico e sociale,
1
Intesa cioè come capacità di gestire ed organizzare fattori produttivi in vista della
realizzazione di prodotti, soddisfacimento di bisogni, nell'ambito di un mercato
competitivo.
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costituito dall'ingresso nell'economica mondiale di mercato di
larga parte dell'Europa, cosa che favorirà progressivamente lo
sviluppo di relazioni commerciali sempre più floride tra l'est
europeo ed il resto del continente
2
, e, soprattutto tra i paesi del
sud-est asiatico ed il resto del mondo. Inoltre i costi di trasporto
delle merci stanno seguendo ormai da parecchi anni un trend di
diminuzione, sia per il miglioramento tecnologico che ha
abbassato notevolmente i costi di gestione delle linee aree e
navali
3
sia perché l'aumentato volume degli scambi ha reso
possibile realizzare economie di scala rispetto al passato. Ormai
il trasporto delle merci tra regioni anche molto distanti tra di loro
è divenuto un elemento di costo trascurabile
4
, che influisce
sempre di meno nelle scelte imprenditoriali, grazie anche al fatto
che il venire meno della contrapposizione geopolitica tra le
2
La grande speranza generata dal crollo del muro di Berlino, in realtà, è stata in parte
raffreddata dalla verifica delle condizioni assolutamente precarie dell'economia dei paesi
dell'ex blocco sovietico; in effetti la possibilità di uno sviluppo economico intenso in quella
parte del continente appare oggi molto più difficile, non di rapida attuazione, mentre,
soprattutto per i paesi industrializzati, il basso costo della manodopera in quelle regioni
costituisce un elemento di forte pressione concorrenziale.
3
Si pensi al fenomeno dell’outsourcing o terziarizzazione dei servizi di logistica
distributiva.
4
Sarebbe tuttavia opportuno sottolineare che la componente “costo del trasporto” va
analizzata, o pesata, in termini relativi. Infatti se la si rapporta al totale dei costi logistici,
non sarà difficile notare un trend, a dir poco esponenziale, che l’ha portata ad attestarsi
negli ultimi tempi ad una quota del 50%!
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superpotenze ha reso sicure anche tratte in passato inutilizzabili,
anche se vantaggiose per ciò che concerne la distanza
5
. Si è
inoltre verificata una crescita anche a livello finanziario degli
scambi tra i diversi paesi del mondo, per cui anche la gestione
degli incassi e dei pagamenti su scala internazionale è divenuta
più sicura, favorendo ulteriormente la crescita dei rapporti
economici anche tra paesi molto distanti tra loro, anche se ancora
manca, sul piano internazionale, una serie di norme e di
convenzioni che permetta di gestire con assoluta tranquillità gli
incassi ed i pagamenti internazionali. Infine si è verificata, e si
sta verificando in modo sempre più accentuato, una crescita
notevole della facilità di circolazione delle informazioni su scala
mondiale; gli enti pubblici e privati operanti in campo
economico, in tutto il mondo, hanno di molto accresciuto negli
ultimi anni il loro impegno nella ricerca delle informazioni
concernenti tutti i settori dell'economia, informazioni che con
sempre maggiore facilità sono messe a disposizione degli
5
É questo il caso, ad esempio, delle rotte mediorientali, spesso, nel passato insicure perché
al centro di aree politicamente molto instabili e pericolose; ormai sono divenute molto più
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operatori di tutto il mondo . É stato fondamentale, in questo
senso, il tumultuoso sviluppo che ha conosciuto, sia a livello
tecnologico che a livello di diffusione, l'informatica e telematica,
(internet e e-commerce) senza la quale sicuramente oggi il volto
dell'economia e della società sarebbe molto diverso. Inoltre anche
il costo dello scambio di informazioni a livello planetario si è di
molto ridotto: la potenza dei mezzi di comunicazione tradizionale
(telefono, telex ecc.) si è di molto accresciuta, grazie ai progressi
tecnologici registrati, ed ha consentito una riduzione sostanziale
dei costi di comunicazione anche a lunghissima gittata;
l'introduzione di mezzi di comunicazione telematici sta già
permettendo (e permetterà sempre di più nel futuro) di azzerarli o
quasi, consentendo, nel contempo, un vero e proprio salto di
qualità nei servizi resi disponibili . Inoltre questi mezzi telematici
forniscono informazioni sempre più elaborate
6
; quindi, a costi
sicure favorendo lo sviluppo delle relazioni commerciali tra sud-est asiatico e mondo
europeo ed occidentale in genere.
6
Si pensi alle incredibili potenzialità del concetto stesso che anima il Wordl Wide Web,
cioè quello di rendere disponibili on line, in modo istantaneo, le pagine ed i siti di tutti gli
operatori mondiali, e di rendere possibile effettuarvi ricerche selettive; attraverso parole
chiave è possibile infatti selezionare i siti in cui si trovano le informazioni cercate, ed in
modo immediato, senza necessità di effettuare ulteriori ricerche ed elaborazioni, rendendo
possibile anche, nel contempo, contattare eventuali clienti o fornitori in modo istantaneo.
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praticamente nulli, vengono rese disponibili informazioni che,
senza necessità di elaborazioni successive, rendono possibile
conoscere l'attività di concorrenti o di clienti potenziali anche
dell'altra parte del mondo, praticamente in modo istantaneo. E,
sicuramente, si è, ad oggi, ben lontani da aver raggiunto i
massimi limiti per l'utilizzo di questo tipo di mezzi di
comunicazione, cosicché le loro conseguenze future sul mondo
economico e sulla società attualmente possono essere solo
intraviste ed ipotizzate, apparendo, in ogni caso, veramente
rivoluzionarie. Come conseguenza di quanto detto finora
discende che in tutti i settori economici si assiste alla cosiddetta
globalizzazione dei mercati: ogni imprenditore, anche titolare di
aziende di piccole dimensioni, è, e si deve considerare sempre
più, in concorrenza con gli operatori economici del suo settore di
tutto il mondo. Dovrà entrare pertanto nel bagaglio culturale
degli imprenditori anche medio-piccoli, anche e soprattutto quelli
italiani, la capacità di analizzare sempre le novità del mercato e
della società su scala globale, e soprattutto di progettare in
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funzione di questa analisi il suo sviluppo futuro,
programmandolo accuratamente.
2) La crescita economica di paesi anche molto distanti da noi sul
piano culturale e geografico ha portato al notevole incremento
della concorrenzialità all'interno di ogni mercato. Sul piano
internazionale si trovano ormai a competere i paesi
tradizionalmente più industrializzati, i cosiddetti NIC7 e paesi
anche del terzo e quarto mondo che iniziano ora ad affacciarsi nel
mercato mondiale in alcuni settori anche industriali. Ad
aumentare questo fenomeno, senza dubbio, contribuisce in
maniera determinante anche la globalizzazione dei mercati, di cui
si diceva precedentemente, che rende sempre più vasta la platea
dei concorrenti effettivi o potenziali anche sul piano
internazionale. A tutto questo si somma il venire meno della
contrapposizione tra le superpotenze, che ha in molti paesi
abbassato di molto il fatturato dell'industria bellica (obbligando
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New Industrializated Countries, corrispondenti a molti paesi soprattutto del sud-est
asiatico e dell'america latina, di industrializzazione e sviluppo economico recente.
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gli operatori di questo settore a riversare il know how
tecnologico sviluppato nei settori dell'industria civile, rendendo
ancora più dura la competizione in settori economici come quello
elettronico o meccanico), la situazione di sostanziale saturazione
dei mercati dei beni di consumo in molti paesi , e il notevole calo
della spesa pubblica legata alle politiche di amministrazione più
sana rispetto al passato, oggi applicate praticamente in tutti i
paesi industrializzati. Conseguenza di questa situazione è che la
competizione in tutti i settori economici si è fatta estremamente
dura, sia sul piano interno che su quello internazionale, e richiede
una sempre maggiore attenzione alla crescita dell'efficienza8 ed
efficacia9 dell'azione aziendale, nonché richiede una sempre più
consapevole ed oculata programmazione della sua attività. Ogni
imprenditore deve essere, infatti, sempre più attento alla
situazione concorrenziale nel suo mercato di riferimento,
cercando di individuare i segnali in esso latenti, per riuscire ad
8
Aumento dell'efficienza significa, sostanzialmente, diminuire i costi gestionali e l'utilizzo
di risorse produttive a parità di prodotto realizzato e venduto.
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Questo risultato può essere conseguito aumentando, per esempio, le potenzialità
produttive, la flessibilità operativa dell'azienda, accorciando i tempi di reazione rispetto a
cambiamenti del mercati o i tempi di sviluppo e commercializzazione di nuovi prodotti.
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individuarli in anticipo rispetto agli altri ed a programmare le sue
scelte future in modo rigoroso e lungimirante.
3) Ad aumentare ancora di più la difficoltà di operare delle
imprese si deve registrare la sempre maggiore attenzione che le
forze sociali e la pubblica amministrazione esercitano nei
confronti degli operatori economici. Nuovi vincoli e controlli
vengono imposti con sempre maggiore frequenza sull'attività
degli operatori economici, sia da parte delle pubbliche
amministrazioni, sia da parte dell'opinione pubblica e delle forze
sociali. Questo contribuisce a rendere più macchinosa e
difficoltosa l'opera della direzione aziendale; ogni scelta
gestionale e strategica deve essere oculatamente analizzata e
programmata, perché più difficile e causa di conseguenze che
potrebbero essere molto negative per l'azienda; ed in tale senso si
rende sempre più necessaria la capacità di analisi della situazione
in cui si trova l'azienda e di progettazione dello sviluppo del
business e della attività aziendale. Da quanto detto
precedentemente risulta chiaro come vengano richieste alla
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direzione aziendale di ogni impresa competenze e capacità
sempre più elevate anche nell'attività di ogni giorno. Soprattutto
vengono richieste caratteristiche di particolare attenzione al
mercato, agli stimoli e segnali anche latenti provenienti da esso,
nonché a quelli presenti nella società; parallelamente, quindi, si
rende necessario sempre di più riuscire a determinare le scelte ed
opportunità migliori per la propria azienda, progettando in
anticipo l'evoluzione della situazione aziendale. Oggi si rendono
necessarie anche per le PMI attività di razionalizzazione ed
organizzazione della gestione anche di ogni giorno: diventa
sempre più necessario organizzare i reparti produttivi,
commerciali, amministrativi, per aumentarne l'efficienza e
l'efficacia, tenere sotto controllo continuamente i mercati, sia per
ciò che concerne i clienti dell'azienda sia per ciò che concerne i
concorrenti, effettivi o potenziali, e soprattutto programmare in
modo oculato l'attività dell'azienda. É infatti sempre più
necessario che la direzione aziendale riesca a progettare il
business di riferimento con orizzonti temporali più ampi di quelli
tradizionalmente considerati. Rispetto al passato, a quanto fatto
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XIV
ancora pochi anni fa, la classe imprenditoriale e dirigenziale deve
necessariamente cercare di raggiungere un vero e proprio salto di
qualità, soprattutto culturale, indispensabile per fronteggiare una
situazione economica sempre più difficile e concorrenziale.
Questo è vero ancora di più nel caso delle imprese italiane,
soprattutto le PMI; tradizionalmente, infatti, la classe
imprenditoriale italiana è molto più abituata a fare affidamento
sulle sue notevoli doti di adattabilità ed inventiva, più che su di
un razionale procedimento di programmazione e sviluppo del
business oggetto della sua attività. Non a caso il successo
dell'impresa italiana, soprattutto piccola e media, finora si è
rivelato incontenibile soprattutto nei settori ad alto contenuto di
moda, mentre ha stentato molto di più a realizzarsi in settori ad
alto contenuto tecnologico, che richiedono una maggiore capacità
di programmare investimenti e di progettare il business con un
orizzonte temporale di medio-lungo termine. Questo fatto
costituisce senza dubbio un grosso limite della classe
imprenditoriale italiana; è anche per questo motivo che la
maggior parte delle imprese italiane restano di dimensioni
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piccole, quasi sempre non più che artigiane. E si rivela un
handicap sempre più grande quanto più nei settori tradizionali
dell'industria italiana la concorrenza dei paesi con costo del
lavoro più basso si fa più agguerrita. Pertanto, in una realtà
sempre più dinamica e difficile da gestire, che richiede una
rinnovata attenzione a tutti gli aspetti non solo economici ma
anche sociali ed istituzionali dell'attività imprenditoriale, si rende
sempre più necessaria una attività di analisi continua delle
problematiche che l'azienda si trova ad affrontare, e di
programmazione degli interventi e delle strategie che dovranno
essere messe in atto. Lo sviluppo, pertanto, di capacità di
programmazione strategica dell'attività aziendale, di
pianificazione della stessa anche nel breve termine nonché di un
corpo organico ed adeguato di metodologie analitiche da
utilizzare (tecniche previsionali di vendita, ad esempio), è oggi
sempre più importante per consentire ad ogni impresa il
raggiungimento del successo. Se infatti fino ad alcuni anni fa
poteva essere sufficiente, per realizzare un'impresa di successo,
una buona idea imprenditoriale, la capacità di realizzare un buon
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XVI
prodotto e la capacità commerciale per venderlo, già oggi si
richiede alla classe imprenditoriale di progettare lo sviluppo delle
aziende, cercando di programmare con largo anticipo le scelte
cruciali per la vita delle stesse, basandosi sulla abitudine ad
analizzare e prevedere gli sviluppi futuri della loro situazione
interna e dei mercati, soprattutto nelle imprese che intendono
affacciarsi al commercio elettronico: ultima frontiera
dell’economia globalizzata. In questo senso risulta essere
pertanto fondamentale, riuscire ad impadronirsi, ed utilizzare
proficuamente, delle metodologie previsionali tecnicamente
accettabili.
Il presente lavoro, in ossequio alle suddette esigenze conoscitive
o “investigative”, si articola in quattro capitoli di cui, i primi tre,
mettono in evidenza la tematica delle previsioni di vendita
secondo l’approccio budgetario, ovvero, partendo da una
definizione tecnico-dottrinale di previsione economica e
spendendo alcune considerazioni circa la funzione (o le funzioni)
che l’alta direzione svolge nel quadro delle politiche previsionali
e delle strategie aziendali nel complesso. Si è proceduto,
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XVII
pertanto, ad una illustrazione delle modalità di composizione dei
budgets commerciali non trascurando gli aspetti “topografici” del
budget economico (budget delle vendite quale componente
primaria o genetica del budget economico). Il primo capitolo, si
conclude con la individuazione e la definizione delle varie fasi
entro le quali si addiviene alla realizzazione del documento
finale.
Il secondo capitolo, investe aspetti decisamente più tecnici,
passando in rassegna – non prima di aver posto in risalto le
difficoltà riscontrabili in sede di scelta - le metodologie
economico–quantitative più utilizzate nella realizzazione delle
previsioni di vendita (dall’analisi del trend al ciclo di vita del
prodotto, all’analisi del mercato).
Il terzo capitolo descrive il momento finale/iniziale dell’intero
ciclo di direzione: la fase del controllo. Tale momento, di estrema
delicatezza, trova il suo fulcro operativo nell’analisi degli
scostamenti, non tralasciando, però, alcuni riferimenti a tecniche
squisitamente ragioneristiche quali, l’analisi di bilancio.
INTRODUZIONE
XVIII
Il capitolo quarto esaurisce, solo in parte, purtroppo, le esigenze
conoscitive circa le metodologie previsionali applicabili all’e-
business, attraverso l’illustrazione delle “sole” modalità entro le
quali è andato strutturandosi, appunto, il comparto del
commercio elettronico, non indicando o non potendo indicare,
attesa l’inconsistenza di un’adeguata produzione dottrinale, le
metodologie più “aderenti” al nuovo modello di operatività
imprenditoriale.