- 5 -
Il progetto di Perè-Lachaise per Parigi dell’architetto Brongniart prevede una
razionale disposizione di sepolture all’interno di un recinto sistemato a parco e
contiene così gran parte degli elementi che caratterizzano il cimitero moderno
come:
• Volontà di riprodurre una gerarchia di spazi analoga a quella del nuovo
ordinamento urbano e sociale
• Offrire la possibilità di privatizzarne le parti introducendo la pratica della
concessione, con la conseguente proliferazione di monumenti individuali
e cappelle familiari
• Esaltare il ruolo educativo di questi spazi ,collocando en plein air le
tombe dei grandi ,che insieme ai mausolei familiari ,diventano oggetto di
visita e frequentazione da parte dei cittadini.
I nuovi cimiteri entrano ben presto a far parte della rete di servizi municipali
suburbani; a Parigi dopo Perè-Lachaise vengono aperti altri 2 cimiteri sempre
fuori il perimetro delle mura urbane: Montparnasse e Montmartre.
Londra ,sulla spinta di necessità analoghe ,verrà dotata in età vittoriana di un
anello di otto cimiteri suburbani tenendo conto del modello parigino ,arricchito
del gusto paesaggistico inglese. Particolarmente interessanti quelli di Kensall
Grenn ed Highgate aperti rispettivamente nel 1832 e nel 1839 dove la cura
dell’aspetto paesaggistico è più attenta e l’immagine conservata con cura ,dato
l’interesse da parte di gestori privati nel valorizzare le attrattive del luogo come
strumento pubblicitario per la vendita dei lotti .
Analogamente in Italia dopo qualche decennio si inizia la costruzione dei
cimiteri fuori dalle mura .Il cimitero italiano però segue un modello diverso.
Prevalentemente ci troviamo difronte a rielaborazioni neoclassiche di un solo
modello di riferimento :il camposanto di Pisa,uno dei pochi esempi di
- 6 -
sistemazione ordinata delle sepolture presente nella nostra tradizione .Si intende
generalmente per camposanto un quadriportico con arcate lastricate destinate alle
sepolture privilegiate ed un impluvium centrale per l’avvicendamento delle
sepolture comuni. A questo si sovrappone una architettura del verde , che
utilizza i modi del giardino aristocratico all’italiana per provvedere a
sistemazioni di terrazzamenti ,rampe , prospettive, grandi scenari fissi.
Il cimitero di Staglieno a Genova di Carlo Barbino e di G.B. Resasco viene
costruito nella valle del Bisogno addossato al fianco della montagna.
Inizialmente concepito come quadriportico, cioè con al centro i campi di
inumazione, l’impianto viene subito arricchito di elementi monumentali,
attraverso la creazione di un grande asse centrale che interrompe il sistema
chiuso delle arcate .Lungo questa nuova direttrice una grande scalinata porta alla
cappella –Pantheon; intorno a questo asse ,un sistema di rampe e terrazze ed una
grande esaedra terminale dilatano la composizione mettendo in comunicazione
l’impianto alle aree scoscese del bosco irregolare e al resto della collina.
Staglieno diventa molto presto un importante modello di riferimento sia per la
manualistica che per la costruzione di molte necropoli italiane contemporanee;
siamo infatti in presenza di un impianto soluzione capace di amplificare, con
ottimi risultati scenografici e funzionali,lo schema tradizionale del camposanto
(con il ricco sotto le arcate e il povero nel campo ) arrivando ad una
predisposizione di spazi differenti ,perfettamente aderenti al nuovo ordinamento
sociale ed ai diversi gradi di richiesta di esibizione di monumenti dalla classe
borghese del tempo.
1.2 CARATTERISTICHE TECNICHE DEI CIMITERI
- 7 -
1.2.1 ELEMENTI DELLA COMPOSIZIONE
La recinzione cioè il muro non deve essere meno alto di 2.50m dal piano
campagna, sul quale possono appoggiarsi le edicole ed altri monumenti funebri.
Per un piccolo cimitero basta un cancello per pedoni e veicoli sorvegliato da un
custode con abitazione; nei medi e grandi impianti occorre distinguere l’ingresso
carrozzabile per cortei funebri e l’ingresso per pedoni
Uffici.- Direzione: ufficio direttore,salotto,attesa. Ispettorato: ispettore, vice
ispettori, locale per il pubblico. Amministrazione: capo ufficio, segreteria ,
cassa. Ufficio tecnico : capo ufficio, disegnatori, assistenti, controllo progetti e
bozzetti. Servizi igienici per il personale e per il pubblico.
Locale di pronto soccorso per eventuali malori o disgrazie in cui occorressero
visitatori o parenti.
Il deposito di osservazione è adibito ad ospitare le salme delle seguenti persone
nel periodo prescritto di osservazione di 24 ore
• Morte in abitazioni anguste o povere che siano inadatte o nelle quali sia
pericoloso il mantenere le salme per il periodo prescritto.
• Morte in seguito a qualsiasi accidente sulla pubblica via o in luogo
pubblico.
• Ignote ,cui debba farsi esposizione al pubblico per il riconoscimento.
Per le prime due categorie i locali devono consentire l’assistenza da parte dei
parenti; per tutte occorrono dei collegamenti tali da far avvertire dal custode ogni
- 8 -
eventuale manifestazione di vita. Ambienti ampiamente ventilati e freschi,
pavimenti impermeabili e con pendenza verso i chiusini appositi, rivestimenti
lavabili alle pareti.
La camera mortuaria serve al temporaneo deposito di tutti i feretri, quando è
passato il periodo di osservazione , in attesa di essere sepolti o cremati.
L’ampiezza dipende dal numero di decessi giornalieri più un margine dovuto a
punte di mortalità eccezionali. Le pareti devono essere rivestite di marmo o altro
materiale lavabile fino ad un’ altezza di 1.50m con pavimento liscio ed
impermeabile disposto in modo da assicurare il facile scolo delle acque di
lavaggio, di cui deve essere assicurato il facile ed innocuo smaltimento.
La sala per le autopsie deve essere illuminata ed areata, con al centro un tavolo
anatomico in gres ceramico, in marmi, in ardesia , in pietra artificiale o in
metallo, provvisto di una canalizzazione adatta per l’allontanamento dei liquidi
cadaverici e delle acque di lavaggio e di mezzi per il loro rapido ed innocuo
smaltimento.
La Chiesa è adibita alla benedizione dei feretri ed alle funzioni religiose in onore
dei defunti. E’ bene che abbia un comodo accesso, per consentire l’inoltro dei
carri fino al piano della sala.
La composizione dei campi di sepoltura propriamente detti deve presentare
distinti reparti per cattolici, israelitici, acattolici e per le salme indecomposte
all’atto dell’ esumazione al cessare del periodo di concessione.
Le fosse comuni a sistema d’inumazione secondo schemi binario, ternario e
quaternario. Ogni fossa deve essere contraddistinta da un cippo portante un
numero progressivo e l’indicazione dell’anno di seppellimento. E’ consentito un
- 9 -
piccolo monumento o lastra con dimensioni in pianta massime 1x2m e di varia
altezza.
Le cappelle private o edicole sono piccole costruzioni occupanti superficie di
circa 6mq e contenenti numerosi loculi per tumulazione sia fuori terra che in
cripta. La cappella privata sarà dotata di un altare per cerimonie funebri. Sono
destinate a sepolcreti di famiglia e presentano le più svariate manifestazioni di
architettura funeraria.
La tomba di famiglia è un tipo di sepoltura perpetua a spesa limitata ; consiste in
una sepoltura privata, in genere in cripta sotterranea , con superficie leggermente
più larga del normale, sopra la quale viene eretto un piccolo monumento
architettonico o scultoreo.
La stele rappresenta la forma più economica di sepoltura privata, consistendo in
un semplice elemento lapideo posto alla sommità del tumulo di terra
L’ossario è il luogo destinato ad accogliere le ossa provenienti dalle esumazioni.
Ormai l’ossario comune posto sotto la Chiesa è superato. Attualmente si
preferisce adottare speciali colombari a cellette sotterranee o fuori terra ,calcolati
per ospitare le urna ossario per 50 anni. Normalmente le urne hanno dimensione
di 0.20x0.20x0.60,basandosi sulla lunghezza media del femore di 55 cm.
Il crematorio è un edificio che, mentre in alcuni paesi rientra nella categoria
degli edifici comuni, in Italia, appunto per il carattere eccezionale della
cremazione, può considerarsi effettivamente speciale. Ma poiché in casi
eccezionali di gravi calamità, terremoti ,epidemie, l’autorità prefettizia può
ordinare la cremazione di tutti indistintamente i cadaveri, tutti i cimiteri più
- 10 -
importanti sono, anche in Italia, dotati di crematorio, e dal 1876 ad oggi ne sono
entrati in funzione 40.
Il complesso del crematorio, che è funzionalmente legato a quello del
colombario è costituito essenzialmente da un tempio per la cremazione con uno
o più forni e dai relativi servizi.
Il ciclo funzionale dell’edificio è assai semplice e può riassumersi nelle seguenti
operazioni:
1. estrazione della salma dal feretro
2. preparazione della salma
3. incenerimento della salma
4. raccolta dei resti della calcinazione
5. chiusura dei resti nell’urna.
Attraverso i numerosi esempi realizzati non si è ancora riusciti a giungere ad una
soluzione definitiva e perfetta soprattutto perché il cerimoniale liturgico, variante
da una località all’altra, ha impedito la formazione di un tipo unico.
Non è ancora definito se la incinerazione debba avvenire al piano della sala così
detta delle cerimonie, cioè al cospetto dei devoti, oppure ad un piano inferiore, in
sede propria, e talvolta si usa persino adoperare lo stesso ambiente preparato per
le salme da inumare e per quelle da cremare, cosicché non è raro osservare ai lati
della sala per le cerimonie ambienti per i preti cattolici ed ambienti per i preti
protestanti.
I colombari sono costituiti da un insieme di loculi disposti in portici , in gallerie
sotterranee e semisotteranee, in templi per tumulazioni singole. I loculi possono
essere disposti nel senso della profondità o nel senso longitudinale ; le loro
dimensioni sono in genere di 2.15x0.78x0.75m. Ogni feretro è contenuto in
duplice cassa di legno e di metallo deve essere situato in loculo distinto, scavato
- 11 -
nella roccia compatta o costruito con opera muraria, intonacato all’interno con
cemento e chiuso ermeticamente con muratura o lastra di pietra. Lo spessore
delle pareti delle nicchie e dei loculi in muratura ordinaria deve essere al
minimo 40 cm, mentre per le solette ed i tramezzi delle costruzioni in cemento
armato deve essere al minimo 10 cm.
La chiusura è bene che sia eseguita con muratura di mattoni con antistante lastra
marmorea di 3cm di spessore, posta in opera in modo da lasciare una
intercapedine di circa 5 cm. L’ altezza delle pareti contenenti i loculi non
dovrebbe superare i 3 m.
I servizi
I magazzini ed i depositi sono disposti in posizione appartata, lungo il perimetro
del cimitero, è opportuno predisporre dei locali ad uso di magazzino e deposito,
per i materiali necessari alla manutenzione ed all’esercizio dei campi verdi; si
dovrà provvedere non solo alla custodia degli attrezzi da giardiniere, delle
sementi per le fioriture e dei carretti, ma anche, nei cimiteri più grandi, si dovrà
adibire una parte di tali depositi alla conservazione di adeguati quantitativi di
terra vegetale e di concime che sono necessari per le nuove semine e per le
nuove colture arboree.
Parte dei depositi si userà anche per la conservazione dei fiori e delle corone di
semprevivi, mentre un locale sarà riservato a magazzino delle casse mortuarie
per le salme dei meno abbienti.
Altro magazzino necessita per il materiale residuo della demolizione delle
vecchie tombe, che, salvo casi eccezionali di grande valore artistico, e quindi di
destinazione a musei o raccolte d’arte ,non può in alcun caso essere riutilizzato.
- 12 -
Il personale di fatica di un cimitero è costituito esclusivamente da giardinieri
,operai ,guardiani e affossatori. Per queste categorie occorrono, in posizione il
più possibile separata dai campi di sepoltura, dei locali per la mensa, per
spogliatoi e servizi igienici; si aggiunge talvolta un piccolo dormitorio per le
persone di turno.
I servizi igienici ad uso del pubblico, sono indispensabili in un organismo
cimiteriale di un città di una certa importanza, ma vanno sistemati con la
massima discrezione, lungo il perimetro del cimitero, in modo che non risultino
visibili dai campi di sepoltura. La distribuzione sarà effettuata in maniera tale
che la distanza massima che il visitatore debba percorrere non superi i 250m .
Per il servizio di innaffiamento delle varie essenze e dei fiori che i fedeli pone
sulle tombe, è indispensabile un adeguato impianto idrico che farà capo ad un
serbatoio centrale che avrà una estesa rete di distribuzione di fontanili, vasche e
prese di acqua varie. In media si calcola che il percorso massimo che debba
compiere un visitatore per raggiungere la più vicina presa di acqua non debba
superare i 50 m.
1.2.2 FORME DI SEPOLTURA
La destinazione dei cadaveri nel tempo a seconda della religione e dell’usanza
dei popoli ha assunto varie forme come l’imbalsamazione, l’immersione in lago
o in mare. Attualmente tranne che in alcuni casi eccezionali , le forma di
sepoltura si possono ridurre a tre categorie e cioè all’ inumazione, alla
tumulazione e alla cremazione.
- 13 -
Per inumazione si intende il seppellimento nel terreno della salma contenuta in
una cassa di legno dolce, la quale impedisce in un primo tempo la dispersione
delle materie ed assicura una certa riserva d’aria per i batteri aerobi che
accelerano la decomposizione, mentre in un secondo tempo ,consumandosi
,favorisce il contatto con il terreno. Il processo si svolge in due periodi
successivi: nel primo della durata di circa 4 mesi, i batteri della putrefazione si
diffondono in tutto il corpo iniziando la decomposizione; nel secondo, molto più
lungo che dura 6-7 anni si attua l’ossidazione delle sostanze prodotte a mezzo
dell’attività biochimica dei batteri aerobi, completandosi la mineralizzazione.
Per tale ragione la sepoltura per inumazione viene concessa per un periodo di 10
anni.
La tumulazione consiste nel disporre il feretro in una doppia cassa di cui quella
interna di metallo in nicchie o loculi separati, scavati nella roccia o costruiti in
muratura, il processo sulla salma comincia in un primo tempo, come
nell’inumazione, con la putrefazione, ma successivamente per la mancanza di
ossigeno la putrefazione viene molto rallentata; questo fatto però non comporta
conseguenze nocive in linea generale perché le concessioni dei loculi per
tumulazione sono trentennali o perpetue.
La cremazione consiste nella bruciatura del cadavere con diversi procedimenti,
seguita dalla raccolta delle ceneri in apposita urna.
- 14 -
2 TIPOLOGIE CIMITERIALI
Il cimitero recintato è un luogo delimitato da un recinto che divide un interno dei
morti da un esterno dei vivi, tale zona oggi è delimitata da una fascia di rispetto
di verde non edificabile. Se in tempi antichissimi la prima funzione importante
del recinto è stata quella di separare il sacro dal profano, in tempi più vicini a noi
sotto la spinta igienista il recinto ha assunto la funzione di separare il sano dal
malsano. Oggi il recinto si tende a dissimularlo come oggetto di uno spazio
funerario che la città vuole nascondere.
All’interno del recinto lo spazio può essere suddiviso come nel Camposanto di
Pisa con un chiostro coperto per le sepolture privilegiate e uno spazio centrale
scoperto per la fossa dei poveri.
Il cimitero edificio appare in Occidente come singolo manufatto durante la breve
parentesi dell’architettura rivoluzionaria ed innovativa del periodo illuminista.
Esempi importanti sono il progetto di Antunes per un cimitero-torre di 12 piani ,
capace di accogliere 24000 abitanti di Rio dei Janeiro , o di Fernanda Vigo che
ha ideato per la periferia milanese due torri di 20 piani ciascuna.
- 15 -
Il genere di sistemazione paesaggistica dei cimiteri trova applicazione attraverso
due modelli : il cimitero parco ed il Waldfriedhof ( cimitero nel bosco).
Il cimitero parco ha sicuri riferimenti nelle esperienze di Parigi e Londra che
nella diffusione dell’esperienza del rural cemetery americano.
L’Ohlsdorfer di Amburgo, dell’architetto Johann Cordes è uno dei uno dei
primi esempi di cimitero-parco europeo. L’area di 134 ha viene sistemata con
un disegno analogo a quello di un grande parco urbano; le linee curvilinee dei
percorsi è utilizzata per suddividere i campi caratterizzati da diverse tipologie di
sepolture.
- 16 -
Nel trattamento del terreno si riprende lo stile di un parco inglese : vengono
creati avvallamenti, con specchi d’acqua, piccole colline, grandi masse verdi con
l’intento di simulare con paesaggio naturale e distaccato così dalla consueta
immagine cimiteriale.
Il cimitero di Marjebjerg a Copenaghen è una delle realizzazioni più note di
questo genere e caratterizzata da un disegno molto semplice e geometrico.
L’impianto è isolato da una fitta fascia di vegetazione e suddiviso interamente a
viali e cortine verdi che insieme a dislivelli del terreno e percorsi diversificano le
singole aree a diversa destinazione.
Possiamo sintetizzare così alcuni presupposti che stanno alla base di questo tipo
di progettazione:
• Ricerca del senso del luogo; ricerca cioè di un senso di sacralità che si
esprime attraverso la valorizzazione-esaltazione della qualità del
paesaggio progettato; la natura acquista in questa dimensione una veste di
monumentalità diffusa; contrapposta al tipo di monumentalità
individualista ed esasperata tipica dei nostri cimiteri tradizionali;
• Controllo della semplicità e qualità delle sepolture, in modo che esse
contribuiscono alla riuscita dell’effetto di insieme;
• Ricerca di una composizione di insieme armoniosa, un sistema cioè di
percorsi e spazi pensati a misura d’uomo e rispettosi dell’ambiente
naturale, capace di esprimere senso di calma-quiete, favorire
raccoglimento e riflessione e concependo il cimitero come luogo fatto per
i vivi.
Il cimitero nel bosco nasce in contrapposizione al tipo monumentale. La sua
posizione decentrata rispetto al centro della città, la scala ridotta e l’ambiente
naturale all’interno del quale si inserisce (il bosco) sono condizioni che
- 17 -
determinano una notevole fortuna di questo genere di cimitero in paesi come la
Germania, la Svizzera ed i paesi scandinavi.
Il cimitero di Davos a Wildboden in Svizzera, costruito tra il 1920 ed il 1921 è
uno degli esempi più noti. Il cimitero è costruito in un fondovalle montano, nel
luogo di un bosco di larici; il disegno della pianta è il risultato della fusione di
tracciati geometrici e motivi curvilinei. La composizione di insieme è
interessante per la misura e la cura con cui le sepolture trovano posto rispetto
all’andamento dei percorsi, al recinto che delimita lo spazio ed alla massa
arborea del bosco.
L’equilibrio così ottenuto è dovuto sia alla scala ridotta dell’impianto che
all’istituzione di un regolamento interno che controlla: qualità dei monumenti
funerari, introduzione e manutenzione di piante e fiori, materiali.
Appartenente a questo genere di produzione è il cimitero e crematorio di
Woodland a Stoccolma degli architetti Asplund e Lewerentz .
Il cimitero di Woodland è organizzato come una successione di frammenti
urbani: quartieri, cappelle ( Cappella della Speranza ,Cappella della Fede,
Cappella della Santa Croce) cortili, un porticato ed infine il crematorio vero e
proprio, tutti collegati da mura, sentieri e strade.
- 18 -
Parallelamente all’architettura, un percorso pedonale chiamato “sentiero della
Croce”, sale lentamente verso il terreno collinoso fiancheggiato da alcune stele
commemorative, dei sarcofaghi e dei monumenti, e delimita così i confini del
prato conducendo al monumentale portico del crematorio, posto a ridosso
dell’ultima cappella, quella della Santa Croce.