13
Cap.1 - La percezione della salute
La misura dello stato di salute percepito e, in particolare, il suo monitoraggio nel
tempo, possono fornire indicazioni alla programmazione a livello di ausl: infatti il
“sentirsi male” piø che lo “star male” è spesso l’elemento che determina il contatto
tra l’individuo e il sistema sanitario
6
. L’Organizzazione Mondiale Sanità (OMS) ha
definito la salute come uno stato di “perfetto benessere fisico - psichico - sociale” e
non soltanto assenza di malattia. Con tale definizione sono state messe in evidenza le
componenti oggettive, con il manifestarsi o meno della malattia o del disagio, e
quelle soggettive, relative alla percezione dello stato di malessere e al modo di vivere
l’eventuale stato di malattia. Gli interventi infermieristici applicati in modo
appropriato su ogni singola persona sono un requisito indispensabile per ricercare
anche il miglior modo di agire per il bene della famiglia o della comunità. Allo stesso
modo i dati di comunità possono fornire indicazioni di massima su come interpretare
piø facilmente i bisogni di ogni singola persona che fa parte di quel contesto,
permettendo così un’appropriatezza degli interventi da pianificare. L’appropriatezza
riassume in se l’efficacia e la pertinenza degli interventi, i bisogni di salute e le
preferenze individuali nonchØ l’efficienza tecnica e allocativa
7
. E’ nozione di sintesi
e di integrazione
8
e la sua valutazione non può essere isolata dal contesto geografico,
storico e personale in cui si deve effettuare la misurazione. L’acquisizione frequente
e tempestiva di dati di qualità a livello locale sullo stato di salute percepita, tuttora
mancanti nella maggior parte delle realtà nazionali, potrebbe diventare una base
informativa preziosa nell’infermieristica e nella verifica dei progressi di salute
attribuibili agli interventi preventivi sul territorio come quelle che agiscono sulla
promozione di stili di vita sani. Con la valutazione della percezione dello stato di
salute si ottiene un’importante indicatore dell’effettivo benessere o malessere vissuto
dalla persona, famiglia o comunità. Infatti, chiedere a una persona di effettuare una
auto-valutazione dello stato di salute non significa ottenere soltanto informazioni
6
Relazione PASSI – www.epicentro.iss.it
7
E. Materia – Appropriatezza: origini, implicazioni, valutazione – Tendenze Nuove (2003) in: Berni
et altri –L’appropriatezza nel mondo sanitario: passato presente e futuro – Università Medica, 2003
(autori citati in Falcitelli, Trabucchi, Vanara – Rapporto sanità 2004: l’appropriatezza in sanità: uno
strumento per migliorare la pratica clinica – Il Mulino; 2004).
8
N. Falcitelli; M. Trabucchi; F. Vanara (2004)
14
legate a cultura, esperienze, valori e credo religioso, ma ha anche espressione del
prendersi cura di “come sta” effettivamente sotto l’aspetto fisico, sociale e psichico.
Prendersi cura della persona/famiglia/comunità, in stato di benessere-malessere o a
rischio, è alla base dell’assistenza infermieristica e prevede delle approfondite
conoscenze degli aspetti bio-psico-sociali e un maggiore coinvolgimento psico-
affettivo dell’infermiere nei confronti del soggetto/comunità presa in cura.
La persona potrà dare risposte di ben-essere interpretabili secondo due accezioni
diverse: “star bene”, oppure “sentirsi bene”. Ciò comporta che la salute possa
essere valutata oggettivamente o soggettivamente, infatti nel primo caso (“star
bene”) il benessere vorrà dire essere all’interno dei valori di normalità biologica,
epidemiologica e sociale, nel secondo caso (“sentirsi bene”) significherà essere
all’interno di valori propri del soggetto
9
.
9
N. Comodo, G. Maciocco – Igiene e sanità pubblica – Carocci Faber, 2002 – pag.160
Fig.1 - Schema logico della percezione della salute
15
La persona potrà anche dare, volendo
10
, risposte di malessere legate a squilibrio bio-
psico-sociale del contesto, momento o periodo, legate a eventi di disagio, come un
lutto, una perdita di lavoro o uno stato di depressione. La persona può avere il
dolore, la sofferenza fisica e spirituale
11
, la paura e la tristezza, per cui l’aiuto o una
adeguata assistenza non possono essere rivolti solamente alla necessità biologica
12
.
Lo stesso Prof. N. Comodo
13
descrive le tipologie di malattie e l’esperienza della
persona malata in tre tipi:
- Malattia fisica, l’insieme dei cambiamenti nella struttura e funzione di organi
e apparati;
- Malattia mentale: esperienza del disagio come sofferenza, ansietà,
depressione;
- Malattia sociale: la rottura funzionale che colpisce le relazioni personali e la
vita lavorativa.
10
Non sempre la persona è disposta a dire la verità sullo stato di salute. In seguito saranno espresse
delle considerazioni.
11
Nda
12
L. Juchli; A.Vegel – L’assistenza infermieristica di base – Rosini Editrice s.r.l. - 1985
13
N. Comodo, G. Maciocco – Igiene e sanità pubblica – Carocci Faber, 2002 – pag.162
Fig.2
16
Nella malattia la persona può avere la percezione di malessere che è legato alla stessa
tipologia di malattia che può manifestarsi nell’individuo con sensazioni di:
- “Sentirsi male da malattia acuta”
14
- in tal caso appena avverte la gravità del
caso ha la sua reazione tipica di sorpresa e si aggrappa al bene (la salute e la vita)
che improvvisamente si vede insidiato (reazione di colui che è derubato);
- “Sentirsi male da lunga data” - per tale paziente la malattia è uno stato, una
condizione dell’esistenza, e le illusioni, se per caso ci furono, ormai sono cadute
l’una dopo l’altra. Si organizza il meglio possibile per risalire , a forza di volontà,
qualcuno dei gradini di quella scala dalla quale la malattia l’ha rotolato sino in
fondo. Sa benissimo di essere malato inguaribile ma non piacere che gli altri
glielo dicono nØ a comunicarlo agli altri;
- “Sentirsi male da malattia dalla quale si può guarire se non con una lunghissima
degenza” (sta in mezzo al morbo e alla infermità permanente): il tumore o la
TBC;
- “Sentirsi male per amore, per perdita del lavoro o di una persona cara”
15
.
Tutto ciò dipende da molteplici fattori ma, nel senso di benessere o malessere
percepito dal soggetto, non sempre gli stati d’animo corrispondono a uno stato
effettivo di salute o malattia. La stessa percezione di salute non è uguale tra le varie
popolazioni, il luogo e il contesto storico anch’essi influiscono sulla percezione della
salute della persona o comunità. A. Sen scrive che i fattori epidemiologici della
regione in cui viviamo possono influenzare la nostra salute o il nostro star bene
16
.
Analizzando i dati EUROSTAT 2006 (tabella e mappe di seguito) si notano
differenze di percezione nei vari paesi europei delle persone dai >15 anni intervistate.
Da ciò si evince come la percezione della salute dipende pure da caratteristiche
legate alla cultura, tradizioni e a modalità di espressione del malessere.
14
Giovanni Costa SJ – Il malato mio fratello – Elle di ci editrice, 1975 Torino pp.10-11
15
nda
16
A.K. Sen – La disuguaglianza – Il Mulino, Oxford 1992 – pag.39
17
Map.1
Male/molto male Discretamente
Bene/molto
bene
Male/molto
male
Discretamente
Bene/molto
bene
Male/molto male Discretamente
Bene/molto
bene
EU_25 10,6 24,7 64,7 9,1 23,1 67,8 12,1 26,2 61,7
Belgio 8,4 17,3 74,3 6,9 15,2 77,9 9,7 19,4 70,9
Repubblica Ceca 13,4 27,3 59,2 11,7 25,6 62,8 14,9 28,9 56,3
Danimarca 7,7 17,2 75 6,5 15,9 77,6 9 18,4 72,6
Germania 9,3 30,1 60,6 8,6 27,9 63,5 10,1 32,3 57,8
Estonia 15,1 31,6 53,4 13,5 30 56,5 16,4 32,8 50,8
Irlanda 3,1 13,7 83,2 3,2 12,4 84,4 3,1 14,9 81,9
Grecia 9,2 14 76,8 8,1 12,1 79,9 10,2 15,9 74
Spagna 12,2 19,8 67,9 10,2 18,5 71,3 14,2 21,1 64,8
Francia 9,5 21,1 69,4 8,2 19,6 72,3 10,7 22,5 66,8
ITALIA 10,6 32,6 56,9 8,6 30,6 60,8 12,4 34,4 53,2
Latvia 19,4 39,4 41,2 15,4 37,2 47,5 22,8 41,1 36,1
Lituania 18,2 38,4 43,5 14,3 36,9 48,8 21,4 39,7 38,9
Luxemburgo 7,3 18,5 74,2 6,1 17,6 76,2 8,4 19,3 72,3
Ungheria 20,3 31,4 48,3 17,1 30,8 52,2 23,1 32 44,9
Malta 4,4 20,6 75 4 18,8 77,3 4,8 22,4 72,8
Olanda 5,2 17,9 76,9 4 16 80 6,4 19,7 74
Austria 7,9 20,2 71,9 7,1 19,9 73,1 8,6 20,5 70,9
Polonia 17,3 28,1 54,6 15,3 26 58,7 19,1 30 51
Portogallo 20,1 31,9 48,1 15,8 30,8 53,3 23,8 32,8 43,4
Slovenia 15,7 27,9 56,4 14,1 26,3 59,6 17,3 29,4 53,3
Slovacchia 18 29,8 52,2 14,3 28,8 56,8 21,2 30,6 48,2
Finlandia 9,9 21,4 68,7 9,2 21,7 69,1 10,6 21,1 68,3
Svezia 5,8 18,2 76 4,7 16,7 78,6 6,9 19,6 73,5
Regno Unito 6,5 16,9 76,6 5,8 16,2 78,1 7,2 17,5 75,3
Iceland 4,5 13,8 81,8 3 13,9 82,8 6 13,7 80,3
Norvegia 9,4 16,2 74,5 7,8 15,8 76,4 10,9 16,5 72,6
Donne Totale Uomini
EUROSTAT ANNO 2006 - % Distribuzione della percezione della salute in Europa > 15 anni (C.C. Pace - elaborazione dati sorurce
EUROSTAT online Database - http://ec.europa.eu/health/ph_information/dissemination/echi/echi_en.htm?echisub=20#echi_2 )
Tab.1
18
Nei paesi nordici e nella Grecia, si ha una miglior percezione di benessere. Le donne
rispetto agli uomini hanno una peggiore percezione dello stato di salute buona/molto
buona in tutti gli stati europei ma seguono la tendenza del benessere delle proprie
nazioni.
L’esperienza degli Stati Uniti, prima nazione ad adottare un sistema di sorveglianza
continuo e sistematico della salute percepita
17
, mostra una percezione dello stato di
salute migliore rispetto all’Europa. Tale differenza è dovuta alla differente
classificazione utilizzata dalla Behavioral Risk Factor Surveillance Systam (BRFSS)
che è quella stessa utilizzata nel Sistema PASSI ma dove negli USA il
"discretamente" va con il male o molto male.
17
http://apps.nccd.cdc.gov/HRQOL/TrendV.asp?State=1&Category=3&Measure=1
Map.1 – 2
19
Graf.1 - andamento della percezione negli USA
Benessere a rischio
Un sanitario potrà o meno far diagnosi di malattia o disagio in un soggetto che ha
sensazione di malessere, come pure potrà diagnosticare malattia o disagio in una
persona che dichiara sensazione di benessere. Molte volte, infatti, il medico che
visita la persona con sensazione di malessere non riscontra alcuna anomalia nella
Anni 18–24 25–34 35–44 45–54 55–64 65–74 75+
% 9,2 9,6 11,9 16,8 22,2 25,8 32,2
CI (8.7–9.6) (9.2–9.9) (11.6–12.2) (16.5–17.1) (21.8–22.6) (25.3–26.2) (31.7–32.7)
n 81633 206939 286092 332869 294732 215077 172909
2003–2007
2003-2007 - USA Percentage with fair or poor self-rated health: Age Group (C.C. Pace - dati tratti da CDC
Health-Related Quality of Life - http://apps.nccd.cdc.gov/HRQOL/TrendV.asp?State=1&Category=3&Measure=1 )
d. Fair or
14%
e. Poor
a. Excellent
86% b. Very good
c. Good
Tab.2
20
funzionalità dell’organismo della persona nØ con l’esame obiettivo nØ con
strumentazione diagnostica. Eppure, quando la persona percepisce uno stato di
malessere o disagio, diviene per esso un bisogno il ricercare lo stato di salute che
potrà esprimersi in “domanda sanitaria”, cioè in una richiesta di prestazione
sanitaria, a prescindere che si tratti o no di un reale problema di salute
18
.
Nella traduzione inglese della parola malattia si ottengono tre dimensioni diverse a
secondo della persona, medico o società che riconosce lo stato di malessere. Il caso
classico di malattia è quello in cui una persona ha la percezione di “sentirsi male”
(illness), il medico certifica la malattia (disease) e la società “etichetta” la persona
come “malata” (sickness).
Per Hoffman
19
i tre termini, disease – illness – sickness, non si escludono a vicenda.
Il Prof. Antonio Maturo, prendendo spunto da Hoffman, riassume i sei casi che
18
L. D’Addio, A.M. Ghizzoni, V. Masi – Infermieristica in breve – McGraw-Hill, 2001 Milano
19
B. Hoffman – On the triad Disease, Illness and Sickness – Jounal of Medicine and Philosophy
(2002) n°6 pp.651-673
Fig.3
21
emergono dalla combinazione delle diverse concezioni di malattia
20
che aiutano il
ricercatore con diverse prospettive per l’approccio al ragionamento.
Per la ricerca sullo stato di benessere percepito dalla persona è utile adattare il
concetto di malattia, proposto da A. Maturo, in quello di benessere al fine di mettere
in rilievo altre dimensioni che potrebbero essere utili per ricercare ulteriori
problematiche nell’affrontare la percezione dello stato di salute. La persona potrà
dare risposte di stare in buona o molto buona salute ma in pratica non fa spesso nulla
per mantenere lo stato di benessere, sia per la non conoscenza di linee guida sugli
stili di vita sani e sia, a volte, per la mancata adozione di quanto consigliato da
sanitari. Tali dimensioni sono analizzate in seguito attraverso l’analisi dei dati PASSI
2008.
Associazioni delle dimensioni esempi
malattie riconosciute scientificamente e
socialmente che però sono asintomatiche e che
non vengono esperite come tali dalla persona
Anomalie nei valori ematici o
scoperta inattesa di tumori
malattie che il soggetto esperisce e che il
medico certifica ma che non sono riconosciute
dalla società
Ernia cervicale ed infortunio sul
lavoro
stati di malessere percepiti dal soggetto che la
società riconosce la malattia ma che il medico
non può dimostrare
Cefalee ricorrenti, colpo di frusta,
parestesie, etc.
alterazioni fisiologiche non percepite dal
soggetto nØ danno diritto a mutamento dello
status sociale (sick-role)
malessere che non è possibile essere verificato
dal medico nØ riconosciuto dalla società
Malinconia, ansia, etc.
Malattie o comportamenti che non sono
legittimate scientificamente nØ percepite dal
soggetto.
Omosessualità, masturbazione,
etc.
Classificazione delle combinazioni delle dimensioni della malattia - concetto tratto e riproposto in tabella: da A. Maturo –
Narrative based medicine – in: a cura di C. Cipolla – Manuale di sociologia della salute II (ricerca) – Franco Angeli Editore – Milano (2004) – pp. 107-109
(illness + sickness) senza disease
(disease + sickness) senza illness
(disease + illness) senza sickness
disease senza illness e senza sickness
illness senza disease e senza sickness
sickness senza disease e senza illness
20
A. Maturo – Narrative based medicine – in: a cura di C. Cipolla – Manuale di sociologia della
salute II (ricerca) – Franco Angeli Editore – Milano (2004) – pp. 107-109
22
Stato Sintomo Misurazione Fisico Psico Sociale Spirituale
Disease
L'organismo è disturbato nelle sue funzioni e
strutture con sintomi misurabili, rilevabili e
comparabili dell'equilibrio interno e dei suoi
meccanismi rilevatori
I risultati possono anadare da
"lievemente patologico" a
"altamente patologico".
ammalato ammalato disagiato disarmonia
Sickness
La società richiede agli individui l'efficienza secondo
certe norme
La società da un giudizio di
inidoneità momentanea o
permanente.
inidoneo inidoneo disagiato disagio
ilness
L'individuo percepisce uno stato di malessere e si
sente male"
La persone riferisce di stare
da "lievemente disturbato" a
"molto male".
malessere disagio disagio
non
serenità
stare bene
Nessun disturbo (rilevabile, misurabile e
comparabile) dell'equilibrio interno e dei meccanismi
regolatori.
I sanitari giudicano la persona
come "sana".
sano sano in armonia armonia
la società
riconosce lo
stato di
benessere del
soggetto
La società ricolosce l'idoneità dell'individuo
La società (lavoro, servizio
militare, INAIL, etc.) giudica
"idoneo" il soggetto.
idoneo idoneo idoneo armonia
L'individuo non
ha alcuna
sensazione di
malessere
L'individuo non ha alcuna sensazione di malessere
La persona riferisce di stare
"bene" o "molto bene".
benessere benessere benessere serenità
MALESSERE BENESSERE
Stato di malessere o benessere e loro misurazione e sintomi
L’esperienza sul campo insegna pure che non sempre una persona dichiara la verità
sul suo stato di salute. Questo può essere dovuto a diffidenza con l’interlocutore, a
errata comunicazione o per motivi di interesse come, per esempio, a frodi
assicurative (finto malessere) oppure assunzione in qualche azienda (finto
benessere).
Fig.4