! 4!
INTRODUZIONE&
!
Due!sono!gli!input!che!mi!hanno!spinta!ad!affrontare!un!tema!come!quello!
proposto.!Il!primo!dettato!dalle!esperienze!di!studio,!lavoro!e!volontariato!
fatte!in!Paesi!stranieri,!dove,!per!motivi!e!condizioni!diverse,!era!immediato!
fare!un!paragone!tra!la!cultura!di!genere!italiana!e!quella!dei!diversi!Paesi!che!
ho!avuto!modo!di!conoscere.!Il!secondo!da!un!episodio!riferito!alla!mia!vita!
privata,!episodio!tanto!banale!quanto!significativo.!Da!una!frase,!detta!in!
buona!fede!da!un!amico!davanti!ad!un!caffè,!è!arrivato!il!secondo!stimolo:!
“Saresti! tanto! una! brava! ragazza,! peccato! che! hai! questa! fissa! per! la!
carriera...”.!Sono!sorte,!quindi,!spontanee!in!me!le!domande:!Un!mio!coetaneo,!
maschio,!si!sarebbe!mai!sentito!rivolgere!un’affermazione!del!genere?!Lo!
farebbero!mai!sentire!in!colpa!per!la!sua!ambizione?!E!nel!2013,!in!generale,!a!
che!punto!siamo?!
Da!qui!sono,!perciò,!partita!scegliendo!di!affrontare!l’argomento!dal!punto!di!
vista! del! diritto! del! lavoro! completandolo! di! una! panoramica! iniziale! di!
stampo!statistico_sociologico.!
La!trattazione!di!seguito!presentata!si!compone!di!tre!capitoli.!!
Il! primo! capitolo! è! incentrato! sull’analisi! statistico_sociologica! della!
situazione!della!donna!lavoratrice,!ma!anche!moglie!e!madre.!In!questa!prima!
parte! si! vuole,! in! particolar! modo,! concentrare! l’attenzione! sulle! criticità!
tipiche! che! investono! le! donne! nel! mondo! del! lavoro! e! si! affrontano,! di!
conseguenza,!i!temi!della!segregazione!occupazionale,!del!lavoro!a!tempo!
parziale,! della! conciliazione! tra! tempi! di! cura! e! tempi! di! lavoro! e! dei!
differenziali!retributivi!uomo_donna.!
Il! secondo! capitolo! prosegue! poi! con! l’analisi! della! disciplina! contro! le!
discriminazioni!di!genere.!Esso!si!divide!idealmente!in!due!parti:!una!prima!
dedicata! alla! normativa! europea! e! una! seconda! al! percorso! svolto! dal!
legislatore!in!ambito!nazionale.!Per!ciascuna!delle!due!parti!si!è!partito!dalle!
fonti! del! diritto! primarie,! e! quindi! rispettivamente! dai! Trattati! e! dalla!
Costituzione,!per!poi!passare!alle!fonti!secondarie!attraverso!le!direttive!e!le!
leggi!ordinarie.!
! 5!
Il!terzo!e!ultimo!capitolo!si!concentra,!infine,!sulla!tutela!della!maternità!e!sul!
valore! della! genitorialità,! con! un! occhio! puntato! verso! la! disciplina! dei!
congedi!parentali.!Anche!quest’ultima!parte,!come!la!precedente,!si!divide!tra!
la!normativa!comunitaria!e!la!regolazione!all’interno!dei!confini!nazionali,!per!
poi! completare! il! quadro! con! un! breve! focus! sugli! strumenti! di!
autoregolazione!a!disposizione!dalle!aziende!al!fine!di!migliorare!il!cosiddetto!
worklife(balance.( (
!
! &
! 6!
1.& LAVORO& O& FAMIGLIA:& UNA& SCELTA& NECESSARIA?& LA&
DONNA&NEGLI&ANNI&2000&
&
&
Rilevare!le!soluzioni!politiche!e!legislative!al!fenomeno!della!disuguaglianza!
tra!generi!nel!mondo!del!lavoro!risulta!impossibile!senza!far!riferimento!al!
quadro!sociologico!in!cui!tale!fenomeno!prende!forma.!!
Malgrado,!infatti,!si!sia!in!presenza!di!un!aumento!della!percentuale!delle!
donne!che!entrano!nel!mondo!del!lavoro!rispetto!al!passato,!ciò!non!può!
essere! considerata! una! conquista! essendo! comunque! presenti!
condizionamenti!che!pregiudicano!la!qualità!e!la!continuità!dell’esperienza!
lavorativa!nel!tempo.!!
Per! tale! ragione! lungo! la! trattazione! verrà! descritta! la! condizione! in! cui!
vertono!le!donne!nel!contesto!lavorativo!attuale,!sia!nazionale!che!europeo.!Si!
darà! maggior! risalto! a! quegli! elementi! particolarmente! critici! come! il!
fenomeno!della!segregazione!nelle!sue!diverse!forme!(orizzontale!e!verticale),!
la!diffusione!del!part_time!come!mezzo!di!conciliazione!da!una!parte!e!di!
ulteriore! discriminazione! dall’altra,! l’adeguatezza! degli! strumenti! di!
protezione!e!supporto!alla!maternità!e!la!presenza!di!un!gender(pay(gap.!
Infine,!si!cercherà!di!inquadrare!il!ruolo!degli!uomini!nel!raggiungimento!
dell’equità!di!genere.!
1.1.&La&partecipazione&femminile&al&mondo&del&lavoro&
!
La!partecipazione!delle!donne!al!mercato!del!lavoro!non!è!un!fenomeno!
scontato!in!quanto!fortemente!influenzato!non!solo!dalla!volontà!personale!
dei! soggetti! in! considerazione,! ma! anche! dalla! presenza! di! servizi! atti! a!
supportare! la! conciliazione! tra! i! diversi! ruoli! impersonati! dalle! donne! in!
quanto!lavoratrici,!mogli!e!madri.!Non!da!ultimo,!risulta!fondamentale!per!il!
conseguimento!della!parità!sostanziale!tra!uomo!e!donna!la!propensione!della!
società!nei!confronti!del!lavoro!in!rosa:!se!infatti!il!lavoro!maschile!viene!visto!
! 7!
sostanzialmente!come!un!dovere,!l’impegno!professionale!femminile!è!ancora!
considerato!un!diritto!(più!o!meno!completamente!riconosciuto),!motivo!per!
il!quale!una!donna!che!sceglie!di!dedicarsi!esclusivamente!alle!cure!parentali!
non!viene!biasimata,!mentre!accadete!spesso!il!contrario!specialmente!in!
presenza!di!figli!piccoli(
1
).!
I!recenti!dati!raccolti!ed!elaborati!dall’ISTAT!nel!Rapporto!annuale!2013!uniti!
alle! ricerche! pubblicate! dalla! Banca! d’Italia! confermano! le! difficoltà!
incontrate!dalla!popolazione!femminile!che!partecipa!o!vorrebbe!prendere!
parte!al!mondo!del!lavoro.!
Nonostante!la!maggiore!tenuta!dell’occupazione!femminile!negli!anni!della!
crisi,!dovuta!soprattutto!al!crollo!dei!livelli!occupazionali!in!settori!ad!alta!
incidenza!maschile!come!l’edilizia!e!l’industria!in!senso!stretto,!la!quota!di!
donne!occupate!in!Italia!rimane!inferiore!a!quella!dell’UE!assestandosi!al!
47,1%! contro! una! media! europea! del! 58,6%.! Tale! tenuta! è! ascrivibile! in!
particolar!modo!all’aumento!delle!occupate!straniere!nei!ruoli!di!assistenza!
familiare! e! all’aumento! delle! lavoratrici! ultra! 49enni! che! compensano! la!
riduzione!occupazionale!delle!più!giovani.!L’inversione!di!tendenza,!registrata!
dallo!scoppio!della!crisi!a!oggi,!può!essere!interpretata!come!una!strategia!a!
supporto! dei! redditi! familiari! già! resi! precari! dai! processi! di!
“flessibilizzazione”(
2
)! del! mercato! del! lavoro,! soprattutto! giovanile,! e! ora!
maggiormente! a! rischio! a! causa! dell’incremento! della! disoccupazione! nei!
settori! tradizionalmente! maschili.! Dalle! indagini! svolte! dall’Istat! risulta,!
infatti,!aumentato!il!numero!di!donne,!non!più!giovani,!che!cercano!per!la!
prima!volta!un!lavoro!o!che!decidono!di!rientrare!nel!mercato!dopo!una!lunga!
assenza.!Interessante!anche!il!monitoraggio!svolto!dall’Isfol(
3
)!sul!mercato!del!
lavoro!femminile!italiano!in!relazione!al!contesto!europeo.!Dalla!lettura!del!
testo!di!rileva,!infatti,!come,!sebbene!il!tasso!di!disoccupazione!femminile!sia!
in!linea!con!la!media!europea!(nel!2011!in!Italia!si!assesta!ad!un!9,6%!contro!
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
1
!Pruna,!M.L.,!(2007)!“Donne!al!lavoro”,!ed.!Il!Mulino!Bologna!
2
!Tra!la!fine!degli!anni!’90!e!l’inizio!del!secolo!si!assistette!all’avvio!di!un!profondo!cambiamento!!
della! legislazione! in! ambito! occupazionale! ascrivibile! principalmente! alla! Legge! 196/1997!
cosiddetta!“Legge!Treu”!e!alla!Legge!30/2003!cosiddetta!“Legge!Biagi”.!
3
!Isfol,!(2013)!“Rapporto!di!monitoraggio!del!mercato!del!lavoro!2012”,!Roma.!
! 8!
il! 9,8%! in! Europa),! la! situazione! si! aggrava! quando! si! osserva! la!
disoccupazione!di!lunga!durata:!analizzando!i!dati!si!nota!come!il!nostro!
Paese!si!discosti!solo!di!uno!0,3%!dalla!media!europea!dato!che!però!sale!a!
0,9%!nel!caso!lo!si!guardi!al!femminile,!e!come!valori!più!alti!dei!nostri!si!
riscontrino!nei!Paesi!dell’Est!europeo,!in!Grecia,!Spagna,!Portogallo!e!Croazia.!
Non! solo! il! basso! tasso! di! occupazione,! ma! anche! e! soprattutto! l’elevata!
inattività!femminile!caratterizzano!il!mercato!del!lavoro!italiano.!Rispetto!alla!
media!europea,!in!Italia,!si!rilevano!percentuali!più!alte!anche!per!le!persone!
disponibili!a!lavorare,!ma!non!alla!ricerca!di!un!impiego!(11,6%!in!Italia!
contro!3,6%!della!media!UE).!Tale!dato!è!ancora!più!marcato!se!si!guarda!alle!
donne!inattive!che!registrano!ben!11,9!punti!percentuali!in!più!rispetto!alle!
europee!arrivando!ad!un!16,8%!che!è!il!valore!più!alto!tra!i!Paesi!europei.!
Fig.!1.1!Tasso!di!occupazione!delle!donne!per!classi!d’età!–!Anni!2008<2012!!
(valori!percentuali)!
!
Fig.!1.2!Tasso!di!disoccupazione!femminile,!media!annuale,!II!trimestre!
2012,!variazione!2007<2011,!gap!di!genere!2011!(%)!
!
Istat | Rapporto annuale 2013
112
italiane con uno o due gli in età scolare, per lo più occupate in impieghi part time (quasi esclu-
sivamente involontario), principalmente come addette ai servizi di pulizia di uf ci ed esercizi
commerciali o addette alle attività di segreteria. Incrementi di rilievo si registrano anche per le
donne in nuclei monogenitore (+36 mila occupate rispetto al 2011; +84 mila in confronto al
2008), in crescita soprattutto nelle regioni meridionali sebbene oltre la metà risieda nel Nord.
La conferma di queste strategie familiari per far fronte alla crisi è data anche dall’aumento
delle madri in coppia in cerca di occupazione (+115 mila in confronto al 2011, +34,5 per
cento; +127 mila, +39,4 per cento rispetto al 2008). La ricerca di lavoro è attivata non solo
per far fronte alla perdita di un impiego precedente (+56 mila le coppie in cui la donna ha
perso il lavoro), ma è dovuta anche ad una decisione di rientrare, o entrare per la prima volta,
nel mercato del lavoro. Infatti, sono cresciute di 36 mila unità le coppie in cui la donna è una
disoccupata ex-inattiva, ossia era uscita dal mercato del lavoro dopo aver avuto precedenti
esperienze, e di 23 mila unità quelle in cui è alla ricerca di un primo lavoro.
Le tendenze appena descritte emergono con chiarezza ancora maggiore quando si esaminano i
passaggi di stato a un anno di distanza, calcolati nel periodo 2010-2012 con riferimento al pri-
mo trimestre (Figura 3.12). Colpiscono, in particolare i ussi tra una condizione e l’altra delle
Figura 3.10 Ta s s o d i o c c u p a z i o n e d e l l e d o n n e p e r c l a s s e d i e t à – A n n i 2 0 0 8 - 2 0 1 2 (valori percentuali)
Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro
Figura 3.11 Occupate donne in coppia con gli per condizione occupazionale del coniuge – Anno 2012
(variazioni tendenziali assolute in migliaia)
Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro
4 Il mercato del lavoro femminile
126
Tabella 4.1 Tasso di disoccupazione femminile, media annuale, II trimestre 2012, variazione
2007/2011, gap di genere 2011 (%)
Media 2011 II trim 2012 Var. 2007/2011 Gap di genere 2011
Unione europea 9,8 10,4 1,9 0,2
Area euro 10,5 11,3 1,8 -1,8
Italia 9,6 11,4 1,7 -9,0
Norvegia 3,1 2,5 0,6 -5,2
Austria 4,3 - -0,7 -8,4
Paesi Bassi 4,4 5,1 0,3 -4,6
Germania 5,6 5,2 -3,2 -11,9
Lussemburgo 6,2 6,4 0,9 0,0
Romania 6,8 6,3 1,4 -6,8
Francia 10,2 10,2 1,2 2,1
Spagna 22,2 24,8 11,3 14,6
Grecia 21,4 - 8,6 12,3
Lettonia 13,8 14,7 7,8 9,9
Slovacchia 13,6 14,4 0,8 6,0
Lituania 13,0 11,7 9,0 2,0
Portogallo 13,2 15,5 3,2 5,0
Croazia 13,2 15,5 2,8 3,8
Fonte: Eurostat
Di tale andamento ha risentito particolarmente la componente femminile della po-
polazione, che ha visto crescere la quota di attive in cerca di 2,3 punti percentuale,
ovvero poco più del doppio di quanto registrato tra gli uomini. È proprio in questo
arco temporale che si delinea una nuova frattura con i dati del resto d’Europa: tali
valori, infatti, evidenziano aumenti di gran lunga più importanti rispetto alla media
europea (+0,7%) e si osserva, inoltre, come il fattore genere non sia particolarmente
incisivo a livello europeo dove, tra i due trimestri di riferimento, rileviamo un au-
mento della disoccupazione pari allo 0,7% per entrambi i generi. Al contrario in Italia
la disoccupazione femminile, tra primo trimestre 2011 e primo trimestre 2012, sale
di 2,3 punti percentuale, mentre quella maschile solo dell’1,9%. Le donne italiane,
inoltre, risultano essere anche maggiormente colpite dalla disoccupazione di lunga
durata rispetto alle donne europee, infatti analizzando i dati in tabella 4.2, notiamo
come il nostro Paese si discosti dalla media europea solo del +0,3% nel totale, dato
che però sale a +0,9 punti percentuali se lo si guarda al femminile, e come valori più
alti dei nostri in questo tasso si riscontrano nei paesi dell’Est europeo, in Grecia, Spa-
gna, Portogallo e Croazia.
! 9!
Fig.!1.3!Tasso!di!disoccupazione!di!lunga!durata!totale!e!femminile,!media!
2011!
!
!
Fig.!1.4!Persone!tra!i!15!e!i!74!anni!disponibili!a!lavorare,!ma!non!alla!
ricerca!di!un!lavoro.!Incidenza!sulla!popolazione!attiva.!Media!2011!
!
1.2.&Le&scelte&professionali&che&caratterizzano&le&donne:&la&segregazione.&
!
Se!da!un!lato!l’occupazione!femminile!è!un!trend!in!aumento,!dall’altro!lato!
permangono! e! si! rafforzano! fenomeni! di! segregazione! occupazionale! che!
portano!le!donne!a!scegliere!settori!caratterizzati!da!un’alta!incidenza!della!
componente!femminile.!In!particolar!modo!si!possono!distinguere!due!tipi!di!
segregazione,! quella! orizzontale! e! quella! verticale.! La! segregazione!
orizzontale!può!essere!definita!come!un!fenomeno!sociale!che!determina!la!
concentrazione!dell’occupazione!femminile!in!pochi!settori!e!rami!dell’attività!
economica!e!in!un!numero!limitato!di!mestieri!e!professioni!a!fronte!di!una!
4 Il mercato del lavoro femminile
127
Tabella 4.2 Tasso di disoccupazione di lunga durata totale e femminile. Medie 2011
Territorio/Tempo Totale Donne
Unione europea 4,1 4,1
Area euro 4,6 4,7
Svezia 1,4 1,2
Finlandia 1,7 1,2
Regno Unito 2,7 2,0
Germania 2,8 2,6
Francia 4,0 4,2
Irlanda 8,6 5,0
Italia 4,4 5,0
Portogallo 6,2 6,4
Croazia 8,6 8,6
Spagna 9,0 9,5
Grecia 8,8 11,5
Fonte: Eurostat
Rispetto alla media europea, nel nostro Paese, si registrano percentuali più alte an-
che per le persone disponibili a lavorare ma non in cerca di lavoro (11,6% in Italia
contro 3,6% della UE). Tale dato ancora più marcato se si guarda alle donne inattive
che registrano ben 11,9 punti percentuale in più rispetto alle europee arrivando ad
un 16,8% che è il valore più alto tra i paesi europei (tabella 4.3).
Tabella 4.3 Persone tra i 15 e i 74 anni disponibili a lavorare ma non in cerca di lavoro.
Incidenza sulla popolazione attiva. Media 2011
Territorio Totale Donne Uomini
Unione Europea 3,6 4,5 2,8
Area euro 3,7 4,9 2,7
Italia 11,6 16,8 7,9
Germania 1,4 1,8 1,1
Irlanda 2 1,6 2,3
Grecia 1,3 2,3 0,6
Spagna 4,2 6,2 2,5
Francia 1,1 1,3 0,9
Finlandia 3,7 3,5 3,9
Svezia 2,4 2,6 2,2
Regno Unito 2,4 2,8 2,2
Fonte: Eurostat
4 Il mercato del lavoro femminile
127
Tabella 4.2 Tasso di disoccupazione di lunga durata totale e femminile. Medie 2011
Territorio/Tempo Totale Donne
Unione europea 4,1 4,1
Area euro 4,6 4,7
Svezia 1,4 1,2
Finlandia 1,7 1,2
Regno Unito 2,7 2,0
Germania 2,8 2,6
Francia 4,0 4,2
Irlanda 8,6 5,0
Italia 4,4 5,0
Portogallo 6,2 6,4
Croazia 8,6 8,6
Spagna 9,0 9,5
Grecia 8,8 11,5
Fonte: Eurostat
Rispetto alla media europea, nel nostro Paese, si registrano percentuali più alte an-
che per le persone disponibili a lavorare ma non in cerca di lavoro (11,6% in Italia
contro 3,6% della UE). Tale dato ancora più marcato se si guarda alle donne inattive
che registrano ben 11,9 punti percentuale in più rispetto alle europee arrivando ad
un 16,8% che è il valore più alto tra i paesi europei (tabella 4.3).
Tabella 4.3 Persone tra i 15 e i 74 anni disponibili a lavorare ma non in cerca di lavoro.
Incidenza sulla popolazione attiva. Media 2011
Territorio Totale Donne Uomini
Unione Europea 3,6 4,5 2,8
Area euro 3,7 4,9 2,7
Italia 11,6 16,8 7,9
Germania 1,4 1,8 1,1
Irlanda 2 1,6 2,3
Grecia 1,3 2,3 0,6
Spagna 4,2 6,2 2,5
Francia 1,1 1,3 0,9
Finlandia 3,7 3,5 3,9
Svezia 2,4 2,6 2,2
Regno Unito 2,4 2,8 2,2
Fonte: Eurostat