b. dall’altro le tendenze evolutive del rapporto domanda-offerta,
mostrando il ruolo determinante della customer satisfaction nei processi
di generazione/accumulazione del valore d’impresa, rappresentano le
motivazioni positive che accentuandosi negli anni stimolano sempre più
l’adozione di un effettivo orientamento alla soddisfazione dei clienti per
alimentare lo sviluppo economico e sociale dell’impresa stessa.
Tali considerazioni sulla centralità della customer satisfaction
sottolineeranno come l’adozione di un sistematico orientamento alla
soddisfazione del cliente sia necessaria per raggiungere il successo,
realizzando concretamente ed alimentando il circolo virtuoso esistente tra
l’accrescimento del patrimonio di risorse immateriali, l’ampliamento delle
distanze competitive e il rafforzamento delle fonti del vantaggio
competitivo.
I singoli legami causali su cui si fonda tale circolo virtuoso, saranno
approfonditamente analizzati nel secondo capitolo, mostrando come i
processi di creazione di valore presentati consentano la sopravvivenza e il
successo dell’impresa. Nel secondo paragrafo verranno anzitutto indagati
gli aspetti riguardanti il valore per il cliente, quale principale determinante
della customer satisfaction perché i suoi livelli (atteso e percepito) entrano
direttamente nei meccanismi di conferma/diconferma. Dopo aver
analizzato il concetto di valore per il cliente, inteso come rapporto tra
benefici e costi riguardanti la relazione tra produttore e consumatore, sarà
evidenziato come per accrescere il valore erogato le imprese possano
introdurre innovazioni volte da un lato al rafforzamento delle componenti
del valore-utilità del prodotto, e dall'altro alla riduzione dei costi di varia
natura che il cliente deve affrontare. La soddisfazione degli interlocutori
con cui l’impresa interagisce è una condizione indispensabile per realizzare
tale accrescimento del valore offerto e quindi un effettivo orientamento alla
customer satisfaction, infatti la rete di relazioni con i principali stakeolder
rappresenta il luogo elettivo di creazione del valore per la clientela finale;
particolarmente importante è il coinvolgimento del personale e del
management, per questo motivo nell’ultima parte del paragrafo l’analisi si
concentrerà sugli aspetti riguardanti la creazione e l’accrescimento del
valore per il cliente interno, rappresentato dal personale e dal management.
Negli ultimi due paragrafi del secondo capitolo saranno indagate le
principali conseguenze della soddisfazione del cliente. In particolare nel
terzo paragrafo saranno considerate le relazioni esistenti tra customer
satisfaction, risorse immateriali e vantaggio competitivo: dopo aver
chiarito la natura immateriale del processo di sviluppo e rigenerazione del
vantaggio competitivo, nella prima parte del paragrafo verrà analizzato il
patrimonio di risorse immateriali quale bundle di conoscenza e fiducia,
mentre nella seconda l’attenzione sarà concentrata sul ruolo della customer
satisfaction nell’accumulazione di tali risorse. Nell’ultimo paragrafo verrà
chiarito come il suddetto circolo virtuoso tra accrescimento della
soddisfazione del cliente-patrimonio di risorse immateriali-vantaggio
competitivo si concretizzi nello sviluppo aziendale, nella redditività e nel
valore aziendale, ovvero la customer satisfaction influenzi indirettamente
tali aspetti. Prima si concentrerà l’attenzione sul ruolo della soddisfazione
nella creazione del valore aziendale e successivamente sugli aspetti
connessi alla misurazione di tale valore in ottica customer based. Da tali
considerazioni emergerà come l’utilizzo di misure della customer equity,
che colgano anche le potenzialità di sviluppo dei propri clienti, consenta
all’impresa di affrontare con maggior consapevolezza il processo
decisionale, poiché fornisce le informazioni necessarie per la gestione
strategica del portafoglio di relazioni e quindi l'accrescimento del valore
del capitale economico. In tal modo le imprese possono individuare verso
quali clienti orientare i propri sforzi impegnandosi a soddisfarne le attese,
ovvero misurandone e gestendone il livello di soddisfazione, per ottenerne
la fedeltà.
La necessità, crescente alla luce delle tendenze presentate nel primo
capitolo, di monitorare sistematicamente la customer satisfaction e di
adottarla quale guida dell’agire aziendale, per alimentare i circoli virtuosi
descritti nel secondo capitolo, richiede l’adozione di strumenti analitici
idonei a conseguire la verifica sistematica dell'allineamento dell’impresa
con il sistema cognitivo dei clienti obiettivo. Nei primi due paragrafi del
terzo capitolo saranno presentate le metodologie utilizzabili per raccogliere
le informazioni idonee ad integrare e migliorare le intuizioni del
management, ovvero da un lato l’utilizzo di dati e indicatori già disponibili
all'interno del sistema informativo aziendale e dall’altro la rilevazione sul
campo delle aree di soddisfazione/insoddisfazione. Dall’analisi delle
misurazioni sul campo emergerà come siano caratterizzate da un maggior
valore informativo rispetto a quelle indirette, ma comunque colgano, con
differenti impostazioni teoriche, solo la sensazione di soddisfazione
sperimentata dal cliente, ovvero la punta di un iceberg la cui massa è
rappresentata dalla customer satisfaction intesa quale linguaggio
organizzativo.
Alla luce della considerazione che tali indagini fondamentalmente
lascino quindi l'approfondimento della diagnosi alle capacità e
all'esperienza di chi si trova ad utilizzarne i risultati, nella seconda parte del
capitolo sarà proposto un approccio più completo che consenta di
comprendere l’effettivo orientamento di un’impresa alla customer
satisfaction. Tale strumento analitico vuole essere un sistema di customer
relationship management che permetta di individuare gli eventuali
errori/problemi, che impediscono l’accrescimento del patrimonio di
intengible aziendale e quindi lo sfruttamento del potenziale competitivo in
esso contenuto, e mostri all’impresa le azioni più opportune da
implementare, orientandone le scelte tattiche e strategiche nel breve e nel
lungo termine. Verrà evidenziato come il principale obiettivo di tale
approccio sia l’individuazione di una diagnosi formale delle cause
sottostanti allo scostamento tra aspettative e percezioni (livello di
soddisfazione/insoddisfazione) e, quindi, in un prezioso supporto
decisionale per l’impresa.
Nel quarto paragrafo si analizzeranno gli aspetti teorici del metodo di
misurazione proposto, in particolare sarà evidenziato come affondi le sue
radici teoriche nel modello dei gap (Valdani e Busacca, 1992 e 1995;
Busacca, 1994a) e, quindi, preveda la misurazione integrata di quattro
prospettive per individuare i fondamentali scostamenti che possono
generare l’insoddisfazione del cliente:
1. obiettivi di performance pianificati dalla direzione dell’impresa;
2. obiettivi di performance percepiti ed assimilati dal personale
aziendale;
3. valutazione della performance «oggettivamente» offerta;
4. desideri e percezioni espresse dal cliente.
Il gap di valore verrà presentato come misura sintetica della customer
satisfaction, poiché si manifesta quando la performance desiderata dai
clienti risulta superiore alla loro percezione dell’offerta aziendale;
l’ampiezza di tale scostamento indica il livello di insoddisfazione,
specularmente quando tale gap (performance desiderata-performance
percepita) assume un valore negativo, l’ampiezza dello scostamento indica
il livello di soddisfazione del consumatore. L’ipotesi di fondo è che il
cliente maturi il livello di soddisfazione verso un’esperienza di consumo
valutandone la corrispondenza con il proprio prodotto/servizio ideale,
ovvero che egli abbia, quantomeno a livello implicito, definito il livello di
prestazione che desidera ricevere per ciascuna caratteristica che compone
l’offerta. Gli altri scostamenti saranno considerati come le determinanti del
suddetto stato di insoddisfazione/soddisfazione, quindi verranno presentati
secondo una prospettiva che li riconduce alle due fondamentali
macrocategorie di interventi implementabili per accrescere soddisfazione
del consumatore:
a. il riposizionamento reale, ovvero il potenziamento del prodotto/servizio
oggettivamente offerto dall’impresa → annullamento dei gap connessi
all’integrità dell’offerta;
1
b. il riposizionamento psicologico, ovvero il miglioramento della
percezione del consumatore di tale offerta → annullamento del gap di
percezione.
Da ultimo verrà analizzato, anche se non rientra direttamente tra le cause
che generano insoddisfazione, il gap di consonanza sottolineandone la sua
valenza valenza diagnostica.
Nell’ultimo paragrafo del terzo capitolo si descriveranno le fasi in
cui si dovrebbe articolare tale approccio proposto di gestione e
misurazione della customer satisfaction:
1. la misurazione degli scostamenti presentati nel quarto paragrafo,
rilevando:
- l’entità del gap di valore,
1
Per implementare tale annullamento è necessario prima comprendere: a) quali aspetti del prodotto
effettivamente offerto non sarebbero, se correttamente percepiti dai clienti, grado di soddisfare i clienti, b)
in che misura ciò sia imputabile, rispettivamente, ad aspetti analitici (gap di sintonia), organizzativi (gap
di allineamento e coinvolgimento) e progettuali/realizzativi (gap di progettazione e realizzazione); c)
quali interventi sono idonei a rimuovere gli scostamenti emersi.
- il contributo di ciascuno degli altri scostamenti alla sua
formazione;
2. l’interpretazione dei singoli gap, individuando gli specifici problemi
che li hanno causati;
3. la rimozione di tali errori e problemi, creando una situazione idonea a
minimizzarli sistematicamente.
L’attenzione sarà focalizzata principalmente sulla fase di misurazione, la
quale richiede la predisposizione di un sistema integrato di misurazione per
rilevare in un unico sistema tutti gli scostamenti. Poiché devono essere
considerate le differenti prospettive previste nel modello dei gap, è
necessario effettuare da un lato un’indagine sul campo oltre che sui clienti
anche presso il management e il personale operativo, e dall’altro lato
un’indagine desk che misuri la performance effettivamente offerta. La
presenza di tale misurazione “oggettiva” richiede di restringere l’indagine
ai soli aspetti effettivamente misurabili ma consente di ottenere in sede di
analisi dei risultati delle indicazioni molto precise sugli interventi da
adottare ed in particolare di distinguere, come anticipato, le esigenze di
riposizionamento reale da quelle di riposizionamento psicologico. L’ultima
parte del paragrafo sarà dedicata all’implementazione delle azioni connesse
a tali riposizionamenti, sottolineando come in alcuni casi sia sufficiente il
miglioramento (process improvement) dei processi aziendali, mentre in
altri sia più opportuno per l’impresa riprogettarli radicalmente (business
process reengineering). In questo secondo caso la strategia dell’impresa, la
sua architettura organizzativa e i sui processi dovrebbero essere ripensati
ponendo al centro le attese dei clienti, in modo tale da generare e
trasferirgli il massimo contenuto di valore.
Negli ultimi due capitoli viene presentata l’applicazione concreta,
realizzata nel mercato delle carte prepagate ricaricabili, del sistema
integrato di misurazione proposto in questo lavoro; tale verifica empirica è
stata svolta su cart@perta, la carta prepagata ricaricabile del Gruppo
Bancario Credito Valtellinese. Tale realtà aziendale in cui si è svolta la
ricerca si è rivelato molto importante per la definizione degli specifici
caratteri dell’indagine stessa. Anzitutto è stato proposto al Gruppo il
progetto di misurazione sottolineando come l’approccio prospettato
avrebbe consentito di andare oltre il semplice ascolto della voce del cliente
facendo un’accurata diagnosi delle cause che impediscono all'azienda di
essere competitiva e suggerendo sia gli interventi di breve che le direttrici
di sviluppo più opportune. L’accoglimento di tale proposta ha visto la
condivisione con i vertici del Gruppo degli obiettivi conoscitivi, coerenti
con le esigenze informative della Direzione riguardo cart@perta, da
raggiungere attraverso tale l’indagine. La successiva implementazione
dell’indagine è stata caratterizzata dal costante coinvolgimento della
Direzione marketing di Deltas, la società che svolge la funzione di
direzione e coordinamento dell’intero Gruppo, in particolare il progetto ha
avuto come referente principale il Direttore Marketing, il Dottor Roberto
Grazioli ed è avvenuta una collaborazione continua ed estremamente
efficace con il Product Manager delle carte di pagamento, il Dottor Vittorio
Pontoni. Le prime fasi dell’indagine, quella esplorativa e quella qualitativa,
hanno coinciso con lo svolgimento di uno stage come Assistant Product
Manager delle carte di pagamento presso la Direzione marketing di Deltas;
tale collaborazione è proseguita nei mesi successivi per lo svolgimento
della fase quantitativa ed ha avuto la sua realizzazione in una presentazione
dei risultati finali della ricerca.
Nel quarto capitolo sarà dettagliatamente descritta l’impostazione
della ricerca empirica, inizialmente nel secondo paragrafo verranno
illustrati gli obiettivi conoscitivi assegnati della ricerca, così come sono
stati presentati ed approvati dai vertici del Gruppo Credito Valtellinese. Nel
successivo paragrafo l’attenzione sarà focalizzata su tale realtà in cui si è
svolta l’indagine, presentandone la mission e la cultura aziendale, la
struttura, l’approccio alla customer satisfaction e il prodotto-servizio
oggetto dell’indagine. Nel quarto paragrafo l’attenzione verrà focalizzata
sulla ricerca qualitativa svolta, la presentazione dei due focus group
realizzati evidenzierà come l’esigenza principale che ha caratterizzato il
loro svolgimento sia stata quella di ottenere il set di attributi su cui
successivamente effettuare la fase quantitativa, ovvero come la parte
qualitativa della ricerca nel suo complesso abbia avuto principalmente
finalità propedeutiche alla realizzazione della misurazione quantitativa
della customer satisfaction. Tale successiva fase quantitativa di
misurazione sarà l’oggetto dell’ultimo paragrafo, analizzando i target scelti,
le modalità di realizzazione dell’indagine, la costruzione dei questionari e
l’analisi effettuata. L’attenzione verrà particolarmente concentrata:
a. sulle scelte effettuate per realizzare l’omogeneità tra la misurazione
delle diverse prospettive necessaria per calcolare gli scostamenti:
b. sulla logica di fondo adottata nell’analisi dei risultati ed in particolare
sul sistema di equazioni realizzato per concretizzare la teoria su cui è
stata costruita l’indagine
Nell’ultimo capitolo sono stati presentati i risultati della ricerca
empirica, concentrandosi sul raggiungimento degli obiettivi conoscitivi che
ne hanno caratterizzato l’implementazione. Quindi la logica fondamentale
sottostante alla costruzione di questo capitolo è stata proiettata, con un
approccio molto pragmatico, verso le implicazioni manageriali della
ricerca: nei primi paragrafi viene spiegato il percorso che ha portato
all’individuazione di determinate conclusioni. In particolare l’analisi del
mercato delle carte prepagate ricaricabili mostrerà quali sono i caratteri
distintivi delle carte e le eccellenze su ciascuno di questi aspetti.
Successivamente nel terzo paragrafo verrà presentata la scelta degli
attributi, sei caratteristiche funzionali e due condizioni economiche, su cui
svolgere la fase quantitativa dell’indagine e la costruzione, alla luce delle
suddette conoscenze del mercato e dei risultati dell’indagine qualitativa, di
una scala di prestazione effettiva.
Nel quarto paragrafo saranno illustrati i risultati di tale fase,
rispettando la sequenza delle fasi che caratterizza l’approccio di customer
satisfaction management proposto in questo lavoro: in principio verrà
presentata la misurazione dell’entità del gap di valore e del contributo degli
altri gap alla sua formazione, successivamente saranno interpretati i singoli
scostamenti, considerando prima l’integrità dell’offerta e successivamente
gli aspetti relativi alle percezioni dei clienti. Nell’ultima parte del paragrafo
si presenteranno i risultati della segmentazione effettuata utilizzando le
percezioni dei clienti. L’ultima fase dell’approccio di customer relationship
management, ovvero la proposta degli specifici interventi idonei a
rimuovere gli errori ed i problemi emersi, verrà analizzata nel quinto
paragrafo, nel quale l’attenzione sarà quindi focalizzata sulle implicazioni
manageriali suggerite dall’indagine per implementare un effettivo
orientamento alla customer satisfaction.
Le considerazioni riguardanti la capacità ottenere tali contributi
conoscitivi utilizzando la metodologia proposta saranno presentate nelle
conclusioni