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I. Storia del Gruppo:
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1.1) Storia del Gruppo Volkswagen;
1.1.1)Il Gruppo Volkswagen Oggi;
1.2) Storia del Gruppo VGI;
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1.1) Storia del Gruppo Volkswagen:
Era il 1934 quando Ferdinand Porsche, imprenditore pioniere nel settore automotive, fu incaricato
direttamente dall'Associazione Nazionale delle Industrie Automobilistiche su mandato di Adolf
Hitler, di realizzare un’automobile con peculiarità di economicità, robustezza ed affidabilità in
grado di motorizzare il popolo tedesco.
Il 28 maggio del 1937 a Berlino, veniva fondata con tale obbiettivo la "Gesellschaft zur
Vorbereitung des Deutschen Volkswagens mbH, che nel 1938 fa partire la produzione in serie della
prima Volkswagen, letteralmente l’auto del popolo.
Il modello individuato era il mitico Maggiolino, che venne però effettivamente commercializzato a
partire dal 1945.
Infatti, allo scoppio della II Guerra Mondiale, la fabbrica di Wolfsburg, fu riconvertita per scopi
militari, e lo stabilimento tornò ad essere un’azienda automobilistica soltanto nel 1945 con la
confisca da parte degli Alleati.
Furono gli Inglesi che commissionarono il primo lotto di produzione di 20000 vetture, ed
organizzarono una ramificata rete di vendita e di un servizio cliente orientato anche all’export.
Nel 1949 l’azienda passò nelle mani della
Repubblica Federale Tedesca, che con i modelli
Maggiolino e Transporter, diede un contributo
fondamentale al miracolo economico del
dopoguerra della Germania Federale, e che
consentirono all’azienda tra il 1965 e 1969 tramite
due acquisizioni da cui nacque l’attuale Marca
Audi, a diventare il maggiore Gruppo
Automobilistico in Germania.
L’inizio degli anni 70, fu un momento cruciale per il gruppo che affrontò il periodo della crisi del
golfo che si riflesse anche nel mercato automotive unitamente ad una situazione finanziaria non
florea. La crisi del Gruppo portò ad un riscatto determinante che rappresentò una rivoluzione anche
per l’intero settore dell’automobile.
Ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo tecnologico grazie al passaggio dal motore a trazione
posteriore raffreddato ad aria a soluzioni più moderne che impiegavano motori raffreddati ad acqua
e a trazione anteriore.
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La concomitanza tra sviluppo meccanico e sviluppo stilistico tramite l’affidamento del design
all’Italiano Giorgetto Giugiaro, portarono alla creazione di modelli quali Passat, Golf, Scirocco e
Polo che hanno rappresentato e rappresentano il successo della produzione della Casa di Wolfsburg.
Dopo svariati milioni di esemplari venduti e la leadership praticamente costante nelle vendite del
suo segmento, il Gruppo VW inanella una serie di acquisizioni strategiche al suo mercato.
Nel 1985 la Volkswagen acquista l’iberica Seat, nel 1991 viene rilevato il marchio della Skoda,
mentre nel 1998 vengono accorpati al Gruppo elitari marchi come Bentley, Bugatti e Lamborghini.
L’espansione non si ferma neanche nel nuovo millennio tramite diverse operazioni finanziarie in cui
viene acquisita la quota di maggioranza (70%) di Scania AB, viene integrato nel gruppo il 49,9% di
Porche, diventa socio di maggioranza della Suzuki(19,9%), ed acquisisce il 90,1% di ItaliaDesign
Giugiaro.
1.1.1) Il Gruppo Volkswagen Oggi;
Nata nel 1938, Volkswagen Group unisce 8 Marchi (Volkswagen, Audi, Škoda, Seat, Volkswagen
Veicoli Commerciali, Bentley, Lamborghini, Bugatti) ed impiega circa 340.000 persone nel mondo.
Da Settembre 2009, il Gruppo Volkswagen è diventato il primo costruttore mondiale di automobili
(fonte IHS Global Insight), grazie ad un volume produttivo di 4,4 milioni di veicoli contro i 4
milioni sfornati dell’incontrastata fino ad allora il Gruppo Toyota che ha deciso di dimezzare la
capacità produttiva da 2,1 a 1,1 milioni di pezzi per assecondare il calo della richiesta.
A favore della nuova leadership di Volkswagen c'è l’elemento relativo allo sviluppo dei mercati nei
quali opera.: se Toyota ha infatti grande penetrazione in Giappone, USA e in parte in Europa,
Volkswagen vede crescere la domanda di proprie vetture grazie alla forte presenza europea
(sostenuta dalla politica degli incentivi statali all'acquisto) e in Cina che ha rappresentato
nell’ultimo anno circa un terzo delle consegne globali del gruppo.
1.2) Storia del Gruppo VGI:
La storia di Volkswagen Group Italia S.P.A affonda le sue radici a Bologna nel 1954 sotto il nome di
Autogerma fondata da Richard Gumpert che ottenne il mandato ufficiale di importazione per l'Italia
delle vetture Volkswagen, che già dal 1951 erano distribuite dalla società Mordaci di Padova.
Richard Gumpert, dopo diversi incarichi per l’ambasciata tedesca in giro per l’Europa, nel 1940 è
nominato segretario di legazione presso l'ambasciata di Roma. È la svolta più importante della sua
vita, perché coincide con il nascere di una passione per l'Italia e la sua gente. A prova di tale
sentimento, l'8 settembre 1943 - unico diplomatico tedesco rimasto a Roma - chiede a Berlino di
sospendere i rastrellamenti degli ebrei nella capitale, richiesta che viene accolta. Grazie all'intervento
di Gumpert, viene ripresa, con l'utilizzo di 300 carri ferroviari la distribuzione dei pacchi che i
familiari inviano dall'Italia ai reclusi nei lager in Germania. Per tali gesti merita la medaglia d'oro
della Croce Rossa Italiana.
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Voltata la triste pagina della II Guerra Mondiale, Gumpert affronta lo scetticismo del contesto nel
fornire vetture tedesche agli Italiani impostando la rete di vendita e di assistenza cercando e
scegliendo personalmente, con lunghi viaggi da un capo all'altro del paese, uno per uno i primi
concessionari.
Già nel 1954 può contare su 46 punti vendita su tutto il territorio nel quale vi lavoravano fin
dall'inizio meccanici appositamente addestrati da Wolfsburg. Particolarmente sensibile era per
Gumpert l’elemento di assistenza dei servizi assistenziali, con il costante sviluppo del servizio
ricambi che già nel 1956 poteva contare su un magazzino a Bologna di 6000m² collegato
direttamente alla ferrovia.
Il tutto, oltre per la necessità di assistere i numerosi turisti tedeschi in viaggio nella penisola Italica,
è organizzato in funzione di quella liberalizzazione delle importazioni che, dal 1962, comincerà a
decretare il successo commerciale dei Marchi rappresentati dall’Autogerma in Italia.
Fig1: Il fondatore Gerhard Richard Gumpert e i Collaboratori tecnici di Autogerma a Bologna
Nel 1959 il mensile “Quattroruote” decide di sfidare la proverbiale affidabilità dei modelli
Maggiolino provando due vetture di serie sul percorso autostradale Milano-Bologna, viaggiando
sedici volte tra le due città senza fermarsi. La Volkswagen supera la prova e si avvia a divenire,
anche grazie alla favorevole congiuntura economica che fa diminuire il prezzo della benzina, una
delle auto straniere più vendute nel nostro Paese negli anni a divenire.
Sostenuta dal buon andamento delle vendite dopo il 1962, la rete Autogerma si trova a gestire una
crescita dei passaggi in officina per le manutenzioni ordinarie e straordinarie e un maggior volume
di auto usate da trattare.
In proposito, la società vara un piano per l'implementazione delle strutture delle aziende
concessionarie. Si sviluppa, così, la prima collaborazione tra aziende concessionarie e l'ufficio
tecnico dell’Autogerma, appositamente predisposto per offrire consulenza in tutte le fasi; dalla
scelta del terreno al progetto definitivo.
La crescita dell’organizzazione dell’Autogerma è rapida, tanto che, nel 1964, la rete può contare su
141 concessionarie, presso cui lavorano 4218 collaboratori e su 561 officine di assistenza con 1800
meccanici specializzati.
Nel decennio che va dal 1965 al 1975 la società Autogerma diventa s.p.a. (1973), vede aumentare
notevolmente i propri numeri sia nei bilanci, quote di mercato, e collaboratori.
Nel 1965 viene aperto il nuovo magazzino generale ricambi a Verona, città scelta in funzione alla
favorevole posizione logistica. La direttrice del Brennero assicura infatti un collegamento diretto tra
il punto di origine a Kassel e Verona in prossimità del quale scorrono le vie di traffico principali che
percorrono l’Italia da Nord a Sud e da Est ad Ovest.
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Nel 1970 viene venduta a Potenza l’auto numero 250mila a marchio Volkswagen dall’Autogerma
che nel 1973, oltre a trasferire anche la sede amministrativa a Verona rafforzando il legame con la
città, cambia statuto societario quotandosi sul mercato della borsa italiana e diventando così s.p.a.
Dall’inizio degli anni 70, si può dire che avviene l’ascesa in termini numerici che consentì anche ad
Autogerma S.p.A. di assumere una primaria importanza nel panorama economico italiano.
Sulle strade italiane circolano nel 1976 oltre 600.000 autoveicoli del gruppo Volkswagen. Questo
oltre che per la competitività delle vetture distribuite, deriva anche dalla qualità del servizio offerto
in nome del quale, in quell’anno, Autogerma incentiva una competizione tra Service Partner.
Nel 1977 vengono consegnate 40.670 auto del gruppo, con una penetrazione sul
mercato nazionale pari al 3,9%. Con 158.000 auto vendute nelle 1985, il parco circolante
Volkswagen ed Audi in Italia raggiunge un altro valore record: 1,5 milioni di autoveicoli. Nello
stesso anno Autogerma diventa consociata al 100% del Gruppo Volkswagen AG con la nomina del
nuovo AD Axel Schlessinger.
Nel 1990, la quota di mercato dell’Autogerma ha superato per la prima volta il 10% (241.718
vetture) e l’anno successivo, viene fondata la Società Fingerma con lo scopo di facilitare la vendita
al cliente.
Nel 1994 avviene il trasferimento nell’attuale sede in via Richard Gumpert all’interno ad un’area di
152.000mq presso il Quadrante Europa. Vengono inaugurati sia il palazzo uffici che il Centro
Distribuzione Ricambi, che con una superficie coperta di 52.000mq è il fiore all’occhiello della
sede. Nello stesso anno avviene l'incorporazione di Škoda Italia e Seat Italia.
Fig2: Foto Sede dall’alto
Nel 1996 Autogerma viene acquisita dalla Lamborghini Holding S.p.A. di Santa’Agata Bolognese
che, tramite la capogruppo Audi, fa anch'essa parte del Gruppo Volkswagen.
Nel 2007 Autogerma S.p.a abbandona la sua vecchia ragione sociale diventando Volkswagen Group
Italia S.p.A.
Le marche del gruppo VW distribuite da VGI oggi vantano una quota di mercato pari a 11,3 %.
in Italia un totale di ….punti di vendita e assistenza, dedicati ai diversi cinque Marchi del Gruppo
collaboratori diretti sono …., a cui si devono aggiungere circa ….persone che operano nelle ….
Aziende concessionarie e nei …. Service Partner
Il 2009 si è chiuso nonostante la crisi economica generalizzata a tutti i settori con un risultato in
termini di fatturato positivo di …. miliardi di euro e con un aumento del …rispetto al 2008. Il
risultato storico può confermare il trend in crescita degli anni precedenti.