che in modo diverso cercano di spiegare i diversi aspetti che caratte-
rizzarono il periodo vittoriano. Baiano e Fraioli in Dickens e il suo
tempo (1998)cercano invece di collegare la situazione storica dell’In-
ghilterra del XIX secolo a Hard Times .
Gli studi sulla rivoluzione industriale sono vari, tra questi sono sta-
ti utilizzati La rivoluzione industriale in Inghilterra (1992) di
Wrigley e La rivoluzione industriale (1988) di Castronovo.
Studi di storia del movimento operaio (1972) di Hobsbawm e Storia
delle Unioni Operaie in Inghilterra (1906) sono saggi essenziali per
lo studio delle trade unions ossia dei “sindacati”.
Le opere che trattano il contesto linguistico sono meno numerose;
per lo studio della lingua inglese nell’Ottocento è indispensabile
l’ opera Nineteenth- Century English (1996) di Bailey, che è intera-
mente dedicata all’argomento. Per l’analisi della lingua e delle classi
sociali nell’Inghilterra vittoriana l’unico volume che è stato possibile
reperire è Language and Class in Victorian England (1984) di
Phillipps.
Per l’analisi critica del romanzo sono state utili le opere The
Great Tradition (1962) di Leavis e Linguistics & the novel
2
(1977) di Fowler.
Il dizionario A Dictionary of Epithets and Terms of Address
(1990) di Dunkling è stato essenziale per l’ individuazione dei
termini allocutivi presenti nei dialoghi di Hard Times , men-
tre l’ opera di Gerson, Sound and Symbol in the Dialogue
of Charles Dickens (1967), è stata adoperata per lo studio della
lingua dei vari dialoghi presi in considerazione.
0.3. Articolazione del lavoro
La tesi consiste di tre capitoli: il primo sul contesto storico, il
secondo sul contesto linguistico e il terzo sulla lingua di Charles
Dickens. Fa parte della tesi anche una scheda bio-bibliografica, in
cui vengono presi in considerazione gli avvenimenti principali della
vita di Dickens e dove vengono indicate le varie opere da lui pubbli-
cate.
Il capitolo sul contesto storico cerca di trovare un collegamento
tra Hard Times e gli eventi che caratterizzarono l’età vittoriana:
la rivoluzione industriale, il lavoro in fabbrica, il sistema pedago-
gico, l’istruzione, le unioni operaie.
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Il primo paragrafo del capitolo sul contesto linguistico collega
la situazione della lingua inglese nell’Ottocento alla lingua di Hard
Times . Il secondo paragrafo è dedicato al rapporto tra lingua
e classe sociale, sia per le classi inferiori che per i nobili.
Il primo paragrafo del terzo capitolo, sulla lingua di Charles
Dickens, presenta Hard Times attraverso una sintesi della trama
e la presentazione dei personaggi principali. Il secondo paragrafo
è dedicato all’ analisi sociolinguistica dei dialoghi del romanzo.
Il glossario comprende i termini allocutivi e slang attestati in
Hard Times (1854).
N. B.
Nel corso della tesi è stata utilizzata la seguente sigla:
HT = Hard Times di Charles Dickens, Londra, Penguin Books, 2003.
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SCHEDA BIO-BIBLIOGRAFICA
1812- Charles John Huffman Dickens nasce il 7 febbraio a Land-
port, presso Portsmouth, secondo degli otto figli di John
Dickens e di Elizabeth Barrow.
1815- In seguito al trasferimento del padre, impiegato dell’ufficio
stipendi della marina, va ad abitare a Londra, in Norfolk
Street, nel quartiere di St. Pancras.
1816- Si trasferisce con la famiglia a Chatham nel Kent.
1821- Inizia gli studi: frequenta una scuola a Chatham, guidata da
William Giles, un pastore battista.
1822- Si stabilisce con la famiglia in Bayham Street, in uno dei
quartieri più poveri della città, Camden Town.
1823- Inizia a lavorare in una fabbrica di lucido da scarpe per sei
scellini alla settimana. Il padre viene incarcerato nella pri-
gione per debitori insolventi di Marshalsea a Londra.
1824- Abbandona la fabbrica e riprende gli studi presso la Wel-
lington House Academy.
1827- Lascia la scuola e trova impiego come fattorino presso lo
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studio legale Ellis & Blackmore.
1829- Impara la stenografia da autodidatta e diviene cronista
parlamentare freelance.
1830- Si innamora di Maria Beadnell, figlia di un funzionario
di banca che lavora in Lombard Street, la via londinese
degli affari.
1831- Inizia a lavorare come cronista per The Mirror of the
Parliament.
1832- Diventa cronista parlamentare per il giornale True Sun.
1833- Interrompe il legame con Maria Beadnell. A dicembre
pubblica ‘A dinner at Poplar Walk’ sul Monthly Maga-
zine.
1834- Viene assunto come cronista dal Morning Chronicle,
sul quale pubblica cinque ‘ Street Sketches’.
1835- Pubblica su The Evening Chronicle venti ‘Sketches of
London’.
1836- Sposa Catherine Hogarth. A novembre cessa la colla-
borazione con The Morning Chronicle. A dicembre
conosce John Forster. Viene pubblicata in volume la
prima serie di bozzetti apparsi sul The Morning Chro-
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nicle col titolo Sketches by Boz.
Nel mese di aprile inizia la pubblicazione di The
Picwick Papers.
Mette in scena presso il teatro St.James The Strange
Gentleman.
1837- Si trasferisce con la famiglia al numero 48 di Doughty
Street. Sulla rivista Bentley’s Miscellany pubblica a
puntate Oliver Twist, or the Parish Boy’s Progress.
Assume l’amico John Forster con la funzione di con-
sulente letterario.
1838- Ad inizio anno si reca nello Yorkshire con H.K. Brow-
ne, illustratore dei Pickwick Papers.
Trae ispirazione dal sistema scolastico locale per il
romanzo Nicholas Nickleby, il cui primo fascicolo
appare nel mese di aprile.
1839- Si trasferisce al numero 1 di Devonshire Place, Regent’s
Park.
1840- Ad aprile inizia la pubblicazione del settimanale Master
Humphrey’s Clock, a cui segue la pubblicazione a pun-
tate di The Old Curiosity Shop.
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1841- Nel mese di giugno si reca nella città di Edinburgo. Pub-
blica su Master Humphrey’s Clock il romanzo storico
Barnaby Rudge.
1842- Intraprende un viaggio in nave da Liverpool alla città
americana di Boston. Visita Philadelphia e il sud degli
Stati Uniti, l’ovest, le cascate del Niagara e Montreal in
Canada (gennaio-giugno).
Nei mesi di ottobre e novembre si reca in Cornovaglia,
accompagnato da John Forster.
Ad ottobre dà alle stampe American Notes che riflette
la sua delusione verso la società statunitense. A fine
anno inizia la pubblicazione mensile di Martin Chuz-
zlewit.
1843- In un discorso a Manchester parla dell’importanza del-
l’istruzione per i più poveri.
In dicembre pubblica A Christmas Carol.
1844- A luglio pubblica The Chimes: a Goblin Story, rac-
conto di Natale.
Parte per l’Italia: dal 16 luglio risiede a Genova, prima
presso Villa Bagnerello (Villa di Bella Vista) e in se-
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guito presso Palazzo Peschiere.
1845- Continua il viaggio in Italia: visita i siti storici di Ro-
ma e di Napoli. Pubblica The Cricket on the Hearth,
terzo libro di Natale.
1846- A maggio pubblica Pictures from Italy. Inizia la pub-
blicazione in puntate mensili di Dombey and Son, con
cui inizia una critica ai mali della società vittoriana.
Soggiorna nella città di Losanna presso la residenza
di Rosemont.
In dicembre pubblica il quarto racconto di Natale
The Battle of Life.
1847 - Il 28 febbraio torna a Londra da Parigi.
1848- Collabora con la compagnia di attori dilettanti Ama-
teur Players in qualità di attore e regista. Il 19 di-
cembre pubblica l’ultimo racconto di Natale The
Haunted Man.
1849 - Il 30 aprile pubblica la prima delle puntate settima-
nali di David Copperfield.
1850 - A maggio inizia la pubblicazione del settimanale
Household Words.
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1851- Inizia la pubblicazione di A Child’s History of
England. Si trasferisce con la famiglia a Tavistock
House.
1852- Dà alle stampe il primo fascicolo mensile di Bleak
House.
1853- Visita la Svizzera in compagnia di Wilkie Collins.
1854- A gennaio si reca a Preston nel Lancashire per
osservare la situazione di malcontento che aveva
portato ad una serie di scioperi.
Tra il primo aprile e il 12 agosto pubblica su
Household Words il romanzo Hard Times.
1855- A partire dal mese di ottobre è a Parigi con la fa-
miglia. A dicembre inizia la pubblicazione in
puntate mensili di Little Dorrit.
1856- Nel mese di marzo acquista la tenuta di Gad’s
Hill Place nel Kent.
1857- Conosce la giovane attrice Ellen Lawless Ter-
nan. A settembre si reca nella regione del Cum-
berland con Wilkie Collins; pubblica a puntate
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The Lazy Tour of Two Idle Apprentices.
1858- Rende ufficiale la separazione dalla moglie. Tra
agosto e novembre compie una tournée di letture
pubbliche dei suoi romanzi in Irlanda e in Scozia.
1859- Tra aprile e novembre pubblica sulla sua nuova
rivista settimanale All the Year Round il romanzo
storico A Tale of Two Cities.
1860- Si stabilisce in maniera permanente nella resi-
denza di Gad’s Hill. A dicembre inizia la pub-
blicazione settimanale di Great Expectations.
1861- Si dedica alla lettura pubblica dei suoi romanzi a
Londra.
1865- Termina la pubblicazione mensile di Our Mutual
Friend.
1867- A gennaio inizia una lunga tournée di letture che
lo porta di nuovo in America. Nonostante le sue
condizioni di salute stiano peggiorando, visita
New York, Boston e Washington.
1870- Il 9 giugno muore in seguito a un’emorragia ce-
rebrale a Gad’s Hill. Viene sepolto nell’abbazia
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di Westminster. A settembre esce l’ultima pun-
tata dell’incompiuto The Mistery of Edwin
Drood.
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I.1. L’era vittoriana
Il 20 giugno 1837, Vittoria, figlia di Edoardo e di Vittoria Maria
Luisa di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, salì al trono del Regno Unito
succedendo in linea dinastica a Guglielmo IV: ebbe così inizio la
cosiddetta era vittoriana, che si concluse nel 1901, con la morte
della regina Vittoria (Baiano-Fraioli 1998: 3).
Alcune questioni importanti della prima parte dell’era vittoriana
sono la situazione religiosa, l’istruzione, l’espansione nel sistema dei
trasporti, le condizioni di vita nelle zone rurali e in quelle industriali.
La riforma elettorale del 1832 è una premessa importante per il
periodo denominato vittoriano e costituisce l’apice delle riforme poli-
tiche con l’estensione del diritto di voto e una completa ristruttura-
zione della rappresentanza parlamentare.
Il problema principale che portò alla richiesta di una riforma elet-
torale era quello di città in piena espansione come Birmingham,
Leeds e Manchester che non erano rappresentate da alcun deputato,
mentre esistevano ancora dei distretti (i cosiddetti rotten boroughs,
vale a dire borghi marci) in cui gli aventi diritto al voto non supera-
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vano il numero di cento. Con la riforma del 1832, una cinquantina
di rotten boroughs vennero aboliti e le grandi città industriali potero-
no contare su una rappresentanza prima inesistente (Marenco 1996:
IV, 478).
Charles Dickens in Hard Times (1854) attaccò la classe politica,
attraverso la squallida figura di James Harthouse, politico per
profitto, il quale, apatico e indifferente, asserisce la sua astensione
da qualsiasi convincimento sull’esercizio di governo e da ogni
pensiero politico:
‘I have not so much as the slightest predilection
left. I assure you I attach not the least importance
to any opinions. The result of the varieties of
boredom I have undergone (unless conviction is
too industrious a word for the lazy sentiment I
entertain on the subject), that any set of ideas
will do just as much good as any other set…’
(HT: 129).
“Non mi resta neppure la benché minima predile-
zione - non attribuisco importanza ad alcuna idea
specifica, ve lo assicuro. Ho una vasta esperienza
della noia e da essa ho tratto la convinzione (sempre
che questo termine non risulti troppo impegnativo,
e quindi inadeguato a descrivere la sensazione di
tedio che provo al riguardo) che ogni sistema di
idee si equivalga, nel bene come nel male.”
La situazione religiosa era caratterizzata dalla divisione tra gli
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Anglicani e i protestanti non appartenenti alla Chiesa d’Inghilterra,
che si attuava anche nei quartieri di Londra: mentre gli uni erano
più numerosi in quelli dove i residenti erano di una classe sociale
superiore, gli altri in quelli dove abitavano gli operai più agiati
(London History Atlas 1991: 97).
Il contrasto tra Anglicani e sette dissenzienti era molto forte e anche
i loro luoghi di culto erano diversi: per i primi erano le Chiese, per
le sette erano le cappelle (Trevelyan 1944: 639-640).
Il travaglio di un’epoca è implicito nella capillare presenza di gruppi
religiosi e Dickens, per sottolinearlo, in Hard Times , scrisse sulla
presenza delle numerose sette e sullo zelo religioso che si pote-
va osservare nella fuligginosa Coketown: ‘the perplexing mystery of
the place was, who belonged to the eighteen denominations?’ (HT:
28), “Gravava innanzitutto sulla città un mistero imbarazzante: chi
erano i membri delle diciotto congregazioni religiose?”.
Nel campo dell’istruzione si andava affermando il sistema della
Public school: non si trattava di scuole pubbliche e benché assimila-
bili alle scuole private, esse perseguivano un interesse educativo
pubblico. In quanto scuole di grammatica, anche le Public schools
in origine ebbero un curriculum basato sullo studio del latino e del
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