professionisti facilmente manovrabili, il denaro è stato la causa che forse ha maggiormente spinto uomini
e donne alla “professione”
5
. Prima di procedere nella descrizione dell’evoluzione storica dello spionaggio
militare, preciso che sostanzialmente l’attività delle spie contemporanee è identica a quella degli antichi,
poiché oggi come allora essa si basa su tre fasi: acquisizione delle informazioni, protezione e trasmissione
delle stesse
6
. Sono invece cambiate le tattiche e le tecniche, che si sono adeguate allo sviluppo tecnologico
degli strumenti utilizzati in queste tre fasi
7
.
Fatta questa premessa, secondo alcuni studiosi, l’invenzione di alcuni dei più importanti metodi di
spionaggio e controspionaggio è da attribuire ad Alessandro il Grande
8
. Il Macedone infatti, oltre ad
essere noto per avere per rivoluzionato l’uso della cavalleria per fini offensivi, organizzò per la prima volta
un ufficio strutturato intorno alle informazioni raccolte da particolari agenti inviati nei paesi nemici.
Inoltre questi ultimi si dedicavano alla divulgazione di false notizie sulle mosse militari di Alessandro, in
modo da confondere i generali avversari. Per tornare a quanto detto in precedenza, cioè a come l’azione
degli agenti sia rimasta sostanzialmente identica, si potrebbe far notare come questa tecnica sia stata
utilizzata dall’ammiraglio Nimitz prima della battaglia delle Midway durante l’ultimo conflitto mondiale
9
.
In ogni epoca, preoccupazione degli agenti segreti è sempre stata la protezione della comunicazione.
A Giulio Cesare è attribuito il merito di avere sperimentato il primo cifrario basato sulla trasposizione
alfabetica
10
. In generale si può affermare che già dall’antichità tutti i governi ricorrevano costantemente ad
un “servizio di informazione” diviso in spionaggio (mirato a carpire informazioni all’estero spesso usando
atti illegali) e controspionaggio (finalizzato a frapporre ostacoli all’attività di spionaggio dei nemici). Un
servizio di informazione molto efficiente fu quello dell’ Impero bizantino, che diffuse i propri agenti in
tutti i Paesi del mondo allora conosciuto travestendoli da mercanti.
Durante il Medioevo, nel primo periodo delle rivalità feudali e in quello successivo della lotta per la
creazione degli Stati nazionali, la figura del doppiogiochista domina le cronache dell’epoca
11
. Emblematico
5
Ibidem.
6
Cfr.: MARIO MORI, Intelligence e sicurezza nazionale da «http://www.sisde.it/Gnosis/Rivista7.nsf/ServNavig/7».
7
Ad esempio oggi nella fase di ricerca e acquisizione delle informazioni i servizi segreti non si servono più solo delle fonti umane (HUMINT
Human Intelligence), ma anche di fonti elettromagnetiche (SIGINT, Signal Intelligence; ELINT, Electronic Intelligence; IMINT, Imagery
Intelligence) e aperte (OSINT, Open Sources Intelligence), costituite da documenti, studi, stampa e Internet; da Ibidem.
8
Cfr.: PIERO PIERONI; Da Alessandro Magno a Mata Hari, in Storia Illustrata, n ° 144, novembre 1969, Arnoldo Mondadori Editore pag. 22.
9
Ibidem.
10
«…in esso era sufficiente sostituire ogni lettera con quella che la seguiva, dopo avere effettuato lo slittamento di tutte le lettere
dell’alfabeto normale di un certo numero di posti prestabilito.
ESEMPIO:
ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ (alfabeto in chiaro)
XYZABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVW (alfabeto cifrato)
Testo chiaro: ALEA IACTA EST
Testo cifrato: XIBX FXZQX BPQ
Quindi, il testo cifrato è stato ottenuto slittando di tre posti tutte le lettere dell'alfabeto in chiaro»
in FRANCO EUGENI e DANIELA TONDINI (a cura di), La crittografia, da «http://www.apav.it/La%crittografia.pdf».
11
Cfr.: PIERO PIERONI; op. cit. pag. 23.
2
fu Sir Thomas Tuberville. Egli, amico e consigliere di Re Edoardo I d’Inghilterra era in realtà al servizio di
Filippo IV di Francia, che lo aveva liberato a assoldato dopo la cattura in battaglia; fu però scoperto e
decapitato
12
. Nel Rinascimento lo spionaggio più brillante fu messo in campo dallo Stato Pontificio e dalla
Repubblica di Venezia. La “Serenissima” aveva ambasciatori e consoli che agivano più come spie che
come diplomatici, per questo fino a tutto il Rinascimento, gli ambasciatori furono guardati con una certa
diffidenza
13
.
Con la Riforma fece la sua comparsa la “spia per ideologia”. Molti uomini e donne di tutti i paesi decisero
di tradire la propria patria per mettersi al servizio di una delle due confessioni in lotta
14
. All’epoca il
primato in materia spettava alla Spagna; prova può essere il fatto che l’ambasciatore inglese a Parigi, Sir
Edward Stafford, era il principale delatore di Filippo II. Stafford tra l’altro informò minuziosamente il
sovrano sui movimenti della flotta di Drake, pronta a salpare contro l’Invincibile Armada
15
. Potremmo
notare che comunque lo spionaggio non risultò decisivo nello scontro navale; tuttavia questa
affermazione è solo parzialmente esatta, dato che va rilevato come nella vicenda si inserì Sir Francis
Walshingham, l’uomo che nel 1573 fondò il servizio segreto inglese
16
. Il servizio di controspionaggio di
Walshingham, oltre a smascherare Stafford, lo assoldò alla causa inglese e, grazie al contributo dell’ex
informatore spagnolo, riuscì a conoscere il nome di tutti gli agenti al servizio di Filippo II in Gran
Bretagna
17
. Richelieu rafforzò la sua abilità diplomatica grazie ad una rete di informatori, comandata da un
certo Padre Giuseppe
18
. Il frate fu in grado, nell’ interesse dei Francesi, di far “scatenare Gustavo Adolfo
di Svezia contro gli Asburgo, di far sollevare i cechi protestanti contro il dominio austriaco e a
sconvolgere i piani del Duca di Buckingham a congiurare con i musulmani dell’Africa del Nord contro la
cattolica Spagna”
19
. Cresceva anche il servizio segreto inglese; con l’appoggio del Dipartimento
dell’Informazione, “Cromwell portava alla cintura i segreti di tutti i principi d’Europa”
20
. Thurloe, il capo
di tale dipartimento, si fidava solo del denaro ed era convinto che con esso fosse possibile comprare
qualsiasi persona. Difficile dargli torto dato che, per esempio, l’ambasciatore inglese a Pietroburgo pagava
regolarmente una certa Caterina, divenuta in seguito celebre come Zarina Caterina la Grande
21
.
12
Ibidem.
13
Cfr.: FRANCO FUCCI, Spie per la libertà, Mursia 1983, pag. 8.
14
Cfr.: PIERO PIERONI; op. cit. pag. 23.
15
Ibidem.
16
Cfr. JEAN PIERRE ALEM, op.cit., pag. 8.
17
Cfr.: PIERO PIERONI; op. cit. pag. 23.
18
Ibidem.
19
Ibidem..
20
Cfr.: JEAN PIERRE ALEM, op.cit., pag. 8
21
Cfr.: PIERO PIERONI; op. cit. pag. 23
3
Napoleone farà dello spionaggio un Servizio di Stato Maggiore, facendolo diventare un’organizzazione
importante quanto qualsiasi altra Arma dell’esercito
22
. Durante il suo impero , gli infiltrati cercheranno
persino di fare il doppionullgioco all’interno del ser vizio di informazione dei paesi stranieri. Karl Schlmeister
divenne addirittura capo del servizio di informazioni militari austriaco!
23
. Schulmeister, fornendo a
Bonaparte informazioni militari estremamente preziose, fu, se non il principale, un protagonista
importante della vittoria napoleonica di Ulm che aprì alla armate francesi le porte di Vienna. I servizi di
sicurezza però furono a Napoleone in parte fatali: le informazioni raccolte sugli ultimi suoi piani dalla rete
messa in moto dal colonnello Hardinge, poi passate a Wellington, furono decisive durante la battaglia di
Waterloo
24
.
Più recente è la costituzione dell’organizzazione spionistica tedesca, istituita a metà ‘800 da Wilhelm
Stieber, da alcuni considerato il fondatore dei moderni servizi di spionaggio. Quel che è certo è che
Stieber inaugurò una nuova strategia, quella “dell’informazione globale”
25
. Si calcola che prima della
guerra franconullprussiana erano state da lui inviate in Francia più di 10000 spie; esse studiarono per lui oltre
a tutti i caratteri dell’esercito francese, anche l’agricoltura, le infrastrutture, gli stoccaggi e le situazioni
politiche locali di tutta la Francia
26
.
A fine secolo esplode in Francia il caso Dreyfus, il capitano condannato nel 1894 (ma assolto nel 1906)
per avere passato ai Tedeschi documenti militari segreti. L’Affaire Dreyfus, legato soprattutto all’emergere
delle prime crociate antiebraiche, è comunque importante nella nostra prospettiva poiché per la prima
volta nella storia si parlò apertamente di servizi segreti militari nell’opinione pubblica
27
. Nel corso del XX
sec. il ruolo dei servizi segreti cresce esponenzialmente; prova di questo è che essi iniziano a dipendere da
un proprio Stato Maggiore, sempre più influente e in grado di condizionare l’operato di polizia e
governanti
28
. Ad inizio secolo acquistarono maggiore importanza i collaboratori e i fiancheggiatori
“occasionali”, generalmente uomini e donne senza scrupoli, interessati ad elevati guadagni
29
. Anche i
doppiogiochisti mantengono un ruolo di primo piano; uno dei più illustri “traditori” fu il colonnello Redl,
capo del controspionaggio austronullungarico, ma in re altà alle dipendenze di Mosca. Egli per 10 anni, dal
1903 al 1913, passò ai Russi tutti i piani del proprio Stato Maggiore. Secondo esperti austriaci Redl fu
responsabile della morte di 200.000 austriaci nella guerra tra Austria e Serbia
30
. Si tolse la vita al momento
22
Ivi, pag. 24.
23
Cfr.: JEAN PIERRE ALEM, op.cit., pag. 9.
24
Ibidem.
25
Ivi, pag. 10.
26
Ibidem.
27
Cfr.: RENZO ROSSOTTI, op. cit. , pag 14
28
Cfr.: PIERO PIERONI; op. cit. pag. 25
29
Ibidem.
30
Cfr.: RENZO ROSSOTTI, op.cit. , pag. 22.
4
del suo smascheramento. Si compivano i primi passi anche in campo legislativo; facendo un passo
indietro di pochi anni, tra il 1886 e il 1896, le principali potenze dell’epoca crearono una propria
legislazione volta a punire le spie. Generalmente tali norme prevedevano pene blande in tempo di pace,
ma fucilazione o impiccagione in tempo di guerra
31
.
Fucilata all’alba fu Margaretha Zelle McLeod, meglio conosciuta come Mata Hari. Spesso citata come
esempio dell’incompetenza femminile nella professione
32
, ha tuttavia una vasta letteratura a lei dedicata,
probabilmente più come conseguenza del suo fascino esotico, piuttosto che come riconoscimento di
ardue imprese. Potremmo però prenderla come icona di un’epoca, la Belle Époque, poiché Mata Hari,
olandese trapiantata come ballerina in Francia, decise di servire occasionalmente lo Stato tedesco per
mantenere la sua vita di sfarzi
33
. Donna che riportò invece successi per i Tedeschi durante la Prima
Guerra Mondiale fu Anna Maria Lesser o “Fraulein Doktor”, la quale organizzò una vasta rete spionistica
mirata a carpire informazioni sui movimenti della flotta inglese
34
. La Prima guerra mondiale offre molte
altre avventure e nomi che è impossibile rievocare in questa breve introduzione. Mi limiterò a segnalare
che il periodo in questione vide la messa in atto delle prime operazioni dei moderni Servizi di
informazione inglesi, riconducibili al Secret Intelligence Service (SIS), servizi che ebbero un ruolo
determinante nell’ingresso degli USA nel conflitto, riuscendo a intercettare e decifrare un messaggio
tedesco compromettente passato alla storia come Codice Zimmermann (Zimmermann, ministro degli
Affari Esteri tedesco chiedeva nel messaggio al suo ambasciatore in Messico di tentare di coinvolgere
Messico e Giappone contro gli USA)
35
. Citerò anche il servizio francese, sicuramente meno spettacolare di
quello inglese, che con l’agente Charles Lucieto inviato in Germania, riuscì ad impossessarsi del segreto
sulla composizione dei gas asfissianti; questa azione fu fondamentale per realizzare le maschere antinull gas ed
evitare altre innumerevoli morti
36
. Era un primo “spionaggio tecnologico” che sarà campo privilegiato
degli agenti dell’era bipolare
37
. Nei 20 anni tra le due guerre i servizi di spionaggio e controspionaggio dei
vari Paesi si dedicarono all’ammodernamento delle organizzazioni, al rinnovo dei quadri e dei mezzi di
comunicazione e di riproduzione dei documenti
38
.
Duarante la Seconda Guerra mondiale, periodo a cui è dedicato il lavoro, il ruolo dei servizi di
informazione fu ancora più esteso; la sua crescita di importanza continuò senza interruzioni, e forse
questo sviluppo non si è ancora arrestato neppure oggi. Guardiamo ad esempio il mondo
31
Cfr.: PIERO PIERONI; op. cit. pag. 25.
32
Cfr.: RENZO ROSSOTTI, op.cit. , pag. 34.
33
Ivi, pag. 36.
34
Cfr.: PIERO PIERONI; op. cit. pag. 26.
35
Cfr.: JEAN PIERRE ALEM, op.cit., pag. 75.
36
Ivi, pag. 12.
37
Ivi, pag. 13.
38
Cfr.: RENZO ROSSOTTI, op.cit. , pag. 42.
5
contemporaneo; il pantano dell’ Iraq o dell’ Afghanistan dimostra come oggi siano cambiati gli attori dei
conflitti e come sia fondamentale possedere un’efficiente organizzazione in grado di conoscere e
interpretare un nuovo nemico, il terrorismo, che si fa sempre più inafferrabile. Forse anche la sostituzione
nel novembre 2006 del Segretario della Difesa Donald Rumsfeld con l’ex capo della CIA Robert Gates
potrebbe essere interpretata in tale ottica.
6