5
aziende alberghiere intese in senso stretto (cioè strutture ricettive specificamente
riconducibili agli alberghi). Infatti, il settore turistico – alberghiero è
estremamente ampio e composito, in esso potendosi distinguere due diverse
componenti fondamentali: la componente alberghiera e la componente turistica
non alberghiera. Del settore propriamente detto fanno parte tutte le strutture
ricettive (alberghi, case - albergo, villaggi turistici, campeggi, ecc.) dislocate
sull’intero territorio nazionale ed operanti con caratteristiche strutturali e di
funzionamento tra loro non di rado eterogenee.
Nella successiva trattazione, l’attenzione è conseguentemente dapprima
focalizzata sull’analisi dei fattori settoriali tipici, idonei a meglio definire le
problematiche di governo ed a delimitare il campo di indagine, sulle
caratteristiche peculiari dell’offerta alberghiera, sia in termini strutturali sia di
funzionamento, e sulle relative dimensioni classificatorie qualificanti.
Nel proseguo, assumono invece particolare rilevanza la composizione del
capitale delle imprese alberghiere per proseguire poi con i vari finanziamenti che
le imprese in oggetto possono ottenere con riferimento sia al finanziamento
privato sia pubblico a livello Regionale, Statale e Comunitario - europeo.
Concludendo con una panoramica sui finanziamenti alle imprese turistiche
che attuano gli altri paesi.
6
Capitolo Primo
Caratteri generali del turismo
1.1 Turismo e tempo libero
Il turismo è un prodotto tipico e complesso della società industriale, è un
fenomeno che ha origine dal viaggio e dal soggiorno temporaneo dei non
residenti, meglio ancora, “è l’insieme dei rapporti e dei fenomeni risultanti dal
viaggio e dal soggiorno dei non residenti in una località, purché questo soggiorno
non crei una residenza e nessun’attività lucrativa vi sia collegata”1. Il turismo si
sviluppa con l’avvento della società industriale, e con essa assume nuove
caratterizzazioni con la trasformazione della stessa in società postindustriale. In
questo contesto lo sviluppo del turismo si spiega soprattutto, ma non
esclusivamente, come conseguenza sia dell’alienazione dell’uomo nel lavoro, sia
dalla sua maggiore disponibilità di tempo libero e di reddito. La disponibilità di
tempo libero (inteso come ferie annuali o come disponibilità di giorni nella
settimana e come maggior numero giornaliero d’ore libere) e di reddito inducono,
infatti, a svolgere alcune attività o ad intraprendere iniziative che consentono di
uscire da quella che è la quotidianità per andare alla ricerca, nel tempo libero, di
una completezza del proprio modello di vita: il viaggio turistico si caratterizza
sempre di più come la principale modalità per soddisfare quest’esigenza.
1
Hunzicher W., Krapf K., Grundriss der Allgemeinen Fremdenverkehrslere, Polygraphische
Verlag Ag, Zurigo 1972.
7
Non si vuole affrontare la completa discussione intorno al tempo libero, ma
semplicemente sottolineare come una sua diversa strutturazione incida in misura
diversa sulla formazione della domanda turistica.
Secondo concezioni più recenti, si è entrati addirittura in una nuova fase dello
sviluppo del turismo in cui la vacanza non è più intesa come riposo dal lavoro, ma
sono addirittura il lavoro e la vita quotidiana ad essere concepiti in funzione delle
vacanze e dei diversi tipi di turismo. Si tratta però di un concetto limite e per
alcuni aspetti paradossale; indubbiamente il turismo è sempre più una necessità,
ma non si può certo assicurare che è il bisogno, o uno dei bisogni, intorno al quale
ruota l’organizzazione della vita quotidiana.
1.2 Le fasi evolutive del turismo
Nel corso dei decenni il fenomeno turistico ha conosciuto profonde
modificazioni che ne hanno accentuato il ruolo nella società:
- l’ampliamento della gamma delle motivazioni, che prima erano
prevalentemente riposo, salute e cultura, alle quali si sono aggiunte divertimento,
studio, sport, avventura, affari, congressi ecc..;
- il passaggio da un turismo d’élite ad un turismo che coinvolge larghi
strati della popolazione, con modalità diverse;
- l’ampliamento delle tipologie delle strutture ricettive (alberghi,
campeggi, case private, villaggi ecc..);
8
- l’evoluzione delle modalità d’utilizzazione, dalla classica villeggiatura ai
viaggi individuali, agli inclusive tours, ecc..;
- la diversificazione delle forme di turismo: dapprima solo balneare,
montano, collinare, lacuale, d’arte, e ora anche di studio, d’affari, congressuale,
sportivo, sociale, religioso, ecc..;
- la modificazione dell’atteggiamento della società, la quale è passata da
un atteggiamento di tolleranza ad uno di massima attenzione, in quanto il turismo
è ormai considerato un importante fattore di sviluppo economico e sociale.
1.3 Caratteristiche generali della domanda e dell’offerta
Prima di iniziare lo studio degli aspetti organizzativi e gestionali delle
imprese turistiche, dobbiamo richiamare i concetti essenziali di domanda e di
offerta turistica.
La domanda turistica è intesa come l’insieme dei servizi e dei beni turistici
richiesti in un dato paese al prezzo corrente in un determinato momento; essa è in
funzione del reddito delle famiglie e del tempo libero disponibile e della
propensione al consumo, ecc.. La caratteristica fondamentale della domanda è
data dalla sua estrema elasticità, che è determinata da numerosi fattori, fra i quali,
i prezzi dei servizi, l’influenza dei fattori economici, sociali, naturali, ecc.. Un
altro aspetto fondamentale della domanda turistica è rappresentato dalla forte
9
stagionalità, in altre parole dalla sua concentrazione in determinate stagioni o in
determinati periodi dell’anno, in virtù delle condizioni climatiche e della
disponibilità dei periodi di ferie.
Quantità/Prodotto
150
125
0 75 100
Reddito
Figura n.1 - La curva di domanda
L’evoluzione della domanda è lenta nella fase iniziale, come si può notare
nella figura, e va via via crescendo fino a raggiungere un punto di saturazione
relativo dove la domanda tende a stabilizzarsi2.
In merito alla provenienza e alla destinazione geografica della domanda
occorre distinguere in domanda interna ed estera.
2
Grasselli, Economia e politica del Turismo, Franco Angeli. L’elasticità della domanda rispetto al
reddito (coefficiente engeliano di elasticità) si calcola in un punto secondo la seguente formula: Er
= dq/dR � R/q, da cui si desume il rapporto Er = dq/dR : q/R ossia che Er è il rapporto fra
propensione marginale al consumo e propensione media al consumo. Ai valori assunti da Er
corrispondono diverse categorie di beni: per Er <1 si hanno beni essenziali, per Er >1 beni di
lusso, per Er <0 beni inferiori. Dove Er = Elasticità della domanda in funzione del reddito; dq =
derivata prima della quantità; dR = derivata prima del reddito; R = reddito; q = quantità.
10
La domanda interna, è quella che proviene dai cittadini presenti o residenti in
un dato paese ed è relativa a beni e servizi turistici prodotti nello stesso paese e ivi
ovviamente consumati: è quindi domanda interna quella relativa agli spostamenti
dei cittadini italiani all’interno dell’Italia, ma anche quella dei cittadini stranieri
presenti in Italia in quanto svolgono un lavoro e che effettuano eventualmente le
loro vacanze in Italia; il turismo della domanda interna è un turismo attivo per
l’economia del paese perché ha effetti positivi.
La domanda estera, è quella proveniente dai cittadini d’altri paesi: è domanda
estera per l’Italia quella che deriva da tutti gli stranieri che vengono in Italia per
effettuare tutte o parte delle loro vacanze, come la domanda interna anche la
domanda estera è per il paese di destinazione una forma di turismo attivo, con
effetti positivi sull’economia e sulla bilancia dei pagamenti. Dobbiamo tenere
presente che si ha questo effetto positivo per il semplice fatto che l’Italia è uno dei
paesi più ricchi di risorse turistiche, siano esse monumentali, naturali, culturali,
ecc... Ma gli italiani si recano, e in numero crescente, anche all’estero; si ha quindi
anche una domanda turistica verso l’estero, generata dai viaggi dei residenti
all’estero quindi nel caso considerato degli italiani fuori dai confini nazionali.
L’offerta turistica è un’offerta composita, costituita in pratica da una
pluralità di fattori: l’ambiente, le imprese ricettive, i ristoranti, ecc.., insomma tutti
quegli elementi ambientali e strutturali che costituiscono il prodotto turistico
inteso nel senso più ampio. Se si pone l’attenzione sugli aspetti strumentali del
prodotto turistico e in modo particolare sulle imprese ricettive, si giunge alla
11
conclusione che l’offerta turistica è essenzialmente rigida nel breve - medio
termine, vale a dire essa non può continuamente adeguarsi ai mutamenti in parte
rapidi che si verificano nel livello della domanda; inoltre l’offerta può essere
continua, stagionale oppure pluristagionale, a seconda della località dove le
imprese ricettive sorgono e dei segmenti di mercato cui si rivolgono.
1.4 Le attività turistiche
La produzione turistica non viene classificata in maniera distinta rispetto a
quella delle altre attività, ma essa viene considerata come un’aggregazione di una
pluralità d’attività che interessano tutti i settori economici. Quest’approccio
appare limitativo in quanto considera, di fatto, il turismo come attività residuale;
inoltre non consente di valutare pienamente l’impatto e l’apporto complessivo del
settore turistico all’economia nazionale, perciò quella che viene considerata la
prima industria italiana andrebbe certamente studiata in maniera più approfondita
e con strumenti più appropriati.
L’inserimento a pieno titolo delle diverse attività di produzione turistica in
una tavola delle interdipendenze settoriali o analisi input – output costituirebbe
indubbiamente il metodo più adeguato per stabilire le relazioni quantitative fra i
vari settori della produzione. La costruzione di una tavola input – output, in cui
entrino in modo distinto e a pieno titolo le varie attività turistiche e quelle
12
strettamente connesse, implica che venga compiuta una delimitazione precisa
delle attività di produzione destinate al turismo. Un primo tentativo fatto in tale
senso distingue queste attività in tre gruppi che sono:
a) Attività turistiche caratteristiche : sono quelle attività in cui i consumi
finali risultano essere per più del 50% d’origine turistica e si dividono in attività
principali e secondarie.
b) Attività di produzione di beni e servizi connessi al turismo: sono quelle
attività la cui produzione è orientata per meno del 50% ai consumi turistici;
anch’essa sì distingue in attività principali e secondarie.
c) Attività di produzione di investimenti fissi turistici: sono quelle attività
che modificano la consistenza dei beni investiti nella produzione turistica.
In concreto, nella classificazione generale possono essere individuate le
principali attività aventi valenza turistica. Le attività turistiche caratteristiche
sono:
• esercizi ricettivi alberghieri e complementari;
• alloggi turistici privati in affitto;
• alloggi turistici privati adoperati dai proprietari – turisti (“seconde case”);
• ristoranti;
• caffè, bar e locali con spettacolo;
• trasporti di passeggeri;
• agenzie e imprese di viaggi e operatori turistici;
• amministrazione pubblica turistica;
13
• organismi di promozione del turismo.
Le attività di produzione di beni e servizi connessi al turismo sono:
• caffè, bar senza spettacolo;
• alimentari, bevande e tabacco;
• benzina e lubrificanti;
• apparati e accessori ottici e fotografici;
• materiale per costruzione, manutenzione e riparazione di mezzi di
trasporto;
• commercio al minuto;
• vestiti e calzature;
• giornali e cartoline;
• servizi di credito, sanitari, personali, ricreativi e culturali.
Le attività produttrici d’investimenti fissi turistici sono:
• costruzione d’appartamenti turistici;
• costruzione d’alloggiamenti alberghieri e complementari;
• altre opere turistiche pubbliche;
• materiali di trasporto;
• altre.
14
Capitolo Secondo
Aziende e imprese
2.1 Concetto d’azienda
Il soddisfacimento dei vari bisogni umani richiese da parte dell’uomo lo
svolgimento organizzato e coordinato di una serie di azioni finalizzate al
reperimento e all’impiego di tutti quei beni e servizi che risultano idonei al
raggiungimento dello scopo: l’insieme organizzato e coordinato di dette azioni
sono definite attività economica. Nella realizzazione e nello svolgimento
dell’attività economica viene perseguito un certo fine stabilito da un soggetto che
definiamo ente. L’ente è la persona o le persone nell’interesse dei quali l’azienda
viene istituita. Per la realizzazione dell’attività di economica l’ente dispone dello
strumento azienda. «L’azienda è un istituto economico unitario e duraturo,
costituito da un complesso di persone e beni economici e diretto al
soddisfacimento dei bisogni umani, il quale, in vista di tale fine, svolge processi di
acquisizione, di produzione e di consumo o di scambio continuamente coordinati
in sistema ancorché mutevoli negli aspetti e variabili nelle dimensioni».3 I bisogni
dell’uomo nelle varie forme in cui si manifestano, che variano anche in relazione
ai tempi, costituiscono dunque il fondamento d’ogni attività economica.
3
Amodeo, Ragioneria generale delle imprese, Giannini
15
Quest’ultima può essere distinta in quattro momenti strettamente
interdipendenti:
a) reperimento delle risorse necessarie;
b) produzione di bene e/o servizi;
c) consumo;
d) risparmio.
La produzione di beni e /o servizi richiedono, infatti, che all’origine sia svolta
un’attività di procacciamento dei fattori necessari alla produzione stessa; la
produzione di beni e servizi con cui soddisfare i bisogni consiste nella
combinazione più opportuna e quindi nella trasformazione dei beni e del lavoro in
prodotti materiali finiti, nel loro trasferimento nello spazio e nel tempo e, nella
produzione e prestazione di servizi.
Mentre i beni materiali sono in pratica sempre trasferibili nel tempo e nello
spazio, lo stesso non si può dire per i servizi; infatti, alcuni di questi possono
essere trasferiti nel tempo e nello spazio e utilizzati più volte, mentre la gran parte
di essi non presenta queste caratteristiche; sì tratta anzi di produzioni a consumo
immediato nel luogo stesso di produzione (per esempio i servizi alberghieri, di
consulenza ecc..).
16
2.2 Cenni sulle classificazioni delle aziende
Le aziende possono essere classificate secondo le particolari caratteristiche
che s’intendono mettere in evidenza. La classificazione più importante è quella
che divide le aziende d’erogazione e le aziende di produzione.
1. Aziende d’erogazione
Le aziende d’erogazione sono tutte quelle aziende, pubbliche o private, che
hanno come fine il soddisfacimento dei bisogni dei soggetti e dei terzi che la
compongono, per il cui raggiungimento erogano ricchezza. Esse non perseguono
una finalità economica in senso stretto, non mirano cioè ad allargare la propria
ricchezza attraverso il conseguimento di un profitto aziendale.4 Le aziende di
erogazione rappresentano la prima forma con cui si sono manifestate le aziende e
la forma più semplice di azienda di erogazione è rappresentata dalla famiglia.
Le aziende di erogazione possono essere distinte in: fondazioni e
corporazioni.
2. Aziende di produzione
Le aziende di produzione, dette anche imprese o aziende di acquisizione,
svolgono un’attività economica orientata al mercato: esse producono e/o
scambiano beni e/o servizi di natura economica.5 In tal senso, è opportuno chiarire
che si può avere:
4
Aiello G., Economia e tecnica dell’azienda turistica, Hoepli.
5
Lupidi M., Elementi di economia aziendale e contabilità per le imprese turistiche, Franco Angeli.
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• produzione in senso tecnico, quale trasformazione di materie prime e
sussidiarie in prodotti finiti;
• produzione in senso economico, quale accrescimento d’utilità, se si tratta
di beni, o creazione d’utilità, se si tratta di servizi.
Il concetto di produzione in senso economico è più vasto di quello in senso
tecnico che lì comprende, cioè la produzione in senso tecnico può essere
considerata una parte della produzione economica. Nel primo caso si parla di
produzione “diretta”, nel secondo caso di produzione “indiretta”.
Sono aziende di produzione diretta le agrarie, le industriali, quelle di servizi,
mentre sono aziende di produzione indiretta le mercantili, le bancarie assicurative.
Le aziende di produzione, dal punto di vista economico, si distinguono in:
• aziende costituenti il settore primario: fanno parte di questo gruppo le
aziende che producono utilizzando direttamente le fonti naturali principali;
• aziende costituenti il settore secondario: fanno parte di questo gruppo le
aziende industriali vere e proprie, cioè quelle che provvedono alla trasformazione
delle materie prime in prodotti finiti;
• aziende costituenti il settore terziario: fanno parte di questo gruppo le
aziende mercantili, le aziende dei servizi, le aziende bancarie, le aziende
assicurative, le aziende turistiche.