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INTRODUZIONE
Il presente lavoro si propone di analizzare, in un’ottica comparativa, la gestione
del servizio di trasporto pubblico locale all’interno delle realtà di Roma e di Londra,
nell’intento di verificare se esista una correlazione tra la liberalizzazione del servizio ed
una sua erogazione connotata da principi di qualità ed efficienza. Ci si è posta tale
domanda di ricerca poiché il settore risulta essere uno di quegli ambiti della vita sociale
ed economica che in qualche maniera coinvolge inevitabilmente la totalità dei cittadini,
che siano essi passeggeri o meno. La materia risulta pertanto avere un raffronto piuttosto
diretto con le percezioni quotidiane da parte della collettività, essendo legata a doppio
filo alla qualità della vita di ciascuno di noi.
L’attenzione posta sul tema da parte della dottrina, della bibliografia di diversi
ambiti, nonché da legislatori e giurisprudenze a vari livelli non è certo mancata negli
ultimi anni, e ciò ha reso il trasporto pubblico locale uno dei servizi pubblici più
controversi dell’ultimo ventennio. A partire dalle stagioni di liberalizzazioni che dagli
anni Novanta hanno travolto il precedente equilibrio tra lo Stato e la sua dimensione
economica, infatti, tutti i servizi pubblici hanno visto radicalmente modificata la forma di
regolazione e di gestione in precedenza vigenti. L’apertura al mercato, che nel nostro
ordinamento ha coinvolto i settori dell’energia, come gas ed elettricità, del trasporto
aereo, di quello ferroviario, tuttavia, ha interessato soltanto in minima parte il trasporto
pubblico locale. Se nei settori sopracitati, ad esempio, ci si è adoperati in tempi
relativamente celeri nell’istituzione di autorità indipendenti di regolazione per veicolare
questi processi di apertura alle forze del mercato, nel settore in esame tale realtà è venuta
alla luce soltanto nel 2011, con la realizzazione dell’Autorità di Regolazione dei
Trasporti.
Dal tutt’oggi controverso rapporto in essere tra il trasporto pubblico locale e la
liberalizzazione del servizio nel nostro ordinamento scaturisce dunque uno degli elementi
di maggior interesse che ha determinato lo sviluppo di questo lavoro. Di conseguenza, si
è deciso di porre in relazione la nostra realtà con quella che, generalmente, viene
riconosciuta a livello europeo come la più estrema liberalizzazione di servizi pubblici mai
effettuata: quella del Regno Unito. In tal senso, si è tuttavia preferito sviluppare il discorso
concentrandosi maggiormente sulle rispettive capitali, poiché, mentre a Roma la sua
gestione rispecchia fedelmente le tendenze nazionali in termini di tutela della
concorrenza, nel caso di Londra essa rappresenta un vero e proprio unicum all’interno
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dell’ordinamento britannico. Come verrà ampiamente descritto all’interno del lavoro,
infatti, la gestione del trasporto pubblico di Londra ha visto il realizzarsi di una
generalizzata apertura alle forze del mercato durante la fase di affidamento del servizio;
al contempo, tuttavia, ha predisposto il mantenimento di decisivi poteri regolatori e
gestionali in capo ad un’autorità pubblica: Transport for London.
Il lavoro di comparazione che verrà presentato ha un proprio sbocco naturale che
consiste nello sviluppo di un’indagine sulla situazione di fatto che caratterizza le due
capitali in virtù dei sistemi appena accennati. L’obiettivo della tesi è dunque di verificare
quali effetti abbiano i rispettivi sistemi regolatori e gestionali sulla qualità e l’efficienza
del servizio offerto a Roma e a Londra.
Il capitolo introduttivo del lavoro sarà dedicato ad un’analisi della principale
dottrina giuridica in tema di trasporto pubblico locale. In tal senso, gli argomenti che si
ritiene di esaminare con maggior attenzione riguardano, anzitutto, la sottoposizione del
trasporto pubblico locale al regime giuridico dei servizi pubblici. Questa determinazione
assume particolare rilevanza soprattutto nella considerazione dell’ordinamento europeo
dei servizi di interesse economico generale (SIEG): i trattati europei (TFUE, in particolare
agli artt. 14 e 106), infatti, prevedono per questa modalità di servizio pubblico (anche se
nell’ordinamento europeo non si parla mai apertamente di “servizio pubblico”) una serie
di princìpi e requisiti, tra i quali spiccano lo sviluppo e la promozione della coesione
sociale e territoriale, la garanzia di un servizio di alto livello di qualità, sicurezza e
accessibilità economica, che assicuri al contempo la parità di trattamento e la promozione
dell’accesso universale e dei diritti dell’utente, nonché, infine, la sottoposizione di questi
servizi a specifici obblighi di servizio pubblico.
In tema di trasporto pubblico locale, però, rileva analizzare il combinato disposto
di questi trattati con il fondamentale Regolamento (CE) n. 1370/2007: questo
regolamento, che sulla materia in parola rappresenta una vera e propria disciplina di
settore, in riferimento al servizio di trasporto pubblico si esprime definendolo come
“servizio pubblico” di trasporto passeggeri. Da tale statuizione discende una serie di
conseguenze regolatorie, tra le quali la più importante riguarda proprio la tutela della
concorrenza nell’affidamento del servizio: in quanto servizio pubblico riconosciuto, il
trasporto pubblico locale non necessariamente deve perseguire la concorrenza come
finalità. In tal senso, si dispone che insieme alla procedura ad evidenza pubblica, è
possibile fornire il servizio attraverso una gestione diretta, oppure ricorrendo a procedure
tipiche di affidamento diretto, come il modello dell’in house providing, pur sempre nel
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rispetto dei ben precisi requisiti che si richiedono in ordine alla maggior convenienza
rispetto all’ordinario sistema di mercato. Sulla base di queste indicazioni è possibile
sviluppare una importante considerazione: è chiaro che il legislatore, rispetto al semplice
fine della tutela della concorrenza, abbia inteso porre in primo piano i risultati di tipo
sociale che si intende perseguire attraverso il trasporto pubblico; tuttavia, i ristretti
requisiti previsti per la procedura dell’in house providing e l’indicazione che soltanto il
ricorso alla gara sia obbligatorio, mentre gli altri rimangono a discrezione dei singoli Stati
membri, testimoniano la volontà del legislatore europeo di conferire un’interpretazione
restrittiva a quei modelli che non prevedano il ricorso a forme concorrenziali di
affidamento del servizio, ponendoli così in un regime di deroga e di eccezionalità.
Considerato questo regolamento, è possibile approfondire la vicenda che ha
interessato Atac S.p.A. nei tempi recenti e che tutt’oggi aspetta di giungere ad una
conclusione definitiva tramite la sentenza del TAR del Lazio: la proroga del contratto di
servizio stabilita da Roma Capitale, nuovamente con la procedura dell’in house
providing, in seguito alla procedura di concordato preventivo richiesta dalla società.
All’interno del secondo capitolo, infatti, dopo aver presentato un quadro storico che
contestualizzi le condizioni attuali del trasporto romano, aver fornito i principali elementi
societari di Atac, nonché le sue compromesse condizioni finanziarie, si passa ad enunciare
i passaggi fondamentali che hanno caratterizzato la storia recente dell’agenzia dei
trasporti romana. In tal senso, assume rilevanza lo scambio di vedute tra Comune di Roma
ed Agcm riguardo all’effettiva necessità di ricorrere alla proroga. Se il Comune ha
giustificato questa decisione nell’ottica di assicurare la continuità del servizio e la
salvaguardia dei livelli occupazionali di Atac, l’Agcm ha invece inteso la vicenda come
una restrizione ingiustificata della concorrenza. La diversa interpretazione che i due enti
fanno dell’art. 5, par. 5 del Regolamento n. 1370/2007, in tal senso, è la chiave di volta
della vicenda.
A prescindere dal verdetto che il TAR del Lazio emetterà riguardo
all’impugnazione dell’Agcm sulla proroga di cui sopra, è chiaro che nel caso di Roma e,
più in generale, in tutta Italia, la normativa europea di apertura alla concorrenza nella fase
di affidamento del servizio continua ad incontrare notevoli resistenze, non tanto a livello
normativo, poiché, ricordiamo, già il D.lgs. n. 422/1997 aveva predisposto la
liberalizzazione del settore, quanto nella situazione di fatto. In questo senso, il termine di
paragone con il Regno Unito e con Londra appare davvero impietoso.
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Nel terzo capitolo, infatti, si vanno ad approfondire proprio i principali risvolti in
tema di concorrenza che sono previsti nella capitale inglese. A ben vedere, le peculiarità
di cui si ritiene di rimarcare l’importanza afferiscono a due dimensioni del sistema
londinese: la figura del Sindaco in relazione ai trasporti e il modello di affidamento del
servizio di trasporto su gomma. Quanto alla figura del Primo Cittadino, esso è un
elemento centrale all’interno delle relazioni istituzionali tra autorità pubbliche e agenzia
dei trasporti, in quanto collega le funzioni di indirizzo politico della Greater London
Authority e quelle di regolazione tecnica predisposta da Transport for London. In tal
senso, il Sindaco è l’unico rappresentante politico all’interno di TfL, della quale occupa
il ruolo di presidente; detiene inoltre per intero il potere esecutivo, nomina i membri –
tutti tecnici – del CdA e detta le linee strategiche attraverso una strategia integrata dei
trasporti. Il collegamento funzionale tra Sindaco, GLA e TfL, in questo senso, garantisce
ampi margini di accountability, in quanto lega indissolubilmente le prestazioni
dell’agenzia dei trasporti alla percezione dei cittadini i quali, di conseguenza, sono in
grado di incidere poi direttamente a livello elettorale sulla figura del Sindaco stesso.
L’altro elemento su cui è indispensabile porre l’accento afferisce alle modalità di
affidamento del servizio di trasporto su gomma che caratterizzano la capitale inglese. In
tal senso, le peculiarità che meritano attenzione sono legate anzitutto al fatto che,
annualmente, TfL organizza gare per circa il 20% dei lotti totali, per una quota di 90-120
rotte. Le modalità con le quali queste gare vengono pianificate, condotte e monitorate ex
post rendono il sistema londinese un esempio in termini di tutela della concorrenza, che
si traduce in un modello di gestione efficiente e funzionale alle esigenze della collettività.
Vengono anzitutto predisposte delle pre-qualificazioni, ovvero delle liste contenenti tutti
gli operatori già approvati sulla base di precisi requisiti di tipo finanziario e di risultati
perseguiti; poi, si predispongono le Invitations to Tender, cioè gare ad invito dei soggetti
pre-qualificati, le cui offerte verranno selezionate sulla base del miglior valore
economico; infine, vengono stipulati con gli aggiudicatari dei contratti di servizio
incentivanti alla qualità, detti Quality Incentive Contracts, che premiano o sanzionano il
gestore in base ai risultati ottenuti.
Anche sotto il punto di vista finanziario, TfL si dimostra un termine di paragone
nettamente virtuoso nei confronti di Atac. È chiaro che le dimensioni economiche delle
due città abbiano un’influenza determinante in tal senso: tuttavia, l’agenzia inglese
dimostra di predisporre di un’efficienza gestionale di ottima fattura, anche in
considerazione della prevista eliminazione dei sussidi pubblici e il passaggio ad un regime
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di totale autofinanziamento; un concetto che, in ambito di trasporto pubblico locale, è
probabilmente inedito.
Il discorso sulle finanze societarie ci porta al capitolo conclusivo della tesi, in cui
si effettua l’analisi comparativa sullo stato del servizio di trasporto pubblico nelle due
città. In questo capitolo finale si cercherà di concretizzare l’analisi svolta nelle
argomentazioni precedenti, nell’intento di verificare se vi sia una correlazione tra la
liberalizzazione del servizio ed una sua gestione più efficiente e di maggior qualità. In tal
senso, si andrà anzitutto a contestualizzare l’attività di Atac e TfL presentando le
principali caratteristiche infrastrutturali delle città in cui i due gestori operano. In seguito,
l’attenzione sarà posta sulla qualità del servizio, attraverso l’esposizione degli indicatori
di maggior rilevanza: tra questi, da un punto di vista oggettivo rileva particolarmente il
rapporto tra produzione chilometrica programmata e quella realmente effettuata, cui si
lega la ripartizione delle varie motivazioni connesse alla mancata produzione. Da un
punto di vista soggettivo, poi, sarà il caso di esaminare il grado di soddisfazione della
cittadinanza in riferimento al servizio ricevuto: in tal senso, il divario tra i due enti assume
connotati drammatici. Si concluderà, infine, presentando i fondamentali indicatori che
caratterizzano la gestione economica del servizio. Nuovamente, la differenza tra Atac e
TfL si rivelerà notevole, tanto per merito dell’agenzia londinese che, come detto,
rappresenta un modello virtuoso, quanto soprattutto a causa delle incongruenze presenti
nel bilancio di Atac. Il riferimento va, in primis, alla presenza di una condizione di
overstaffing, vale a dire un eccesso di personale dipendente dovuto a politiche
occupazionali, o clientelari, che non hanno alcun legame con l’effettiva qualità del
servizio offerto; in secundis, alla scarsa capacità di racimolare incassi sufficienti dai ricavi
di tariffazione.
Il settore in parola è uno dei più complessi in materia di servizi pubblici, poiché
in questo senso rilevano certamente gli elementi giuridici, derivanti dalla normativa di
riferimento e dal sistema di regolazione in vigore; tuttavia, entrando nello specifico è
possibile, ed anzi, doveroso, concedere altrettanta importanza ad elementi afferenti alla
dimensione economica del servizio che, come avremo modo di approfondire, rappresenta
certamente una discriminante forte sulla reale applicazione dei principi delineati da
legislatori e giurisprudenza. È un settore fortemente influenzato anche dalle dimensioni
infrastrutturali che le città offrono agli operatori di riferimento. Da tutto ciò consegue
quella che è la natura di questa tesi, la quale ha cercato di chiudere un cerchio attraverso
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l’analisi comparativa svolta anche sulle rispettive condizioni economiche, finanziarie e
gestionali.
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CAPITOLO PRIMO
LA DISCIPLINA DI SETTORE DEL TRASPORTO PUBBLICO
LOCALE
Il capitolo introduttivo di questo lavoro è dedicato ad un’analisi degli spunti di
maggior rilievo offerti dalla dottrina in riferimento al tema del trasporto pubblico locale.
Nell’intento di preparare il lettore alla comparazione sugli elementi gestionali
caratterizzanti le due società Atac e Transport for London, si fornirà anzitutto un primo
approccio preliminare alla materia, in modo da offrire una definizione esaustiva del
servizio in esame, presentando al contempo le questioni più rilevanti che si è deciso di
porre in evidenza. Tra queste, giova menzionare in primo luogo la sottoposizione del
trasporto pubblico locale alla disciplina dei servizi pubblici, tanto nella normativa
europea, quanto in quella nazionale, di cui si andranno a verificare gli effetti in termini di
regime giuridico. In seguito, si offrirà una panoramica sui principali enti regolatori
competenti sul tema in parola, con particolare attenzione che verrà posta, da un lato, al
regime regolatorio introdotto nel Regno Unito, dall’altro, al riparto di competenze
legislative previsto nel nostro ordinamento. La seconda parte del capitolo sarà dedicata,
con varie sfumature, al tema della concorrenza. In relazione a questo tema, si
presenteranno anzitutto le attuali condizioni concorrenziali che contraddistinguono Italia
e Regno Unito, con specifica menzione al caso di Londra; in seguito, si approfondirà
l’istituto del Contratto di Servizio, fondamentale strumento di regolazione introdotto dalle
normative europee e nazionali negli ultimi decenni; per concludere, si forniranno spunti
e tratti caratteristici degli strumenti di finanziamento del settore, ponendo particolare
attenzione agli orientamenti europei riguardo alla compensazione degli obblighi di
servizio pubblico.
La costante all’interno del capitolo sarà rappresentata dal riferimento parallelo tra
la disciplina europea e quella italiana, con frequenti cenni anche alla situazione
attualmente vigente nel Regno Unito. Tale analisi, si ritiene, sarà propedeutica allo studio
comparativo effettuato nel resto del lavoro.