CAP I: L’AMERICA E IL RAPPORTO TRA SICUREZZA E TUTELA
DELLE LIBERTA’ FONDAMENTALI: EXCURSUS STORICO
1.1) Tutela delle libertà fondamentali nella Costituzione
americana: gli emendamenti e il writ of habeas corpus
La Costituzione americana
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è ancora oggi un esempio e un modello per le
Costituzioni democratiche in merito all’equilibrio che pone in essere tra i vari
poteri- esecutivo, giudiziario e legislativo- allo scopo di evitare la prevaricazione
di un organo istituzionale su un altro, mediante un articolato e complesso sistema
di freni e contrappesi
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tra gli organi titolari dei vari poteri.
Tuttavia, dalla sua entrata in vigore ai giorni nostri, l’assetto istituzionale
stabilito dalla Costituzione americana ha dovuto confrontarsi con notevoli
ostacoli- guerre e situazioni di emergenza genericamente intese- che hanno
rappresentato un pericolo per un’effettiva separazione dei poteri.
Fino ad ora la Costituzione americana è stata in grado di rinnovarsi,
superando gli ostacoli posti dalla storia, e una volta cessate le situazioni di
emergenza - anche se molti dei suoi principi, soprattutto in materia di
separazione dei poteri e di tutela delle libertà fondamentali, sono stati dimenticati
o peggio calpestati durante tali periodi- sono state annullate le disposizioni e le
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La Costituzione americana si compone di sette articoli, che disciplinano i rapporti tra gli organi
istituzionali e attribuiscono a questi prerogative specifiche, e di venticinque emendamenti, aggiunti nel
corso del tempo. I primi dieci emendamenti, approvati il 15 dicembre 1791, formano il Bills of Rights
2
M. FIORAVANTI, Appunti di storia delle costituzioni moderne, Giappichelli, Torino, 1995, 84, 94.
M. VOLPI, Libertà e autorità. La classificazione delle forme di Stato e delle forme di governo,
Giappichelli, Torino, 2000, 130.
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leggi incostituzionali e pregiudizievoli per la libertà dei cittadini, permettendo
all’ordinamento di tornare alla normalità.
A giudizio di alcuni giuristi
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, gravi elusioni dei principi garantiti dalla
Costituzione americana si sono verificate per incapacità del potere esecutivo di
far fronte a situazioni di emergenza con l’adozione di misure adeguate, essendo
state al contrario adottate politiche difensive spesso comportanti restrizioni
eccessive dei diritti civili, nel timore di non saper contrastare efficacemente i
pericoli esterni.
Nel corso della storia, infatti, il Governo Usa ha spesso ecceduto nella
severità delle contromisure adottate per garantire il superamento di situazioni di
emergenza e per neutralizzare in tali situazioni i pericoli gravanti sull’incolumità
dei cittadini americani; in tali periodi il Governo ha attuato una restrizione delle
libertà fondamentali, aiutato in questo dalle poche opposizioni incontrate in sede
congressuale a tali elusioni e violazioni del dettato costituzionale.
I dubbi riguardanti la conformità alla Costituzione di gran parte della
legislazione in materia di diritti civili entrata in vigore in seguito agli attentati
dell’undici settembre 2001 non si affacciano per la prima volta nell’ordinamento
statunitense: già in altre occasioni sono state emanate leggi restrittive di tali
diritti, sull’onda lunga di una situazione di pericolo o di tensione collettiva.
A dire il vero, la Costituzione americana, all’indomani della sua entrata in
vigore, non tutelava le libertà fondamentali dei cittadini in un apposito catalogo
dei diritti. Era stato infatti ritenuto superfluo in sede di assemblea costituente
3
C f r . G . R . S T O N E , Libertà civili in tempo di guerra: la prospettiva americana,
www.associazionedeicostituzionalisti.it: testo della relazione del giurista esposta nel corso del convegno
annuale dell'AIC (Associazione italiana costituzionalisti) del 2003, tenutasi a Bari tra il 17 e il 18 ottobre
2003. D. COLE, The Priority of Morality, in Yale Law Journal n.113, vol. 4, 2004, 1754-1755 .
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dotarsi di un Bill of Rights federale, dal momento che le libertà dei cittadini
risultavano già protette dalle varie Dichiarazioni dei diritti contenute nelle
Costituzioni dei singoli Stati membri e dato che il progetto di Stato Federale
prevedeva un Governo centrale debole e con funzioni minori rispetto a quelle
spettanti ai singoli Stati, incapace pertanto di nuocere ai diritti dei cittadini
4
.
Tuttavia, se da un lato lo si riteneva superfluo, dall'altro includere nella
Costituzione Federale un Bill of Rights sembrava essere l'unico modo per vincere
la diffidenza dei vari Stati alla creazione di un livello di governo federale e ciò fu
in seguito confermato dal fatto che alcuni Stati ratificarono la Costituzione solo
dopo aver ottenuto la promessa che quest'ultima sarebbe stata dotata di un
proprio catalogo di diritti del cittadino
5
.
Tale promessa fu mantenuta e venne creato il Bill of Rights federale,
costitutivo dei primi dieci emendamenti; questo ampliamento del testo
costituzionale avvenne in seguito ad un dibattito molto sentito
6
e ad una
risoluzione del Congresso, poi approvata dai singoli Stati
7
.
In seguito furono aggiunti altri emendamenti- oggi sono ventisette- che
tuttavia non hanno la stessa funzione dei primi dieci di garanti delle libertà
individuali
8
. I primi dieci emendamenti costituiscono infatti un baluardo delle
libertà fondamentali contro attacchi del Governo. Gli emendamenti successivi ai
4
J. K. ADAMS, Il diritto costituzionale americano. Linee essenziali, La Nuova Italia, Firenze, 1954, 90-
92.
5
Anche singole ed influenti personalità come George Madison e Thomas Jefferson manifestarono la
necessità di dotare la Costituzione di un Bill of Rights al fine di dare ai diritti civili e alle libertà
fondamentali una tutela costituzionale. SACERDOTI, MARIANI, REPOSO, PATRONO, Guida alla
Costituzione degli Stati Uniti d'America, Sansoni, Milano, 1985, 120-121.
6
A conclusione del dibattito si optò per la soppressione di due emendamenti rispetto alla proposta
originaria, che prevedeva invece un Bill of Rights di 12 emendamenti. SACERDOTI, MARIANI,
REPOSO, PATRONO, Guida alla Costituzione, cit., 121.
7
SACERDOTI, MARIANI, REPOSO, PATRONO, Guida alla Costituzione, cit., 121-122.
8
SACERDOTI, MARIANI, REPOSO, PATRONO, Guida alla Costituzione, cit., 121-122.
6
primo dieci invece chiariscono ed integrano alcune disposizioni del Bills of
Rights ( ad es. il XV emendamento, che vieta le discriminazioni razziali) in
alcuni casi; in altri fissano norme integrative ( ad es. il XXII emendamento, che
stabilisce l’impossibilità di eleggere alla Presidenza degli Stati Uniti una stessa
persona per più di due volte).
Per ciò che attiene alla natura dei diritti tutelati negli emendamenti,
secondo Adams
9
essi si presentano come libertà, cioè come prerogative delle
persone, anziché come concessioni elargite dal livello federale di governo ai
cittadini.
Per essere garantite, tali prerogative necessitano di una continua
ponderazione in sede giurisprudenziale tra la libertà personale- garantita dagli
emendamenti- e le prerogative statali- disciplinate nei sette articoli della
Costituzione- poiché la carta costituzionale non opera direttamente tale
bilanciamento
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ed è lo stesso sistema del common law a richiedere al giudice di
find the law
11
attraverso l’esame dei casi giurisprudenziali.
Relativamente alla natura di tali diritti, è inoltre possibile fare una
distinzione tra diritti sostanziali e procedurali
12
.
- I diritti sostanziali garantiscono libertà fondamentali e sono riconosciuti
in molti ordinamenti democratici ( ad es. il I emendamento, stabilisce diritti
sostanziali, garantendo la libertà di culto, di parola, di riunione, ecc.).
9
J. K. ADAMS, Il diritto costituzionale americano, cit., 92.
10
J. K. ADAMS, Il diritto costituzionale americano, cit., 92- 95.
11
Secondo il modello giuridico anglo-americano, il giudice sarebbe chiamato a ricavare, attraverso
l’esame e l’interpretazione dei casi giurisprudenziali, norme che saranno in seguito rispettate sulla base
del principio dello stare decis. In questa operazione il giudice non svolgerebbe una funzione
normopoieutica, ma si limiterebbe a trovare (to find) norme consuetudinarie da sempre esistenti
nell’ordinamento ma non ancora individuate. R. SACCO e A. GAMBARO, Sistemi giuridici comparati,
II edizione, Utet, Torino, 2002 , 209- 212.
12
J. K. ADAMS, Il diritto costituzionale americano, cit., 92.
7
- I diritti procedurali garantiscono la tutela effettiva dei diritti sostanziali
mediante la previsione di apposite procedure ( ad es. la garanzia del due process
of law).
Essi differiscono nei vari sistemi giuridici, ma nel caso americano sono
palesi la vicinanza e l’influenza del modello anglosassone, in quanto anche
quest’ultimo ordinamento- modello dei sistemi giuridici di common law- tutela i
diritti dei propri cittadini mediante un catalogo dei diritti ( Bills of Rights).
Nondimeno, alcuni principi costituzionali rivestono un’importanza
particolare in materia di libertà fondamentali.
Il I emendamento garantisce il diritto sostanziale del cittadino a non subire
alcun pregiudizio ad opera di leggi congressuali, impedendo alle Camere di
approvare leggi discriminatorie in materia religiosa (che limitino cioè la libertà
religiosa o istituiscano una religione di Stato) e in materia di libertà di
espressione (che limitino cioè la possibilità di manifestare il proprio pensiero e di
riunirsi pacificamente e il diritto ad inoltrare petizioni al governo per ottenere la
riparazione di ingiustizie).
Riprendendo quanto affermato da Adams
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, possiamo notare che la
formulazione utilizzata è più indirizzata a porre un limite al potere legislativo del
Congresso federale che non ad attribuire un diritto ai cittadini. Siamo cioè di
fronte ad un riconoscimento di libertà, considerate dal Costituente alla stregua di
diritti spettanti agli individui per natura, non ad essi attribuiti o concessi dalla
Costituzione, diritti che l’ordinamento non può limitare o calpestare.
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J. K. ADAMS, Il diritto costituzionale americano, cit., 92.
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