criminali, che si dice siano alla base dello slang) e in seguito saranno analizzate alcune espressioni
slang nate a New York City e che si sono diffuse nell’intero paese.
Il terzo capitolo avrà come oggetto l’analisi delle espressioni idiomatiche nelle due varianti
linguistiche: per la precisione, mentre il primo capitolo è incentrato su un’analisi più linguistica e
generica, questo capitolo sarà maggiormente focalizzato sull’ambito semantico e culturale. Il primo
paragrafo tratterà le principali fonti semantiche da cui hanno avuto origine molte espressioni
idiomatiche inglesi, come umili professioni, sport popolari, l’esercito, case ed edifici, cucina e arte
culinaria, arte e pittura. Per quanto riguarda l’influenza straniera, notevole importanza sarà data agli
idioms derivati dalla Bibbia (che sono un ampio numero), dal periodo classico e da altre lingue
come il francese e lo spagnolo.
L’ultimo paragrafo consisterà nell’analisi dei più importanti tratti distintivi che hanno caratterizzato
molti idioms nella loro diffusione nell’inglese britannico e americano: molti di essi sono nati in
America (in particolare dalla lingua degli indiani d’America) e si sono ampiamente diffusi anche in
Gran Bretagna; altri hanno avuto diffusione in entrambi i paesi, ma con alcune leggere differenze (o
grammaticali o lessicali), altri ancora sono costruiti nello stesso modo ma l’utilizzo che ne viene
fatto è diverso nelle due varianti (anche se il loro numero è limitato).
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GLI IDIOMS E L’IDIOMATICITÁ
Nella letteratura della grammatica generativa, l’idiomaticità è stata comunemente assimilata alla
non composizionalità. Tuttavia, una definizione di questo tipo non tiene conto di molti importanti
aspetti dell’idiomaticità, tra i quali la convenzionalità e il senso figurato (Fernando 1996:3). È
fondamentale distinguere le espressioni idiomatiche composte (ad esempio take advantage, pull
strings) il cui significato – benché convenzionale – è distribuito tra le parti che le compongono,
dalle frasi idiomatiche (ad esempio kick the bucket, saw logs), il cui significato non è distribuito tra
i vari componenti.
Un esame accurato delle proprietà semantiche degli idioms e delle metafore a cui ricorrono molti di
essi può rivelarsi utile per spiegare alcune interessanti asimmetrie e i ruoli tematici delle frasi
sostantivali idiomatiche.
In questo capitolo, saranno analizzati diversi aspetti dell’idiomaticità nonché il loro rapporto con la
teoria grammaticale, due paragrafi saranno incentrati sull’analisi degli idioms e delle collocazioni, e
degli idioms e delle metafore “morte”.
È importante sottolineare che gli idioms non forniscono alcuna prova che faccia incidere una
soluzione o l’altra su questi problemi sintattici. Come verrà dimostrato, la maggior parte degli
idioms frasali rientrano in effetti nella semantica composizionale, e il fenomeno stesso
dell’idiomaticità è sostanzialmente semantico in natura.
.1DEFINIZIONE DI IDIOM E SUE PROPRIETÁ. Una tipica definizione di idiom è più o meno
la seguente: un idiom è un’espressione fissa il cui significato non può essere dedotto dal significato
delle singole parti che lo compongono. Benché a prima vista possa sembrare semplice, questa
definizione presenta un curioso fattore di circolarità. Rivela che il significato di un idiom non può
essere dedotto dai (o, per essere più precisi, non può essere ritenuto funzione composizionale dei)
significati apportati nell’espressione dalle singole parti.
La definizione deve essere intesa nel senso che un idiom è un’espressione il cui significato non può
essere ritenuto funzione composizionale dei significati che i suoi elementi hanno quando non fanno
parte dell’idiom. La circolarità è ora evidente: per applicare la definizione, il parlante deve già
essere in grado di distinguere le espressioni idiomatiche da quelle non idiomatiche.
Gli idioms occupano un’area molto importante all’interno dello spazio lessicale multidimensionale,
caratterizzata da un certo numero di proprietà diverse: semantiche, sintattiche, poetiche, discorsive e
retoriche.
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Le sei caratteristiche principali degli idioms sono:
•
La convenzionalità: Gli idioms sono convenzionali, ovvero il loro significato o utilizzo non si
può prevedere, o quantomeno non si può prevedere interamente, in base alla conoscenza delle
distinte convenzioni che determinano l’uso dei loro costituenti quando sono isolati l’uno
dall’altro. Il significato di una collocazione non è semplicemente la composizione dei significati
delle sue singole parti. A titolo di esempio, si può fare nuovamente riferimento all’espressione
kick the bucket, il cui significato non ha niente a che vedere con kicking buckets (Lewis 1969).
•
La mancanza di flessibilità sintattica: generalmente gli idioms compaiono solo in un numero
limitato di costruzioni sintattiche, a differenza delle espressioni liberamente composte (ad
esempio *the breeze was shot, *the breeze was hard to shoot, ecc.).
•
Il senso figurato: generalmente gli idioms implicano metafore (take the bull by the horns),
metonimie (land a hand, count heads), iperboli (not worth the paper it’s printed on) o altri tipi di
sensi figurati. Senza dubbio i parlanti non sempre sono in grado di percepire la ragione precisa
dell’immagine coinvolta – ad esempio perché si utilizza shoot the breeze per intendere
“chiacchierare”, o kick the bucket per parlare di “morte” – ma di solito essi si rendono conto che
è implicata una qualche immagine, almeno quanto basta per poter attribuire all’idiom un
“significato letterale”.
•
Il senso proverbiale: di solito gli idioms sono utilizzati per descrivere – e implicitamente, per
spiegare – una situazione ricorrente di particolare interesse sociale (diventare impaziente, parlare
in modo informale, diffondere un segreto, o altre cose simili) in virtù della loro somiglianza o del
loro rapporto con una serie di circostanze che implicano un ambiente familiare, oggetti e
relazioni concrete – climbing walls (scalare muri per intendere sbattere la testa contro il muro),
chewing fat (masticare veloce per intendere fare quattro chiacchierare), spilling beans (spandere
fagioli per intendere spifferare tutto).
•
L’informalità: come altre espressioni proverbiali, gli idioms sono di solito associati al registro
familiare o relativamente informale nonché al linguaggio popolare e alla cultura orale.
•
L’affettività: generalmente gli idioms servono a esprimere una valutazione o un atteggiamento
affettivo nei confronti delle cose che indicano. Normalmente una lingua non ricorre agli idioms
per descrivere situazioni che vengono considerate neutre – comprare dei biglietti, leggere un
libro – anche se è certamente possibile immaginare una comunità in cui attività di questo tipo
ricoprissero un sufficiente significato sociale da essere degne di un riferimento idiomatico.
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Oltre alla proprietà della convenzionalità, è importante specificare che nessuna delle altre proprietà
è per forza applicabile a tutti gli idioms. Ad esempio, ci sono alcuni idioms che non implicano alcun
senso figurato e inoltre, non tutti gli idioms possiedono un significato letterale che fa riferimento a
oggetti e relazioni concrete, molti idioms non accolgono restrizioni e alcuni hanno perfino un sapore
decisamente letterario (ad esempio render unto Caesar).
Inoltre quando si presenta un’espressione fissa, a cui manca una delle proprietà inerenti descritte
sopra, le persone fanno fatica a definirla idiom.
Questo ha rappresentato un problema non da poco: poiché gli idioms non sono un genere spontaneo
dal punto di vista linguistico, molti linguisti hanno avuto la tendenza a ipergrammaticalizzare i
fenomeni, e le persone sono state costrette a ricorrere non solo alle proprietà semantiche degli
idioms, ma anche ai processi figurativi alla base di questi ultimi e alle funzioni discorsive che essi
soddisfano abitualmente.
.2IDIOMS E COLLOCAZIONI. Il termine collocazione sarà utilizzato per indicare le sequenze di
elementi lessicali che di solito occorrono simultaneamente ma che ciò nonostante sono
completamente trasparenti, nel senso che ogni costituente lessicale è anche un costituente
semantico. Espressioni quali fine weather, torrential rain, high winds sono esempi di collocazioni.
Non è difficile distinguere queste ultime dagli idioms; tuttavia, esse possiedono una certa coesione
semantica – gli elementi costituenti, a diversi livelli, sono vicendevolmente selettivi. L’integrità
semantica o la coesione di una collocazione è più caratterizzata se il significato portato da uno (o
più) degli elementi costituenti è contestualmente molto ristretto, e diverso dal significato che
assume in contesti più neutri. Consideriamo il caso di heavy in heavy drinker. Questa accezione di
heavy necessita di condizioni contestuali definite in modo abbastanza stretto: possiamo parlare di
heavy smoker, o di heavy drug-user, una macchina può essere heavy on petrol, ecc. Per attribuire
alla parola heavy questo significato, l’idea di “consumo” come circostanza immediata sembra essere
essenziale.
La coesione semantica è anche più stretta se il significato di uno degli elementi della collocazione
richiede un particolare elemento lessicale nel suo immediato cotesto (casi in cui tutti gli elementi
sono esclusivamente selettivi sembrano così non verificarsi). È questo il caso, ad esempio, di foot
the bill e di curry favour.
Con espressioni di questo tipo, ci si avvicina ovviamente a un’altra zona transitoria confinante con
gli idioms. Si può ad esempio analizzare l’espressione foot the bill, che dal punto di vista semantico
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può essere considerata trasparente, ma che altresì non si comporta come un idiom in quanto bill può
essere modificato abbastanza liberamente (I’m expected to foot the bill, the electricity bill, all the
bloody bills!).
Eppure possiede anche alcune caratteristiche esplicite degli idioms. Una di queste consiste nel fatto
che foot (nel suo significato appropriato) richiede la presenza di uno specifico partner lessicale;
ruolo che il riferimento anaforico lessicale alla parola bill apparsa in precedenza sembra non
svolgere (ad esempio I’ve just got the bill for the car repairs – I hope you don’t expect me to foot
it!).
Collocazioni come foot the bill, i cui costituenti non possono essere separati, vengono definiti
collocazioni ristrette. Benché manifestino alcune delle proprietà tipiche degli idioms, le collocazioni
ristrette sono ciò nonostante lessicalmente complesse.
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