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La parte teorica è dedicata interamente al significato di formazione a
distanza: faremo un percorso che dalle origini ci condurrà ai più
moderni strumenti di comunicazione che consentono di diffondere
conoscenze a pubblici lontani dalle sedi universitarie; ne descriveremo
le caratteristiche e cercheremo di identificare le differenti interazioni
che nascono tra docenti e discenti. Individueremo tre diverse fasi di
fad: la fad di prima generazione, riconducibile agli anni della
Rivoluzione Industriale, quando la nascita del servizio postale dava
vita alla formazione per corrispondenza; la fad di seconda generazione
basata sull’uso della radio e della televisione; la fad di terza
generazione, figlia del nostro secolo, basata sull’uso delle reti e della
video-scrittura (Eletti 2001). Daremo uno sguardo alle maggiori
istituzioni europee che forniscono questo servizio, seguendo un
percorso che va dall’Open University inglese al Centre National
d’Enseignement à Distance francese, fino ad arrivare al Nettuno in
Italia.
Nel secondo capitolo affronteremo lo studio del Consorzio Nettuno
partendo dalla descrizione del quadro normativo che ne determina la
nascita. E’ la legge di riforma degli ordinamenti didattici universitari
n. 341 del novembre del 1990 che consente alle Università italiane di
offrire corsi di formazione a distanza. Questo sarà il punto di partenza
5
di riflessioni relative alla natura consortile che contraddistingue il
Nettuno: il suo essere una realtà tra Università e aziende che offre un
servizio didattico mediato dalla tv satellitare. Faremo un viaggio
attraverso tutte le sue strutture: cercheremo di capire come dalla sede
centrale di Roma, il sapere accademico si trasferisce nelle case degli
studenti attraverso il satellite.
Il terzo ed ultimo capitolo rappresenta la summa di un ricerca svolta
durante il corso dell’anno accademico 2004-2005, che nasce con lo
scopo di capire chi sono gli utenti del Nettuno. Esporremo i risultati
ottenuti attraverso l’analisi di 90 questionari compilati dagli studenti
iscritti ai corsi tele-didattici dell’ateneo di Perugia che danno spunto
per una serie di riflessioni relative alla particolarità del servizio offerto
dal Nettuno. La ricerca offre la possibilità di comprendere quale sia il
ruolo che esso assume all’interno del panorama accademico italiano,
soprattutto grazie alle opinioni che abbiamo raccolto ascoltando le
testimonianze di alcuni rappresentati dell’Università degli studi di
Perugia.
Scopriremo un mondo diverso da quello tradizionalmente
rintracciabile all’interno di una tradizionale sede accademica: non
parleremo di docenti ma di video-docenti, non di lezioni frontali ma di
video-lezioni, non di interazione diretta, ma di interazione mediata,
6
non di studenti tradizionali, ma di Nettuniani: una platea di nuovi
studenti che per svariate ragioni sceglie un approccio alternativo al
sapere universitario, vivendolo dalla distanza che separa il pubblico
televisivo dagli studi di produzione di una televisione tematica
satellitare.
“The day is coming when the work done by correspondence will be greater in amount
than that done in the classrooms of our academies and colleges”
W.R. Harper, Chicago University Dean, 1885
CAPITOLO PRIMO
La Formazione a distanza e i nuovi veicoli del sapere
L’evoluzione dei mezzi di comunicazione e delle tecnologie ha
inevitabilmente influenzato il mondo della formazione. Nei centoventi
anni trascorsi da quando Harper ha pronunciato quelle parole, le
nuove tecnologie hanno progressivamente sviluppato e introdotto
nuovi strumenti per facilitare l’apprendimento.
In questo capitolo cercheremo di inquadrare il concetto di formazione
a distanza, comprenderne le finalità e ripercorrerne l’evoluzione.
Cominceremo ad elaborare una struttura concettuale che consenta di
stabilire il tipo di interazione prodotta dalla formazione a distanza, per
poi procedere con la narrazione del suo excursus vitae. Distingueremo
La Formazione a Distanza
8
tre diverse fasi storiche in cui si collocano tre generazioni distinte di
sistemi di formazione a distanza. In seguito, ci concentreremo sul
ruolo che essa assume oggi giorno nel panorama europeo ed infine,
focalizzeremo la nostra attenzione sulla situazione italiana.
1.1 La «mediatizzazione» dell’istruzione
La tradizione storica vuole che all’interno dell’ambiente formativo in
cui gli individui assimilano conoscenze, si stabiliscano quasi
esclusivamente relazioni faccia-a-faccia. Tanto a scuola quanto
all’Università, docenti e studenti interagiscono, scambiandosi forme
simboliche all’interno di un luogo fisico condiviso: le aule sono luoghi
in cui un docente si rivolge ad una pluralità di discenti ai quali
trasmette il proprio sapere attraverso parole, espressioni del viso,
gesti, sfruttando i mezzi che l’istituzione gli mette a disposizione, la
lavagna, il gesso, oggi molto più spesso lucidi e video proiettore.
Il docente si rivolge al suo pubblico costruendo con esso un dialogo,
che comporta un flusso di informazioni e di comunicazione a due
direzioni: gli studenti sono i destinatari di un messaggio al quale
rispondere ponendo problemi, mostrando interesse, chiedendo
chiarimenti, polemizzando su una questione, manifestando noia.
La Formazione a Distanza
9
C’è chi parla e c’è chi ascolta utilizzando costantemente una
molteplicità di indizi simbolici che riducono le ambiguità e servono a
precisare il significato di un messaggio. “Il dialogo consente di
risolvere le incoerenze tra indizi e parole che, per chi le scopre,
rappresentano fonte di ansia e di imbarazzo”. (Thompson, 1995). In
quest’ottica, la trasmissione del sapere dipende dall’interazione faccia
a faccia che implica necessariamente compresenza e simultaneità. Ma
chi per i più vari motivi non può frequentare un’istituzione didattica
come può completare la propria formazione?
Le motivazioni che hanno portato all’introduzione della formazione a
distanza sono diverse. I passaggi storici su cui essa si incardina
evidenziano che così come per la diffusione della cultura, anche le
modalità attraverso cui si diffonde la conoscenza sono dipendenti
dalle tecnologie utilizzate. La storia della Fad è quindi condizionata
dallo sviluppo tecnologico, ma è soprattutto l’espressione delle
esigenze culturali, storiche, economiche della società in cui essa si
colloca (Eletti 2003). Per capire il significato e le innovazioni
introdotte dalla formazione a distanza, dunque, non possiamo
prescindere dal considerarne la storia e l’evoluzione.
La Formazione a Distanza
10
1.2 Una definizione di formazione a distanza
In un libro pubblicato nel 1994, Principi d’istruzione a distanza,
Keegan
1
raccoglie e analizza un certo numero di definizioni simili per
individuare quella più idonea ad identificare tutte le istituzioni che
offrono formazione a distanza. Vengono proposti cinque elementi
basilari per la definizione di istruzione a distanza:
- La quasi permanente separazione di docente e discente
per tutta la durata del processo educativo (questo la
distingue dalla tradizionale istruzione faccia a faccia);
- L’influenza di un’organizzazione educativa sia nella
progettazione e preparazione dei materiali
d’apprendimento sia nella fornitura allo studente degli
strumenti di supporto didattico (il che la distingue dallo
studio privato e dai programmi di auto-apprendimento);
- L’uso di mezzi tecnici (stampa, audio, video o computer)
per associare il docente e il discente nel portare avanti il
contenuto del corso;
- La disponibilità di comunicazione a doppio binario
cosicché lo studente possa beneficiare dal dialogo oppure
1
D. Keegan è responsabile dell’European Virtual Classroom all’University College di Dublino ed
è docente di Istruzione a distanza, all’University of Surrey di Guilford.
La Formazione a Distanza
11
iniziarlo (questa caratteristica la distingue da altri usi
della tecnologia nella didattica);
- La quasi permanente assenza del gruppo dei discenti per
tutta la durata del processo di apprendimento individuale
e non di gruppo, con la possibilità di incontri occasionali
sia per scopi didattici sia di socializzazione.
La portata dell’istruzione a distanza è vasta e comprende sia
l’istruzione a distanza, come è stata definita, sia una serie di strategie
d’insegnamento/apprendimento basate su altre risorse. Per evitare
confusione, è da escludersi dal concetto di istruzione a distanza:
- L’uso di materiali di apprendimento (stampati, basati su sistemi
audio-video o computer) in aula, auditorium, seminari, corsi
tutoriali e sessioni di laboratorio per programmi all’interno della
struttura dell’Università tradizionale;
- L’uso di materiali di apprendimento (stampati, basati su sistemi
audio-video o computer) nello studio privato (Keegan, 1994)
In generale, l’espressione Formazione a Distanza (Fad) è stata
utilizzata per indicare i processi di formazione in cui docente e
studente non si trovano fisicamente nello stesso posto, ma svolgono le
proprie attività in luoghi e tempi diversi. Un corso di formazione a
distanza è progettato per rispondere all’esigenza di formazione,
La Formazione a Distanza
12
liberando docenti e studenti dai vincoli di prossimità e
contemporaneità.
Superare il vincolo spaziale significa potere fruire del materiale
didattico in un luogo diverso da quello in cui viene realizzato.
Superare il condizionamento temporale consente, invece, di non essere
costretti alla simultaneità dei momenti di erogazione e fruizione del
sapere. Tutto questo si realizza attraverso l’uso dei mezzi di
comunicazione che generano una riorganizzazione delle dimensioni
dello spazio e del tempo.
1.3 Le origini di un’innovazione
In molti pensano che la nascita della formazione a distanza sia fatto
relativamente recente; in realtà le sue origini affondano le radici nella
prima metà dell’Ottocento.
Eletti (2002) identifica tre diverse generazioni di Fad:
- La Fad di prima generazione che si sviluppa durante la
rivoluzione industriale con l’istruzione per corrispondenza.
- La Fad di seconda generazione, la cui nascita è riconducibile ai
primi anni venti che prevede inizialmente l’uso della radio e poi
quello della televisione negli anni ottanta.
La Formazione a Distanza
13
- La Fad di terza generazione o e-Learning che si realizza con la
formazione on line, apparsa nei primi anni novanta, e che
prevede il ricorso ai Personal Computer e ad Internet.
1.4 La Fad di prima generazione
La formazione a distanza di prima generazione risale alla metà
dell’Ottocento quando, per raggiungere studenti sparsi in luoghi
lontani, nascevano i primi «corsi per corrispondenza» (ibidem).
L’utilizzo del servizio postale era favorito dall’evoluzione delle
tecniche di stampa, dalla creazione di una rete capillare di uffici
postali, dal trasporto ferroviario e da quello urbano, condizioni che
consentivano un’ampia produzione e distribuzione di materiali diversi
anche su grandi distanze. L’apprendimento si basava su uno studio di
tipo individuale di materiali cartacei, spesso, corredati da indicazioni
su come studiare, e su una interazione fra studente e docente, limitata
prevalentemente alla fase di verifica.
Perriault (1997) descrive questo metodo di studio peculiarmente,
precisando che si tratta di un sistema ancora ampiamente utilizzato in
Francia: allo studente venivano inviati corsi a domicilio; dopo averli
studiati, questi rispediva con regolarità i compiti assegnatigli
direttamente all’istituzione cui faceva capo ed essa, a sua volta, li
La Formazione a Distanza
14
trasmetteva al docente incaricato di correggerli. Due incarichi
principali distinguevano i docenti: il primo relativo alla redazione, il
secondo alla correzione. I docenti redattori erano preposti alla
formulazione ed alla redazione dei corsi: dovevano saper individuare
il maggior numero possibile di insidie e problemi che potevano
mettere in difficoltà gli studenti che, impossibilitati a contattare il
docente di frequente, avrebbero rischiato di fallire nel loro tentativo di
apprendimento. I docenti correttori ricevevano i compiti li
correggevano, quindi segnalavano le proprie osservazioni personali.
Il dialogo tra studenti e docenti era molto limitato, la prova di
valutazione, infatti, rappresentava l’unico momento di interazione.
La relazione tra i formatori e i loro destinatari rientra nella categoria
che Thompson (1995) definisce “interazione mediata”. Si tratta di un
modello di comunicazione che si estende nello spazio e nel tempo che
limita gli indizi simbolici a disposizione dei partecipanti, utili al fine
di ridurre l’ambiguità. Rispetto all’interazione faccia a faccia, essa
assume dunque, un carattere di maggiore indeterminatezza che
obbliga gli individui a ricorrere in misura maggiore alle risorse in loro
possesso per interpretare il contenuto delle informazioni trasmesse
(Thompson, 1995). Questo aspetto comporta una totale autonomia di
fruizione dell’insegnamento: in un contesto in cui è del tutto assente la
La Formazione a Distanza
15
possibilità di condividere le risorse informative o di collaborare con
altri studenti, i destinatari della formazione per corrispondenza
affrontano lo studio in maniera totalmente individuale.
I primi corsi a distanza furono organizzati in Svezia ed in Inghilterra:
sarà Londra la città in cui Isaac Pitman, inventore della stenografia,
utilizzerà il servizio postale per il penny post, un corso a distanza di
stenografia, il cui successo portò alla fondazione della Phonographic
Correspondence Society, finalizzata all’organizzazione e alla
diffusione gratuita dell’insegnamento della stenografia per
corrispondenza (Eletti 2002).
Alla fine dell’Ottocento, il tasso di alfabetizzazione è ancora basso,
nei paesi europei coinvolti in forti processi di industrializzazione, si
sviluppano i primi esperimenti di didattica per corrispondenza rivolti
principalmente a persone benestanti che potevano sostenere i costi per
curare la propria formazione al di fuori di un ambiente scolastico. Si
trattava di corsi basati su un sistema molto rigido, con contenuti
prevalentemente tecnici-commerciali o di alfabetizzazione di base,
generalmente erogati da soggetti privati, non istituzionali e rivolti ad
un’utenza prevalentemente adulta (ibidem).
L’utilizzo della formazione a distanza, a supporto della formazione
scolastica, trova un degno esempio nel 1873 negli Stati Uniti, dove
La Formazione a Distanza
16
l’Illinois Weslayan University eroga il primo corso universitario a
distanza
2
.
Agli inizi del XX secolo la didattica per corrispondenza non si rivolge
solo ai ristretti gruppi delle classi borghesi e comincia ad essere
utilizzata come strumento di istruzione scolastica e professionale
destinata ai giovani.
Negli anni venti, la nascita e lo sviluppo di una nuova tecnologia
determina la nascita di un nuovo modello: la formazione a distanza
per radio (ibidem). La radio si propaga nell’etere senza bisogno di
utilizzare supporti fisici come la lettera e il servizio postale e consente
di recapitare informazioni a chiunque possieda un apparecchio di
ricezione. La formazione a distanza per radio segna una differenza
sostanziale rispetto a quella per corrispondenza: il passaggio da una
modalità di comunicazione interpersonale one-to-one (tipica
dell’interazione faccia a faccia o per corrispondenza), al broadcasting,
ossia ad un paradigma one-to-many o few-to-many. Una volta
acquistato l’apparecchio, il domicilio diventa un terminale domestico
che riceve continuamente suoni e parole, dei quali si può usufruire
senza pagare o dovere uscire di casa, senza dovere interrompere i ritmi
2
Fra gli altri casi di formazione per corrispondenza erogati oltreoceano citiamo anche Baltimora
nel 1905, Melbourne nel 1914, Vancouver nel 1919, Nuova Zelanda nel 1922 che rappresentano i
primi veri tentativi di corsi di formazione primaria e secondaria alternativi alla formazione in aula,
nati per facilitare l'accesso all'istruzione anche a quelle persone che, spesso per motivi economici,
non potevano permettersi di andare a studiare in una città lontana.
La Formazione a Distanza
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della vita familiare quotidiana. La radio annulla le distanze,
incorporando alla vita privata degli utenti elementi propri della sfera
sociale. (Menduni, 1998). Non importa quanto essi siano lontani dalle
Istituzioni, la formazione che fino ad allora era stata un bene scarso e
costoso, giunge a casa degli utenti senza comportare spostamenti.
Tra i primi corsi universitari via radio, da ricordare è l’esperimento
promosso dalla BBC nel 1927, come supporto integrativo della
formazione scolastica. Nascono in questo periodo i primi corsi di
lingua incisi su dischi a 78 giri. Anche il telefono, verso gli anni
Quaranta, verrà spesso utilizzato come strumento di supporto alla
formazione a distanza di prima generazione.
Sono gli anni Cinquanta, anni di ricostruzione dopo la devastazione
della seconda guerra mondiale, a richiedere l’ausilio di strumenti
formativi in grado di permettere una veloce ripresa dell’attività
scolastica e di favorire l’istruzione rapida di competenze professionali
adeguate per lavorare nelle fabbriche. L’esperienza francese del
Centre National d’Etudes par Corrispondence
3
è, forse, l’esempio più
rappresentativo di questo periodo.
3
Il Centre National d’Etudes par Corrispondence (Centro Nazionale di Studi per
Corrispondenza), oggi CNED Centre National d’Etudes à Distance (Centro Nazionale di Studi a
Distanza) rappresenta, attualmente, la realtà formativa più importante tra le istituzioni che offrono
servizi di istruzione a distanza in Francia.