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1. ELEMENTI DI FINANZA ISLAMICA
Il ruolo che l economia islamica riveste nel sistema mondiale deriva dalle importanti
relazioni che lo legano al mondo occidentale e dalle dimensioni che questo fenomeno ha
assunto negli ultimi tempi: la prospettiva di crescita annua Ł stimata del 15% , pari al
doppio rispetto a quella della finanza occidentale e l ammontare di capitali amministrati
previsto nel 2010 Ł di 1400 miliardi di dollari. Le istituzioni finanziarie presenti in 65
Paesi osservanti i principi islamici sono oltre 300 e vi sono 70 indici compatibili1.
La popolazione mondiale conta oggi 1,5 miliardi di musulmani ed i paesi di fede
islamica dispongono di un ampia liquidit essendo t ra i maggiori produttori di petrolio.
La legge islamica si basa su quattro fonti principali:
• La Shari‘ah, che deriva dalla parola araba che riguarda le leggi e il modo di
vivere prescritto da Allah per i suoi servi, si riferisce all ideologia e alla fede, al
comportamento, all educazione e ai problemi quotidiani di ordine pratico. La
Shari‘ah comprende: il Corano, nel quale i musulmani credono siano contenute
le esatte parole di Allah, nel modo in cui sono state rivelate e trasmesse dal
Profeta Maometto. Tutte le fonti della legge devono rispettare il Corano, fonte
della conoscenza per eccellenza. Solo nel caso in cui questo non tratti
direttamente un determinato argomento, i musulmani ricorrono a fonti
alternative della legge islamica. La Sunnah, invece, si riferisce alle tradizioni o
alle abitudini conosciute del profeta Maometto, alcune delle quali sono state
riportate nei volumi della letteratura degli Hadith. Comprende molte delle cose
dette, fatte o accettate da Maometto e di come ha vissuto la sua vita mettendo in
pratica i precetti del Corano.
• L’Ijma’ Ł il consenso della comunit oppure degli studiosi di diritto al suo
interno nelle situazioni in cui i Musulmani non sono stati in grado di trovare una
regola legislativa specifica nel Corano o nella Sunnah.
• La Qiyas: nei casi in cui Ł necessaria una norma legislativa, che non Ł stata
affrontata in modo chiaro in altre fonti, i giudici possono ricorrere all analogia,
al ragionamento e ai precedenti legali per stabilire delle leggi concernenti nuove
1
www.borsa-italia.net/investire/62584-seminario-finanza-islamica#post259172, Stefano Masullo,
5/05/2009
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situazioni. Si tratta della fattispecie in cui un principio generale pu essere
applicato ad accadimenti mai giudicati prima di allora.
• Il Fiqh (diritto islamico), Ł una parola araba che significa conoscenza,
intelligenza e comprensione. Si riferisce alle regole degli studiosi musulmani,
basate sulla loro conoscenza della Shari‘ah. La scienza del fiqh Ł iniziata nel
secondo secolo dopo l’Hijrah, quando lo stato islamico si Ł ampliato e ha dovuto
affrontare varie problematiche non esplicitamente contemplate nel Corano e
nella Sunnah del Profeta. Le regole, basate sull’unanimit degli studiosi
musulmani e sull’analogia diretta, sono vincolanti. Le quattro scuole di pensiero,
Hanafi, Maliki, Shafi’i e Hanbali, sono identiche nel 75% circa delle proprie
conclusioni legali2.
Nell Islam la fede ed il buon lavoro vanno di pari passo. Una mera dichiarazione di fede
non Ł sufficiente perchØ il credo in Allah si trasformi in un obbligo di obbedienza. Solo
quando la pratica Ł conforme alla professione si diventa veri Musulmani, rendendo la
fede una fonte di forza e il Corano una guida. Il loro concetto di culto Ł molto vasto,
qualsiasi cosa facciano nella vita deve essere conforme alla volont di Allah,
dimostrarsi un atto di venerazione.
Ci sono cinque atti formali che aiutano a rafforzare la fede e l obbedienza dei
Musulmani, i cosiddetti cinque pilastri dell Islam:
• Shahada (testimonianza di fede): Ł una semplice dichiarazione nel quale si
riconosce l unicit di Allah quale Dio e di Maomett o come suo servo e
messaggero. Una persona diventa un Musulmano quando afferma questo
concetto con purezza di cuore, convinzione e fede;
• Salat (preghiera): la preghiera formale Ł il piø importante atto di fede, Ł la
connessione dell umanit con Allah, dal quale ricev e la forza, la guida e la pace
spirituale. Cinque volte al giorno (prima dell alba, a mezzogiorno, di
pomeriggio, dopo il tramonto e di sera) i Musulmani si alzano, si purificano e si
presentano direttamente di fronte ad Allah per la preghiera, che non deve essere
intesa come un gesto rituale e automatico, ma come occasione per ricordare i
propositi di vita, per rinfrescare la fede e mantenere il credo sempre presente.
2
Le fonti della legge islamica , Shirka-Finance n. 2, Settembre-Ottobre 2006
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• Sawm (digiuno): durante il mese del Ramadan, che corrisponde al nono mese
dell anno lunare, i Musulmani non mangiano nØ bevono nulla durante le ore del
giorno, in modo da sopprimere il desiderio e pensare ad Allah soltanto. La
disciplina e la privazione li porta a fronteggiare la realt quotidiana che molte
persone sono costrette ad affrontare durante tutto l anno, rendendo l intero mese
di obbedienza denso di devozione, piet e purezza d ella mente, dello spirito e del
corpo.
• Zakat (carit ): ogni Musulmano che si trovi in condizioni economiche superiori
ad un certo standard predefinito, deve devolvere annualmente almeno il 2,5%
dei propri risparmi in favore delle persone bisognose, dei nuovi convertiti
all Islam, dei viaggiatori o di chi Ł sovrastato dai debiti.
• Haji (pellegrinaggio): chi Ł finanziariamente e fisicamente capace deve recarsi
in pellegrinaggio alla Mecca, centro spirituale del mondo Islamico in Arabia
Saudita, almeno una volta nella vita durante il dodicesimo mese dell anno
lunare3.
Nella lingua araba, tutto ci che Ł permesso si dice Halal , mentre ci che si considera
proibito viene detto Haram 4. I quattro divieti piø importanti sono i seguenti:
• Riba: parola che significa aumento o eccedenza . Tecnicamente sarebbe
inteso come un aumento che, in un operazione riguardante un prestito o in uno
scambio di merci, spetta al proprietario (prestatore) senza fornire un
controvalore equivalente o un compenso in cambio all altra parte.
Si possono ricondurre alcune differenziazioni nel verificarsi del Riba secondo la
tipologia del prodotto, del periodo temporale e delle modifiche apportate al
contratto. Si pu pertanto intendere come Riba:
1) La differenza contrattuale relativa al valore di due o piø articoli dello
stesso tipo, qualit e valore nel momento in cui so no scambiati
(indipendentemente dal periodo in questione o dal tipo, dall importanza o dalla
forma della differenza.)
2) La differenza contrattuale nel valore di due o piø articoli di diverso
tipo, qualit e valore (indipendentemente dalla str uttura temporale, dal tipo,
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The five pillars of Islam , Shirka-Finance n. 8, Gennaio-Febbraio-Marzo 2009
4
http://blog.panorama.it/economia/2007/05/07/parole-regole-e-divieti-della-finanza-islamica, 5/05/2009
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dall importanza o dalla forma della differenza) se questa non Ł fissata al
momento dell operazione.
3) La differenza concordata che viene modificata successivamente
all operazione.
4) Quello che viene addebitato dal prestatore per il tempo extra da pagare
oppure per i mancati pagamenti nel caso in cui chi prende a prestito non possa
pagare entro il periodo di tempo stabilito in un primo tempo, o secondo la
modalit di pagamento concordata.
In conclusione, un Riba non Ł esclusivamente applicabile agli scambi monetari o
ai prestiti in quanto, in circostanze particolari, pu anche essere applicato a
transazioni commerciali e baratti. L interesse Ł quasi sempre applicabile agli
scambi monetari, mentre il Riba sicuramente non lo Ł, pertanto l interesse Ł un
Riba, ma questo non si limita soltanto all interesse. Nelle operazioni finanziarie
occidentali si riferisce a una maggiorazione sulla restituzione del debito,
all interesse pagato per l utilizzo del denaro, al diritto applicato da un prestatore
a chi prende a prestito del denaro per utilizzarlo. E , quindi, il costo monetario
applicato per l utilizzo del denaro e poichØ questo costo, in uno scambio denaro
per denaro si configura come aumento, si tratta di Riba ed Ł quindi proibito dalla
legge islamica. Il Corano recita: Coloro invece che si nutrono di usura
resusciteranno come chi sia stato toccato da Satana. E questo perchØ dicono:
Il Commercio Ł come l usura! . Ma Allah ha permess o il commercio e proibito
l usura 5; la tradizione islamica considera il concetto di Riba in modo molto piø
ampio rispetto a quello dell usura, interpretandolo come qualsiasi pagamento di
interesse fisso o garantito su prestiti o depositi , senza per questo contestare il
principio della remunerazione del denaro concesso in prestito.
Non Ł condannata la ricchezza in sØ, bens quella che non deriva da attivit
commerciali. Ci detto non significa che i capitali non abbiano alcun costo:
l Islam stabilisce che ai proprietari del capitale sia riconosciuta una quota della
produzione che non pu essere predeterminata, ma ch e Ł legata alla produttivit
del progetto in essere.
Alcuni professionisti del settore bancario islamico ritengono che la sostituzione
dell interesse con meccanismi quali il margine di utile lordo, rappresenti una
modifica piø formale che sostanziale.
5
Corano, Capitolo II, Al-Baqara , (La Giovenca), v ersetti 275-276
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• Gharar: non ha una definizione universalmente accettata ma in generale viene
riferito alle situazioni del caso, frode, azzardo, rischio. ¨ l elemento di rischio
che non Ł prevedibile e la cui probabilit non pu essere stimata. Ad esempio la
vendita di una cosa che non Ł disponibile, il cui risultato non Ł noto o la cui
vendita Ł condizionata all accadimento di eventi casuali. Il divieto non Ł
assoluto ma bisogna evitare solo le situazioni eccessive. Le parti contrattuali
devono avere perfetta conoscenza del valore della contropartita risultante dalla
transazione.
Le opzioni, i future e le transazioni in valuta estera sono considerate anti-
islamiche perchØ i tassi sono determinati da differenziali di prezzi. In finanza, al
concetto di interesse si associa quello di valore finanziario del tempo.
Quest ultimo altro non Ł che la remunerazione per il sacrificio in termini di
consumi immediati in favore di consumi futuri e si configura come uno dei
quattro cardini della finanza occidentale. Secondo l etica islamica, un tale
comportamento rappresenterebbe solo l utilit del s ingolo individuo e non
dovrebbe pertanto essere remunerato. Inoltre, dal punto di vista islamico una
somma immediatamente disponibile pu essere investi ta per ricavarne un
rendimento futuro: in tal caso quindi la rinuncia all eventuale reddito futuro
merita di essere remunerato. Si potrebbe dunque affermare che la finanza
islamica non presuppone che il tempo non abbia un valore finanziario, ma che
detto valore risieda nel rendimento ottenibile dal miglior investimento tra quelli
disponibili sul mercato e non possa essere ammesso solamente nel contesto del
debito6.
Alcuni studiosi Islamici disapprovano l indicizzazione dei debiti al tasso di
inflazione perchØ il creditore concede il prestito per ottenere la benedizione di
Allah e non per ottenere un guadagno. Vi sono dell e eccezioni che riguardano
alcuni contratti: vendita con pagamento anticipato, contratti di manifattura e
contratti di affitto. Questi devono per essere red atti rispettando alcuni requisiti
legali che minimizzino i rischi.
• Maysir: deriva dal nome di un antico gioco che prevedeva l uso di frecce senza
punta e senza piume, per le scommesse sui cammelli macellati e squartati.
Identifica quindi tutti i tipi di giochi d azzardo.
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Luca Piras, Riflessioni comparate sui principi teorici della f inanza islamica e quelli della moderna
finanza occidentale , n.66, 2 trim. 2007