4
Questo elaborato cercherà di spiegare come questi strumenti possono rivelarsi un
bene prezioso e da non sottovalutare per le imprese di oggi. Si articola in 5
capitoli.
Il primo capitolo affronterà l‟evoluzione di Internet e il passaggio alle
piattaforme del Web 2.0. Saranno analizzate le caratteristiche dei nuovi
consumatori/utenti che si affacciano a questa realtà virtuale e come le aziende
cambiano il loro approccio al marketing che diventa anch‟esso 2.0.
Il secondo capitolo introdurrà il concetto di User Generated Content (contenuto
generato dall‟utente), con le sue declinazioni di Consumer Generated Content ed
User Generated Advertising, per sottolineare il maggior potere degli utenti in
Rete che hanno trasformato il flusso di comunicazione da top-down a bottom-up.
Verrà inoltre trattata l‟evoluzione e le caratteristiche di diversi strumenti e
piattaforme che rientrano nel concetto di Social Media: i blog, i microblog, i
Social Network, i social bookmarks, i podcast, i forum, i wiki e anche i mondi
virtuali, i quali hanno perso nel corso del tempo molto del loro appeal iniziale e
oggi vengono considerati dalle aziende come un semplice strumento di “vetrina”.
Il terzo capitolo analizzerà le dinamiche di approccio delle imprese al Web 2.0,
che si basano sui capisaldi di apertura, condivisione, peering e azione globale,
trasformando l‟ecosistema aziendale in Impresa 2.0.
L‟utilizzo degli strumenti e delle piattaforme di socializzazione e di condivisione
della conoscenza diventa un vantaggio anche per dipendenti, collaboratori,
fornitori, partner e azionisti, che vedono in blog, wiki, social network, corporate
tv e podcast, delle utili tecnologie per la ricerca e lo scambio di informazioni.
Il quarto capitolo si concentrerà sull‟utilizzo dei Social Media come strumenti
per sviluppare strategie di comunicazione e marketing relazionale. In particolare
si farà riferimento al potentissimo mezzo del passaparola, al fine di sviluppare
strategie di viral marketing.
L‟Impresa 2.0 in questo capitolo viene vista come un soggetto che sa come porsi
sul mercato e comunicare con il proprio pubblico di riferimento, prestandosi
all‟ascolto, alla conversazione, alla condivisione di contenuti e di idee, ed alla
formazione di comunità virtuali attorno al proprio brand.
5
Il quinto ed ultimo capitolo affronterà un‟analisi degli strumenti offerti dal più
famoso e popolare Social Network al mondo. L‟evoluzione e la rapida diffusione
di Facebook, che raccoglie milioni di utenti sparsi per tutte le zone del pianeta,
rende questa piattaforma un ottimo mezzo per comunicare e promuovere, sia per
i piccoli che per i grandi business. A tal proposito verrà presentato brevemente
caso italiano relativo a Gardaland, il più grande parco giochi in Italia e terzo in
Europa, come esempio di successo nell‟utilizzo del Social Network da parte di
un‟azienda.
In conclusione questa tesi cercherà di capire come i Social Media, se utilizzati
con il giusto approccio, possono diventare il mezzo per produrre nuove strategie
di comunicazione e di marketing in vista di scenari evolutivi futuri.
6
1. Internet e lo sviluppo della comunicazione
interattiva
1.1 L’evoluzione dei media e il successo di Internet
Durante tutto il corso del Novecento lo sviluppo della società in cui viviamo si è
poggiata sui mass media, che attraverso mezzi comuni come radio, stampa e
televisione, hanno portato allo sviluppo di quella che i sociologi definiscono
“società di massa”.
Il flusso di comunicazione tra emittenti e pubblico era caratterizzato da contenuti
monomediali (messaggio analogico che non permette la visione, l‟ascolto e la
lettura contemporanea e non può essere modificato da chi lo riceve) e messaggi
unidirezionali (di tipo top-down, gestiti da un “broadcaster” e trasmessi ad un
pubblico di riferimento secondo un criterio generale o di nicchia). L‟unica
possibilità per i destinatari era ricevere il messaggio, era esclusa qualsiasi
possibilità di partecipare alla creazione di contenuti.
Attraverso l‟utilizzo dei nuovi media, questo status cambia radicalmente e la
comunicazione si trasforma da mono-direzionale a bi-direzionale e con il Web
2.0 diventa multi-direzionale.1
Si ha inoltre un passaggio dall‟analogico al digitale e ciò fa sì che il messaggio
possa essere modificato, memorizzato e ri-prodotto da chiunque in qualsiasi
momento, passando da una posizione passiva al ruolo di fatto di un broadcaster.
Il contenuto diventa multimediale e interattivo, un medesimo file può contenere
testo, immagini, video, audio e dare la possibilità a chi ne usufruisce, attraverso
link, di ampliare le possibilità di esplorazione e di fruizione.
Allo stesso tempo il messaggio multi-direzionale permette al pubblico -o meglio
agli utenti della Rete- di coinvolgere e condividere contenuti con altri utenti e
1
Cfr. R. Brognara, New media & comunicazione di marketing: verso i mercati post-pubblicitari, F. Angeli,
Milano, 2009
7
recuperarli grazie all‟utilizzo dei motori di ricerca; la natura dell‟individuo si fa
partecipativa.
È stato calcolato che il Web ha raggiunto il più veloce grado di diffusione della
storia rispetto a qualsiasi altro mezzo di comunicazione; in soli 7 anni, il 25%
della popolazione americana era già in grado di connettersi ad Internet, cosa che
non accadde per il telefono cellulare che impiegò quasi il doppio degli anni, per
non parlare poi di radio e televisione che rispettivamente impiegarono 22 e 26
anni per raggiungere gli stessi livelli.2
Se negli anni ‟80 la televisione era il mezzo più seguito dal pubblico e le imprese
hanno investito molto in comunicazione, nel nuovo millennio il canale che
subisce il maggiore audience è rappresentato da Internet, dagli strumenti a
disposizione degli utenti e dalle applicazioni che questi ultimi possono
sviluppare.
L‟importanza che ricopre il fenomeno Internet in ambito business è evidenziato
da quella che viene definita Legge di Metcalfe che asserisce che l‟utilità, o il
valore, di un network corrisponde al quadrato del numero degli utilizzatori;3 tale
legge osserva che il valore delle nuove tecnologie di rete è strettamente legato al
numero degli utenti. Esiste inoltre un punto, definito da Metcalfe massa critica,
una volta raggiunto il quale il valore inizia ad aumentare in modo esponenziale.
Ad esempio, quando l‟uso di Internet era agli albori, la diffusione della Rete ebbe
una crescita continua dal 1990 al 1995 e, una volta superata la soglia dei 5
milioni di utenti, il processo continuò in modo esponenziale.4
La legge di Metcalfe può essere applicata, in ambito più recente, alla diffusione
dei contenuti sul Web ed al corrispettivo valore che le reti sociali vengono ad
assumere nella gestione del business delle imprese.
Il cambiamento che Internet ha comportato nell‟ambito della comunicazione e,
più in generale, nella società è enorme: purtroppo esistono ancora dei “luoghi
comuni” che ne limitano il pieno utilizzo da parte delle aziende. Spesso infatti il
principale motivo di ostacolo nell‟approccio alla Rete è la sua pericolosità;
2www.nielsen-online.com
3Vd. T. Visconti, Il marketing e la Rete, Il Sole 24 ore, Milano, 2007, p. 6-7
4
Ibidem
8
Internet è visto dalle cariche più alte dell‟impresa, ma ci si riferisce soprattutto
alle PMI, come uno spazio incontrollabile, dove le informazioni possono essere
scambiate facilmente consegnando un vantaggio competitivo ai concorrenti e
soprattutto l‟immagine aziendale può risultare distorta e gravemente
compromessa da affermazioni o notizie false.
Questo modo di vedere le grandi risorse che offre Internet in modo negativo è
causato da una cultura aziendale arretrata e tradizionale; il termine che più si
addice ad Internet non è negatività, ma piuttosto opportunità. Le aziende hanno
l‟opportunità di cambiare, di utilizzare Internet al meglio avendo le informazioni
giuste e sapendo che -come è stato definito da Montemagno5- “Internet è un
mondo amico, che comunque va avanti, con o senza il loro appoggio”.
La Rete rappresenta un ambiente in continua evoluzione che con gli anni ha
cambiato i suoi connotati. Dapprima era considerata come una “vetrina” di un
negozio, una semplice piattaforma sulla quale posizionare la propria impresa e
mettere in mostra i propri prodotti alla clientela; ora si costituisce come il
maggior strumento di business, finalizzato a instaurare relazioni con il mondo
circostante attraverso uno proficuo ed ininterrotto scambio di informazioni.
Questo mutamento si relaziona ad alcune caratteristiche fondamentali del Web:6
- Abbattimento delle barriere spazio-temporali: oggi con questo strumento è
possibile fare tutto, in qualsiasi momento, in qualsiasi modo e in qualsiasi
luogo ci si trovi;
- Abbattimento dei costi: Internet permette di fornire pubblicità e servizi a
costi tendenti quasi allo zero (si deve pagare i tecnici, lo spazio web, il
servizio di connessione);
- Distribuzione: la distribuzione delle informazioni è diventata globale;
- Condivisione:
dati: attraverso i siti web la condivisione di dati è semplice e accessibile a
tutti;
5Marco Montemagno, IAB Forum, Milano, 2007 (direttore del programma IoReporter su Sky TG24)
6
Ibidem
9
tra le persone: gli utenti possono condividere contenuti testo, audio e
video autonomamente e interattivamente;
- Dialogo: l‟opportunità di dialogare tra persone e tra aziende e consumatori ha
permesso l‟instaurarsi di rapporti reciproci e l‟abbattimento delle barriere
preesistenti;
- Personalizzazione: si è passati dalla standardizzazione di massa alla
possibilità di personalizzare prodotti e servizi a seconda delle preferenze dei
consumatori;
- Free: il concetto è alla base dell‟utilizzo di Internet, l‟atteggiamento degli
operatori di mercato è cambiato, per cui il 99% dell‟offerta è diventato
gratuito e il cliente paga per avere un prodotto/servizio migliore.
1.2 Dal Web 1.0 al Web 2.0
Le imprese iniziano a utilizzare Internet verso la a metà degli anni Novanta e
questo processo di avvicinamento al Web segna l‟inizio del periodo della
cosiddetta New Economy.
Fino a quel momento i contenuti disponibili sulla Rete erano generati da tecnici
informatici professionisti che conoscevano a memoria il linguaggio HTML 7 e
creavano prevalentemente pagine web statiche. Le aziende che in questo periodo
si sono riversate sul web si sono avvalse di questi professionisti al fine di
“occupare” uno spazio nella Rete, investendo risorse per progettare siti di
rappresentanza, aspettando risultati eclatanti che nella maggior parte dei casi non
si sono avverati.
7HyperText Markup Language, linguaggio usato per descrivere la struttura dei documenti ipertestuali
disponibili su Internet. Tutti i siti web sono scritti in HTML, codice che viene letto ed elaborato dal
browser, il quale genera la pagina che viene visualizzata sullo schermo del computer