Introduzione
iv
La scrittura rappresenta una delle modalità essenziali di tale
relazione. Non importa il supporto sul quale si collocano i segni,
conta il loro significato che è immateriale e quindi resistente al
tempo. In tal senso è l’intero mondo della scrittura, è tutto il
linguaggio umano a essere di per sé virtuale, se si intende con questo
termine la dimensione non fisica di ciò che gli enunciati trasmettono
materialmente. Il pensiero che si manifesta nell’atto dello scrivere
dipende certamente da tale azione ma la capacità di pensare precede
sia i singoli pensieri che i singoli modi della loro espressione.
Dunque il pensiero produce una dimensione che può essere riversata
su una molteplicità di supporti i quali, con l’utilizzo e nel tempo,
possono condizionare i processi mentali degli individui, possono
modificarli ma non alterarli completamente.
Il mondo si è trovato negli ultimi decenni ad essere attraversato da un
processo di evoluzione delle tecnologie di comunicazione tuttora in
fieri, che ha provocato e continua a provocare mutamenti di sempre
crescente importanza a tutti i livelli. L’avvento di innovative
modalità di comunicazione, dalla radio, alla televisione, al telefono,
fino al computer e, ovviamente, all’enorme novità di Internet, ha
sconvolto il nostro modo, non solo di comunicare, ma di pensare, di
Introduzione
v
parlare, di relazionarci con gli altri, di rapportarci alla realtà, di
organizzare le conoscenze. All’interno di tale trasformazione il
telefono cellulare, uno dei principali mezzi di comunicazione
utilizzati nella società dell’elettronica ovvero dell’informazione
globale, diventa il simbolo dell’esplosione delle potenzialità
comunicative nella vita quotidiana degli individui in quanto esseri
comunicanti. Affrancandosi da ogni legame spazio-temporale tale
strumento ha offerto innumerevoli opportunità di interazione
coinvolgendo anche distinti livelli di relazione. Infatti il ‘telefonino’,
come viene comunemente chiamato, oltre ad essere supporto della
comunicazione telefonica che ha esteso a dismisura le potenzialità
della voce, consente di stabilire modalità relazionali che si avvalgono
di altri canali di comunicazione connessi al mezzo stesso.
Partendo dal più generale contesto della comunicazione cellulare, la
mia ricerca concerne essenzialmente l’analisi degli SMS (Short
Message Service) ovvero i messaggi di testo inviabili tramite telefoni
cellulari: una rivoluzionaria modalità di interazione che tramite un
utilizzo non convenzionale della scrittura veicola inediti contenuti e
originali norme relazionali. L’origine di questo lavoro è da
identificarsi nell’interesse e la curiosità che ha suscitato in me
Introduzione
vi
l’enorme successo del telefonino cellulare e della pervasiva e ficcante
diffusione di tale strumento di comunicazione in tutti gli ambiti della
vita quotidiana, fino a diventare parte integrante del corpo umano
ormai definito cybercorpo. Altro fondamentale impulso
all’approfondimento di tale argomento è stato la convergenza tra
l’attività lavorativa, da me svolta ormai da sette anni all’interno di
uno dei più grandi gestori di telefonia mobile attualmente affermato
nel mercato internazionale delle telecomunicazioni, e il corso di studi
intrapreso che mi ha indotto ad una riflessione linguistica.
Scopo principale della mia tesi è descrivere lo Short Message in tutti
i suoi aspetti e in particolare analizzare il rivoluzionario linguaggio
che esso veicola ponendosi come codice comunicativo a tratti misti,
uno stile ibrido tra scritto e parlato. In particolare ho analizzato le
componenti linguistiche del messaggio di testo diventate parte di un
gergo che, rompendo definitivamente gli schemi del passato, si
evolve e si modifica giorno dopo giorno. Si tratta di una forma di
comunicazione mediata che ha reso sempre più delocalizzate e
asincrone quelle modalità comunicative interpersonali prima proprie
quasi esclusivamente del parlato.
Introduzione
vii
Nel corso dell’analisi inserita nel più ampio contesto dell’Italiano
contemporaneo, parlato e non, ho cercato di esaminare il linguaggio
degli SMS in rapporto a quello contemporaneo prototipico utilizzato
sia nella forma scritta che in quella orale. La mia attenzione si è
soffermata sulle trasformazioni linguistiche che stanno avendo luogo
sul nostro idioma nazionale anche a causa della sempre maggiore
presenza della lingua inglese nei ‘nostrani’ messaggi di testo.
Strumento fondamentale per la realizzazione di questo lavoro è stato
il corpus di messaggi preso in esame che mi ha consentito di
sviluppare riflessioni e valutazioni di vario genere nonché di
dimostrare con esempi pratici ciò che è stato osservato nel corso di
tale studio. Tale campione è composto da circa 300 messaggi di testo
raccolti tra il febbraio 2002 e dicembre 2005 i cui emittenti sono
essenzialmente conoscenti e amici aventi vari parametri anagrafici e
di varia estrazione sociale. In linea di massima la fascia d’età
coinvolta parte dai 20 fino ai 60 anni mentre le attività professionali
svolte sono per lo più di tipo impiegatizio considerando che coloro
che appartengono alla categoria più giovanile sono essenzialmente
studenti.
Introduzione
viii
Nel primo capitolo di questa tesi l’approfondimento s’incentra sulla
definizione della comunicazione cellulare e delle sue caratteristiche
viste come espressione della società contemporanea definita società
della ‘oralità secondaria’. Tale modalità comunicativa, rappresentata
come portatrice di nuovi valori di nuovi significati, da origine ad una
rinnovata idea dello Spazio e del Tempo, ad un insolito modo di
affermare la presenza di sé nella vita dell’altro e allo stesso tempo
determina una rilevante evoluzione delle tradizionali forme
linguistiche e comunicative.
Il secondo capitolo parte con la descrizione del messaggio di testo
inteso come canale di comunicazione che, rinnovando la scrittura dal
suo interno la reintegra all’oralità. In tal modo l’SMS afferma la sua
essenza mista ponendosi entro un continuum che presenta tratti
dell’oralità e altri condivisi con la scrittura. L’analisi quindi procede
sugli elementi che condizionano la forma e il tempo propri del
messaggio inviato tramite cellulare la cui natura è vincolata al mezzo
che lo produce. Tale sezione si conclude con l’osservazione della
struttura dell’SMS e della dinamica dell’interazione da esso generata
con uno sguardo sempre attento al più ampio contesto
sociolinguistico.
Introduzione
ix
Oggetto del terzo capitolo è in maniera più specifica l’esplorazione
dell’aspetto paralinguistico e cinesico dell’SMS funzionale a
rafforzare la dimensione espressiva tipica del linguaggio orale e a
evidenziare in maniera inequivocabile il genere ibrido di tale forma
di comunicazione. Essa, arricchita di ideofoni e scritture fonetiche
nonché di forme di resa alternativa degli aspetti extralinguistici,
prosodici, paralinguistici e soprasegmentali in genere,
nell’insufficienza della dicotomia tra scritto e parlato cerca di
recuperare l’espressività della relazione faccia a faccia pur essendo
privata dell’elemento fondamentale di essa: la presenza corporea.
Il quarto capitolo focalizza la sua attenzione sull’esame specifico dei
tratti distintivi della scrittura dei messaggi, delle varie tecniche di
realizzazione del testo fino all’ osservazione degli elementi testuali e
morfo-sintattici che emergono all’interno di esso. Tale indagine si
configura sullo sfondo della relazione tra il linguaggio dell’SMS e i
prototipi dello scritto e del parlato evidenziandone le significative
affinità e differenze.
Nel quinto capitolo è affrontata la dimensione plurilinguistica del
messaggio di testo e stimata la rilevante presenza della lingua inglese
nella comunicazione wireless rispetto alle altre lingue straniere.
Introduzione
x
Partendo dalla considerazione di quella che è reputata la matrice del
canale comunicativo degli Short Message, ovvero il linguaggio
veicolato dal Personal Computer tramite l’uso della e-mail o delle
chat-line, si giunge alla questione dei prestiti linguistici che ruotano
essenzialmente intorno al mondo della telefonia cellulare. In chiusura
di questa parte sono espresse alcune riflessioni sui rischi di una
possibile contaminazione linguistica operata dall’inglese degli SMS e
delle nuove tecnologie sul nostro idioma.
A conclusione di questo lavoro di analisi ho ritenuto opportuno
rappresentare l’animato e complesso dibattito culturale sul fenomeno
della diffusione della comunicazione cellulare, in particolare sul
valore più o meno costruttivo che rivestono gli SMS da un punto di
vista linguistico. Tale confronto, che si configura nel panorama
socio-linguistico attuale, scaturisce dalle differenti e a volte
contrastanti opinioni di linguisti e studiosi contemporanei. In questa
prospettiva si collocano le mie riflessioni personali sull’effettivo
ruolo dello Short Message come strumento di cambiamento
linguistico e la mia valutazione personale, sulla base degli elementi
che caratterizzano tale tecnica comunicativa, circa la sua reale
capacità di compiere uno sradicamento dei vecchi modelli espressivi
Introduzione
xi
e altresì il suo efficace potere di consolidamento di nuove e
inesplorate consuetudini linguistiche.
Capitolo 1-La comunicazione cellulare
1
1 LA COMUNICAZIONE CELLULARE
1.1 Una prospettiva socio-linguistica
La parola ‘comunicazione’ è entrata a far parte ormai del lessico
corrente per indicare un processo alla base dei rapporti interpersonali
degli individui ovvero una delle attività principali dell’essere umano
inteso come animale sociale.
E’ molto difficile dare una interpretazione univoca a tale termine dal
momento che esistono numerosissime definizioni di ‘comunicare’.
Nel tentativo di trovare una accezione che esprima in pieno il
significato che la parola assume nel contesto delineato da questo
lavoro è opportuno fare riferimento a due gruppi di definizioni: da un
lato la comunicazione vista come semplice trasmissione, passaggio di
informazioni; dall’altro la comunicazione considerata come
relazione, comprensione.
In linea generale gli elementi fondamentali di ogni processo
comunicativo sono identificati nell’emittente che comunica il
messaggio, il ricevente ovvero il destinatario del messaggio, il
Capitolo 1-La comunicazione cellulare
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messaggio stesso quindi il contenuto di quello che si comunica e il
codice attraverso cui avviene la comunicazione, cioè il sistema di
segni che si usa nella comunicazione. Fondamentali sono inoltre il
canale che veicola il messaggio, la codifica ovvero l'attività che
svolge l'emittente per trasformare idee, concetti e immagini mentali
in un messaggio comunicabile attraverso il codice, la decodifica che
segue il percorso contrario svolto dal ricevente che trasforma il
messaggio da codice in idee, concetti e immagini mentali. Infine il
feed-back è l'interscambio che avviene tra ricevente ed emittente
quando l'informazione di ritorno permette all'emittente di percepire
se il messaggio è stato ricevuto e il contesto o ambiente inteso come
‘luogo’, fisico o sociale, dove avviene lo scambio comunicativo.
Ovviamente alla base della comunicazione interpersonale è la
presenza di una società, reale o virtuale che sia, al cui interno due o
più individui si scambiano dei messaggi e delle informazioni.
Caratteristica unica della capacità comunicativa dell’uomo è il fatto
che la trasmissione avvenga per mezzo del linguaggio sia esso
utilizzato in forma orale o scritta. Tradizionalmente quando si
nomina il concetto di comunicazione si tende a dare una certa priorità
al parlato perché la maggior parte degli incontri sociali di tutti i
Capitolo 1-La comunicazione cellulare
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giorni si svolge sotto questa forma e forse perché la componente
verbale costituisce l’elemento di cui siamo più consapevoli quando
comunichiamo. Partendo dal presupposto che l’interazione face to
face sia la prima forma di comunicazione in assoluto ci si rende conto
di come in ogni interazione comunicativa la comprensione si realizzi
anche attraverso elementi diversi dalle parole.
Parlare significa avere una certa competenza linguistica, ossia essere
in grado di produrre e di interpretare segni verbali, ma il
comportamento comunicativo non si riduce alle variazioni
linguistiche come la scelta della lingua, l’uso di un determinato
registro, o le scelte a livello grammaticale, sintattico e lessicale; esso
sottintende un insieme di variazioni non propriamente linguistiche: il
tono, il timbro, l’intensità della voce, le pause che non sono
indipendenti dal contesto verbale. Questi elementi non verbali del
parlato, classificati genericamente sotto il nome di tratti
paralinguistici, svolgono un ruolo fondamentale, in quanto pur non
avendo una funzione referenziale, portano ugualmente ulteriori
informazioni, svolgendo una funzione espressiva ed interpersonale
all’interno della comunicazione.
Capitolo 1-La comunicazione cellulare
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In tale ottica emerge che ciò che conta nell’interazione non è solo la
trasmissione del contenuto di un messaggio ma anche il modo in cui
tale messaggio viene vissuto e quindi la ‘relazione’ che si instaura o
già esiste tra i comunicanti. L’intero processo comunicativo assume
così le caratteristiche di un rapporto di natura psico-sociale che
prende forma attraverso un processo interattivo, piuttosto che in una
pura relazione linguistica. Dal latino il termine comunico, non
significa dunque semplicemente ‘mandare messaggi’, ma va intesa
come un atto sociale e reciproco di partecipazione, un atto mediato
dall'uso di simboli significativi tra individui e gruppi diversi.
Comunicare è interagire, condividere, mettere in relazione.
Nell’era digitale l’avvento di innovativi strumenti di comunicazione
che si pongono come mediatori e veicoli privilegiati di contenuti tra
l’emittente e il ricevente ha determinato una trasformazione delle
preesistenti relazioni socio-comunicative. Uno tra i più famosi e
discussi mezzi di supporto dell’ interazione tra gli individui
attualmente è il telefono cellulare. La rapidissima e massiccia
diffusione di questo apparecchio ha trasformato in modo radicale
alcuni aspetti della nostra civiltà provocando effetti sconvolgenti non
solo relativamente al nostro modo di comunicare, ma anche e
Capitolo 1-La comunicazione cellulare
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soprattutto a quello di pensare, di parlare, di relazionarci con gli altri,
di rapportarci alla realtà. Basti pensare a come l’uso del telefono
cellulare ci consente di entrare in contatto con le altre persone in
tempo reale, in qualsiasi momento, ovunque ci troviamo ampliando
notevolmente le nostre potenzialità e possibilità comunicative.
Effettivamente questo innovativo strumento, affrancandosi da ogni
legame spaziale, ha offerto nuove opportunità e modalità di
interazione a distanza ed ha esteso a dismisura la portata della voce,
il medium più antico e naturale dopo il linguaggio gestuale.
Oggi più che mai il cellulare ci permette di comunicare con estrema
facilità tanto da poter considerare l’uomo potenzialmente sempre
immerso in un flusso comunicativo ininterrotto, tramite il quale è
messo nella condizione di conoscere istantaneamente e in qualsiasi
momento l’informazione di ciò che avviene in tutto il mondo.
L’effetto e la sensazione che consegue da una società attraversata da
una fittissima rete di telecomunicazioni, tra le quali il settore di punta
è la telefonia mobile, è quella di avvicinare i luoghi, le persone, le
organizzazioni, le culture. In questo scenario possiamo considerare il
telefonino l’emblema della società dell’informazione globale in
quanto, meglio ancora di Internet, rappresenta, nella vita quotidiana
Capitolo 1-La comunicazione cellulare
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di tutti l’esplosione delle opportunità comunicative cui si assiste in
questo scorcio di secolo.
Se è dunque evidente che l’invenzione e la diffusione del telefonino
devono essere collocate nel più generale sviluppo delle tecnologie
della comunicazione che caratterizzano l’età contemporanea, è
innegabile che questo strumento ha, ed è destinato ad avere sempre
più in futuro, notevoli risvolti sul piano economico, sociale, culturale
e linguistico tanto da non poter essere assimilato ad altre forme di
comunicazione. L’enorme successo riscontrato dalle
telecomunicazioni mobili, oltre che la rapida ed entusiastica
adozione del telefono cellulare, ha fatto di uno strumento
apparentemente di poco conto come il telefonino, l’argomento
privilegiato di un gran numero di discorsi pubblici e privati. In Italia
a partire dagli anni Novanta il cellulare ha avuto una diffusione
sempre maggiore tanto da essere considerato come l’oggetto cult
degli ultimi decenni, desiderato da fasce sempre più ampie di
popolazione.
Una delle categorie che utilizza con maggior frequenza questo
strumento sin dalla sua prima comparsa sul mercato è quella degli
adolescenti e dei pre-adolescenti i quali ancora oggi sembrano