Prefazione Giuliana Celante
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Vi sono compresi i mezzi di prova non dimostrativi, cioè i mezzi di prova che sono
propri di scienze dell’ uomo quali il diritto, l’ etica, la filosofia.
Si potrebbe quindi definire la teoria dell’ argomentazione come la teoria delle prove
razionali non dimostrative.
In effetti, dove sono in gioco valori, la ragione dimostrativa è impotente: non
rimane che inculcarli oppure trovare per sostenerli o confutarli delle “ buone
ragioni”.
Pertanto, la teoria dell’ argomentazione riguarda lo studio delle buone ragioni con
cui gli uomini discutono di scelte nel momento in cui hanno rinunciato ad imporle
con la violenza.
I problemi relativi alla teoria dell’ argomentazione possono essere studiati sotto
vari punti di vista: uno psicologo studierà le motivazioni di colui che argomenta e
gli effetti del discorso persuasivo sull’ interlocutore; un sociologo parlerà dell’
argomentazione come una forma tipica della comunicazione intersoggettiva,
evidenzierà i nessi tra tipi di argomentazione e forme di società, un letterato
considererà il valore o non estetico; un pedagogista userà i risultati dell’ analisi
dell’ argomentazione per richiamare l’ attenzione sul valore educativo dell’ uso
pratico della ragione nei rapporti tra gli uomini, con particolare riguardo, ad
esempio, alla sfera politica dominata dai rapporti di forza.
Il Trattato costituisce quindi una filosofia dell’ argomentazione e rappresenta un’
analisi degli argomenti dal punto di vista della loro struttura.
Si tratta di un trattato di logica, una logica delle prove non dimostrative, in quanto
estende il suo dominio al campo dell’ opinabile e del preferibile.
Lambisce ma lascia da parte gli aspetti psicologici, sociologici, retorico-letterari del
problema.
Per il filosofo del diritto e per il giurista la teoria dell’argomentazione ha un
interesse importantissimo, poiché la controversia giudiziaria, è sempre stata la
principale fonte di osservazione per la retorica di tutti i tempi.
Lo studio dell’ argomentazione è un invito a risolvere la teoria classica dell’
interpretazione giuridica in un’ analisi degli argomenti usati dal giurista e/o giudice
per giungere ad una decisione. Perelman è un cultore di studi giuridici, quindi i
riferimenti al diritto nel Trattato sono frequenti, ad esempio a proposito delle
tecniche che tendono a distaccare l’ atto dell’ agente in modo da conseguire una
maggiore obiettività di giudizio.
La teoria dell’ argomentazione, esprime un ideale etico-politico che merita alcune
riflessioni.
II
Prefazione Giuliana Celante
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Il Trattato dell’ Argomentazione, rivalutando l’ importanza dell’ uso pratico della
ragione, fa riferimento ad un ideale di società in cui vi sia posto anche per le scelte
guidate razionalmente.
Le tecniche argomentative si sviluppano solo là dove la discussione è libera,
pertanto, la società ideale che rende possibile scelte razionali, cioè scelte che non
siano né costrette né arbitrarie, è solo quella in cui è garantita la libertà di
discussione.
Poiché il procedimento argomentativo tende a giustificare e a guidare le scelte, esso
costituisce un antidoto alle tentazioni opposte del fanatismo e dello scetticismo.
Infatti, essi tendono a disconoscere il valore del ragionamento.
Sia il fanatico che lo scettico sono vittime del miraggio della verità ultima,
definitiva. La teoria dell’ argomentazione rifiuta le antitesi troppo nette: mostra che
tra la verità assoluta e la non-verità c’è posto per le verità da sottoporre a continua
revisione, grazie alla tecnica dell’ addurre ragioni pro e contro. Sa che quando gli
uomini cessano di credere alle buone ragioni, comincia la violenza.
Prima di usare le armi bisogna imparare a discutere, a confrontarsi, ad argomentare:
una società che dà ampio spazio al confronto e all’ argomentazione è una società
che lotta per il mantenimento della pace e per il rispetto dei valori umani.
Questo lavoro di ricerca si propone di analizzare:
1. alcuni approcci di analisi relativi alla comprensione della lettura;
2. le caratteristiche dell’ argomentazione;
3. lo studio dell’ abilità di comprensione della lettura in relazione al modello di F.
Davis;
4. la ricerca sperimentale;
5. le conclusioni pedagogico-didattiche.
In relazione al primo punto, sono stati evidenziati:
a. l’approccio psicolinguistico;
b. l’approccio linguistico.
Per quanto riguarda l’argomentazione, vengono proposte le principali posizioni su
questo tema.
Si comincia con Perelman, grande esponente del dibattito filosofico relativo alla
teoria argomentativa.
La Nuova Retorica di Perelman interessa tutto l’ambito del discorso volto a
convincere o a persuadere.
III
Prefazione Giuliana Celante
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Viene poi analizzato Toumin, il principale divulgatore della filosofia analitica
anglo-sassone, le cui ricerche procedono per via induttiva. Egli dimostra infatti che
esiste la possibilità di ottenere una gamma più ricca di argomentazioni partendo
dall’esame della pratica quotidiana della logica.
L’ultima posizione esaminata è quella di Volzing. Secondo la sua analisi, infatti, i
bambini sono in grado di argomentare sin dalla primissima infanzia.
La sua conclusione è che chi argomenta, non pensa in modo egocentrico, poiché
include l’altro nel suo agire.
Tra le abilità linguistiche di base è stata scelta la lettura per la complessità e
l’importanza che essa ha per lo sviluppo culturale, intellettivo ed affettivo dell’
individuo.
Ma leggere non deve significare semplicemente decifrare un testo stampato, bensì
reagire al mondo espresso nella pagina scritta. Pertanto, la comprensione di un
messaggio scritto è un atto del pensiero e non può essere misurata in base ad un
unico, “ corretto” significato dello stesso.
Tra i tanti studiosi che si sono occupati dell’ analisi dell’ abilità linguistica lettura,
quello che è parso più accreditato, per il tipo di ricerca da svolgere, è F. B. Davis, il
quale ha evidenziato alcuni fattori di base che intervengono a livello di
comprensione.
La lettura è quindi da considerarsi uno strumento di formazione culturale di
permanente attualità, purché costituisca un processo di riflessione e di elaborazione
attiva.
Comprendere infatti significa cogliere il significato letterale delle parole, collegarle
logicamente tra loro, ricavarne l’idea principale, interpretare criticamente ed
elaborare “in maniera creativa” il significato.
È stata effettuata una sperimentazione nella Scuola Elementare per verificare le
capacità di comprensione della lettura.
La formulazione delle ipotesi presupponeva la realizzazione di due questionari da
somministrare nelle classi quinte.
L’ argomentazione è l’ elemento di riferimento, cioè la tipologia testuale di
entrambi i test.
IV
Prefazione Giuliana Celante
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I codici invece, sono diversi. Infatti, per il test Fantasmi disoccupati è stato
utilizzato un testo scritto, mentre per il test Tex Willer è stato scelto un fumetto.
Il criterio adottato nella loro stesura è stato quello proposto da F. B. Davis,
inserendo due domande per ogni fattore considerato.
Successivamente, sono stati elaborati i dati al computer, traendo le dovute
conclusioni.
Per realizzare un valido lavoro di ricerca sono stati esaminati i testi scolastici e le
programmazioni didattiche nelle classi quinte.
Trattandosi di una tesi sperimentale, si è pensato, alla fine della ricerca, di proporre
dei suggerimenti per migliorare la didattica dell’insegnamento in generale e, in
particolare, dell’argomentazione.
Si ritiene infatti che, dal punto di vista metodologico, vi siano ancora molti lati
oscuri nella scuola italiana, sia a livello di strutturazione dei testi sia a livello di
insegnamento vero e proprio.
Il lavoro svolto non pretende di risolvere tutte le problematiche pertinenti alla
comprensione di testi argomentativi in lettura, data la complessità e la vastità dell’
argomento, ma spera di portare un utile contributo alla ricerca pedagogica e fornire,
al tempo stesso, un valido strumento per coloro che operano, insegnanti e
ricercatori, per il miglioramento della scuola.
*
ξ
Nota
Questa tesi è il frutto di un lavoro assiduo ed impegnativo durato oltre due anni.
Nel corso della stesura, sono state incontrate molte difficoltà, relative sia alla formulazione vera e propria dei test,che alla fase
successiva di elaborazione ed interpretazione dei dati.
Nel primo caso, l’ ostacolo maggiore era rappresentato dalla necessità di analizzare vari libri e fumetti, al fine di trovare quelli
in cui fossero presenti delle argomentazioni.
Anche la realizzazione materiale dei questionari ha richiesto un notevole impegno, data la necessità di comporre dei test
pertinenti con il tipo di analisi da svolgere.
Un’ altra fase essenziale è stata la formulazione e la verifica delle ipotesi di ricerca: il problema più rivelante derivava dalla
mancanza di basi tali da consentire lo svolgimento di questo tipo di lavoro.
Si è avuto un notevole dispendio di tempo anche nell’ organizzare il campione da sottoporre al test.
V