4
Questo sviluppo porta direttamente a parlare dell’apprendimento assistito dal
computer (CALL) quale ultimo stadio di sviluppo di queste teorie.
Si passa a brevi accenni sullo sviluppo della rete Internet dalla nascita ai
giorni nostri con dati relativi al suo sviluppo e alle potenzialità. Introducendo il
discorso dell’uso del Web per imparare, ci si collega alla formazione a distanza di
cui se ne presentano le caratteristiche ed alcuni esempi in forma di indirizzi
WWW.
Il secondo capitolo si concentra sulla presentazione dei mezzi e delle risorse
messe a disposizione dalla rete: le pagine Web, la posta elettronica, le mailing lists,
i gruppo di discussione (newsgroups) e i mezzi di comunicazione in tempo reale.
Queste funzioni sono quelle che vengono usate in vari modi dai corsi presenti in
Internet e ampiamente sfruttati dagli Istituti che fanno uso del multimediale nelle
aule di lingua straniera.
Nel terzo capitolo si entra nel vivo andando ad analizzare cosa offre Internet
all’individuo che vuole imparare l’inglese. Si parte da come si possono trovare le
informazioni necessarie e si analizzano le pagine trovate. I mezzi che permettono di
apprendere dal Web, presentati nel secondo capitolo, variano per caratteristiche,
attendibilità e serietà. Altra variabile è il costo da sostenere. Per esempio si può
scegliere di seguire un corso vero e proprio oppure, ma questo in caso di un livello
di conoscenza già più elevato, si possono visitare le migliaia di siti in lingua inglese
che trattano i più svariati argomenti, soddisfano tutte le curiosità e portano ad
approfondire la lingua anche se in modo quasi casuale.
5
Per quanto riguarda l’uso della rete nelle scuole di cui si parla nel quarto
capitolo, lo sguardo parte dalla diffusione del mezzo negli istituti medi inferiori e
superiori, prosegue con l’analisi di vantaggi e svantaggi dell’uso della rete e dei
vari metodi per inserire la novità nell’ambiente scolastico. Anche in questo caso la
rete è usata nella sua interezza. In particolare la posta elettronica permette scambi
veloci ed efficaci tra studenti che vivono agli antipodi del mondo. Nel caso di
lezioni estrapolate dalla rete l’apprendimento non è mai casuale perché le
informazioni usate sono sempre introdotte in ambito scolastico da un insegnante il
quale si sarà preparato precedentemente sull’argomento da trattare durante la
lezione.
Nella prima appendice si trova un comodo elenco delle risorse trovare nella
rete. Nella seconda ci sono alcuni spunti utili agli insegnanti che vogliono costruire
con la propria classe un sito Web.
Le possibilità offerte da un mezzo in così rapida evoluzione sono veramente
tante e sono sicuramente molto allettanti in quanto fornite con un mezzo diverso dal
solito testo cartaceo, sono aggiornate periodicamente (almeno i siti maggiori e
quelli mantenuti da organizzazioni ufficiali quali TESOL, IATFL, o Bristish
Council), sono ricche di immagini, suoni, filmati e collegamenti ipertestuali ad altri
indirizzi che possono contenere informazioni altrettanto importanti. Il linguaggio
usato è quasi sempre molto curato e proveniente da autori madrelingua che possono
essere tutori nel caso di corsi online o moderatori per i newsgroups. Tutti questi
vantaggi possono però anche essere visti come svantaggi o perlomeno come
deterrenti nell’uso di questo mezzo: il formato non convenzionale può essere
6
dispersivo, non accessibile a tutti, lento a scaricarsi sugli schermi dei personal
computer specie nelle scuole dove gli scarsi investimenti non permettono materiale
aggiornato e collegamenti veloci; non sempre si è certi che un sito sia aggiornato e
senza rischi di contrarre virus; i link spesso sono troppi e portano a deviare
l’attenzione dell’obiettivo che ci si era preposti; il linguaggio può non essere adatto
al livello dello studente specie se si tratta di discenti che si cimentano con la lingua
da poco tempo; nel caso di utilizzo di mailing lists o di gruppi di discussione si
corre il rischio di incappare in discussioni di scarso interesse o non ricevere
risposta.
L’obiettivo di questa tesi è quindi di determinare se Internet può contribuire
in qualche modo all’apprendimento dell’inglese come lingua straniera (EFL), sia se
utilizzato dal singolo autonomamente sia integrato in ambiente scolastico, e quale è
il modo migliore per farne uso.
E’ necessario tenere presente che alcuni dei vantaggi e degli svantaggi
nell’uso della rete indicati nelle pagine successive sono validi solo per l’inglese e
non per le altre lingue straniere. Questo non solo per le diversità morfologiche,
sintattiche e logiche delle lingue, ma anche perché il materiale disponibile per
lingue come il tedesco, il greco o il francese è minore. Inoltre tutte le risorse tratte
dal Web sono state accuratamente verificate, ma essendo la rete in continua
trasformazione alcuni indirizzi possono essere stati cambiati o proprio cancellati
pur essendo le informazioni derivate ancora valide. Per finire deve essere ricordato
che la rete Internet è molto vasta e senza regolamentazione per la pubblicazione o
cancellazione del materiale, quindi dare una visione completa ed esaustiva di tutte
7
le possibilità di utilizzo del mezzo per l’apprendimento autonomo e l’utilizzo nelle
scuole è impossibile. La tesi può quindi essere considerata un punto di partenza o
uno spunto per trovare ulteriori informazioni utili.
8
CAPITOLO 1
La lingua inglese e Internet: la storia.
1.1. Apprendimento assistito dal computer (CALL)
Quello che viene oggi comunemente definito CALL (computer-assisted
language learning) non è altro che l’uso degli elaboratori elettronici per trasmettere
nozioni sulle lingue straniere. Strettamente collegato a questo primo uso della
tecnologia è anche l’uso della rete Internet e della CMC (computer-mediated
communication).
Fino a pochi anni fa l’uso del computer e della rete Internet era privilegio di
pochi, stessa cosa si può dire del suo uso nelle scuole. La sua prima comparsa
finalizzata all’insegnamento delle lingue straniere risale agli anni ’60 circa.
Secondo Warschauer e Healey
1
gli ultimi 40 anni possono essere divisi in tre stadi:
“behavioristic CALL, communicative CALL, and integrative CALL. Each stage
corresponds to a certain level of technology as well as a certain pedagogical
approach.”
2
L’apprendimento assistito comportamentale
3
si è sviluppato tra il 1960 e il
1970 specie negli Stati Uniti e considerava il PC come un tutore meccanico e
1
Warschauer, M., & Healey, D. Computers and language learning: An overview. In Language
Teaching, (1998).Pag. 57-71. [Documento Web].
2
CALL comportamentale, CALL comunicativa e CALL integrativa. Ogni stadio corrisponde ad un
certo livello di tecnologia e ad un determinato approccio pedagogico. (La traduzione è mia).
9
imparziale che permetteva agli studenti di lavorare al proprio livello e ritmo. Il
primo e più articolato sistema computerizzato di tutoraggio sviluppato per questi
fini è PLATO, usato principalmente per spiegazioni grammaticali ed esercizi di
traduzione.
Lo stadio successivo emerge nel decennio seguente come una reazione al
comportamentismo; l’attenzione si sposta dalla forma in se al suo uso. In altre
parole la grammatica doveva essere insegnata implicitamente agli studenti e fare in
modo che originassero autonomamente forme corrette invece di manipolare quelle
già esistenti. In un certo modo questa forma di CALL corrisponde alle teorie
cognitive che riconoscono l’apprendimento come processo di scoperta. I software
in uso con questo metodo comprendono la ricostruzione di testi e la simulazione
della lingua reale in modo da mostrarla nella sua realtà e stimolare gli studenti a
riprodurla senza ricorrere a ripetizioni noiose delle stesse forme poco utili nell’uso
quotidiano.
L’ultimo stadio dell’apprendimento assistito dal computer è quello
integrativo che critica il modello precedente in quanto troppo concentrato su aspetti
marginali dell’insegnamento delle lingue straniere. Ci si concentra sempre più sulla
lingua reale utilizzabile in un contesto autentico e non più solo simulato. Lo scopo è
di integrare i vari aspetti della lingua straniera (ascolto, lettura, scrittura, ecc.) e allo
3
Questo tipo di apprendimento è influenzato dalle teorie sviluppate dal comportamentismo che nel
decennio precedente aveva sviluppato una teoria anche sull’apprendimento delle lingue straniere.
Questa teoria considerava l’apprendimento come l’imparare delle abitudini. Gli elementi linguistici
erano visti come operanti (elementi comportamentali di cui l’organismo si serve per operare sul suo
ambiente) e potevano essere influenzati dal rafforzamento selettivo. L’accento di questa teoria è
tutto teso verso gli errori, che non sono altro che la manifestazione di abitudini sbagliate.
10
stesso tempo far apprendere l’uso delle nuove tecnologie
4
. Proprio a questo livello
di sviluppo si collega l’uso della rete WEB che ha nuovamente modificato l’uso del
computer per avvicinarsi alle lingue straniere.
La differenza sostanziale che è immediatamente verificabile nell’uso del
WEB a fini didattici è il cambiamento della figura dell’insegnante che passa da
fonte di nozioni ad intermediario e organizzatore delle informazioni. Gli studenti
diventano partecipanti attivi e non più semplici ricettori di informazioni.
1.2 Internet e il suo sviluppo
Lo sviluppo di Internet come lo conosciamo oggigiorno può sembrare il
frutto di moltissimi anni di ricerca e sviluppo attuati per raggiungere la
comunicazione globale. Al contrario invece di molte altre novità tecnologiche la
prima apparizione di questo metodo di comunicazione risale agli anni ’60 per
ovviare ad un problema tecnico e di sicurezza rilevato dal Pentagono negli Stati
Uniti. Era necessario, per ovviare ad eventuali intercettazioni (da parte dell’Unione
Sovietica in particolare visto che il periodo era quello della guerra fredda), trovare
il sistema di collegare insieme dei computer facendo in modo che il collegamento
fosse difficile da interrompere, da intercettare, ma facile e veloce nel trasmettere i
4
Molti indirizzi associano la proposta di corsi di inglese a corsi sull’uso dei computer o della rete
Internet. Questa associazione ha dei vantaggi importanti in quanto permette di introdurre l’uso di
parole attuali e molto sfruttare spesso anche nella propria lingua. Un esempio si può trovare in
http://mofetsrv.mofet.macam98.ac.il/~elaine//eti
11
dati. In questo contesto nasce ARPANET, progettato dall’ARPA (Advanced
Research Projects Agency) del Ministero della Difesa statunitense. All’inizio erano
possibili solo pochi collegamenti, ma con l’ampliarsi dell’utilizzo e la constatazione
che il sistema resisteva ad attacchi e fenomeni naturali, (terremoti, alluvioni, tifoni),
accresceva la richiesta portando al miglioramento del protocollo originale che passa
da NCP (Network Control Protocol) a TCP/IP che permette di dividere i file che si
intendono inviare in pacchetti molto piccolo e quindi trasmissibili facilmente e a
velocità avanzata. Il TCP (Transmission Control Protocol) converte i messaggi in
flussi di pacchetti e una volta arrivati a destinazione li riconverte in messaggi. L’IP
(International Protocol) si occupa dell’indirizzamento dei messaggi.
Negli anni ’70 il governo americano, possessore di Internet, decise di
collegare in rete le università del Paese e da quel momento la rete prese a
diffondersi notevolmente. I primi vantaggi di questo collegamento erano visibile
alle aziende che svilupparono la rete LAN (Local Area Networks). Questo
collegamento permetteva e permette di mettere in comunicazione personal
computer appartenenti alla stessa azienda e posti nello stesso stabile. La CIA
continuò a controllare tutte le comunicazioni che avvenivano con questo mezzo, ma
quando nel 1989 il numero degli utenti raggiunse le 500.000 unità il controllo smise
perché ormai impossibile
5
.
Da un inizio in sordina la rete si è ampiamente diffusa a tutto il mondo quasi
senza distinzioni anche se il predominio statunitense è innegabile visto anche che il
5
Per ulteriori informazioni sulla cronologia di Internet vedi Ruthfield, S. (2000), The Internet’s
History and Development. From Wartime Tool to the Fish-Cam. [Documento Web].
12
Paese ne è l’inventore. Negli ultimi anni si è visto però anche un notevole sviluppo
dei collegamenti ad Internet effettuati in Italia e Giappone.
1. Stati Uniti
11. Italia
2. Giappone
12. Norvegia
3. Regno Unito
13. Nuova Zelanda
4. Germania
14. Svizzera
5. Australia
15. Danimarca
6. Canada
16. Repubblica Coreana
7. Paesi Bassi
17. Spagna
8. Finlandia
18. Sud Africa
9. Francia
19. Austria
10. Svezia
20. Belgio
Tab.1.1 I primi 20 paesi per diffusione di domini in rete.
6
La tabella mostra la diffusione dei collegamenti alla rete calcolata in base al
numero di domini (nuovi siti pubblicati) registrati. Nonostante questa vasta
diffusione la popolazione che ha la possibilità effettiva di utilizzare il World Wild
Web è ancora ridotta.
7
Anche la divisione tra nord e sud del mondo sopravvive in
questo ambito ed influenza il numero degli studenti di inglese come seconda lingue
che possono accedere alle informazioni in rete. La disponibilità offerta agli studenti
6
Salamon A., (1997), Internet Statistics. [Documento Web].
13
di connettersi ad Internet dipende da un numero di fattori tra i quali il British
Council
8
ha evidenziato:
• le politiche nazionali sulle telecomunicazioni;
• gli accordi internazionali su copyright e censura;
• sviluppo tecnologico su hardware e software;
• l’attrattiva e il prezzo del materiale didattico e dei servizi disponibili.
Tenendo conto di questi criteri e delle necessità di determinati Paesi è stata
stilata una tabella
9
che stabilisce il numero di studenti che sono potenziali studenti
dell’inglese come seconda lingua e quindi anche potenziali fruitori del materiale
pubblicato sul Web.
7
Per ulteriori dati sulla diffusione di Internet vedi Gray, M. (1996), Internet Statistics: Growth and
Usage of the Web and the Internet.[Documento Web].
8
Eastment D., “The Internet and ELT 2/e”, (1999). [Documento Web].
9
Eastment D.(1999), op.cit.
14
Regione/Paese Popolazione (in
milioni)
Potenziali studenti
EFL
(in milioni)
Possibile numero di
studenti con accesso ad
Internet
Europa
Polonia 38 2 40.000
Ungheria 10 0,5 10.000
Russia 147 4,4 88.000
Ucraina 52 1,5 30.000
Asia
Cina 1.134 22 440.000
Vietnam 67 1,3 26.000
India 883 16 320.000
Pakistan 110 2,2 44.000
Africa
Nigeria 89 0,9 18.000
America Latina
Brasile 144 2,8 56.000
Messico 86 2,5 50.000
Argentina 32 1 20.000
Tab. 1.2 Potenziali studenti EFL.
La tabella è una statistica quindi i dati non combaciano completamente con
la realtà. Inoltre sono aggiornati al 1996 e quindi sicuramente ci sono state molte
variazioni. Nonostante questo è evidente che le possibilità di sviluppo di un mezzo
come Internet sono ancora da espandere non solo nei paesi notoriamente più poveri,
ma anche in quelli occidentali. Il mancato sviluppo di questi Paesi può essere
dovuto alla diffidenza che un nuovo metodo di insegnamento fa sorgere.
La formazione a distanza (FaD) differisce negli aspetti fondamentali da
quella che tutti comunemente definiscono formazione e quindi oltre a necessitare
un approccio diverso necessita una capacità e autonomia di apprendimento che
15
spesso non è sviluppata proprio per l’abitudine ad un insegnamento della lingua
impostato da anni.
1.3 Storia e caratteristiche della formazione a distanza
La formazione a distanza che si basa sull’uso della rete Internet è definita
anche Web Based Traning e si può considerare l’ultimo stadio (almeno per ora) di
un processo di sviluppo di un tipo di apprendimento che inizia la sua storia nel
1840 quando viene organizzato in Inghilterra un corso di stenografia per
corrispondenza
10
. Proprio il mezzo cartaceo è stato il primo a consentire
l’introduzione di un metodo di apprendimento fuori dell’aula tradizionale. Già da
questo primo tentativo di formazione a distanza viene evidenziata una notevole
riduzione dei costi (fino al 50% in meno rispetto ai corsi tenuti in aula
tradizionalmente). La riduzione dell’onere non è solo per l’istituzione che organizza
la formazione, ma anche per lo studente che vuole apprendere in quanto non deve
spostarsi per seguire le lezioni e il materiale gli viene fornito a prezzi ridotti, per
non parlare del risparmio in termini di tempi.
Gli sviluppi successivi della FaD si articolano in tre passi successivi:
• la formazione a distanza caratterizzata dall’utilizzo di diversi supporti:
cartaceo, audio, video, ecc.
10
Dalla tesi di Elisa Ervas, “Risorse informatiche per lo studio della lingua inglese”, opera non
pubblicata, AA 1999, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Torino, p. 2.
16
• la formazione a distanza caratterizzata dall’utilizzo dei personal computer
come supporto che amplifica le possibilità insite nella multimedialità.
• la formazione a distanza basata su Internet che si differenzia dalle
precedenti in quanto consente l’interazione tra diversi utenti distanti tra loro, viene
cioè superato il vincolo dell’isolamento.
11
Proprio quest’ultimo sviluppo della FaD è quello che si collega con
l’apprendimento attraverso Internet. Il primo mezzo che viene usato per iniziare un
corso a distanza con queste caratteristiche è la posta elettronica attraverso la quale
vengono inviati i documenti, le informazioni e la bibliografia necessaria a seguire il
corso; una volta ricevuto il materiale il discente con i suoi tempi e le sue necessità
svolge le attività previste e in caso si richieda le rinvia al tutore che provvedere alla
correzione. Oltre a fare uso di e-mail e liste di discussione (listserver) si possono
utilizzare immagini fisse oppure organizzate definite come Web conferencing
systems (WCS)
12
.
Il WCS è molto efficace per creare classi virtuali. Il primo sistema si
chiamava CMC (Computer Mediated Conferencing) e viene sviluppato negli anni
’70 da Murray Turrof ai tempi appartenente allo staff del Presidente degli Stati
Uniti. Il WCS prevede una comunicazione più immediata e la possibilità di
trasferire anche immagini e suoni. Inoltre, a differenza delle pagine Web, la
comunicazione è possibile tra più di due persone contemporaneamente. E’ possibile
11
Informazioni tratte da http://www.ross.it/attivita/fad.htm (documento Web sullo sviluppo e la
ricerca riguardo alla formazione a distanza)
12
Musolini T., (1998), Cos’è la formazione a distanza online. [Documento Web].
17
avere le risorse sul WCS stesso se la grandezza dei file non è eccessiva o creare link
immediati a risorse sulla rete.
Questo tipo di formazione sta prendendo piede anche in Italia dopo il grande
sviluppo avuto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna specie per la formazione e
l’aggiornamento professionale anche se ormai quasi tutte le università inizia a
proporre corsi non presenziali per favorire gli studenti che risiedono lontano
dall’Ateneo o che lavorano. Uno dei primi siti Internet italiani a predisporre un
corso di formazione a distanza è sotto l’indirizzo http://195.62.32.250/main.html
(Nettuno Network per l’università).
La formazione a distanza ha in ogni modo delle caratteristiche fondamentali
che rimangono invariate qualsiasi mezzo venga scelto e a qualsiasi livello di corso
si acceda.
Queste caratteristiche sono:
• distanza tra chi insegna e chi apprende
• un organismo formativo creato per un percorso gestito sostanzialmente in
autoapprendimento
• massima flessibilità nella gestione del tempo da dedicare ai percorsi di
studio proposti
• adozione di un ritmo personale di apprendimento
13
13
Le informazioni derivano nuova mente da http://www.ross.it/attivita/fad.htm.