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Capitolo II
Il progetto Italia Taglia
2.1 E dopo i censori…
Il concetto di “censura” ha causato infiniti dibattiti sul senso della morale, su ciò che è
giusto mostrare o no, sul perché debba essere limitata la libertà di visione e
d’espressione.
In molti, in tutto il mondo, si sono dedicati allo studio del fenomeno del “taglio” e
dell’occultamento del materiale cinematografico ritenuto non idoneo alla pubblica
visione
37
. Attraverso queste ricerche è emerso che non si può parlare di censura in
maniera univoca. Esistono varie tipologie di censura che assumono forma diversa a
seconda del paese preso in considerazione e del turbamento che provocano certi
argomenti in quel contesto geografico e sociale. Senza dimenticare il momento
storico contingente: ciò che era additato come scandaloso ieri, oggi può apparire
addirittura innocuo.
La vera importanza del lavoro portato avanti da alcuni uomini di cinema, critici e
semplici appassionati, sta nell’essere riusciti a rendere di nuovo “vivi” materiali che,
considerati scabrosi all’epoca, rischiavano di cadere nell’oblio per sempre.
L’Italia, in questo senso, vanta un numero non esiguo di personalità che si sono
seriamente dedicate alla ricerca e che hanno proposto a un pubblico che non si
limitasse agli esperti di cinema le storie di quelle pellicole proibite abbandonate per
troppo tempo
38
.
37
Si vedano a titolo di esempio: P. J. Maarek, La censure cinématographique, Librairies Techniques, Paris, 1982;
M. Bego,The Best of Modern Screen, Columbus Books, London, 1986; A. d. Trujillo, La censura cinematografica
en Venezuela, Caracas-Menda, 1988; Daniel Marranghello, Cine y censura en Costa Rica 1922-1987, Ediciones
Cultura Cinematografica, San Josè, 1989.
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Tra i titoli più recenti si possono ricordare: A. Baldi, Schermi proibiti: la censura in Italia, Marsilio, Venezia,
2002; D. Liggeri, Mani di forbice: la censura cinematografica in Italia, Ed. Falsopiano, Alessandria, 1997.
Alfredo Baldi, per il suo testo, ha visionato tutti i tagli conservati presso la Scuola Nazionale di Cinema e ha
selezionato 462 schede di film di cui descrive, in modo dettagliato, le scene amputate accompagnate da circa
duecento foto tratte direttamente dai fotogrammi incriminati.
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Quello che si andrà ad approfondire nelle pagine seguenti è un progetto di ampia
portata che, ancora oggi, continua a scavare nel passato della cinematografia
italiana “tagliata” e coinvolge sempre di più istituzioni, università, studiosi, cinefili e
semplici appassionati: il progetto Italia Taglia.
2.2 Italia Taglia
«Finalmente è partito dalla costola di Italia Taglia, un piccolo evento del Cinema
Ritrovato
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1998, un progetto di esplorazione sistematica di un archivio
cinematografico italiano che dovrebbe condurre, in tempi ragionevoli, al recupero,
restauro e restituzione di centinaia di opere alla loro integrità iniziale e allo studio di
un gigantesco insieme di materiali rimasti per anni intatti nelle loro cartelle»
40
.
Così Gian Piero Brunetta si esprime nei confronti del progetto ideato da Pier Luigi
Raffaelli
41
e portato avanti da Tatti Sanguineti
42
e la Cineteca del Comune di
Domenico Liggeri, invece, presenta un libro costruito diversamente. La ricchezza del testo sta nel grande numero
di dati e riferimenti legislativi di cui l’autore si serve. Liggeri si avvale di testimonianze dirette di membri facenti
parte delle commissioni di censura, entrando in questo modo nel vivo dei meccanismi di revisione.
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Festival cinematografico dedicato alla riscoperta di film rari, poco noti e considerati perduti, provenienti dagli
archivi storici delle cineteche di vari Paesi, che si tiene a Bologna dal 1986 per iniziativa della Cineteca Comunale
di Bologna. Direttore del festival è il critico finlandese Peter von Bagh. Una delle anime del festival fino alla morte
avvenuta nel 2008, è stato lo studioso del cinema muto Vittorio Martinelli. Il Festival si inserisce nell’ambito della
manifestazione “Bè Bolognaestate” e si sviluppa in sette giorni, mattina e sera, in varie sedi della città, cinema e
piazze, per permettere ad un numero sempre maggiore di persone di poter godere dello spettacolo.
40
G. Brunetta, Un continente sommerso, in T. Sanguineti (a cura di), Italia Taglia, Transeuropa, Ancona, 1999
p. 19
41
Ideatore e attuale coordinatore scientifico del progetto Italia Taglia; estraneo al mondo del cinema, vede
nascere il suo interesse per la materia intorno agli anni Sessanta quando trova lavoro presso il celebre
sceneggiatore Cesare Zavattini. Ordinando le opere e gli scritti dell’autore neorealista, matura la convinzione di
quanto possa essere importante conservare e studiare il patrimonio cartaceo che sta prima della realizzazione di
un film (soggetti, sceneggiature, etc.). Sono proprio queste idee la base sulla quale inizierà il suo lavoro
all’Archivio cinematografico di Roma.
42
Gaetano Sanguineti (Savona, 1946) è un critico cinematografico, giornalista, attore e autore televisivo italiano.
Ha lavorato come organizzatore per la Mostra Internazionale del Cinema di Venezia negli anni Ottanta; ha
collaborato con Panorama, La Repubblica e L’Europeo; nel 1989 inizia la sua collaborazione con Piero
Chiambretti come coautore dei suoi programmi televisivi. Tra i suoi scritti: L’anonimo Pittaluga: tracce, carte e
miti, Transeuropa, Ancona, 1999; Fellini & Rossi: il sesto vitellone, LeMani, Genova, 2001; Voci del varietà: il
Federico delle voci, Fondazione Federico Fellini, Rimini, 2005.
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Bologna. Quello che il progetto si propone di fare è sottrarre la censura all’ambito
della polemica politico-culturale e farne oggetto di studio attraverso una meticolosa
ricostruzione storica della società, del costume e della politica italiana, permessa
delle fonti disponibili, un “continente sommerso” che sembra aspettare solamente
che qualcuno si decida a riportarlo alla luce. L’esperienza bolognese, supportata e
sostenuta dai ritrovamenti di materiale cartaceo contenuti nell’Archivio del Ministero
dello Spettacolo a Roma, dà finalmente la possibilità di guardare con attenzione a un
giacimento cinematografico dimenticato da tempo che raccoglie, nelle pellicole
visionate e messe da parte, fornite dalla Cineteca di Bologna, quegli spezzoni
eliminati dalla pubblica visione ancora prima di uscire nelle sale.
2.2.1 La storia e l’organizzazione
Il progetto Italia Taglia nasce dalla collaborazione tra Cineteca di Bologna, A.N.I.C.A.
e Biblioteca Nazionale di Roma. Tutto ha inizio nel 1995 quando, in occasione della
verifica di alcuni dati dell'Archivio del Cinema Italiano
43
, Pier Luigi Raffaelli ha
l'occasione di prendere visione dei fascicoli originali delle pellicole sottoposte alla
revisione a partire dal 1944, presso il Ministero del Turismo e dello Spettacolo. In
seguito a questa fortunata esperienza decide di presentare un progetto, appoggiato
da Gino De Dominicis, allora Direttore generale dell’A.N.I.C.A, al Direttore generale
del suddetto Ministero, Carmelo Rocca, che lo accoglie.
Ciò che viene proposto è la creazione di una struttura per raccogliere, catalogare e
diffondere materiali e dati relativi al cinema italiano in Italia e all’estero. Una vera e
propria agenzia con capitale pubblico e privato che coordini a lungo termine i vari
organismi che operano nel settore cinema autonomamente, permettendo così di
colmare la mancanza di confronto e aiuto reciproco.
Il piano di lavoro prevede la catalogazione sistematica delle informazioni contenute
nei faldoni dell’Archivio, dal 1944 in poi, relativi a tutti i film lungometraggi,
cortometraggi, pubblicità ed attualità, italiani ed esteri, sottoposti alla censura.
L’obiettivo è anche quello di provvedere ad una valorizzazione di tipo museale per
43
Progetto ideato e coordinato da Aldo Bernardini per conto dell'A.N.I.C.A.
Scopo del lavoro era il semplice riordinamento delle innumerevoli documentazioni riguardo le pellicole
cinematografiche conservate al Ministero.
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tutti quei materiali privi di un’adeguata sistemazione per renderli accessibili a studiosi
e appassionati.
Il successivo e fortunato ritrovamento di sei volumi di protocollo della Revisione
Cinematografica datati 1913 permette di allargare il raggio temporale della ricerca,
comprendendo anche tutte le pellicole distribuite nel trentennio precedente a quello
prefissato. Come racconta Raffaelli, si tratta di «circa 32 mila pellicole, cui oltre
tremila, respinte dai censori, parevano scomparse senza lasciare traccia né
memoria, neppure del titolo. Invece, grazie allo zelo burocratico, all’istinto di
conservazione di antiche generazioni di funzionari, erano solo ibernate, latenti in un
loro limbo nascosto»
44
.
In seguito alla decisione di Aldo Bernardini di non partecipare al fianco di Raffaelli al
progetto e al rifiuto della Cineteca Nazionale di Roma di collaborare, avviene
l’incontro che segna la definitiva nascita di Italia Taglia: Pier Luigi Raffaelli decide di
coinvolgere nel suo progetto Tatti Sanguineti, conscio delle capacità di quest’ultimo
come critico ed esperto di cinema. E’ proprio Sanguineti, vista la decisione da parte
della Cineteca Nazionale di non partecipare con i materiali filmici di cui è in
possesso, a consigliare di prendere contatti con la Cineteca di Bologna.
È il 1998. Come da tradizione, tra giugno e luglio, a Bologna è il periodo del festival
del Cinema Ritrovato. Italia Taglia è ufficialmente presentato in occasione
dell’evento. Il passaparola riguardo a una proiezione di un filmato composto di
spezzoni cinematografici mai visti fa sì che, già una settimana prima del festival, ad
Italia Taglia sia riservata una pagina sulle testate nazionali.
Tatti Sanguineti si dedica personalmente alla composizione del video avvalendosi
delle collezioni della Cineteca di Bologna. Da On the Waterfton (Fronte del porto, E.
Kazan, 1954) con l’abbraccio tra Marlon Brando ed Eva Marie Saint, passando per
Gérard Philipe appoggiato sui glutei di Annette Stroyberg in Les liaisons
dangereuses (Relazioni Pericolose, R.Vadim, 1959) e le gambe accavallate di
Macha Meril in Une femme mariée (Una donna sposata, J.L. Godard, 1964), fino a
Michèle Morgan e i pettorali di Raf Vallone in Obsession (Domanda di grazia, J.
Delannoy, 1954).
Alla presentazione della prima raccolta di tagli cinematografici nel 1998 è seguita la
proposta dello stesso Sanguineti di ampliare il raggio d’azione del progetto. Oltre a
44
Tratto da intervista a Pier Luigi Raffaelli, http://www.ilmattino.it
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proseguire l’attività di ricostruzione delle pellicole cinematografiche, accompagnata
da dati storici, si decide di prestare uguale attenzione alla censura televisiva dei film
per opera della revisione democristiana. Si prefigge, poi, l’obiettivo di evidenziare le
storie di alcuni capi di imputazione e reati (è il caso questo del processo Renzi-
Aristarco
45
), i tentativi di conversione alla religione cattolica in fase di adattamento di
opere di cineasti non cristiani (Buñuel, Bergman
46
) e le strategie dei ricorsi e delle
pratiche di revisione.
Nel 1999, con l’arrivo alla Direzione Generale Cinema di Rossana Rummo e grazie
all’interessamento e al sostegno di Gian Luca Farinelli della Cineteca di Bologna e
Andrea Marcotulli dell’A.N.I.C.A., il progetto Italia Taglia ottiene il riconoscimento di
Progetto Speciale ed il relativo finanziamento da parte del Ministero per i Beni e le
attività culturali (MiBac).
Proprio quell’anno al lavoro di ricerca e ricostruzione portato avanti dai ricercatori è
interamente dedicata Sotto le stelle del cinema
47
, la rassegna estiva della Cineteca di
Bologna.
A partire da questa sinergia si definisce l’aspetto organizzativo del progetto che vede
coinvolti oltre al Ministero per i Beni e le attività culturali che ne è promotore, la
Cineteca di Bologna, l’A.N.I.C.A. e la Cineteca Nazionale. Il coordinamento del
progetto viene affidato a Sanguineti e Farinelli. L’A.N.I.C.A. assume l’incarico di
raccogliere e digitalizzare i documenti cartacei, le Cineteche di raccogliere,
catalogare e restaurare i tagli di censura delle pellicole. A questo scopo vengono
creati due gruppi di lavoro, uno a Roma e l’altro a Bologna.
Tra il 2001 e il 2003, al progetto segue una battuta d’arresto causata dai
cambiamenti al vertice della Direzione Generale del Cinema e dal ridimensionamento
del ruolo della Cineteca Nazionale. Quando nel 2003 Gaetano Blandini diventa
presidente della DG si manifesta un nuovo interesse per l’iniziativa e il progetto può
ripartire, inaugurando una nuova fase operativa che porta nel 2008 alla
pubblicazione del portale web di Italia Taglia.
45
Si rimanda al capitolo I di questo elaborato, p. 10
46
Si veda T. Sanguineti (a cura di), Italia Taglia, Transeuropa, Ancona, 1999, p.278
47
Progetto nato dalla collaborazione tra la Cineteca di Bologna, il Comune di Bologna e l’Ente Internazionale del
Cinema Libero. Si tratta di un ciclo di ventiquattro serate che si innestano nella manifestazione cittadina “Bè
Bolognaestate”.
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Avviato come un’attività in cui appassionati di cinema mettono a disposizione le loro
capacità per “curiosare” su ciò che non è mai stato visto, il progetto diventa, quindi,
nel giro di un solo anno una vera e propria operazione di lunga durata. Questo è
stato possibile perché alla fatica e all’impegno che tutto ciò richiede si sono affiancati
lo spirito di avventura e il desiderio di imbattersi in ritrovamenti inattesi.
I contributi essenziali per lo svolgimento provengono, oltre che dalla preziosa
collaborazione del Dipartimento dello Spettacolo, fonte di documenti cartacei e
pellicole, dalla disponibilità a essere intervistati di coloro che direttamente o
indirettamente hanno fatto i conti con la censura: a partire dagli uomini di cinema fino
ad arrivare a coloro che sono stati testimoni e protagonisti dell’attività di revisione.
Si tratta di un lavoro importante poiché vero punto di riferimento per chi si dedica alla
ricostruzione dell’integralità del testo filmico. Attraverso l’archivio, i ricercatori
intervengono su quei dati che, ormai, non hanno più motivo di essere mantenuti
segreti e che diventano il punto di partenza per approfondire anche la realtà sociale e
culturale dei singoli contesti storici dei quali sono stati parte integrante. Lavorando
sul cinema si scopre l’Italia, si indagano «storie di un paese che cambia e non vuole
cambiare (…), storie di uomini a cui viene affidato un potere che esercitano con lo
spirito del missionario, storie di uomini senza qualità che colgono l’occasione di
godere di cinque minuti di notorietà per le loro gesta censorie»
48
.
2.3 Italia Taglia all’opera
Dentro Italia Taglia sono state individuate, fin dall’inizio, tre possibili direzioni di
lavoro:
• ricostruire i conflitti fra quello che è stato il mezzo di comunicazione per
eccellenza del Novecento e il governo del paese. In questo senso il progetto
può diventare un vero serbatoio di approfondimento dal punto di vista storico,
linguistico e sociologico;
• ricavare dalla ricerca istituzionale una linea di prodotti televisivi che racconti
per immagini i frammenti ritrovati unici per il loro valore rievocativo;
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G. Brunetta, Un continente sommerso, in T. Sanguineti (a cura di), Italia Taglia, op.cit., p.20