L’adozione, per la prima volta, dei principi contabili internazionali è
regolamentata dall’IFRS 1, che prevede:
a) l’obbligo di redazione del bilancio consolidato in applicazione degli IAS
– a partire dall’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre 2005 – per le
società quotate, le società emittenti strumenti finanziari diffusi, le banche e
le imprese assicurative;
b) l’obbligo di redazione del bilancio di esercizio in applicazione degli IAS –
a partire dall’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre 2006 – per le
società quotate, le società emittenti strumenti finanziari diffusi e le banche;
c) la facoltà di redazione del bilancio di esercizio in applicazione degli IAS, a
decorrere dall’esercizio chiuso o in corso al 31 dicembre 2005, per i
soggetti sub b) nonché per tutte le società che non rientrano nella
fattispecie di cui sopra e che non possono redigere il bilancio in forma
abbreviata.
La strategia di armonizzazione perseguita dall’unione europea è evidentemente
ispirata alla finalità di condurre quasi tutte le imprese ad adottare, direttamente o
indirettamente, i principi contabili internazionali: infatti, le imprese che non
saranno obbligate ad adottare gli IAS/IFRS, dovranno pur sempre rispettare il
contenuto delle direttive contabili, le quali saranno sostanzialmente adeguate agli
IAS/IFRS, quanto meno negli aspetti che interessano la maggior parte delle
imprese.
2.2 Le informazioni per la Segment nel bilancio consolidato: lo IAS 14. Cenni
teorici
La notevole crescita dimensionale delle aziende e la complessità dell’ambiente
competitivo determina l’esigenza di produrre informazioni idonee ad evidenziare le
effettive condizioni di funzionamento del complesso aziendale. L’informativa di
settore, intesa come indicazione dell’andamento della gestione nei diversi settori di
attività o aree geografiche nei quali operano l’impresa ed il gruppo di appartenenza
rappresenta una significativa opportunità di miglioramento del processo
informativo.
I termini settore d'attività e settore geografico sono utilizzati nel presente
Principio con i seguenti significati:
Il settore d'attività è una parte dell'impresa distintamente identificabile che
fornisce un singolo prodotto o servizio o un insieme di prodotti e servizi collegati,
ed è soggetta a rischi e a benefici diversi da quelli degli altri settori d'attività
dell'impresa. I fattori che devono essere considerati nell'individuare quali prodotti o
servizi sono correlati comprendono: (1) la natura dei prodotti o dei servizi, (2) la
natura dei processi produttivi, (3) la tipologia e la classe di clientela per i prodotti o
i servizi, (4) i metodi usati per distribuire i prodotti o fornire i servizi e (5) se
applicabile, la natura del contesto normativo, per esempio, bancario, assicurativo, o
dei servizi pubblici.
Il settore geografico è una parte dell'impresa distintamente identificabile che
fornisce un singolo prodotto o servizio o un insieme di prodotti e servizi collegati,
ed è soggetta a rischi e a benefici diversi da quelli relativi a componenti che
operano in altri ambienti economici. I fattori che devono essere considerati
nell'individuare i settori geografici comprendono: (1) similarità di condizioni
politiche ed economiche, (2) relazioni tra attività in diverse aree geografiche, (3)
vicinanza delle attività, (4) rischi specifici associati alle attività in una determinata
area, (5) disciplina valutaria, e (6) i rischi valutari sottostanti.
Il concetto di settore così come è definito dallo IAS 14 evoca il concetto di
A.S.A.: combinazione prodotto – mercato – tecnologia che presenta peculiari
problematiche di gestione strategica e che si configura come unità di sintesi e di
responsabilità reddituale. Con riferimento ai Segment i giudizi di valore non
possono essere basati né sull’analisi del rischio generale né della redditività netta
come se si trattasse dell’impresa nel suo insieme. I giudizi sul rendimento si
fondano sulla valutazione della redditività operativa (R.O.I.); la stima del rischio
operativo si basa sulla volatilità della redditività operativa attesa. A tal fine, uno
strumento di valutazione opportuno è l’analisi di sensitività della strategia rispetto
al prezzo, ai costi variabili unitari ed ai volumi di vendita previsti (leva operativa).
La sensitività della strategia rispetto al prezzo può essere misurata dal
rapporto tra i ricavi di vendita e il risultato operativo, che esprime la variazione del
reddito operativo che deriva da una variazione del prezzo, ipotizzando costanti le
unità vendute e i costi variabili.
La sensitività della strategia rispetto ai costi variabili è data dal rapporto tra i
costi variabili e il risultato operativo, che esprime la variazione del reddito
operativo che deriva da una variazione del costo variabile unitario e quindi,
assumendo come costanti le unità vendute, dei costi variabili complessivi .
La sensitività della strategia rispetto ai volumi di vendita è misurata dal
rapporto tra il margine lordo di contribuzione e il risultato operativo, che esprime la
variazione del reddito operativo associata ad una variazione dei volumi di vendita,
e quindi del margine lordo di contribuzione poiché si assumono come costanti il
mix di vendite, il prezzo e il costo variabile unitario.
Lo IAS 14 si applica alle imprese le cui azioni o titoli di debito sono negoziati
pubblicamente ed alle imprese che hanno in corso di emissione azioni o titoli di
debito in mercati mobiliari pubblici.
La normativa prevede la redazione di uno schema primario, nel quale sono
richieste maggiori informazioni, ed uno schema secondario relativo al segment
reporting
2
. La fonte principale e la natura dei rischi e dei benefici dell'impresa
2
Nello schema primario devono essere indicati, per ciascun settore oggetto d’informativa:
(1) i ricavi, distinguendo quelli derivanti da vendite a clienti da quelli intersettoriali, (2) il
margine lordo delle vendite, (3) il risultato economico, (4) il valore contabile delle attività,
costituisce il criterio guida per determinare se il suo schema di riferimento primario
sarà per settori d'attività o per settori geografici. Se i rischi e i benefici dell'impresa
sono influenzati significativamente da differenze nei prodotti e servizi resi, lo
schema primario di informativa di settore sarà quello per attività, mentre
l'informazione secondaria sarà quella geografica. Analogamente, se i rischi e
benefici dell'impresa sono influenzati significativamente dal fatto che si opera in
diversi Paesi o in diverse aree geografiche, il suo schema di riferimento primario
per l'informativa di settore sarà quello geografico, mentre l'informazione
secondaria sarà quella per settori d’attività
3
.
Per la maggior parte delle imprese, la fonte principale dei rischi e dei benefici
determina come l'impresa è organizzata e gestita. La struttura organizzativa e
direzionale e il suo sistema di rendicontazione interna sono normalmente la
migliore evidenza della fonte principale dei rischi e dei benefici ai fini
dell'informativa di settore. Perciò, con rare eccezioni, una impresa fornirà una
informativa per settori nel proprio bilancio nello stesso modo usato per i rapporti
interni forniti agli amministratori. La sua fonte principale dei rischi e dei benefici
diventa il suo schema primario di informativa per settori. La sua fonte secondaria
dei rischi e dei benefici diventa il suo schema secondario di informativa per settori.
(5) le passività, (6) i costi pluriennali materiali ed immateriali complessivi sostenuti
nell’esercizio, (7) le svalutazioni e gli ammortamenti complessivi inclusi nel risultato
economico di settore del periodo, (8) la natura e il valore di qualsiasi voce di ricavo e costo
del settore che siano rilevanti per la comprensione dell’andamento economico del periodo,
(9) il valore complessivo delle quote parti di pertinenza dell’impresa, dell’utile o perdita
netta delle società collegate, joint venture, o altre partecipazioni contabilizzate con il
metodo del patrimonio netto, se sostanzialmente tutte le operazioni di tali società collegate
sono interne a quel singolo settore. Il contenuto informativo dello schema secondario varia
a seconda dell’oggetto dell’informativa dello schema primario.
3
Se, invece, i rischi e la redditività dell’impresa sono influenzati significativamente sia
dalle differenze tra i prodotti/servizi sia dalle variabili di contesto delle aree geografiche (o
dei paesi) in cui opera l’impresa e non è possibile stabilire quale delle due forme di
rappresentazione sia dotata di maggiore capacità informativa sui rischi e la redditività è
necessario adottare “i settori di attività come schema di riferimento primario e quelli
geografici come secondario” [par. 27, IAS 14].
La normativa stabilisce che il risultato del settore si determina considerando i
ricavi e i costi conseguiti (e sostenuti) mediante operazioni di gestione esterna e
interna (vendite ed acquisti inter-settoriali). Nel definire i ricavi, i costi, il risultato,
le attività e le passività di ciascun settore, lo standard si riferisce espressamente a
quelli direttamente o indirettamente riconducibili alla gestione operativa. Non
rientrano tra le componenti di reddito del settore quelle della gestione straordinaria,
della gestione patrimoniale, nonché quelle della gestione finanziaria ed i tributi.
La finalità dello IAS 14 è quella di stabilire i principi di presentazione
dell'informativa economico - finanziaria di settore per aiutare gli utilizzatori del
bilancio:
(1) a comprendere meglio i risultati passati dell'impresa;
(2) a determinare meglio i rischi e la redditività dell'impresa; e
(3) a effettuare giudizi più aggiornati sull'andamento dell’impresa.
Molte imprese realizzano gruppi di prodotti e servizi o operano in aree geografiche
che sono soggette a indici di redditività, opportunità di sviluppo, prospettive future,
e rischi diversi. E' importante l'informativa sui diversi tipi di prodotti e servizi
dell'impresa e delle sue attività in diverse aree geografiche per determinare i rischi
e la redditività di una impresa diversificata o multinazionale, ma essa non è
ottenibile da dati aggregati. Perciò l'informativa di settore è ampiamente
considerata come necessaria per soddisfare le esigenze degli utilizzatori del
bilancio.
2.3 La soluzione proposta da Gruppo Servizi per affrontare le problematiche
indotte dallo IAS 14
Il modulo di consolidamento di Easy Finance consente di analizzare, in modo
semplice e veloce, le diverse informazioni di business, sia nel caso in cui ogni
società del gruppo appartenga ad un solo settore (in questo caso la segmentazione
nasce come semplice aggregazione delle singole entità legali) che nel caso in cui
ogni azienda operi contemporaneamente su più settori. Nel primo caso sarà
sufficiente creare una gerarchia per ogni settore di business, associando ad ogni
nodo gerarchico le aziende che rientrano nel settore, ed una gerarchia “padre”, che
raggruppa i diversi settori. Nel secondo caso sarà invece necessario creare delle
gerarchie sulle destinazioni, ovvero dimensioni sulle quali è poi possibile
consolidare.
Le informazioni da fornire al sistema per la realizzazione dei report di settore
sono molto più analitiche nel secondo caso, anche se, come vedremo nel prossimo
capitolo, possono essere studiate delle soluzioni che rendano comunque minime le
informazioni aggiuntive da fornire rispetto a quelle necessarie per il consolidato.
Nel caso in cui le aziende non siano, o non possano comunque essere ricondotte ad
aziende mono – business, è necessario infatti aprire una destinazione sui conti, che
consenta in fase di data entry di specificare la business line in cui un determinato
importo inserito a livello di singola società, o anche di scrittura di consolidamento,
dovrà confluire nel consolidato di settore.