Capitolo 1 IL LUSSO
1.1 Cosa è il lusso?
Cercare di definire il lusso, significherebbe correre il rischio di fargli
perdere qualche aspetto del suo carattere o del suo mistero. E perciò, se
elenchiamo qualche parola come raffinatezza, eccellenza, prestigio, sofisticatezza,
superfluo, rarità, caro…si ha l’impressione di avvicinarsene. Il lusso corrisponde,
in effetti, ad un grado di perfezionismo provato dai nostri cinque sensi, coordinati
da un sesto, quello psicologico.
Se tracuriamo epoche a noi lontane come quella romana e ci limitassimo
alla storia moderna, potremmo far coincidere la nascita del lusso in età
contemporanea con la costruzione del castello di Versailles in Francia: il lusso,
allora, diventò un attributo di rango, un simbolo di potere.
Bisognerà attendere il XIX secolo perché il lusso diventi veramente
accessibile alle persone private ed in particolare alla classe borghese. Il possesso
di un oggetto lussuoso dimostrava, allora, l’appartenenza ad un’élite, ad una
nuova categoria sociale, quella dei soldi.
Alla luce di questo brevissimo percorso storico, è evidente che la
definizione di sfarzo si evolverà nel tempo e con le mentalità, in funzione delle
culture e della storia. Proprio, basandomi sulle differenti nozioni, tenterò di dare
una definizione moderna di lusso che si adatti all’inizio di questo millennio.
Partendo dall’etimologia, potremmo indicare due scuole di pensiero:
infatti, secondo alcuni autori, tra i quali J.N. Kapferer1, la parola lusso deriva da
“lux” vale a dire la luce. Questo spiega uno dei tratti tipici dei prodotti pregiati, la
brillantezza, come nei gioielli. Su un piano simbolico, la luce è associata alla vita,
alla fecondità e quindi alla creazione.
1
Kapferer, J.N. (1996) Les Marques, capitale de l’entreprise, Ed. Organisations
Alcuni autori come Castarède2, Roux e Floch3 propongono un’altra
origine per questa parola: in effetti, essa deriverebbe dal latino “luxus” vale a dire
abbondanza e raffinatezza.
Il dizionario francese Le Robert descrive il lusso come “ un modo di
vita caratterizzato da una grande spesa di ricchezza consumata per la
soddisfazione dei bisogni superflui spesso ispirati da un gusto di fasto e lo spirito
d’ostentazione”. Questa definizione suscita qualche osservazione nel senso che
esso viene dipinto in modo decisamente peggiorativo. Analizziamo prima di tutto
il termine "spirito d'ostentazione" che caratterizza la persona che desidera
impossessarsi di un oggetto lussuoso. L'ostentazione è la "messa in valore
eccessivo e indiscreto di qualche vantaggio materiale e morale". Cioè si
soprassiede l'aspetto della qualità intrinseca di un oggetto. Tuttavia, si può
possedere un prodotto di lusso per il benessere personale senza per tanto voler
mostrare la ricchezza. Inoltre, il dizionario lo qualifica come "bisogno superfluo".
Questa nozione è delicata perché rivela la capacità di apprezzare dove si ferma la
necessità e dove comincia il superfluo.
Il presidente di Dior, S. Toledano sceglie un approccio totalmente
differente. Egli pone l’accento sul fatto che il lusso sarebbe "un valore, un
attributo che contribuisce allo svolgimento armonioso della vita”. Un altro
esperto, Bernard Arnault, presidente del gruppo LVMH, insiste sul fatto che il
lusso deve almeno rispondere imperativamente a due esigenze: "l'originalità,
legata alla creatività, e la qualità eccezionale dei prodotti". E' la capacità della
creatività che ci permette di differenziare il dominio dell’alta gamma nel campo
del lusso.
Ognuna delle affermazioni precedentemente citate apporta una nuova
dimensione al lusso, ma come si può notare, risulta complicato darne una
definizione assoluta. La gran difficoltà risiede nel carattere molto soggettivo della
percezione del lusso.
2 Castarède, J. (1997) Le luxe, que sais-je?, Ed. PUF
3
Roux, E. e Floch, E. (1996) Gerer l’ingérable: les contradiction interne de toute
le Maison de luxe, Decision marketing N° 9
Tuttavia, si potrebbe affermare che: “Il lusso è un’attenzione apportata
all’arte di vivere, un modo di vita che deriva dal piacere di tutti i sensi e fa appello
al sogno. La qualità di questi prodotti si basa su un savoir-faire e una tradizione; la
capacità di far sognare deriva dalla creatività che permette all’oggetto di essere
raro”.
1.2 Le strutture delle imprese del lusso
Oggi, il centro dell’attenzione passa da Parigi, a Milano, attraverso New
York e le grandi marche del lusso francesi, che una volta ne erano le incontrastate
dominatrici, ora devono accettare di condividerlo con altre Case straniere. Altri
nomi sono arrivati proponendo un’immagine più accessibile e dei prodotti più
semplici.
Adesso si sta assistendo ad un confronto tra le marche che potremmo
definire classiche e quelle moderne. La loro differenza risiede, in primo luogo,
nella struttura che organizza l’immagine, gestisce le differenze e guida la
comunicazione. Le classiche, come Chanel, Dior e Saint Laurent corrispondono
ad una struttura a “piramide”, dove in cima si trova la “griffe”, in altre parole la
creazione del pezzo unico, come per esempio la Haute Couture, poi, la marca
viene rappresentata da una o due linee a diffusione più larga e da prodotti di
estensione come cosmetici e profumi.
È la griffe che legittima la marca, essa è piazzata sotto l’egida del
creatore, la fabbricazione è artigianale e la distribuzione molto selettiva, quasi
confidenziale. La fabbricazione passa allo stadio industriale e la distribuzione si
allarga.
I moderni, come Ralph Lauren, Kenzo, Prada, hanno adottato una
struttura a “galassia”. Non ci sono più delle gerarchie tra le linee, ma un concetto
marketing-comunicazione al quale si deve far riferimento. Le marche sono gestite
in coerenza con un uguale valore d’immagine. La struttura a “galassia” permette
una maggiore mobilità e adattabilità. I problemi, in questo caso, sono legati alla
fedeltà necessaria ad un territorio di comunicazione sostenuto da forti
investimenti.
Le grandi marche tradizionali hanno sviluppato una mitologia della
sovranità basata sulla griffe, che non comunica molto. La comunicazione è
lasciata ai mass-media, anche rischiando l’eccessiva spettacolarizzazione.
Per le marche organizzate a “galassia” questo tipo di problema non
esiste. Queste sono fondate su un determinato concetto di comunicazione, la
pubblicità funziona sull’insieme delle linee di prodotti e utilizza un registro più
moderno, dei codici più seducenti per i consumatori più giovani. Ma i giovani
sono più esigenti e versatili, attirati dalle novità sono pronti a lasciare le brand
obsolete.
La sfida risulta interessante: come diversificarsi senza perdere la
propria anima? Come imporsi su dei mercati internazionali, difendendo la propria
immagine e i propri valori in una coerenza totale? Come conquistare le giovani
generazioni senza perdere la clientela tradizionale?
Fig 1.1 Struttura piramidale e struttura a galassia 4
GRIFFE
ALTA GAMMA
MARCA
ESTENSIONI
4
Prodimarques, la revue des marques, Gennaio 1997
ACCESSORI
RALPH
LAUREN
SAFARI
POLO
FITNESS
PRET-A-
PORTER
CASA
LINEA
RALPH
POLO
YSL
RIVE
GAUCHE
VARIATION
SCARPE CINTURE
PROFUMI OCCHIALI
COSMETICI GIOIELLI
HAUTE COUTURE
BOUTIQUE
DIFFUSIONE SELETTIVA
DIFFUSIONE LARGA
1.3 I tre universi del lusso
Fig 1.2 I tre nuniversi del lusso
Via via che la nozione di lusso si allarga, da inaccessibile ad accessibile
e che i prodotti si evolvono, da rari a sempre più abbondanti, una strategia
marketing specifica è richiesta.
Infatti,secondo Danielle Allérès5 è possibile distinguere tre universi del lusso:
• lusso inaccessibile
• lusso intermedio
• lusso accessibile
ai quali corrisponde una differente strategia marketing, come si può vedere nella
successiva tabella
Produzione Lusso Marketing
Pezzi unici Inaccessibile Intuitivo
Produzione razionale Intermedio Elaborato
Produzione industriale Accessibile Scientifico
5
Cfr. Allérès D., Luxe...Stratégies marketing, Ed. Economica, 1997
Lusso inaccessibile
Lusso intermedio
Lusso accessibile
Pezzi e modelli unici
Riproduzioni in numero limitato
Prodotti d’estensioni di marca
a) lusso inaccessibile e marketing intuitivo
I prodotti di questo universo sono fabbricati in modo artigianale e
tradizionale integrando un certo grado di tecnologia per raggiungere la
perfezione, all'unità o in serie molto corte. In più questi pezzi hanno valore
come modelli e servono da riferimento simbolico. Il mercato del "super lusso"
si distingue per la presenza al seno della società di una fama del creatore,
intorno alla quale sono fondate l'immagine e la notorietà della marca.
Le marche generate da questa categoria esistono da molto tempo e
partecipano attivamente alla storia del lusso. La posta in gioco per queste
Maison prestigiose e di veicolare un’immagine di marca forte, centrata su dei
valori divisi tra i creatori e gli impiegatial fine di garantirne la perennità. La
strategia marketing adatta a questo universo è ridotta e discreta, quasi naturale
o intuitiva.
Essa consiste essenzialmente in un marketing in avallo, che usa come
elemento chiave le relazioni esteriori. Esse hanno la funzione di conservare
l'immagine di inaccessibilità della marca. Entra di meno nella strategia di
promozione che in una strategia di conservazione della notorietà.
Fig. 1.3 Lusso inaccessibile strumenti del marketing
Politiche di relazioni
esteriori
Storia della casa
Prestigio della
creazione
Celebrità del creatore
Marketing parziale Marketing avallo
b) lusso intermedio
il lusso intermediario raggruppa le prime linee dei creatori classici e
include i modelli di quelli nuovi. Utilizzando dei materiali meno nobili e
rivelando una composizione meno complessa, questi prodotti sono fabbricati in
serie limitata.
Il prêt-à-porter, i profumi e gli accessori in pelle fanno parte, per
esempio, del lusso intermedio.
La strategia marketing adatta a questo universo è più elaborata e più
sviluppata. Il marketing, con elemento chiave le relazioni pubbliche, ha per scopo
di mettere in risalto la qualità, l'originalità dei prodotti a dei prezzi mediamente
accessibili, diffusi in quantità limitate nel circuito di distribuzione selettivo e
promossi grazie a una comunicazione ristretta ai media più importanti. Le Maison
potranno avvantaggiarsi dell'immagine offerta dalla divisione lusso inaccessibile e
del valore della marca accreditata negli anni.
Fig 1.4 Lusso intermedio, strumenti del marketing
Politiche di relazioni
pubbliche
Distribuzione
limitata
Prodotti di alta
qualità
Reputazione della
marca
Comunicazione
selettiva
Marketing
intermedio
Marketing
elaborato
c) lusso accessibile e marketing scientifico
il lusso accessibile rompe con i criteri selettivi del "super lusso". Le
"populuxe" comprende, alle volte, l'attività accessoria di una Maison de couture, i
profumi destinati a dei consumatori molto sensibili al prodotto e al
posizionamento della marca. Questi prodotti sono contemporanei, molto "moda";
il loro costo è medio e il rapporto qualità/prezzo è ben studiato, in relazione con le
aspettative della clientela toccata. L’allargamento considerevole dell’offerta
prodotto moltiplica i problemi legati alla concorrenza tra le opportunità di scelta
dei compratori.
La strategia marketing del lusso accessibile rivela un reale marketing-
mix sempre più elaborato, capace di distinguere il prodotto dalla concorrenza. Una
tale abilità si basa sull’analisi e l’elaborazione molto razionale di ognuno dei
criteri del nuovo concetto da creare e sulla coerenza perfetta tra tutte le fasi di
costruzione sia a monte (riflessione-produzione) che a valle (riflessione-
comunicazione).
Fig 1.5 Lusso accessibile, strumenti delo marketing
Marketing mix
Comunicazione
emergente
Distribuzione
selettiva
Rapporto
qualità/prezzo
studiato
Segmentazione
del mercato
Marketing globale Marketing a monte
e a valle
1.4 Le caratteristiche di un prodotto di lusso
Nonostante esistano diverse strategie legate ai prodotti di lusso, questi
hanno comunque degli elementi caratterizzanti, come si evince guardando la
figura sottostante6.
Fig. 1.6 Rappresentazione di un oggetto di lusso
6
Cfr. Allérès, Luxe...Stratégies marketing, Ed. Economica, 1997
OGGETTO DI
LUSSO
Sogno
Prezzo alto
Comunicazione
elitista
Qualità
eccezionale
Distribuzione
selettiva
Alta
notorietà
a) prodotto
il prodotto di lusso deve rispondere a una qualità eccezionale. Questa
nozione parte dalla selezione dei materiali, all'eccellenza della fabbricazione. I
materiali sono spesso rari e sono già di gran valore. La fabbricazione si
caratterizza attraverso una attenzione particolare apportata alle rifiniture; essa si
basa su un savoir-faire stabilito e di lunga data, che conferisce un qualche cosa in
più agli oggetti realizzati.
Il tempo e la perennità dell'oggetto entrano ugualmente negli ingredienti
necessari all'ottenimento di un articolo di questa categoria. Questo resiste ai tempi
e si pone al di là della moda. Un'origine, una firma antica traducono l’eternità del
prodotto.
Un prodotto di alta gamma deve necessariamente essere di qualità, ma
allora quale è questa piccola cosa che crea la differenza? La risposta è la
creatività. La creazione tocca l'idea di rarità perché essa suppone che uno stilista
unico, grazie al suo talento, sia in grado di conservare perfettamente gli oggetti e
ciò gli dia il valore aggiunto.
Un prodotto di lusso è un'opera esteticamente perfetta, ma questo è
anche un imballaggio, e l'estetica del lusso si ritrova fino nel minimo dettaglio.
Più un articolo è prestigioso, più la sua presentazione globale deve essere
lussuosa.
In certi settori di attività, indipendentemente dell’universo del lusso
considerato, un prodotto o un oggetto moltiplica le qualità significative del suo
settore di appartenenza (profumi, accessori, moda,…). In ogni modo, una buona
coerenza della concezione dell’oggetto è correlata al grado di lusso del prodotto e
quella di tutti i criteri che lo compongono o che l’accompagnano:
• packaging: flacone, cofanetto, nastri,…;
• ricchezza della gamma di colori;
• ricchezza delle gamme di taglie;
• nome del prodotto.
La notorietà della marca si basa, inoltre, sull’unicità di una parte della
sua immagine esteriore, la Maison può optare per un imballaggio finale unico, per
uno distintivo oppure per uno più semplice e legato al prodotto. Tuttavia, che il
packaging sia indispensabile, solamente un complemento, pura estetica, questo
deve rappresentare il prodotto, tradurre il suo grado di fasto e raffinatezza ed
esprimere la marca della Casa.
b) Prezzo
Il prezzo contribuisce all'accessibilità o all’inaccessibilità dei prodotti.
La rarità sul mercato è permessa da un importo di vendita elevato, che dissuade un
buon numero di clienti a compiere l'atto d’acquisto. L'articolo deve essere più
costoso degli altri prodotti della sua categoria.
In assoluto, si è tentati di affermare che sia talvolta falso che un
prodotto caro è un prodotto di lusso, ma è sempre vero che un prodotto di lusso è
costoso.
L’approccio più adeguato per fissare un prezzo nell'universo del lusso è
quello del valore percepito. Il metodo si rifà agli schemi classici del prezzo
psicologico per il consumatore che permette di identificare, tenuto conto del
valore legato alla marca, la somma che il cliente è disposto a pagare per
beneficiare di quel o un altro vantaggio in confronto ad un'altra marca. Trattandosi
di prodotti di largo consumo, il valore percepito si rifà al valore aggiunto indotto
dalla tecnologia utilizzata o il rapporto qualità/prezzo. Il prezzo del lusso è più
delicato. Esso deve rappresentare il biglietto d’ingresso in un universo d’estetica e
deve preservare l’elitismo della marca.
I prezzi dei modelli e degli oggetti di lusso inaccessibile sono
estremamente elevati, a causa della ricchezza delle loro componenti e della loro
elaborazione; i compratori sono disposti a pagare il “prezzo della rarità,
dell’esclusività e dell’estrema selettività” di pezzi spesso unici, e ciò rende
l’importanza del costo finale spesso secondaria al momento dell’elezione del
prodotto.
Sul mercato dei prodotti di lusso intermedio, il prezzo di mercato resta
uno dei fattori minori per l’acquisto dell’oggetto scelto; la clientela potenziale di
questo mercato, accettando il “prezzo della distinzione” dei modelli selezionati, è
tuttavia rassicurata della grande selettività dei modelli scelti e da un buon rapporto
qualità-prezzo.
Solamente sul mercato dei prodotti del lusso accessibile, questo risulta
un imperativo molto delicato, che deve far fronte a una situazione molto
concorrenziale, dove i prodotti simili o quasi sostituibili sono molto numerosi e
devono corrispondere alle attese dei compratori potenziali, restando nei limiti
ragionevoli dei loro budget e nelle abitudini d’acquisto.
c) Distribuzione
Il modo di distribuzione dei prodotti di lusso è tanto importante quanto
la qualità dello stesso: i canali di distribuzione che si offrono alle marche di lusso
sono molto limitati. Si tratta delle boutique mono marca, delle boutique multi
marca, dei dettaglianti specializzati e dei grandi magazzini di alta gamma.
Selettiva, questa rete di distribuzione permette di far beneficiare i clienti
di un servizio eccezionale, personalizzato. In effetti, un cliente compra un
consiglio, un’accoglienza particolare, oltre che un prodotto di qualità. Il servizio
va dalla localizzazione del negozio fino alla qualità del personale passando per un
arredamento curatissimo.
La posizione dei punti vendita, al centro delle grandi città, permette di
mettere in valore la marca e di presentare un accesso facile alla clientela. La rete
di distribuzione con il proprio nome è omogenea e la qualità del design è
paragonabile alla qualità dei prodotti presentati.
Ora la distribuzione sembra essere diventata l’elemento chiave per
rilanciare una marca di lusso (GUCCI).
d) Comunicazione
Il fascino che esercita il lusso attira i media. I défilé di moda vedono
passare ogni anno centinaia di giornalisti e il settore sa tirar profitto dalle
ripercussioni redazionali.
Tradizionalmente, la comunicazione fatta sui prodotti di lusso è
volontariamente limitata. Questa politica di marketing permette di evitare una
diluizione della marca che nuocerebbe al suo carattere lussuoso. La
comunicazione selettiva viene, anche, rinforzata dalla politica dei prezzi
permettendo una diffusione controllata del prodotto, conferendogli un valore
straordinario.
I giornali, i cartelloni pubblicitari, la pubblicità in tv o alla radio stanno
alla comunicazione come gli ipermercati stanno alla distribuzione; i prodotti di
lusso si trovano più al loro agio nel mondo del cinema, nelle riviste e nei cataloghi
specializzati. Il marketing relazionale gioca un ruolo importante nella vita
pubblicitaria del lusso. Ogni volta che cerchiamo di ottimizzare l'allocazione delle
risorse pubblicitarie, ci sembra che gli sforzi in termini di relazioni pubbliche, di
sponsorizzazione o di mecenatismo diano dei ritorni più interessanti che la
pubblicità sui media. La comunicazione interna ha inoltre un’importanza
particolare dato che le Maison del lusso sono provviste di una forte identità e di
un passato di cui ne vanno fiere.
Anche se ogni universo del lusso conserva le proprie tradizioni nel
campo della comunicazione, il successo di un prodotto o di una marca si fonda
sulla coerenza totale tra il volume, la qualità e la destinazione della sua campagna
di comunicazione e sull’armonia tra gli elementi del marketing-mix.