3
Un’informazione per avere una certa importanza e valore, deve essere pertinente con la
nostra attività, deve pervenirci nel momento in cui ci serve, deve avere un elevato grado
di attendibilità. Certamente non è semplice determinare il valore assoluto di
un’informazione, ma se facciamo riferimento alle caratteristiche testé menzionate
possiamo individuare dei parametri validi per considerare quali proprietà che deve
possedere un’informazione.
L’aspetto temporale dell’informazione è critico per il processo decisionale.
Un’informazione deve essere attuale o quantomeno la più recente. Oggi la velocità con
la quale un’informazione diventa obsolescente è elevatissimo!
Analizzando invece i contenuti dell’informazione, questa deve essere caratterizzata
dalla precisione dei dati riportati, deve essere rilevante per l’attività che si sta
svolgendo, inoltre deve essere completa. Deve riportare in sostanza tutte quelle notizie e
dati di cui abbiamo bisogno per portare a termine un lavoro o per prendere una
decisione.
Infine si deve considerare quanto un’informazione debba essere dettagliata. Anche
questa caratteristica può variare a seconda del tipo di decisione che si deve prendere.
Inoltre si deve considerare anche il supporto mediante il quale l’informazione viene
presentata. Pensiamo al tradizionale supporto cartaceo ed alle possibilità offerte dagli
attuali supporti informatici multimediali.
In sostanza nel processo di raccolta di informazioni, si deve definire cosa si cerca,
quando ci serve e come lo vogliamo.
L’informazione è caratterizzata inoltre dalla fonte di raccolta. Proprio quest’ultimo
aspetto ha avuto negli ultimi anni un allargamento dettato dalla comparsa di un
fenomeno nuovo per le realtà aziendali: la tecnologia Internet. Essa in breve tempo si è
andata ad affiancare ai tradizionali mezzi di raccolta di informazioni.
Per tutti gli anni ‘80 abbiamo notato un notevole sviluppo dell’informatica applicata
all’azienda. Il maggior impulso si è avuto per quel che riguarda la produzione,
l’elaborazione ed il trasferimento di informazioni all’interno dell’organizzazione. In
questa fase il compito principale della tecnologia informatica era quello di elaborare
informazioni rilevanti per l’azienda. Il tutto però rimane racchiuso all’interno del
contesto aziendale. Le fonti informative sono comunque di portata limitata, di non
immediato utilizzo, inoltre molto spesso intervengono in ritardo rispetto alle necessità e
non scindono le informazioni rilevanti da quelle irrilevanti. Questa crescita
nell’applicazione dell’informatica ai processi aziendali e stata affiancata ed
ulteriormente stimolata dall’avvento e dallo sviluppo della telematica, in particolare
grazie ad Internet come modello di comunicazione universale.
Come vedremo in seguito, Internet (dall’inglese Interconnected Networks) non è altro
che l’interconnessione di un numero sempre crescente di reti di computer a livello
mondiale che utilizzano lo stesso protocollo di comunicazione.
Noi parleremo di Internet come se fosse un’unica rete a livello mondiale quando ci
riferiremo ad essa per analizzare la sua tecnologia ed il suo utilizzo a livello globale,
mentre ci riferiremo ad Intranet quando analizzeremo l’utilizzo della tecnologia Internet
e dei suoi strumenti nel contesto di una rete aziendale.
4
Per questa sua globalità Internet ha allargato quelle che sono le fonti esterne di
informazione, le modalità di accedervi e i criteri di elaborazione delle informazioni
stesse. Infatti come si vedrà grazie a questa tecnologia si può avere accesso a banche
dati, biblioteche virtuali, e a tutta una serie di servizi, fortemente decentralizzati, che
aiutano notevolmente l’azienda a reperire informazioni sulla clientela, sui mercati, sulla
concorrenza, sui fornitori ecc..
I vantaggi di questa ulteriore innovazione sono da ricercare in primo luogo nei bassi
costi di implementazione e di gestione, nella possibilità di poter allargare lo spettro
delle strategie di comunicazione e di servizio alla clientela, ristabilendo così un punto di
contatto tra produttore e consumatore grazie al quale si possono ottenere informazioni
più puntuali ed immediate sui bisogni ed i valori dell’utente finale, eliminando in certi
casi le intermediazioni prima presenti nel processo di vendita (business to user). La
comunicazione telematica oltre ad essere rivolta al consumatore può essere rivolta
anche verso le altre aziende con le quali si hanno rapporti di affari (business to
business), infine la comunicazione può riguardare l’azienda stessa cambiando quelli che
sono i canoni tradizionali di comunicazione interna, con notevoli ripercussioni sul modo
di lavorare di un’azienda.
Internet annulla le variabili spazio tempo e cambia quello che è il rapporto tra azienda
ed utente. È quest’ultimo che diventa soggetto attivo nella ricerca dei beni e dei servizi
di cui ha bisogno. Si pone dunque il problema di come migliorare il rapporto tra
produttore e consumatore sia dal punto qualitativo (valore aggiunto per il cliente) che
quantitativo (allargamento del mercato). Bisogna creare nuovo valore per il cliente
grazie alle novità nei servizi, nelle forme distributive e nelle modalità di gestione delle
transazioni che Internet consente.
Diverse sono per l’azienda le modalità di sfruttare la rete telematica a seconda della
strategia decisa e il settore in cui si trova ad operare. La più immediata è quella che
riguarda la diffusione di informazioni su prodotti e servizi. L’utilizzo di Internet per la
pubblicità e il marketing in rete deve tenere conto del fatto che ci si trova di fronte ad un
consumatore attivo. Si inverte perciò il flusso unidirezionale della comunicazione di
impresa, infatti da un flusso che partendo dall’impresa va alla ricerca del proprio target
si passa ad una comunicazione dove il target andrà a cercare attivamente le
informazioni necessarie
2
. Compito delle imprese è quello di rendere tali informazioni
facilmente reperibili ed accessibili. Questo permette di avere una maggiore definizione
del target in quanto gli utenti stessi identificano i propri interessi. Questo aspetto della
comunicazione può essere integrato dalla possibilità di effettuare un ordine on line. Ma
ciò non basta ad attirare clientela, bisogna offrire un contatto diretto, una
comunicazione interattiva che coinvolga gli aspetti distributivi e logistici dell’impresa.
Per quanto riguarda gli aspetti distributivi si possono fornire indicazioni sulla catena
distributiva o ancor meglio dare la possibilità di effettuare ordini on line. Il
coinvolgimento degli aspetti logistici da parte delle reti telematiche avviene a causa di
una razionalizzazione dei costi , di una distribuzione meglio gestita e di un controllo più
capillare, mirato e diretto delle vendite che consente di migliorare e rafforzare il
rapporto con il cliente.
2
E.Guidotti, Internet e comunicazione, Franco Angeli, 1997
5
Ovviamente non sono solo queste le possibilità di utilizzo della rete da parte
dell’impresa. Infatti oltre ad un utilizzo di Internet come strumento rivolto al mercato, il
suo utilizzo può essere rivolto all’interno dell’azienda. Infatti utilizzando la stessa
tecnologia e la stessa metodologia di Internet si può creare una rete aziendale chiusa
all’esterno che consenta di poter scambiare documenti, programmi e informazioni tra le
varie componenti aziendali anche se dislocate lungo tutto il territorio o addirittura tutto
il pianeta. Questa modalità di utilizzo della rete nelle aziende viene denominato oggi
Intranet.
Non da meno è l’utilizzo della tecnologia di Internet per la comunicazione e
cooperazione interaziendale. Adottando lo stesso principio di Intranet si può utilizzare
la rete per instaurare una relazione stabile fra aziende produttrici e aziende fornitrici
rendendo meglio pianificabili i processi operativi con un conseguente miglioramento
nell’efficienza produttiva. Quest’ulteriore utilizzo della rete viene denominato Extranet,
rappresenta l’evoluzione ultima di Internet.
Strettamente correlato a Internet, Intranet e Extranet è il problema della sicurezza in
rete. Infatti come si vedrà successivamente le transazioni on line e le relative modalità
di pagamento, le comunicazioni aziendali ed interaziendali tramite Intranet ed Extranet,
possono essere oggetto di intromissione da parte di agenti esterni con le relative
conseguenze che ne derivano. Si vedrà anche che si sono ormai raggiunti degli standard
di sicurezza relativamente elevati.
6
2. Un nuovo strumento per l’azienda: Internet
2.1 Cenni storici
Internet, così come il radar ed altre innovazioni tecnologiche, è il risultato della ricerca
scientifica e tecnologica applicata al settore militare.
Tutto ebbe inizio nel 1957 con la creazione di una struttura interna al ministero della
difesa statunitense che prese il nome di ARPA (acronimo di Advanced Research
Projects Agency).
Lo scopo della ricerca era quello di garantire i contatti tra tutti i calcolatori dei centri
nevralgici sparsi per lo stato in caso di guerra nucleare, infatti i tradizionali canali di
comunicazione sarebbero stati facilmente vulnerabili.
La soluzione venne trovata nel garantire infinite vie di accesso ai dati che si dovevano
trasmettere. Così se il nodo di una rete è distrutto vi sono altre reti, che forniscono vie
alternative a quella precedentemente scelta, per raggiungere lo stesso destinatario. Si
pensò ad una rete dove non esiste un nodo centrale dal quale dipende la funzionalità del
sistema.
Il principio di funzionamento sta nel suddividere il messaggio da trasmettere in una
serie di pacchetti opportunamente targati e separatamente indirizzati verso la propria
destinazione, dove poi possano essere ricomposti. Ogni singolo pacchetto segue un
proprio percorso indipendentemente dagli altri pacchetti, percorso dettato da appositi
computer che hanno il compito di monitorare e valutare i nodi così da individuare quelli
più veloci e meno intasati. Questo sistema non è certo il massimo dell’efficienza, lo è
però per quel che riguarda il buon fine delle trasmissioni, che è appunto il risultato che
si voleva ottenere.
Le ricerche sulla comunicazione tra computer portarono al risultato di introdurre il
protocollo TCP/IP, la commutazione a pacchetto (Packet Switching) ed il Routing,
concetto in virtù del quale i dati attraversano diverse macchine per giungere a
destinazione.
L’idea di una rete decentralizzata si diffuse immediatamente tra tutte le maggiori
comunità scientifiche.
Il primo nodo venne attivato nel 1969 presso la UCLA, connettendo poi tra loro quattro
computer universitari, inizia la crescita, nel 1972 si arriva a 37 nodi. La rete prenderà da
questo momento il nome di ARPAnet. Si utilizzava per la prima volta un protocollo
standard di trasmissione dati chiamato NCP (Network Control Protocol), ben presto
sostituito dal TCP/IP.
La rete, data l’impossibilità per i computer dell’epoca di inviare e visualizzare grafici,
veniva utilizzata per la trasmissione di messaggi di posta elettronica e per la
connessione diretta dei computer tra loro. Si notarono subito i vantaggi, scoprendo così
velocità e convenienza nel trasmettere dati in rete.
7
ARPAnet, nata per volontà del Dipartimento della Difesa statunitense, diventa un
mezzo di comunicazione che ben presto sfugge al controllo delle autorità militare e che
viene utilizzato per mettere in contatto tra loro una sempre maggiore quantità di
persone. Internet diventa una risorsa universitaria, infatti grazie alla collaborazione tra
ricercatori universitari e alle innovazioni tecnologiche che vi sono state introdotte la
rete è potuta crescere fino alle dimensioni attuali.
Nel 1973 viene introdotto il concetto di “Gateway”, ossia dei computer passerella tra un
sistema e l’altro, che servono a risolvere i problemi di connessione tra le diverse
sottoreti. Grazie a ciò si dà la possibilità alla rete di crescere senza limiti. La rete
diventa così un sistema aperto alla quale si possono collegare tutte le reti.
ARPAnet non rimane l’unica rete. Gli anni ‘70 vedono la nascita di altre reti
indipendenti, quali BITnet (Because It’s Time Network) ed USEnet (User’s Network),
non commerciali e dedicate allo scambio di posta, messaggi e conferenze. Durante tutti
gli anni ‘70 il pubblico incomincia a comprendere come sfruttare le possibilità offerte
dalla rete
Negli anni 80 si profila quello che poi sarà Internet. ARPAnet ormai si è diffusa con un
tasso di crescita inaspettato. Il fattore trainante di questa crescita sta nel fatto che si
utilizza uno standard di comunicazione valido per tutti i computer ed i sistemi operativi.
Nel ‘83 vi è ormai il superamento definitivo delle funzioni militari di ARPAnet con la
separazione da questa di Milnet che va a formare il ramo militare della rete. Nello stesso
anno l’ente scientifico governativo americano NSF (National Science Foundation)
attiva 5 supercomputer creando la rete NSFnet, sempre basata sul protocollo TCP/IP,
che ingloberà anche ARPAnet, con la prospettiva di consentire l’accesso ai propri
supercalcolatori a tutte le organizzazioni di ricerca non commerciali. Dal momento che
l’utilizzo di linee dedicate avrebbe inciso notevolmente sui costi si decise di far ricorso
alle normali linee telefoniche; NSFnet divenne a breve la principale rete portante di
Internet (definita "backbone" o spina dorsale) grazie ad una linea a 56 Kbps costituendo
il prototipo delle dorsali nazionali. Si segnala in questo periodo la connessione alla rete
NSFnet delle diverse reti universitarie di tutto il mondo trasformando tante piccole reti
locali in un’unica rete globale che possiamo chiamare Internet.
Nel periodo che va dal 1983 al 1987 la tecnologia compie degli enormi progressi
aumentando la velocità sia dei calcolatori e delle linee di trasmissione dei dati. Si
prende inoltre coscienza della possibilità di sfruttare commercialmente la rete. Nascono
allora delle reti locali che sostengono l’utilizzo commerciale della rete. Queste si
uniranno in seguito a NSFnet.
Nel 1989 l’Italia si connette alla rete NSFnet.
8
Il fattore portante della enorme diffusione di Internet a livello mondiale lo si deve far
risalire al 1991. Anno in cui si assiste ad una delle novità più importanti per la vita di
Internet: al CERN di Ginevra viene messo a punto il WWW (World Wide Web), un
sistema di codici e linguaggi che permette di muoversi agevolmente in rete grazie ad un
nuovo linguaggio chiamato ipertesto. Ora l’utilizzo di Internet diventa più intuitivo e
accessibile al grande pubblico permettendo di trasmettere e ricevere testi, immagini,
filmati e suoni in un unico documento multimediale. Come completamento
dell’invenzione dell’ipertesto viene anche inventato lo strumento grafico che consente
l’esplorazione della rete: il browser. Stiamo parlando del programma “Mosaic” che sarà
a breve seguito dai più famosi “Netscape Navigator” ed “Internet Explorer”,
indispensabili oramai per la navigazione del WWW. L’introduzione del WWW
consente la facilità d’uso dell’interfaccia, la sua organizzazione ipertestuale e la
possibilità di trasmettere documenti multimediali. Queste caratteristiche del WWW
pongono le basi per lo sfruttamento commerciale di Internet. La sua sempre maggiore
diffusione ha consentito il verificarsi di quello che verrà definito “fenomeno Internet”.
Nel ‘92 viene istituita l’Internet Society per mantenere uno standard dei protocolli
utilizzati per connettere le organizzazioni alla rete.
Il 1993 registra una vertiginosa crescita del traffico sul web pari ad un tasso annuale del
300%, dovuta alla facilità d’uso del web.
Dal 1994 incominciano ad apparire i primi centri commerciali che espongono e
vendono on-line prodotti di tutti i tipi. La prospettiva di un utilizzo di Internet per il
commercio elettronico e la sua crescita esponenziale costituisce un fattore trainante
anche per le case produttrici di hardware, software e per i gestori di linee telefoniche. Si
presta attenzione anche alla possibilità di creare nuove dorsali a gestione privata.
Il governo americano decide la privatizzazione di NSF per affidarne gli ulteriori
sviluppi alle forze di mercato. Nel 1995 NSF cessa i finanziamenti alla dorsale
abbandonando il ruolo di fattore trainante nel finanziamento di Internet e nella fornitura
di accessi. Prendono ora piede le dorsali private che si erano venute a creare. Il WWW
diventa la zona più praticata della rete. Non a caso in questo periodo la Netscape viene
quotata in borsa ottenendo risultati record.
Si incomincia a parlare dei linguaggi JAVA e VRML (Virtual Reality Modelling
Language), ovvero HTML, che consentono di creare ambienti virtuali in 3 dimensioni.
Siamo ancora nel 1996 e già si stima che per il 2003, se si mantengono questi ritmi di
crescita della rete, ogni abitante del pianeta sarà collegato ad Internet. La stima risulta
chiaramente azzardata, ma serve a rendere l’idea dei ritmi di crescita di Internet. Si
incominciano a vedere le prime ricerche sul campo per valutare il numero e la tipologia
degli utenti che sono collegati ad Internet. Intanto i paesi collegati ad Internet sono 150.
Nel corso di questi ultimi anni il numero dei paesi collegati continua ad aumentare,
diverse modalità di utilizzo della rete vengono messe a punto aprendo scenari sempre
nuovi in continua evoluzione. Internet costituisce un fenomeno mediatico a livello
globale il quale conta sempre più adepti.
9
Così come nell’idea originaria, la rete oggi non è posseduta né gestita da nessuna
autorità! Su Internet viaggiano ora una serie di servizi e di informazioni che prima erano
accessibili solo ai centri di ricerca e che oggi sono accessibili a tutti. Internet coinvolge
centri di ricerca universitari scientifici di tutti i paesi, e si sta affermando fortemente
anche nel mondo delle famiglie e delle aziende. Questo perché ormai su Internet
viaggiano informazioni di ogni genere tant’è che viene definita la “Information
Highway”.
Internet è un contesto che si evolve rapidamente, una nuova esperienza non
paragonabile con il passato, che rende arduo prospettare nuovi scenari anche nel medio
termine.
Un dato dal quale si può partire riguarda quella che oggi viene definita la una nuova
generazione di Internet (Next Generation Internet) chiamata anche Internet II.
Lo scopo è quello di risolvere i problemi di velocità e congestione della rete che si
verificano oggi, sia per il gran numero di utenti sia per la grande quantità di
informazioni che viaggiano sulla rete sotto forma multimediale, implicando un grosso
impiego della larghezza di banda fornita dagli attuali mezzi di comunicazione. L’unica
soluzione a questi problemi è l’aumento della portata delle linee della rete.
Così come per la nascita di Internet, gli Stati Uniti hanno dato il via alla fase di ricerca e
di attuazione del progetto Internet II, coinvolgendo istituzioni governative e federali,
università e grosse aziende statunitensi.
La realizzazione del progetto ha già preso il via con la stesura delle linee veloci ad alta
portata, alternative a quelle utilizzate attualmente da Internet, ad uso esclusivo delle
università americane (per ora 100) che avranno il compito di testare e migliorare le
procedure di trasmissione tramite queste linee, dovranno inoltre sperimentare protocolli
e sistemi di indirizzamento dei dati più efficienti.
Le caratteristiche del progetto Internet II riguardano in primo luogo la velocità di
trasmissione del nuovo network. Si parla di velocità 100 volte superiore a quella attuale.
Anche se per il momento questo nuovo network rimane ad uso esclusivo dei centri
universitari e le imprese private non sentono l’esigenza di partecipare economicamente
allo sviluppo di Internet II, le potenzialità commerciali della nuova rete saranno enormi.
Oltre all’evidente possibilità di aumentare la portata della rete ad un maggior numero di
utenti che possono utilizzare i servizi commerciali, vi è la possibilità di realizzare nuovi
servizi che possono integrare o sostituire quelli attuali. Per esempio il “video on
demand” darà la possibilità all’utente di crearsi un palinsesto televisivo come meglio
crede, a seconda dei gusti e degli orari nei quali vuole utilizzare il servizio.
10
In quanto ancora in fase di realizzazione Internet II non può essere preso come un dato
acquisito. Di conseguenza non se ne può valutare la portata tecnica, economica e
sociale. L’unico dato certo è la volontà politica di migliorare le risorse telematiche ed in
questo contesto il progetto Internet II è qualcosa di molto concreto.
Ulteriori linee di tendenza riguardano la progressiva integrazione delle infrastrutture di
comunicazione in uno stesso canale di trasmissione, con l’integrazione anche dei
sistemi hardware in un unico dispositivo utilizzato per l’accesso ai servizi di rete.
Sviluppi si prevedono anche dal punto di vista del software, sia per l’elaborazione in
rete modificando e migliorando le interazioni tra programmi client e programmi server,
che per l’interfaccia verso l’utente integrando ulteriormente i servizi di rete.