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cui ha goduto l’Italia negli anni passati. Alla luce di quanto è
accaduto anche non lontano dall’Italia, negli stessi Paesi del
bacino mediterraneo (Spagna, Tunisia, Malta, ecc.), per il
nostro Paese (e per la Sicilia ancor di più) è arrivato il
momento di reagire al torpore che ha impedito una gestione
oculata e consumer oriented che ha permesso agli Stati,
nostri concorrenti, di attrarre un’ampia parte del flusso
turistico verso destinazioni molto più attente alle esigenze
della clientela e alla qualità dei servizi;
- il terzo campo è ovviamente quello del marketing. Il
marketing è di per sé ancora una “novità” nelle PMI italiane e
soprattutto meridionali.
La tesi è suddivisa in quattro capitoli. Una prima parte (2 capitoli)
si riferisce agli aspetti distributivi che hanno caratterizzato il settore
dei viaggi e del turismo prima degli sconvolgimenti dell’era
dell’informazione.
Il primo capitolo serve a fornirci alcune definizioni fondamentali
quali le nozioni di sistema turistico e prodotto turistico. In
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particolare, viene analizzato un modello descrittivo del sistema
turistico nel quale figurano i diversi protagonisti della filiera di
produzione ed erogazione del prodotto turistico. In questo capitolo
introduttivo si prendono in esame i vari tipi di rapporti, che la
complessità del sistema turistico impone ai propri rappresentati
nelle diverse fasi della distribuzione. Queste relazioni, come si
vedrà, si dividono in due gruppi: da un lato rapporti di tipo
collaborativi/cooperativi, dal lato opposto i prevalenti rapporti di
tipo conflittuali.
Nel secondo capitolo si analizzano le politiche distributive nella
filiera turistica. Si considerano, quindi, i singoli elementi
appartenenti alla filiera di produzione ed erogazione dei prodotti
dell’industria turistica. Dopo aver brevemente esposto come si
svolge la distribuzione nel settore turistico e quali sono le politiche
di vendita più frequente, i successivi paragrafi trattano in modo
approfondito sia dei tentativi di collaborazione tra i vari attori della
filiera, con una particolare attenzione alle nuove forme di
cooperazioni quali sono i network, sia del rapporto di conflittualità
nei canali distributivi e tra i canali stessi. Lo studio del fenomeno è
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suddiviso in tre passi successivi, il primo dei quali cerca di
dimostrare quali sono le alternative possibili nel settore in questione
(canale indiretto lungo, canale indiretto corto, canale diretto); il
secondo passo ci serve per determinare quali sono i criteri utilizzati
dalle imprese per selezionare il canale o i canali più adatti a
raggiungere il proprio target market; ed infine, brevemente, viene
presentato il metodo di scelta degli operatori che si intendono
coinvolgere nella distribuzione del prodotto.
Il primo paragrafo del terzo capitolo ci mostra gli effetti
dell’introduzione dell’informatica nel settore turistico. L’impatto
che ne è derivato a dato vita a diverse fasi storiche, vere e proprie
ere, contraddistinte da una continua crescita della dipendenza e
della diffusione dei PC e dei relativi software presso le
organizzazioni turistiche. Si vedrà, quindi, come da semplici
macchine ad elevato costo e scarsi benefici si giungerà a strumenti
sempre più compatti e potenti, dalle innumerevoli capacità, fonti di
non trascurabili profitti e vantaggi concorrenziali.
Nel prosieguo del capitolo si analizza, attraverso la presentazione,
accanto alla parte teorica, di diversi casi aziendali, l’impatto di
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Internet sulle politiche distributive delle imprese turistiche. Sono
rappresentati diversi casi ognuno dei quali si occuperà di aspetti
differenti dell’ampio settore turistico elettronico: il primo caso,
PEGASUS INC. E TRAVELWEB.COM, tratta delle problematiche che
hanno contraddistinto l’uso dei sistemi globali di distribuzione
(GDS) e di Internet nel comparto ricettivo; il secondo, EASYJET,
esamina uno degli effetti derivato dall’introduzione della
telematica, cioè la nascita di un nuovo canale di distribuzione, il
canale elettronico, e la maggior conseguenza che tutto ciò sta
producendo: la disintermediazione; il terzo caso di questo capitolo,
UNITED AIRLINES, infine, ci parla dell’evoluzione del biglietto
elettronico i cui vantaggi principali sono da ricollegarsi a notevoli
economie di costo, praticità di uso, ecc.
Il quarto capitolo mostra le opportunità e le minacce delle
innovazioni tecnologiche per le imprese turistiche di
intermediazione; e accanto a queste presenta alcuni nuovi
intermediari del nostro presente (portali, viaggi all’asta) ed altri,
forse, del nostro futuro (agenti e carte intelligenti). Per capire
pienamente le interazioni che caratterizzano il settore distributivo
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dei viaggi sarà utilizzato il modello della concorrenza allargata di
Porter. Partendo da questo modello si vedranno le differenti
pressioni (o minacce) alle quali sono sottoposte le imprese
specializzate nell’intermediazione. I paragrafi seguenti serviranno,
appunto, a dimostrare come le forze contrattuali dei singoli attori
coinvolti (consumatori, le stesse agenzie di viaggio concorrenti
diretti, i fornitori di servizi turistici, i nuovi intermediari online ed i
prodotti sostitutivi) siano notevolmente accresciute. Anche in
questo caso, dopo aver parlato dei consumatori in rete del prodotto
turistico, vengono prospettati diversi casi aziendali. Quest’ultimi
trattano sia di agenzie di viaggi specializzate (STA TRAVEL), sia di
importanti catene alberghiere (FORTE HOTELS) e del loro felice
adattamento al mondo di Internet, ma anche dei problemi che i
nuovi intermediari online hanno subito a causa della “euforia” che
ha contraddistinto i primi anni della New Economy
(PRICELINE.COM).
Infine, grazie alla matrice per l’analisi dei sistemi competitivi di
Hax-Majluf si trarranno le conclusioni che permetteranno di
identificare le soluzioni adatte a convogliare il vantaggio
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competitivo acquisito dalle nuove tecnologie verso modelli di
business coerenti alle dimensioni delle imprese.
Contemporaneamente, alcune lezioni subite da aziende online,
costrette, dopo pochi mesi, a chiudere dimostreranno, ulteriormente,
che ciò che conta non è conoscere o aver la padronanza della
tecnologia ma la capacità di produrre valore con la tecnologia.
Accanto a queste esistono, però, diverse categorie di imprese che,
coscienti di aver tutte le carte in regola e le giuste caratteristiche
necessarie per la sopravvivenza in rete, se sapranno cogliere le
opportunità offerte ed agire secondo le nuove regole imposte dal
mercato elettronico, non potranno che essere considerate vincenti.
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CAPITOLO 1 : IL SISTEMA TURISTICO
1. Sistema turistico e prodotto turistico
Il Turismo
1
è un industria composita, costituita da soggetti differenti
in quanto composta da elementi diversi, spesso interdipendenti, che
si possono sovrapporre tra loro e che vengono ad essere accomunati
dal semplice fatto di essere selezionati dal turista
2
durante lo stesso
atto di consumo.
La realtà complessa e la natura frammentata ed interattiva delle
attività coinvolte nell’industria dei viaggi e del turismo, ha indotto a
sottolineare l’idoneità di un modello d’analisi sistemica
3
.
Vi sono vari tipi di modelli sistemici, tra i quali i più semplici
analizzano la struttura e i meccanismi di funzionamento del sistema,
isolando le componenti e descrivendo le interrelazioni tra di esse e
1
«Il turismo può essere definito come quell’insieme di rapporti e di fenomeni risultanti dal
soggiorno temporaneo di persone in luoghi diversi da quelli di abituale residenza.»(M. Grasso,
Le imprese di viaggio, FrancoAngeli, 2000, p. 13).
2
Vedi oltre par.3.1 le componenti del sistema turistico: il turista
3
«Per sistema s’intende un’insieme di parti in relazione tra loro; ciascun componente è
influenzato dall’appartenenza al sistema, e a loro volta la struttura e le condizioni di
funzionamento del sistema risentono dei cambiamenti che intervengono presso ciascun
componente. Le singole relazioni tra le componenti non sono significative di per sé, ma in
riferimento all’intero sistema»(F. Casarin, Il marketing dei prodotti turistici, Giappicchelli,
1996, pp.25-26).
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con l’ambiente. Appartiene a questo tipo il modello a cui affiderò la
descrizione formale del turismo.
Sono tre gli elementi base necessari all’elaborazione di un modello
rappresentativo del sistema turistico:
- l’elemento umano (le persone);
- l’elemento geografico (i luoghi);
- l’elemento industriale (i servizi).
Accanto a questi tre elementi appare opportuno distinguere il
prodotto turistico specifico, in altre parole l’unità di prodotto
offerto da una determinata azienda turistica per appagare le
particolari esigenze della clientela, dal prodotto turistico globale
inteso come l’insieme dei fattori di attrattiva a disposizione del
consumatore in una determinata località di destinazione lontana dal
luogo di abituale residenza
4
. Per fattore di attrattiva deve intendersi
qualsiasi elemento a cui il turista, in base alla sua cultura e
personalità, attribuisce valore e che, quindi, costituisce oggetto
della sua domanda.
Prima di approfondire i vari elementi costituenti il sistema turistico
è necessario soffermare l’attenzione sul prodotto turistico.
4
Cfr. F. Casarin, op. cit., Cap. 2; M. Rispoli, M. Tamma, Le imprese alberghiere, Cedam,
1991
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Philip Kotler descrive il prodotto come «qualcosa che può essere
offerto all’attenzione di un determinato mercato per l’acquisto,
l’uso o il consumo, in grado di soddisfare un desiderio o una
necessità, e che comprende oggetti tangibili, servizi, persone,
luoghi, organizzazioni ed idee»
5
. Il prodotto è formato da un
elemento essenziale detto core, che rappresenta la reale ragione
d’acquisto, il bisogno che deve essere soddisfatto, e da una serie di
elementi accessori, detti peripherals, che costituiscono una sorta di
valore aggiunto, servizi integrativi la cui crescente importanza li
spinge sempre più ad entrare a far parte dell’offerta principale.
Nell’industria dei viaggi e del turismo, la fornitura della semplice
prestazione essenziale, si è gradatamente allontanata dalla
concezione primaria che la vedeva costruire, da sola, il core del
bisogno del servizio. Il core dell’offerta si sposta allora, in accordo
alle esigenze della domanda.
Nel sistema turistico, l’ampia e articolata gamma dei prodotti offerti
rende difficile definire univocamente il prodotto turistico, ciò
provoca un disaccordo sia sul numero sia sul tipo di elementi
rientranti nella composizione del prodotto.
5
Cfr. Kotler P., Priciples of marketing, Prentice-Hall, II ed., 1983, p. 5
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In realtà, la formulazione del concetto di prodotto turistico varia
secondo la prospettiva dalla quale è osservato, cioè:
- la prospettiva del fruitore/turista (prodotto turistico globale)
che percepisce il prodotto turistico secondo una dimensione
orizzontale, ovvero come l’aggregazione di numerosi
elementi proposti dai diversi settori coinvolti (vettori,
strutture ricettive, attrazioni, ecc.), a comporre l’offerta
complessiva di cui si farà esperienza;
- la prospettiva del produttore/azienda turistica (prodotto
turistico specifico) che invece concepisce il prodotto
secondo una dimensione verticale, assumendo come punto
di riferimento la soddisfazione di esigenze particolari (ad
esempio il trasporto di persone), e focalizzando l’attenzione
soprattutto sulle fasi della filiera di produzione ed
erogazione
6
che stanno a monte ed a valle della propria.
6
Vedi oltre par. 4 e Cap. 2 par.1
Limite del
prodotto globale
1: Nucleo centrale;
2: Servizi strettamente connessi;
3: Servizi connessi;
4: Servizi consuetamente offerti da altri operatori
5: Ambiente e infrastrutture.
Limite del
prodotto specifico
Figura 1.1 – Sovrapposizione tra prodotto turistico specifico offerto e prodotto globale percepito
1
5
4
3
2
Fonte: F. Casarin, op. cit, 1996
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Gli elementi che costituiscono i due prodotti difficilmente possono
coincidere, ciò dipenderà dalla scala applicata al prodotto specifico
che risulterà sempre “inglobato” entro i confini del prodotto
turistico globale. La figura 1.1 rappresenta graficamente la
sovrapposizione che viene a crearsi tra il prodotto offerto dalla
singola azienda turistica e il prodotto globale percepito dal turista. Il
primo è identificato da un’area con confini mobili che può ampliarsi
dal nucleo centrale in direzione esterna, pur raggiungendo
raramente la copertura di tutte le fasce. Le fasce rappresentano i
molteplici servizi percepiti dal turista a diversa distanza dal nucleo
centrale dell’offerta e suddivisi a secondo della controllabilità da
parte dell’azienda:
- servizi strettamente connessi all’attività caratterizzante
l’azienda;
- servizi connessi, ma potenzialmente presenti in modo
autonomo nel mercato, informazioni;
- servizi consuetamente offerti da altre categorie di aziende
nel contesto ambientale, informazioni;
- ambiente, infrastrutture (e relativi servizi) (di trasporto, di
svago, di cultura, d’affari, ecc.), informazioni.