19
2.2 La reazione del sistema bancario alla pandemia……….…….…………19
Naturalmente nel momento in cui si affrontano le tematiche del sistema
bancario e quelle relative alla loro reazione alla pandemia è necessario fare
riferimento come punto di partenza al meccanismo di vigilanza unico
(SSM)che mira a garantire una vigilanza rafforzata del settore bancario
europeo, a garantire la solidità del settore bancario ed infine a contribuire alla
stabilità finanziaria della zona euro e del mercato unico sempre a livello
europeo. Esso è composto dalla banca centrale europea (BCE) e dalle autorità
nazionali di vigilanza degli stati membri dell’EU partecipanti. Oltre al SMM,
meccanismo di vigilanza unico, occorre fare riferimento anche al CET1,
TIER1 e SREP., che saranno affrontati nei capitoli successivi. In occasione
della conferenza stampa sui risultati del ciclo SREP 2020, il presidente del
consiglio di vigilanza della BCE il dott. Andrea Ernia, tenuta il 28 gennaio
2021, a Francoforte, ha dichiarato che la pandemia del Covid-19 è stato
l’evento con maggior impatto sull’economia reale e sulla capacità di tenuta
delle banche europee
16
.Egli ha dato inizio alla rassegna stampa analizzando
ben quattro aspetti. In primo luogo, la pandemia ha determinato un’incertezza
senza precedenti, di fronte alla quale è crollata la fiducia dei consumatori e
delle imprese. Mediante i piani di attuazione economica effettuati dalla BCE
in collaborazione con le banche centrale il settore bancario ha reagito in
maniera significativo e incisivo, grazie alle politiche monetarie e di bilancio
espansive, grazie alle quale le banche hanno potuto assorbire le perdite
17
.L’obiettivo della Banca Centrale Europea (BCE) è il mantenimento della
stabilita dei prezzi nella zona euro, come previsto dall’art.127 del
TFUE,(Trattato sul funzionamento dell‘ unione Europea, in riferimento alla
strategia di politica monetaria. Il TFUE ha come obiettivi, la crescita
economica equilibrata, e un ‘economia sociale di mercato fortemente
competitiva, al fine di garantire la piena occupazione e progresso sociale. Nel
gennaio del 2020 la BCE attua una nuova strategia di politica monetaria con
l’obiettivo di stabilita dei prezzi, cioè’ mantenere il 2% come parametro come
indice dell’inflazione; al fine di evitare il rischio di deflazione rispondendo
agli shock inflazionistici. Viene messo in atto un quadro analitico integrato
che si basa su una analisi economica e una analisi monetaria e finanziaria
realizzando una nuova strategia di politica economica. In primo luogo,
l’analisi economica monitora gli andamenti della crescita economica,
dell’occupazione e dell’inflazione; mentre l’analisi monetaria e finanziaria
monitora gli indicatori monetari e finanziari. In merito alla situazione
economica e alla analisi delle questioni di politica monetaria viene redatto un
bollettino economico che tramite un linguaggio più comprensibile illustra la
16
Intervista introduttiva di Andrea Enria Presidente del Consiglio di vigilanza della conferenza
stampa sui risultati del ciclo SREP 2020
17
Rivista di Diritto Bancario Tidona & Associati, https://www.tidona.com/la-nuova-strategia-di-
politica-monetaria-della-bce/#_ftn12.
20
situazione attuale e le revisioni periodiche nell’ambito finanziario e
nell’ambito del sistema economico
18
, la cui prima revisione è prevista per il
2025.Nell’applicare programmi di azioni la BCE deve prendere delle
decisioni di politica monetaria, avendo come punti di riferimento i cosiddetti
due pilastri di politica monetaria, cioè’ l’analisi economica e l’analisi
monetaria
19
.
Analisi Economica Analisi Monetaria
Mentre la Fed punta a realizzare due obiettivi cioè la massima occupazione
la stabilità dei prezzi, la B.C.E. in merito all’obiettivo finale, la stabilità dei
prezzi il cui coefficiente di riferimento e il 2%, opera una politica più debole
rispetto a quella della F.E.D
20
.
18
Cfr Tonino Perna - Pandeconomia: Le alternative possibili - giugno 2020
19
Rivista di Diritto Bancario Tidona & Associati, Strategia di politica monetaria della BCE
20
The monetary policy response to the pandemic emergency (P.R. Lane, Blog BCE 01/05/2020)
Due pilastri di politica
monetaria
21
2.2.1 I requisiti patrimoniali delle banche, Capital Requirements Regulation,
(CRR I II) ……………………………………………....………………….21
In merito ai requisiti patrimoniale
21
delle banche tutti gli stati membri
dell’UE sono soggetti ad un regolamento che stabilisce i requisiti prudenziale
in materia di fondi, liquidità e rischio di credito, riguardo sia alle banche e
alle imprese di investimenti. In base al regolamento le banche hanno
l’obbligo di accantonare un capitale adeguato alla copertura delle perdite
inattese in caso di crisi, e l’importo del capitale dipende dal rischio legato
alle attività della banca. Al capitale sono collegate differenti classi in
funzione della qualità e del rischio. E’ necessario distinguere due tipologie di
capitale ,il capitale Tier 1,capitale in situazione di continuità aziendale, che
consente alla banca di proseguire la propria attività e ne mantiene la stabilità,
cioè’ il capitale di qualità elevatissima ,cosiddetto capitale di prima classe
(CET1); e il capitale cosiddetto Tier 2 che riguarda il caso di cessazione di
attività con il quale è possibile il rimborso ai depositanti e ai creditori
privilegiati in caso in cui la banca è in uno stato di insolvenza. Nel totale il
capitale deve essere pari all’8% della attività ponderate per il rischio; invece,
il capitale primario di classe 1 dovrebbe essere il 4,5%delle attività ponderate
per il rischio. In materia di liquidità la banca deve disporre di attività liquide
sufficienti a coprire i reflussi netti di liquidita di forte stress su un periodo di
trenta giorni, periodo durante il quale il coefficiente di copertura può essere
dal 60 % fino al 100%; infine, da prendere in considerazione il ruolo della
leva finanziaria che è il rapporto tra la base del capitale della banca e tutte le
proprie attività. Tutti gli stati membri obbligano le banche possedere un
capitale maggiore di quello previsto dai requisiti patrimoniali stabiliti
dall’UE su un periodo massimo di due anni, altri requisiti aggiuntivi possono
essere posti in essere dalla Autorità bancaria europea (EBA) e dal Comitato
europeo sistemico (ESRB).Oltre al capitale l’altro punto chiave sono le
norme relative alla riserva di capitale ,in base alla quale tutte le banche
devono possedere una riserva di conservazione del capitale e una riserva di
capitale anticiclica; in secondo luogo devono detenere una riserva di
conversazione di capitale di qualità elevatissima (CET1) pari al 2,5 %
dell’esposizione al rischio complessivo della banca; ed infine l’altro punto
importante è la riserva di capitale anticiclica, strumento prudenziale
introdotto dall’accordo di Basilea, in base alla quale la banca deve disporre
di un capitale aggiuntivo (CET1) durante le fasi favorevoli, in modo tale che
in un periodo di difficoltà dell’attività bancaria, questa riserva venga liberata
e utilizzata dalla banca per continuare a finanziare l’economia reale. Di
eguale importanza sono la riserva di capitale a fronte del rischio sistemico e
la riserva per gli enti a rilevanza sistemica globale. In riferimento alla riserva
21
DIRETTIVA (UE) 2019_ 878 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO - del 20
maggio 2019 - che modifica la direttiva 2013_ 36_ UE per quanto riguarda le entità esentate, le
società di partecipazione finanziaria, le società di partecipazione finanziaria
22
di capitale a fronte del rischio sistemico di capitale di classe 1 la banca deve
possedere una riserva di capitale dall’1 % all’3% per tutte le esposizioni e
fino al 5 % per le esposizioni nazionali e dei paesi terzi. In merito alla riserva
di capitale per gli enti a rilevanza sistemica globale la banca deve detenere
una riserva obbligatoria per compensare il rischio e l’eventuale impatto del
loro fallimento
22
.In base all’accordo di Basilea, il comitato nell’analizzare il
capitale bancario lo fa prendendo in considerazione da una parte le risorse
necessarie a consentire la continuità dell’attività(classe1) e dall’altra il
ripianamento delle perdite (classe2).Individuando così, le componenti del
TIER1,cioe il capitale 1,common equity tier1 capital(CET1) e le riserve da
accantonamento di utili additional tier1 capital (AT1).In relazione alla
normativa dei requisiti di capitale delle banche il CRR individua come regole
uniformi i requisiti prudenziali generali che gli enti sottoposti devono
soddisfare, operando su due piani, quello delle norme nazionali e quello delle
norme degli strumenti emessi. Per quanto riguarda le norme nazionali, esse
devono corrispondere ai requisiti indicati dal CRR, per poter essere
considerati idonei a formare il capitale CET1, invece perle norme degli
strumenti emessi, esse devono avere i requisiti del CRR affinché possano
essere qualificati come strumenti CET1.Il punto centrale è che la banca
dovrebbe capitalizzare se stessa con il proprio capitale, funzione che viene
attribuita dal CRR in merito al CET1 nei confronti della banca
23
.
22
DIRETTIVA (UE) 2019_ 878 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO - del 20
maggio 2019 - che modifica la direttiva 2013_ 36_ UE per quanto riguarda le entità esentate, le
società di partecipazione finanziaria, le società di partecipazione finanziaria
23
Sul concetto di capitale proprio, cfr. G. Ferri jr, Fattispecie societaria e strumenti finanziari, in
Riv. dir. comm., 2003, pp. 805 ss., 822.
23
2.2.2 Ruolo e funzione dello S.R.E.P……………………………………...23
Che cosa è lo S.R.E.P.? Lo S.R.E.P (Supervisory Review and Evaluation
Process) è uno degli indicatori più importati della solidità di una banca Esso
valuta il rischio che la banca corre nell’attività di prestiti, cioè analizza i rischi
a cui va incontro nell’attività di credito., è un indice valutazione del rischio.
Inoltre, è’ un indicatore della disponibilità della banca grazie al quale si è in
grado di stabilire se la banca di riferimento è in grado di assorbire le eventuali
perdite e gestire i rischi con il proprio patrimonio. La banca centrale
annualmente invia ad ogni singola banca le misure e azioni da attuare l’anno
seguente dopo un processo di analisi dello S.R.E.P. Esso viene definito come
il processo di revisione e valutazione prudenziale, tale valutazione della
vigilanza attraverso lo S r e p avviene ogni anno e sono parte integrante del
rafforzamento degli istituti imposto dalla BCE. Una volta conclusa l’indagine
di valutazione, l’organo di vigilanza invia una lettera alla banca oggetto di
analisi, indicando i problemi riscontrati e le azioni da attuare per risolvere le
criticità, imponendo i tempi entro i quali realizzare queste azioni, al fin di
avere nuovamente il patrimonio sotto controllo. La SREP che consiste in una
procedura di valutazione tende a porre sotto analisi quattro componenti
importanti, l’analisi del modello di business, cioè il modello imprenditoriale,
ossia la realizzabilità e sostenibilità della strategia aziendale sostenibile,; la
valutazione della governance e i controlli interni, cioè’ essa riguarda la
l’analisi dei rischi e se vengono gestiti in maniera idonea e se gli organi di
amministrazione lavorano in modo adeguato ;l’altro elemento soggetto alla
valutazione è il rischio per il capitale, cioè se la banca possiede le riserve
sufficienti per sopperire le perdite; ed infine l’altro elemento di analisi di
valutazione sono i rischi per la liquidita e la raccolta, cioè se la banca è in
grado di soddisfare nel breve termine il fabbisogno di liquidità Dalla
valutazione dei quattro elementi emerge la situazione dell’istituto di credito
in termini di disponibilità patrimoniale e di gestione dei rischi
24
.Tutti e
quattro elementi dello Srep seguono una logica comune che assicura una
solda valutazione del rischio
25
.
24
Articolo 97 della direttiva 2013/36/UE e ulteriormente precisato negli orientamenti SREP;
25
Operazioni mirate di rifinanziamento a più̀ lungo termine (TLTRO 12/03/2020, TLTRO
30/04/2020)