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Introduzione
Il presente lavoro si pone l’obiettivo di analizzare il processo di evoluzione della
comunicazione politica e gli elementi che la compongono, individuando le diverse
fasi di “adattamento” della stessa al sistema sociale in continua mutazione, al fine di
comprendere le relazioni che intercorrono tra comunicazione politica e democrazia.
Per la vastità del campo di indagine, verranno contemplati esclusivamente i punti
salienti in cui le azioni degli attori politici, mediante la comunicazione, hanno
influito nel processo di costruzione democratico.
La storia dell’umanità è stata sempre condizionata dallo sviluppo tecnologico e
innovativo, un legame indissolubile che ritroviamo in ogni ambito dell’agire umano,
in particolare in tutti i processi che stanno alla base del vivere sociale e di cui la
comunicazione ne è il fondamento.
Per questo motivo verrà sviluppato un excursus storico della comunicazione politica,
al fine di ottenere una prospettiva migliore, più ampia e trasparente, nell'intenzione di
dimostrare l’interconnessione tra la dimensione sociale e la dimensione politica
attraverso i meccanismi e le dinamiche che governano il processo di comunicazione.
Saranno analizzate le varie forme comunicative e relativi metodi di diffusione del
linguaggio politico. In seguito verranno individuate le alterazioni delle regole e dei
paradigmi della comunicazione politica messe in atto dagli attori politici e dagli
specialisti del media management.
Infine, focalizzeremo lo sguardo sulle nuove metodologie di interazione sociale in
cui convergono sia i media tradizionali che i nuovi strumenti di comunicazione
online.
Si giungerà all’analisi della moderna politica social come punto di arrivo di un
percorso di evoluzione democratico iniziato molti secoli fa, ma come avremo modo
di percepire, è ancora lontano l’ideale di democrazia diretta.
Nel dettaglio, nel primo capitolo vengono analizzate le prime forme di
proto-comunicazione politica, risalenti ai secoli della retorica sofista e dell’oratoria
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romana, per giungere alle moderne forme di comunicazione di massa dei primi del
Novecento, in cui il linguaggio politico si dovrà conformare alla nuova condizione di
voto di massa.
Verrà inoltre esplicitato il concetto di comunicazione politica, nonché l’ambito di
influenza della stessa, seguendo le linee interpretative di Denton, Woodward, Sorice
e Mc Nair. Sarà analizzata la dimensione temporale in cui la comunicazione politica
esplica la sua funzione e come le campagne elettorali vengono concepite sulla base
dei criteri imposti dalle moderne forme di mediatizzazione di massa.
Infine sarà proposta una breve panoramica storico-diacronica del processo evolutivo
della comunicazione politica, in linea con l’approccio temporale di P. Norris e di E.
Novelli.
Nel secondo capitolo verrà analizzato il modello comunicativo unidirezionale e i
relativi strumenti utilizzati, a partire dai regimi totalitari con particolare riferimento
alla propaganda fascista, fino al consolidamento del ruolo della comunicazione
politica all’interno dei media elettrici.
Anche in questo caso, lo studio prevede un excursus tra modernità, tecnologie e
metodi della comunicazione politica, individuando le molteplici fasi di
“adattamento” di quest’ultima ai nuovi strumenti tecnologici.
Dai “Frati volanti” del dopoguerra, agli spot elettorali degli anni Novanta, passando
attraverso la grande contestazione sociale e gli anni di piombo, verrà presentato il
cammino evolutivo della democrazia italiana in relazione a metodi, forme e
strumenti della comunicazione politica. Lo studio verterà inoltre sulle metodologie di
analisi dell’opinione pubblica nonché sulle strategie di media management e
marketing politico-elettorale messe in atto per acquisire consenso.
Questa seconda parte si conclude all’interno del vortice degenerativo del sistema
politico nazionale innescato dalle vicende di "Tangentopoli", a cui seguirà un
sintetica analisi delle relative ripercussioni sociopolitiche anche a livello
internazionale.
Il terzo capitolo verte sul rapporto tra comunicazione politica e media sociali,
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osservandone gli sviluppi anche fuori dall’universo del Word Wide Web.
Saranno illustrate le diverse caratteristiche della nuova rivoluzione comunicativa
orizzontale e interattiva, nonché le figure professionali e le attività di pianificazione e
gestione ad essa collegate.
Si osserveranno le potenzialità comunicative di immagini e video in questo nuovo
contesto comunicativo, in particolare, si analizzerà l’interazione che tali strumenti
producono attraverso alcune tra le più importanti piattaforme social come Facebook
e Twitter.
Si analizzerà infine, il ruolo dei nuovi strumenti social all’interno del sistema politico
italiano ripercorrendo brevemente le fasi salienti delle ultime campagne elettorali,
con riferimenti espliciti ai partiti che hanno sfruttato meglio la comunicazione
politica online per generare interazione e consenso elettorale.
Capitolo 1. Che cos’è la comunicazione politica
1.1 Dalla retorica alla propaganda
Il termine comunicare esprime l’insieme dei fenomeni che comportano la
distribuzione di informazioni. Possiamo inoltre intendere la comunicazione come lo
spazio poliedrico in cui interagiscono codici composti da parole, gesti, suoni,
immagini e colori che, se convenientemente condivisi dagli individui, diventando il
linguaggio della società. E' evidente che non possiamo separare il concetto di
comunicazione da quello di società in quanto essendo quest’ultima “ un
raggruppamento distinto e coerente di esseri umani che vivono entro certi margini di
continuità, il cui comportamento è caratterizzato dalla condivisione di pratiche,
norme e i valori...”
1
, essa potrà realizzarsi ed esprimere la propria natura solo
attraverso la funzione comunicativa.
Ciò che avviene all'interno del contesto sociale richiama inevitabilmente la nozione
1
M. Rush, Politica e società. Introduzione alla sociologia politica, p.15.
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di politica che per definizione comprende "tutte le attività che riguardano la polis e
che si svolgono nel suo ambito ".
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Tutte le attività della vita pubblica diventano
perciò issues politiche che ricadendo nella sfera della comunicazione, attribuiscono
ad essa funzione politica che si realizzerà attraverso le molteplici forme e modi che
mutevolmente si succederanno nel tempo.
Dopo tutto, la stessa etimologia della parola: ( dal latino Communicare derivazione
di communis composto da cum insieme e munis incarico, funzione ) ci trasmette
distintamente il senso profondo del concetto e l'importanza del ruolo socioculturale
della comunicazione. Il pensiero politico della civiltà occidentale e con esso la
comunicazione politica ha origine nel momento stesso in cui si concretizza
l’esercizio dell’attività politica in ogni sua forma, e in quale luogo, se non nella
Grecia di Pericle, Platone e Aristotele, far risalire tali origini?
Siamo nel periodo compreso tra il VII e il VI secolo a.C. quando il potere si
trasferisce progressivamente dai palazzi aristocratici dove veniva esercitato nelle sue
forme tradizionali, ai luoghi pubblici delle prime città Stato. L'Agorà, lo spazio
pubblico per eccellenza, simboleggia la coscienza nazionale, è il luogo in cui
l'assemblea popolare discute sulle questioni pubbliche e decide in merito, laddove i
concetti di democrazia diretta e rappresentativa, di Repubblica, politica e retorica,
troveranno espressione e consenso. Nel primo secolo a.C. la cultura greca entra in
contatto con quella romana e da questo momento l’oratoria, intesa come l’arte di
parlare in pubblico, occuperà una posizione sempre più rilevante nel panorama
politico-comunicativo. Il discorso tenuto al senato nel 280 a.C. da Appio Claudio
Cieco segna l'esordio della prosa oratoria latina e Cicerone, grazie alle sue abilità
argomentatorie e stilistiche ne sarà il più celebre rappresentante. Negli ultimi secoli
dell'impero, l'oratoria avrebbe assunto forma sacra con l'esegesi delle Sacre Scritture
favorendo in questo modo la diffusione della dottrina cattolica.
3
Il concetto di comunicazione politica così come lo intendiamo oggi, nasce e diventa
oggetto di studio delle moderne scienze sociali in concomitanza con la nascita dello
2
G. Pasquino, Prima lezione di scienza politica , Bari, 2008, p.4 .
3
Sulla politica nell'antichità greca e romana: Compendio di storia delle Dottrine politiche; Vol.33/5.
6
Stato democratico di ispirazione liberale, nell’Inghilterra del diciassettesimo secolo.
La fine dello Stato assoluto e la nascita dello Stato nazione segna l’inizio di un
percorso di grandi trasformazioni sociali e culturali in cui la comunicazione politica,
pur essendo nella sua forma più semplice, rappresenta l'elemento innovativo che
mette in relazione gli attori politici di uno Stato non più confinato tra i pilastri
weberiani di potere, autorità e legittimità ,
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ma che è finalmente libero di espandersi
concettualmente. Il sistema politico dello Stato nazione trova espressione nel
pluralismo politico conformato alla pratica delle libere elezioni che, nel corso degli
anni, si evolverà nelle diverse forme di democrazia rappresentativa che Easton
definisce regimi
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ripartendoli in democratici, autoritari e totalitari, in base proprio al
loro grado di pluralismo.
In Italia, il percorso evolutivo dei processi e delle forme della comunicazione politica
ha avuto origine con il consolidamento dello Stato unitario, ma si espliciterà in
occasione della campagna elettorale del 1904 mediante la realizzazione dei primi
manifesti e delle prime schede elettorali illustrate.
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Siamo di fronte ad un linguaggio
politico nuovo, pensato per la nuova condizione di voto di massa che tiene conto
anche dell’alta percentuale di analfabetismo e che trova espressione principalmente
tramite i comizi, i giornali e i libri, che costituiscono i principali strumenti della
comunicazione politica di questo inizio secolo a cui ne seguiranno altri
maggiormente persuasivi. Entro breve, la fotografia, la musica e soprattutto il
cinema, accompagneranno l’ascesa dei regimi totalitari enfatizzandone la forza
persuasiva. L’immagine rivestirà un ruolo comunicativo considerevole tant’è che
nell'affannosa ricerca di visibilità, ritratti, simboli e colori occuperanno spazi prima
riservati alla scrittura pregiudicando di fatto sia la funzione informativa del
messaggio che quella decisionale del corpo elettorale.
4
Weber richiama l'attenzione sull'importanza del potere come concetto politico in particolare
riguardo all'esercizio autoritario del potere o legittimazione, che egli distingue in tre tipi fondamentali
o idealtipi: tradizionale, carismatico e legale-razionale . M. Rush, op. cit, p.21.
5
Cittadini, gruppi, associazioni, movimenti e partiti agiscono politicamente nell'ambito di un insieme
di norme, procedure, istituzioni che Easton definisce, tecnicamente: regime. La tripartizione consueta
dei regimi politici in democratici, autoritari e totalitari, è fondata sul loro grado di pluralismo, idem
p.18; G. Pasquino, op. cit., p. 50-51.
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E. Novelli, La Turbopolitica, Sessant'anni di comunicazione politica e di scena pubblica in Italia
1945-2005, Milano,2006. pp. 70, 71