PREMESSA
La prima è data dall’aumento della pressione del mercato, causata dalla
migliore efficienza relativa dei concorrenti. Questa spinta porta le aziende a
cambiare per rimanere competitive, evitando il rischio di pagare il prezzo
dell’inefficienza venendo estromesse dal mercato stesso. Tale tipologia di
spinta è la più diffusa, ed è quella dei cosiddetti “follower”, coloro che
rincorrono il cambiamento, cercando di adattarsi ai nuovi modelli vincenti sul
mercato.
La seconda possibile spinta è data dalla ricerca del costante miglioramento
unita alle innovazioni tecnologiche.
Questa necessità è sentita principalmente dalle aziende leader, non solo
verso l’esterno, nei propri mercati, ma anche verso l’interno, nella propria
forma di organizzazione. Tali realtà cercano di raggiungere la massima
efficienza possibile attraverso gli strumenti esistenti. Questo le porta verso un
nuovo cambiamento, ogni volta che le nuove tecnologie rendono disponibili
ed economicamente convenienti soluzioni in grado di aumentare l’efficienza
complessiva.
Tali realtà sono i precursori del mercato, coloro che ambiscono alla massima
efficienza e che godono di un costante vantaggio competitivo.
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PREMESSA
Leggendo in questa chiave i cambiamenti che sono avvenuti a partire dagli
anni sessanta, è evidente che per capire l’evoluzione delle organizzazioni, e
di conseguenza dei loro sistemi informativi, è necessario indagare i seguenti
aspetti:
l’aumento della pressione competitiva per le imprese;
l’evoluzione dei principali modelli di organizzazione aziendale;
la riduzione dei costi relativi dei sistemi informativi;
la nascita di nuovi strumenti e di nuove tecnologie.
Avendo come obiettivo l’analisi dell’evoluzione dei sistemi informativi
aziendali, in questo lavoro non ci occuperemo dell’aumento della pressione
competitiva nei differenti mercati, che prenderemo come dato di fatto.
Concentreremo la nostra attenzione sull’evoluzione dei sistemi informativi e
sui cambiamenti dei modelli organizzativi aziendali. Scopriremo che
l’evoluzione avvenuta a livello organizzativo è spesso dipesa dalle nuove
possibilità tecnologiche e dal calo dei costi relativi agli strumenti informatici.
È evidente, infatti, che l’inserimento in azienda di nuove tecnologie in grado
di aumentare l’efficienza richiede un cambiamento organizzativo. Risulta
altrettanto chiaro che tale cambiamento avverrà solo quando il vantaggio
economico che ne deriva risulta maggiore del costo complessivo dei nuovi
strumenti e dei cambiamenti interni necessari.
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PREMESSA
Avendo come obiettivo la descrizione dell’evoluzione dei sistemi informativi
aziendali è stato sviluppato un percorso logico che si sviluppa attraverso otto
capitoli, suddivisi in tre sezioni.
Il primo capitolo riporta una breve, ma esaustiva, panoramica dei sistemi
informativi aziendali, identificandone le principali fasi dell’evoluzione storica.
Al termine del capitolo viene analizzato in modo particolare il sistema
informativo di controllo.
Nel secondo capitolo si effettua una panoramica generale dell’evoluzione dei
sistemi informativi nel tempo, a partire dai mainframe in uso negli anni
sessanta, sino a giungere ai sistemi ERP di ultima generazione basati su
tecnologia web. Al termine del capitolo si effettua una panoramica degli
strumenti che il mercato attuale identifica come protagonisti del prossimo
futuro dei sistemi informativi aziendali.
Il terzo capitolo analizza l’evoluzione dei processi aziendali, cercando di
leggerne l’evoluzione in relazione al cambiamento dei sistemi informativi. Lo
svolgimento del capitolo porta di fatto a comprendere quali cambiamenti
organizzativi siano necessari all’interno di un’organizzazione per poter
implementare sistemi informativi di ultima generazione.
9
PREMESSA
Nel quarto capitolo si riporta una semplice analisi del mercato attuale dei
software gestionali per le imprese e dei rispettivi principali produttori. Il
capitolo riporta anche una sintetica analisi dell’attuale mercato dell’IT in Italia.
Il quinto capitolo indaga i principali costi e benefici che porta
l’implementazione di un sistema ERP, passando dai criteri di valutazione di
un pacchetto gestionale, all’identificazione dei vantaggi e delle principali
problematiche. Al termie del capitolo viene introdotto il concetto di Total Cost
of Ownership.
Nel sesto capitolo vengono analizzate le diverse fasi necessarie
all’implementazione vera e propria di un sistema ERP in azienda, passando
dall’analisi, all’installazione sino alla manutenzione costante del sistema.
Il settimo capitolo si concentra sull’integrazione tra il controllo di gestione e i
sistemi ERP. Dopo una breve introduzione sul controllo di gestione e sui
principali strumenti di amministrazione e controllo, viene posta l’attenzione
sulla funzione amministrativa e sul controlling.
A completamento del lavoro viene presentato un caso aziendale, in cui viene
analizzata l’implementazione di un sistema ERP, passando dalle necessità
iniziali dell’azienda, fino all’operatività del sistema a regime.
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SEZIONE 1
L’EVOLUZIONE DEI
SISTEMI INFORMATIVI
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CAPITOLO I – IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
1 CAPITOLO I - IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
1.1 Introduzione
Il nascere di forti tensioni competitive ed il continuo modificarsi delle
condizioni del quadro ambientale, impongono al management la necessità di
tenere sotto controllo in maniera integrata e particolareggiata, le globali e
multidimensionali condizioni di svolgimento delle attività aziendali, attraverso
l’analisi ed il monitoraggio di un numero di variabili in progressiva crescita.
Le strutture informative, deputate a gestire tali dati ed informazioni, devono
essere abbastanza flessibili da consentire la soddisfazione delle varie
richieste nei loro caratteri di dinamicità. In questo contesto acquisiscono una
particolare rilevanza gli sviluppi tecnologici applicati al campo delle
informazioni.
Negli ultimi decenni si è assistito ad una crescita dei sistemi informativi
computerizzati, dovuta principalmente al progresso tecnologico, ma non solo.
Uno dei vantaggi raggiunti nel tempo è l’automazione di processi ripetitivi a
scarso valore aggiunto. Inoltre a favore dei sistemi informativi automatizzati
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CAPITOLO I – IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
c’è l’intercambiabilità delle informazioni con altri sistemi aziendali (di
produzione, di marketing,…), nonché l’importanza che tali sistemi hanno in
periodi di turbolenza del mercato. Si noti infatti che la necessità di ottenere
informazioni in tempi molto brevi è ridotta in periodi di stabilità, in quanto le
previsioni basate su dati storici hanno un’alta attendibilità.
I moderni sistemi informativi sono, quindi, una componente essenziale delle
moderne aziende e sono sempre più al centro della generazione di
“conoscenza” tramite informazioni.
La conoscenza aziendale può essere considerata come un sistema di
informazioni, apprese e distribuite in azienda secondo diverse modalità e
correlate tra loro da nessi funzionali, tale da consentire agli operatori di
interpretare le diverse situazioni ambientali e interne in modo adeguato alle
condizioni di economicità della combinazione produttiva e di orientare
conseguentemente i propri giudizi di convenienza 1
1
.
Si può dire quindi che le imprese trovano nel sistema informativo un
fondamentale fattore di conoscenza, la cui completezza influisce
direttamente sulle stesse capacità di sviluppo dell’impresa.
1
QUAGLIA A., Introduzione allo studio della conoscenza in economia aziendale, Milano,
Giuffrè 1995.
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CAPITOLO I – IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
1.2 Caratteristiche generali del Sistema Informativo
Nel linguaggio comune, con il termine sistemi informativi, si fa normalmente
riferimento ai sistemi informatici, cioè a quelle combinazioni di hardware,
software e tecnologie dell’informazione che costituiscono, invece, solo un
elemento dei sistemi informativi propriamente detti.
A questo punto è necessario fare una precisazione: con il termine informativo
si intende ciò che attiene alla gestione dell’informazione nell’impresa, a come
l’informazione è trattata e comunicata; il termine informatico, invece, pone
l’accento sull’aspetto tecnologico e sui dispositivi che verranno utilizzati.
Nella lingua inglese, si usano termini di suono molto diverso: si parla di
information management quando ci si riferisce ai sistemi informativi e di
Information Technology (IT) quando si parla di dispositivi.
Se volessimo dare una definizione di sistema informativo potremmo dire che
esso individua una struttura organizzata, costituita da persone, procedure,
attrezzature informatiche, che è finalizzata a raccogliere, selezionare,
valutare e diffondere dati e informazioni, da utilizzare come supporto alle
decisioni.
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CAPITOLO I – IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
Per il corretto funzionamento di tali sistemi un ruolo di rilievo è da ascrivere
alle risorse umane impiegate ai diversi livelli della struttura organizzativa;
questo elemento è spesso destinato a definire l’effettivo valore aggiunto dei
sistemi informativi.
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CAPITOLO I – IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
1.2.1 Il sistema informativo e il sistema delle informazioni
Prima di definire le componenti e le tipologie dei sistemi informativi,
dobbiamo distinguere il sistema informativo vero e proprio dal sistema delle
informazioni, spesso sovrapposto ad esso.
L’espressione sistema informativo sta ad indicare l’insieme di elementi
responsabili delle attività di rilevazione e rappresentazione dei fenomeni,
svolte in modo sistematico e organizzato, attraverso tecnologie appropriate.
La situazione di un’impresa, così come risulta dal sistema delle informazioni
che la rappresenta (informazioni qualitative, quantitative, monetarie, non
monetarie), dipende dai valori che assumono le variabili che descrivono le
attività aziendali, ma dipende anche dalle logiche di rappresentazione
adottate, cioè dai metodi di rilevazione e di rappresentazione dei fenomeni.
Tra le varie possibilità disponibili per la rappresentazione dei fenomeni,
l’azienda sceglie abitualmente il metodo che essa ritiene:
il più adeguato, con riferimento alle finalità conoscitive della realtà in
questione;
il più fedele nel rappresentare i fenomeni stessi.
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CAPITOLO I – IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE
E’ evidente, ad esempio, che la rappresentazione del risultato economico di
un’azienda dipende dai valori assunti dalle variabili caratterizzanti i fenomeni
che determinano tale risultato, nonché dai metodi adottati per la rilevazione e
valutazione di tali variabili.
Queste scelte condizionano in concreto le procedure di acquisizione dei dati
e di produzione di informazioni, dando origine a sistemi informativi
completamente differenti. Le logiche prescelte per la rappresentazione dei
fenomeni non fanno parte in senso stretto del sistema delle informazioni, ma
condizionano e determinano le informazioni medesime.
Le logiche e i metodi di rilevazione e misurazione dei fenomeni non sono
parte integrante neppure del sistema che produce le informazioni, ma ne
sono un presupposto fondamentale; essi hanno un impatto rilevante sul
sistema che produce le informazioni in quanto determinano le modalità di
rappresentazione dei fenomeni.
Il concetto di sistema informativo deve perciò essere disgiunto dal concetto di
sistema delle informazioni, perché queste ultime sono il risultato prodotto dal
sistema informativo, termine che sta ad indicare l’insieme delle attività che si
devono svolgere per la produzione delle informazioni e le modalità
organizzative con cui devono essere condotte tali attività, nonché gli
strumenti tecnologici con cui svolgerle.
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