L'erotismo al femminile: Histoire d'O ed Emmanuelle

Che cos’è la letteratura erotica?
CAPITOLO PRIMO Che cos’è la letteratura erotica? La leteratura erotca è il solo genere leterario che si apprende fsicamente 
piutosto che intelletualmente. Quando è ben scrita, le immagini 
generate hanno la forza dell’eccitazione. Ogni testo nel quale intervengono 
sentment d’amore ci riporta alla leteratura erotca. Misteri, perversione, 
accetazione, giochi sessuali sono element che determinano la leteratura 
erotca. 
“ La littérature érotique n’est pas un signe de décadence, puisqu’elle 
a feuri en de hautes périodes  de civilisation, comme le siècle 
d’Auguste, le Quattrocento, le siècle de Louis XIV, elle a même été 
brillante au XVIII siècle, dit justement « siècle des lumières ». Elle 
n’est pas non plus un signe d’immoralité ou d’abjection, étant donné 
que des auteurs chrétiens l’ont cultivée sans remords . Reste à savoir 
si elle est corruptrice. » 1
 
L’erotsmo, oggi, propone la rappresentazione di  « sujets et actes sexuels 
mutuellement gratifants […] comme source d’excitations » 2
. Questa 
1
 Sarane Alexandrian, Histoire de la littérature érotique, pette bibliothèque Payot, Paris 
2008. p.546 
2
 Michel Doris, Les lendemains de la révolution sexuelle. le sexe a-t-il remplacé l’amour? 
Montréal, Prétexte, 1986 p.69
1
Che cos’è la letteratura erotica?
afermazione costtuisce una carateristca importante dell’erotsmo, una 
« fenêtre sur le rêve, sur la promesse de plaisirs toujours possibles et 
renouvelés » 3
  
1.1: Da “Eros” ad “Ars Amatoria” “Eros, parola greca che signifca “amore” e che e’ stata ripresa nel 
linguaggio flosofco e scientifco moderno per designare aspet o 
componenti dell’atvità sessuale e in genere della vita afetva. Nella 
religione greca è il nome del dio dell’amore, Eros, menzionato dai testi 
orfci e dalla teogonia esiodea come entità cosmica primordiale, principio 
animatore dell’universo ”.
4
 
Non sempre la leteratura erotca ha goduto di catva fama e ha costreto i 
suoi autori all’anonimato,  le sue opere ad una difusione clandestna. Le 
prime notzie documentate di accoppiament umani risalgono all’alto 
paleolitco e quest rapport non si possono identfcare come relazioni di 
coppia in quanto non esistevano le condizioni sociali su cui si basa 
l’isttuzione del matrimonio. Uno dei popoli che hanno lasciato un’ampia 
documentazione visiva dell’erotsmo sono gli Etruschi. I loro afreschi 
3
 Jean-François Pantaloni, Qu’est-ce que la littérature érotique? 60 écrivains répondent, 
Paris, Zulme, 1993, p.95 
4
 Enciclopedia Garzant di Filosofa - 1990
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rappresentant simboli fallici eret, at amorosi o qualsiasi cosa potesse 
essere un richiamo erotco (labbra turgide, seni prosperosi), erano present 
ovunque, sia nei palazzi che nelle tombe. Questo popolo, privo di inibizioni, 
si dedicava ad atvità erotche colletve, pubbliche o private; uomini e 
donne godevano di piena libertà nella scelta sessuale, tanto che le donne 
crescevano tranquillamente i loro fgli senza chiedersi chi fosse il padre, 
fgura reputata non necessaria . Tuto ciò che riguardava l’erotsmo era 
natura e viceversa. Inizia con gli Etruschi un nuovo viaggio nella seduzione 
nei secoli. Non solo per dare alla seduzione il carisma della storia ma anche 
per capire meglio la seduzione dei nostri tempi. Simboli fallici di varie 
proporzioni e variamente dispost svolazzano sulle paret delle tombe di 
Tarquinia e sui vasi espost al Museo Nazionale. Molt sono esplicit, altri 
decorat o camufat. Gli Etruschi non essendo un popolo inibito, erano 
allegramente in grado di suscitare l'invidia dei loro contemporanei, 
incapaci di avere come compagne delle donne così passionali da dedicarsi 
ad ardent atvità erotche colletve, fare sesso durante le gare atletche e 
gli esercizi acrobatci o amoreggiare perfno alle corse dei cani.
In efet le donne in Etruria godevano di una condizione partcolarmente 
libera, mai però separata da una profonda consapevolezza della solidarietà 
familiare. 
Era una società in cui le donne contavano; donne giovani, dalla sessualità 
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precoce, consapevoli del proprio corpo, alle quali era sconosciuta la 
decadenza dovuta all'età. La vita politca coincideva con la loro piena vita 
sessuale e al potere c'erano quasi sempre giovani vigorosi e atvi. Questo 
si evince dalle piture parietali delle tombe di Tarquinia, singolari ed uniche 
per la rafgurazione di rapport sessuali di qualunque tpo, ben diverse 
dalle omologhe egizie, dove la religione ed il senso quasi parossistco della 
morte  incombono ovunque. L'aspetatva di vita degli Etruschi era, in 
media, di quarant'anni. Essi vivevano, quindi, un tempo breve, e morivano 
giovani con ormoni in eccedenza. Perciò il sesso permeava ogni atvità. 
Negli afreschi tarquiniesi, anche quando non appare esplicito, esso si 
rivela nel turgore delle labbra, nella languidezza degli occhi di taglio 
orientale, nelle capigliature folte, lunghe e ricciolute, nella muscolatura 
poderosa, nell'impianto fsico delle fgure, nella scioltezza dei moviment, 
nella disinvoltura dei rapport, assolutamente privi di qualsiasi volgarità.
L'erotsmo era natura e la natura erotsmo. Mangiare, ballare, suonare, 
compiere rituali religiosi, ogni ato aveva una pienezza di signifcato denso 
ed arcaico che avvicinava, sensualmente, l'umanità agli Dei.  
Anche gli Egizi avevano una visione sana dell’erotsmo. Fruto della cultura 
di antchi contadini e allevatori, la mentalità egizia non poteva guardare al 
sesso che come al più naturale degli at, e come al più potente simbolo di 
fecondità. La loro religione politeista intrisa di naturalismo dava all'ato 
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sessuale il valore che esso ha nella natura, con il giusto equilibrio di amore, 
procreazione e piacere; non esistevano dunque i vet di culture posteriori, 
e quest'assenza diede del sesso una visione più sana, senza la morbosità 
dei Greci e dei Romani o anche della cultura moderna. Amore, 
procreazione e piacere erano il signifcato dell’ato amoroso a cui davano lo 
stesso valore che esso ha nella natura: il Dio/Min, come gli altri dèi, veniva 
rappresentato con il fallo ereto, simbolo di fecondità dell’uomo e della 
terra; Osiride, dio della vegetazione e della fecondazione della terra, veniva 
rappresentato disteso con il fallo che si ergeva dalle bende, simbolo 
dell’energia vitale che sconfgge la morte. In Egito il sesso era vissuto con 
estrema naturalezza ed anzi veniva esaltato senza pregiudizi o sensi di 
colpa.  La nudità era normale: le donne andavano in giro poco vestte o 
coperte da abit trasparent dove poco si lasciava alla immaginazione. 
Molta importanza veniva data alla cura del corpo, come dimostra il 
ritrovamento di numerosi recipient per cosmetci e sostanze afrodisiache. 
Indossare parrucche, cospargersi di sostanze eccitant e stmolant, 
dipingersi il corpo erano solo alcuni degli accorgiment che le donne 
usavano prendere per sedurre. Nelle piture egizie la nudità dei giovani 
appare in tuta la sua semplice purezza; le serve, giovani adolescent, sono 
in genere vestte di una semplice cinturina che cinge i fanchi come motvo 
ornamentale, e questo non era che la più semplice normalità. Le donne 
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egiziane contavano molto più delle donne del resto del mondo. E ciò valeva 
anche e sopratuto per la componente erotca. In nessun'altra parte del 
mondo c'erano le danzatrici così belle. Gli egizi non ci hanno tramandato 
immagini erotche (come invece hanno fato greci e romani), ma hanno 
lasciato sull'argomento parecchi scrit. Il grande “ papiro di Torino ” 
dimostra che tremila anni or sono  nella Terra delle piramidi circolava già la 
pornografa. 
Probabilmente scrito e illustrato da un pitore del villaggio di Deir el-
Medina , il papiro è diviso in due sezioni: quello satrico e quello erotco. 
Risalente alla XX Dinasta (1186-1069 a.C.) vede nella parte satrica animali 
umanizzat. La comicità si basa sul rovesciamento delle situazioni: un falco 
tenta di salire con una scala su un albero, sul quale si trova un ippopotamo; 
una fortezza presidiata da gat è ataccata dai topi guidat da un topo-
condotero. La parte erotca ha per protagonista un uomo barbuto, con il 
corto gonnellino dei campagnoli, durante l’incontro con una cortgiana che 
viene descrito con dovizia di detagli e un sorprendente senso dell’humor. 
Questo papiro racconta un momento di vita reale: la donna egizia si 
prepara ad un incontro erotco, aggiungendo vari element come la 
parrucca, i fori sui capelli e truccandosi. Il fore di loto sul capo aveva un 
simbolo partcolare: quello della bellezza e del desiderio. La giara su cui era 
seduta, probabilmente conteneva unguent da spalmare sui capelli e sulle 
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part intme. Le acrobazie sessuali delle donne egizie erano degne del 
kamasutra e lasciavano pensare che il sesso non fosse proprio un tabù. Era 
un popolo pragmatco, realista e amante della vita. L’Egito di quel periodo 
era molto aperto, con un sano senso dell’erotsmo. Cant e liriche d’amore 
avevano comunque uno sfondo sessuale e le donne dell’epoca erano molto 
emancipate, potevano ereditare, divorziare, avevano garanzie e dirit. 
“E’ giocando che spesso nasce l’amore” 5
: in questo proverbio, in uso 
nell’antca Roma, veniva racchiuso il pensiero di come veniva vissuto 
l’amore e la sessualità. Sedurre, nell’antca Roma signifcava ricorrere a 
pratche magiche come fltri d’amore, frasi magiche. Altra pratca sessuale 
era il “vizio greco”, la pederasta, tollerata se pratcata tra un adulto ed una 
schiava e condannata se pratcata da due adult, anche se consenzient, in 
quanto era impensabile che un citadino libero assumesse un ruolo passivo 
nei confront di una altro e veniva punito proprio chi si assoggetava. Le 
punizioni avvenivano anche se l’adulto sodomizzava un ragazzo non ancora 
maturo sessualmente. Inizialmente i romani erano molto puritani, bast 
pensare che ancora in epoca augustea era considerato deprecabile che 
un'amante scoprisse il seno o facesse l'amore con la lucerna accesa. 
Guardare insistentemente una matrona romana era un reato considerato al 
pari di uno stupro, inoltre si hanno testmonianze di maltratament verso 
5
 www.rossoscarlato.com , storia dell’erotismo 7
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amant scopert che addiritura venivano fat sodomizzare dagli schiavi. 
Con il passare degli anni si cominciò con l'assimilare usi e costumi sessuali 
simili ai greci. L'Imperatore Nerone organizzò addiritura un villaggio del 
sesso in Campo Marzio, dove venivano organizzat banchet e spetacoli 
erotci. Ben presto intorno al villaggio nacque un villaggio "a luci rosse" 
dove le più avvenent prosttute della cità erano in bella mostra 
completamente nude, in pose oscene, e si cimentavano in spetacoli safci. 
La gestone di tale villaggio fu data a matrone o vergini di buona famiglia, le 
quali dovevano recitare la parte di prosttute. Le prosttute dovevano 
essere registrate e non potevano mantenere il nome di famiglia, dovevano 
farsi riconoscere indossando una veste speciale e rinunciare alle bende che 
le matrone oneste metevano sui capelli. Il fenomeno della prosttuzione si 
andava sempre più espandendo e ci fu chi prese la palla al balzo per 
rimpinguare le casse dello stato. Caligola, infat, introdusse una tassa per 
chi pratcava questa "professione". I lupanara dovevano essere apert solo 
di sera e collocat solo fuori cità. Il termine lupanara viene da "lupa", il 
nome con cui venivano chiamate le meretrici; anche la mitologia romana 
dice che gli stessi fondatori di Roma, Romolo e Remo erano stat adotat 
da una "lupa", nome ambiguo: infat, Acca Laurenta, la moglie del pastore 
che li aveva trovat, era una "lupa" cioè prosttuta; altri nomi ancora oggi 
conosciut sono "puttana" dal latno putere , puzzare e "troia" altra radice 
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dispregiatva che fa riferimento alle femmine del maiale e quindi "troiaio" , 
porcile, il luogo fetdo e sporco dove stavano le prosttute.
 Nel sotle gioco dell'erotsmo, la donna romana impara ad agghindarsi, a 
truccarsi, a nascondere le imperfezioni fsiche e ad esaltare i suoi punt 
fort.
Nel godere di questa nuova libertà, frequenta le terme (che fno al secondo 
secolo dopo Cristo saranno miste), impara a danzare e a conoscere i giochi 
di società. Nell'antca Roma la bigamia era punita ma per efeto delle 
vedovanze e dei divorzi molt uomini e donne fnivano per sposarsi più di 
una volta. Erano frequent i matrimoni fra persone con una forte diferenza 
di età e ciò portava come si può immaginare a casi di adulterio che erano 
regolat inizialmente da una legge non scrita ma regolarmente pratcata. 
L'amante della moglie colto in fagrante era alla mercè del marito tradito 
che poteva sbizzarrirsi infiggendogli varie pene. Il malcapitato veniva 
sodomizzato con le radici assai piccant di rafano o con un mugile, pesce 
assai noto per la sua voracità; altre pene consistevano nel taglio del naso e 
delle orecchie, l'evirazione, la sodomizzazione personale da parte del 
marito tradito o dei suoi schiavi o l'imposizione di pratcare la fellato, 
ritenuta dai romani quanto di più abbieto per un citadino libero. La 
donna, invece, veniva più frequentemente condannata alla morte per 
inedia o sepolta viva.  Nei test più antchi, la tradizione orientale è una 
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delle più important ed interessant dal punto di vista erotco, sia per la 
quanttà di opere che per lo stle. Da secoli la Cina è considerata patria 
delle forme più rafnate di erotsmo. I maestri cinesi davano molta 
importanza all'ato sessuale, asserendo che se l'uomo può cavalcare dieci 
donne in una note, tuto ciò è molto positvo, poiché se si accoppia 
sempre con la stessa, l'essenza vitale si indebolisce e non è più in grado di 
dargli nulla di utle. 
Fin dalla pubertà, le giovinete venivano preparate al ruolo, studiando libri 
erotci illustrat, veri ogget di culto in ogni casa. Afnché lo yang, l'essenza 
maschile, si nutra più a lungo possibile dello ying, l'essenza femminile, è 
assolutamente necessario procurare alla propria partner il maggior numero 
di orgasmi e per raggiungere questo scopo all'uomo vengono consigliate 
pratche, alle volte anche un po' dolorose, per tratenere l'eiaculazione. E 
per preparare la donna a ricevere il principio atvo, si raccomandava 
all'uomo di non trascurare la stmolazione di tute le zone erogene, perché 
solo se portata al massimo livello di piacere, l'essenza dello ying può essere 
utle allo yang.
I cinesi sono molto pudichi, tanto è vero che non si baciano mai in 
pubblico; ma, raccontano gli antchi test, nella Stanza di Giada "la donna 
accarezza lo Stelo di Giada sin quando si umetta la propria Fessura d'Oro. Il 
Dardo Positivo deve allora sforare le Nervature di Giada (le labbra) e 
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giocare con la Terrazza del Gioiello (il clitoride) fn quando la Fenditura di 
Cinabro non venga inondata ed egli non possa afondarvi il Dardo 
Vigoroso."
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 La sodomia, la fellato e la masturbazione erano pratche consigliate, a 
pato però che non si avesse eiaculazione. Erano anche molto usat i falli 
artfciali, chiamat "olisbo": i più rudimentali erano di legno, ma i ricchi ne 
usavano di preziosi, in avorio o giada fnemente cesellat, di tute le misure 
e per tut gli orifzi. Oggi quest ogget sono ricercat dai collezionist e 
alcuni valgono una fortuna. Per mantenere a lungo l'erezione, gli uomini 
circondavano il pene con anelli di giada o di avorio e, per aumentare il 
piacere della partner, si facevano scivolare soto i testcoli delle campanule 
birmane, palline che, sforando la Terrazza di Gemme (le labbra), 
rendevano più completa l'eccitazione. 
L'omosessualità era incoraggiata perché i maestri del X secolo pensavano 
che le forze yang o ying aumentassero grazie a questo tpo di contat della 
stessa natura, ma questa non poteva essere una scelta defnitva: serviva 
solo a preparare l'uomo o la donna a relazioni eterosessuali. Sopratuto gli 
uomini, infat, non potevano sprecare la loro preziosa essenza yang con un 
altro uomo. Le donne, fra di loro, usavano un olisbo doppio oppure " la 
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 Milana Runjic , Internazionale 613 , 20 otobre 2005
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spiga di Canton ", una pianta a forma fallica che si gonfava a contato con 
l'acqua. 
Per raggiungere il massimo grado di erotsmo, e quindi la perfeta fusione 
cosmica, i corpi dovevano essere preparat da precisi esercizi e da una dieta 
controllata. Si sviluppò anche una complessa farmacopea che prevedeva, 
ovviamente, diversi elisir afrodisiaci. I test antchi consigliavano polvere di 
gallina calva, tre volte al giorno per due mesi, che permeteva all'uomo di 
soddisfare quaranta donne; polvere di corna di cervo, che scongiurava 
l'impotenza. 
 Le regole della camera da leto volevano che l’uomo, per mantenersi 
giovane e virile doveva aver rapport sessuali ogni note con 3, 9 o 11 
donne senza dimentcare che le migliori erano le vergini dai 14 ai 19 anni. Il 
numero delle dame d’alcova era  sempre dispari  poiché i numeri dispari 
erano considerat “maschili” e come tali dotat del potere dello yang 
(principio maschile o positvo) mentre lo ying, femminile, è negatvo.
Nonostante i test erotci orientali siano tradot in Occidente da oltre 
cent'anni, ancora oggi esercitano su di noi un enorme fascino. Sarà perché 
così diversi dal nostro modo di vedere il sesso, sarà per le teorie spesso in 
contrasto con il modo comune di pensare dell'uomo occidentale, fato sta 
che tute le pubblicazioni che, ormai da decenni, descrivono le diverse 
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modalità orientali di pratcare "l'arte dell'amore" riscuotono un crescente 
interesse.
L'Oriente è stato, sopratuto nel periodo che va dal III al XIV secolo, culla di 
una civiltà molto più progredita della nostra;  la sessualità orientale non ha 
mai vissuto in contrasto con la religione, e questo, probabilmente, ha reso 
possibile il difondersi di innumerevoli pubblicazioni e manifestazioni 
artstche che, nel corso dei secoli, sono giunte fno a noi.
Molt provano enorme stupore di fronte alle decorazioni erotche che 
ornano i templi in India: coppie di amant intente a fare all'amore si 
trovano nei luoghi dove, tradizionalmente, ci aspeteremmo di vedere 
immagini di sant. 
Questa è, forse, la visualizzazione più immediata e precisa di quanto 
diverso è stato, nel corso dei secoli, l'ateggiamento della nostra civiltà 
rispeto a quella orientale nei confront del sesso: dove la prima negava e 
nascondeva, la seconda afermava e rappresentava. E la leteratura ha 
percorso lo stesso cammino, portando i test erotci indiani ad essere dei 
classici conosciut in tuto il mondo. 
Non deve perciò stupire la scoperta di come in Oriente era vissuta " l'arte 
dell'amore ": in piena libertà e con la ricerca massima della soddisfazione e 
del piacere, antcipando, per molt aspet, alcune delle più recent 
tendenze della sessuologia occidentale.
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Vogliamo qui ricordare i tre grandi " percorsi orientali alla felicità in 
amore "
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: il Tantra, il Tao dell'Amore, il Kamasutra e un altro testo, il Koka 
Sastra, che è nato sul solco di quest'ultma tradizione.
Un modo che non ha paragoni nella tradizione occidentale e che davvero 
può aprire a sensazioni ed emozioni che sforano l'estasi. 
Uno dei capolavori più antchi e famosi è l'insieme di novelle raccolte in Le 
Mille e una notte (in arabo: Alf Layla wa Layla ), che narrano come una 
fanciulla riesce a salvare la propria pelle (e la propria verginità) 
raccontando ogni note, per mille not, una storia favolosa al sultano di cui 
è prigioniera. Quest'opera precedente il X secolo, anonima, fu conosciuta 
in Occidente solo molto tardi, atraverso la traduzione di Gallant (1646-
1715). 
I test "classici" riguardant l'erotsmo nella leteratura indiana coprono un 
arco di oltre 1200 anni. Il più celebre di tut, il Kamasutra , fu composto 
probabilmente atorno al III sec. d.C., mentre l 'Ananga Ranga , , condizione 
di colui che è incorporeo, è databile atorno al XVI secolo e rispecchia in 
modo evidente quanto fosse cambiata la società indiana nei tempi del 
Kamasutra.
Naturalmente, nel corso dei secoli, i costumi e le usanze della popolazione 
sono cambiat, e quest cambiament si avvertono decisamente anche nei 
7
 www.daimon.org - Tantra e Kamasutra 
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