1. Introduzione e obiettivi di ricerca 5
L’efficienza del PPP nell’offerta ospedaliera
1. Introduzione e obiettivi di ricerca
A partire dagli anni ’90, la forte classificazione ontologica tra sfera di
intervento pubblico e privato ha subito molteplici cambiamenti. Il governo
inglese ha dato inizio ad una nuova fase sperimentale di interazioni tra le
rispettive potenzialità dei due diversi operatori socio-economici. Il privato,
attraverso le sue spiccate capacità di efficienza manageriale e il pubblico
con l’accesso a canali preferenziali verso il soddisfacimento dei bisogni dei
cittadini.
La spinta politica verso maggiori interazioni pubblico-private ha fatto
nascere il concetto di partenariato o partnership pubblico-privata (di seguito
PPP).
Comprendere le ragioni e l’inquadramento del concetto di PPP nel contesto
di studio è propedeutico all’analisi del fenomeno. La seguente definizione di
PPP ha il desiderio di rendere chiara l’estrema vastità dell’argomento che,
proprio per questo motivo, richiede un’analisi caso per caso attraverso le
sue diverse declinazioni. Altrimenti, il rischio di generalizzare un fenomeno
complesso è forte.
Il termine “public-private partnership” è una forma particolarmente
malleabile di esternalizzazione. È definita ampiamente come un assetto nel
quale un governo e un’entità privata, con scopo o meno di lucro, eseguono
insieme o intraprendono un’attività tradizionalmente pubblica (Savas,
2005)
1
L’incentivo alla base degli attori del PPP è il compimento di una transizione
economica altrimenti non realizzabile e sostenibile. Creare opportunità di
investimenti, su strutture che mantengono il loro carattere pubblico
nell’erogazione del servizio, consente di incentivare la partecipazione del
privato. In questo modo, si conforma la positiva predisposizione del pubblico
nell’accettare l’alleviamento del sempre più ristretto budget di spesa in
conto capitale.
Negli anni 2000, è stata proprio l’urgenza di non appesantire il già folto
debito pubblico che ha indotto le amministrazioni e aziende pubbliche
italiane a forme di PPP. Esse, tra l’altro, permettono di superare dei
1
“The term “public-private partnership” is particularly malleable as a form of privatization.
It is defined broadly as an arrangement in which a government and a private entity, for-
profit or non-profit, jointly perform or undertake a traditionally public activity”.
6 L’efficienza del PPP nell’offerta ospedaliera
tradizionali limiti del sistema pubblico come la mancanza di adeguate
capacità di management e la necessità di introdurre livelli superiori di
efficienza e di efficacia per il soddisfacimento del benessere collettivo
(Vecchi & Cusumano, 2009).
I contratti di PPP vedono l’allocazione di diverse responsabilità tra i due
soggetti che stringono un rapporto contrattuale di durata, di allocazione dei
rischi e di pagamento correlato alle prestazioni (Vecchi & Cusumano, 2009).
L’Unione Europea ha contribuito alla predisposizione di Linee Guida per lo
sviluppo consapevole di attività di partenariato pubblico-privato e a una
conseguente elencazione delle diverse forme di PPP (Commisione Europea,
2003). La classificazione avviene, principalmente, in base all’oggetto del
trasferimento al privato e al livello di coinvolgimento dello stesso nel
contestuale trasferimento dei rischi (rif. fig. 1).
Figura 1 - Classificazione principali contratti di PPP
Fonte: (Vecchi & Cusumano, 2009)
La figura 1 riassume il grado di allocazione dei rischi tra pubblico e privato.
Identificato il trasferimento dei rischi dal settore pubblico al settore privato
per un determinato progetto di partnership, è fondamentale, in sede
contrattuale, definire le responsabilità del privato. Il referente privato è il
costituitosi veicolo societario (di seguito SPV – special purpose vehicle,
società di progetto o Associazione temporanea di imprese (ATI)) che è
incaricato di predisporre e distribuire i beni e servizi definiti in sede
contrattuale. All’interno di questa struttura, la responsabilizzazione del
privato avviene attraverso sistemi di monitoraggio e di penali per
incongruenze contrattuali da parte dell’interlocutore pubblico. La
responsabilizzazione garantita dal pubblico è contrappesata da meccanismi
di pagamento, i quali rendono commerciabile (marketable) la presenza
privata (Vecchi & Cusumano, 2009).
Venendo alla specificità di studio nell’offerta ospedaliera, il modello
maggiormente utilizzato in Europa, Canada e Australia è il Design, Build,
Finance and Operate (di seguito DBFO) attraverso una struttura finanziaria
di project finance che vede la remunerazione legata al pagamento di un
Operation &
Maintenance (O&M)
Design, Build &
Operate (DBO)
Build, Lease and
Transfer (BLT)
Design, Build, Finance
and Operate (DBFO)
Build, Operate and
Transfer (BOT)
Build Own
Operate (BOO)
Design &
Build (DB)
100%
Privato
100%
Pubblico
1. Introduzione e obiettivi di ricerca 7
canone di disponibilità da parte dell’azienda sanitaria (Cappellaro, et al.,
2015).
Il finanziamento del DBFO attraverso il project finance prevede la
costituzione di una società ad hoc (SPV) la quale ha l’unico scopo di
realizzare e gestire il progetto di PPP. Il funzionamento (rif. fig. 2) di questa
complessa operazione di finanziamento consente una versatilità per le
amministrazioni pubbliche in due aspetti principali. In primo luogo, la
società di progetto permette di isolare il progetto “schermandolo” dai rischi
operativi, consentendo così un’elevata quantità di debito attraverso alto
leverage che, di conseguenza, riduce l’onerosa necessità di capitale di
rischio. Secondariamente, questo strumento di finanziamento ad hoc,
consente di inquadrare l’attenzione manageriale sulla qualità dei servizi
erogati dall’infrastruttura costruita. Si rende, in questa maniera, molto più
viva l’attenzione sociale che il settore pubblico deve ottemperare. Da
ricordare che il PPP è un modello di finanziamento e non di privatizzazione
2
dove la titolarità della funzione rimane in capo all’amministrazione pubblica
che ha l’onore e l’onere di definire e monitorare il livello di qualità dei servizi
da erogare (Vecchi & Cusumano, 2009).
Figura 2 – Struttura di un’operazione di project finance
Fonte: (Vecchi & Cusumano, 2009)
2
Il concetto italiano di privatizzazione non coincide con il termine anglosassone
privatisation. Quest’ultimo si divide in diverse forme di collaborazione pubblico-privato fino
alla possibile mera gestione privata (Savas, 2005).
8 L’efficienza del PPP nell’offerta ospedaliera
In Italia, i modelli di PPP dominanti sono due. La concessione di costruzione
e gestione, con remunerazione dell’investimento attraverso un rilevante
contributo pubblico e il pagamento di un canone, molto spesso legato alla
gestione di servizi accessori inseriti nel contratto; le sperimentazioni
gestionali, dove si coinvolgono operatori economici nella gestione di servizi
sanitari
3
. Il presente lavoro non si focalizza sulle sperimentazioni gestionali
già analizzate in precedenza (Cappellaro, et al., 2012), bensì integra il
capitolo sulle concessioni di costruzione e gestione del Rapporto Oasi 2015
(Cappellaro, et al., 2015).
In merito all’ordine di grandezza del modello economico che verrà
analizzato, le recenti rilevazioni (Amatucci, et al., 2014) illustrano un totale
di 63 contratti aggiudicati di PPP in 13 regioni, per un valore complessivo
dell’investimento pari a 5,083 miliardi di Euro. Ulteriori rilevazioni, entro lo
stesso livello di grandezza, sono state effettuate dall’Osservatorio
Finlombarda sul project finance in sanità (Finlombarda, 2013).
La letteratura sul ricorso a meccanismi di PPP nei vari mercati di interazione
pubblico-privata si è focalizzata principalmente sui risultati di alcune
specifiche gestioni e sui generali benefici o svantaggi economico-finanziari
che esse hanno comportato. Più recenti domande di ricerca si sono
focalizzate sull’impatto che il PPP sta avendo nella rete ospedaliera italiana,
sottolineandone determinati vantaggi e criticità sull’attuazione delle
politiche sanitarie (cfr. infra richiami alla letteratura di riferimento).
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di integrare le due specificità appena
citate della letteratura per sondare l’efficienza del PPP nell’offerta
ospedaliera italiana. L’ambizione è quella di coniugare la gestione delle
strutture costruite in PPP con l’impatto economico che esse stanno avendo
nell’attuazione delle politiche sanitarie atte a soddisfare incrementalmente
e, quindi, non nel solo breve termine, i bisogni dei cittadini.
Alla luce di queste osservazioni, risulta cruciale, in questo momento,
comprendere se i progetti italiani di PPP risultano finanziariamente efficienti,
analizzando dati contabili reali forniti dagli enti di riferimento e
comparandoli con i dati strutturali di tali iniziative. Il seguente elaborato si
pone la principale domanda se un maggior costo di finanziamento (data la
presenza di un partner privato) migliori la qualità del servizio offerto ai
cittadini, grazie alla potenzialità gestionale privata tendenzialmente
qualitativamente superiore a quella pubblica.
Nella sezione 2 si richiama la letteratura di riferimento. Diversi ricercatori
hanno sondato le generalità dell’efficienza dei PPP e considerato
l’implementazione di meccanismi correttivi per gli svantaggi che la
complessità dello strumento comporta. La sezione 3 dettaglia le domande
3
In base al riferimento normativo di cui all’articolo 9 bis del d.lgs. 502/92
2. Richiami alla letteratura di riferimento 9
di ricerca e il percorso logico seguito nella redazione del lavoro di tesi. La
sezione 4 focalizza l’attenzione sulla specificità dei casi di PPP in sanità
oggetto di analisi e ne descrive il progressivo disegno di ricerca. La sezione
5 analizza i dati raccolti sulle operazioni di PPP entrate in gestione in Italia.
Segue, nella sezione 6, la discussione dei risultati ottenuti nella sede
circostanziata. Si riepilogano, inoltre, i contributi e i limiti che la tesi
introduce nel panorama letterario. La sezione 7 conclude riassumendo gli
spunti letterari con la specificità dell’analisi e fa delle raccomandazioni di
policy.
2. Richiami alla letteratura di riferimento
2.1 Contesto e attuazione dei contratti di PPP
L’utilizzo del PPP in Europa per la realizzazione di infrastrutture sanitarie
complesse si è consolidato nell’obiettivo di dare risposte alle necessità dei
cittadini. Quando si parla di PPP sanitario in Europa, il riferimento è ad un
contratto di durata di approvvigionamento della disponibilità di un
investimento complesso. Esso non risulta una vera e propria partnership,
perché non avviene la piena condivisione del rischio imprenditoriale
(Cappellaro, et al., 2015). L’identificazione del rischio trasferito risulta un
punto chiave per la determinazione del Value for Money (di seguito VfM).
VfM che è di per sé complesso da calcolare per la dicotomia di costo del
debito pubblico rispetto a quello privato (Hallowell & Pollock, 2009). Questa
dicotomia verrà approfondita nelle pagine che seguono.
Le potenzialità che il settore privato e quello pubblico possono sprigionare
tramite la loro collaborazione sono dibattute in letteratura. Schaeffer e
Loveridge sostengono fermamente che i due interlocutori sono poteri
complementari e che ognuno di loro può fortemente aiutare a raggiungere
obiettivi che altrimenti non sarebbero minimamente raggiungibili (2002). Si
costituisce una complementarietà che da origini a delle opportunità
altrimenti non realizzabili. Contrariamente, Cruz e Marques affermano che
le proprietà miste pubblico-privato comportano risultati poveri per il
benessere sociale, perché la complessità che si viene a determinare in
questi contratti, determina delle difficoltà incolmabili di gestione della
governance pubblico-privata (2012).
L’evidenza dimostra che, ancora una volta, la verità probabilmente sta nel
mezzo perché il ricorso al PPP italiano in sanità, sebbene risulti
maggiormente oneroso rispetto al normale procurement (McKee, et al.,