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CAPITOLO III
La misurazione dell’efficacia dei seed accelerator: il percorso di accelerazione
UpIdea 2017/2018
III.1. Introduzione al capitolo
Dopo aver dissertato sul fenomeno delle start-up innovative e sulle potenzialità di
crescita economica che esse offrono, è stata operata una classificazione delle risorse critiche
di successo ricorrenti nel patrimonio delle start-up e degli attori che ne supportano il ciclo
di vita. In questo capitolo si cercherà di offrire una evidenza empirica al quesito, che lo
stesso elaborato pone, sull’efficacia dei percorsi di accelerazione nell’incremento del
portfolio di risorse, conoscenze e competenze a disposizione del team imprenditoriale.
Nel capitolo precedente sono state illustrate le caratteristiche, gli obiettivi e le
peculiarità dei percorsi di accelerazione, dalle quali è emerso che l’attività di incubazione
e i seed accelerator sono ormai fenomeni diffusissimi nel mondo dell’imprenditoria
innovativa.
Sul tema dell’efficacia dei percorsi di accelerazione non vi è molto materiale di
ricerca, a causa della complessità che permea la misurazione di risultati quantitativi nel
breve periodo. L’esperienza internazionale del fenomeno insegna, però, che gran parte delle
business ideas vincenti, sono state incubate o accelerate.
L’obiettivo che si pone questa indagine è quello di provare a misurare l’efficacia
dei percorsi di accelerazione, interrogandosi sulle aspettative che i founder delle start-up
hanno prefigurato prima della partecipazione al percorso di accelerazione, confrontandole
con il servizio effettivamente sperimentato. In altre parole, la misurazione dell’efficacia
avviene attraverso una valutazione della qualità percepita del servizio. Tale valutazione
dovrebbe costituire la prima forma di monitoraggio che i promotori dei percorsi di
accelerazione dovrebbero effettuare, in quanto, l’allineamento con gli obiettivi delle start-
up rappresenta il primo passo per il raggiungimento di un livello di efficacia soddisfacente.
Oggetto di analisi sarà il programma di accelerazione “UpIdea! Startup program
2017”, promosso ed organizzato da Unindustria Reggio Emilia
119
, con il contributo di
119
http://www.unindustriareggioemilia.it/ecm/web/aire/primary/home
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LUISS ENLABS e le collaborazioni di Fondazione Reggio Emilia Innovazione
120
, azienda
sede di svolgimento del tirocinio curriculare, Democenter e Almacube, incubatore di
imprese dell’Università di Bologna. Il percorso di accelerazione si è svolto presso il
Tecnopolo di Reggio Emilia, i cui spazi sono gestiti da Fondazione Reggio Emilia
Innovazione.
III.2. Il contesto di riferimento
È noto come il tessuto industriale del nostro paese sia caratterizzato da un’elevata
frammentazione, con una elevata presenza di imprese di piccole e piccolissime dimensioni.
Il tema dell’innovazione imprenditoriale e della creazione di impresa sono elementi
particolarmente rilevanti nell’economia emiliana e reggiana. Già nelle evidenze esposte nel
primo capitolo, quando è stata condotta l’analisi statistica delle start-up insediate nel
territorio nazionale, è emerso come l’Emilia-Romagna fosse una delle regioni con
un’incidenza maggiore di start-up innovative sul totale delle società di capitali.
Il contesto economico emiliano si caratterizza, infatti, per la massiccia presenza
dell’industria meccanica e meccatronica, settori industriali particolarmente vocati
all’innovazione, poiché interessati dalla continua evoluzione tecnologica.
La risposta delle istituzioni imprenditoriali locali, enti di ricerca, enti pubblici si è
concretizzata in numerose attività. La regione Emilia-Romagna, con la partecipazione delle
Università locali e di alcuni enti di ricerca, ha istituito la società consortile ASTER, il cui
obiettivo è quello di promuovere la ricerca industriale come motore principale di sviluppo
economico sostenibile, in armonia con la crescita e il benessere sociale e collabora con le
associazioni imprenditoriali per lo sviluppo di strategie e azioni congiunte tra ricerca e
impresa
121
. Uno dei principali servizi offerti da ASTER è la gestione del sito internet
emiliaromagnastartup.it, un sito interamente dedicato alle start-up, contenente un elenco
di tutte le start-up, gli incubatori e gli acceleratori insediati nel territorio. Inoltre, offre
numerosi servizi, che vanno dalla richiesta di informazioni, alla pubblicazione dei bandi di
finanziamento. ASTER è, inoltre, il gestore e coordinatore del programma di accelerazione
“Start Cup E-R”.
120
http://www.reinnova.it/fondazione-rei/
121
https://www.aster.it/chi-siamo
89
Infine, vi è la Rete Alta Tecnologia che, con i suoi Laboratori di Ricerca industriale
e i Centri per l’Innovazione, localizzati nei 10 Tecnopoli presenti sul territorio, fornisce
competenze, strumentazioni e risorse per lo sviluppo delle imprese.
I Tecnopoli sono una rete di 10 infrastrutture dislocate in 20 sedi nel territorio
dell'Emilia-Romagna che ospitano e organizzano attività e servizi per la ricerca industriale,
lo sviluppo sperimentale e il trasferimento tecnologico. Sono finanziati dai fondi europei
POR-FESR (Programma Operativo Regionale del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale
2007-2013) e da contributi regionali.
L’attenzione rivolta al tema della creazione di impresa e dell’innovazione
imprenditoriale è, altresì, percepibile dalla capillare presenza di 31 istituzioni tra incubatori
ed acceleratori,
122
che arrivano ad ammontare ad 81 unità, se vi si includono anche centri
per l’innovazione, sportelli informativi, enti di ricerca universitari e privati.
Un contesto economico incline all’innovazione, supportato dalla creazione di un
network così sviluppato ha incrementato, senza dubbio, l’attrattività del territorio emiliano
per le imprese ad alto tenore tecnologico.
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III.3. Il percorso di accelerazione UpIdea 2017/2018
«In questi anni abbiamo selezionato oltre 200 domande e accelerato 25 startup che
hanno già raccolto oltre due milioni di euro da imprenditori e fondi di Venture capital;
siamo orgogliosi perché un progetto fortemente voluto dai Giovani Imprenditori di
Unindustria è oggi diventato il progetto di tutti i Giovani imprenditori di Confindustria
Emilia-Romagna. Questo incontro rappresenta un ulteriore passo verso il nostro
principale obiettivo, aiutare le startup a diventare imprese solide a tutti gli effetti e
stimolare i nostri imprenditori associati a investire in nuove idee per innovare il proprio
business»
124
.
Questa appena riportata è un’intervista di Enrico Giuliani, Presidente del Gruppo
Giovani di Unindustria Reggio Emilia, dalla quale si evince l’obiettivo precipuo del
percorso di accelerazione UpIdea: incentivare la nascita di nuove imprese tecnologiche sul
122
http://www.emiliaromagnastartup.it/categoria/tipologia/acceleratori-e-incubatori?page=3
123
http://www.emiliaromagnastartup.it/it/rete
124
http://www.upidea.it/
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territorio emiliano-romagnolo, contribuire a renderle solide, favorendo l’incontro con gli
investitori e la collaborazione tra le migliori idee imprenditoriali, e stimolare un nuovo
modo di fare innovazione.
In altre parole, si vuole favorire una forte collaborazione fra le start-up e le imprese
aderenti alle Associazioni territoriali del sistema Confindustria Emilia-Romagna, che si
potrà concretizzare nella condivisione di risorse materiali (spazi fisici, impianti e
attrezzature), competenze tecniche ed imprenditoriali e risorse finanziarie.
La vision e la mission del programma hanno una proiezione che rispecchia le
caratteristiche di un acceleratore di start-up, poiché offre supporto alle start-up selezionate
accompagnando i team in tutte le fasi di vita aziendale con azioni specifiche e mirate.
Il percorso UpIdea offre non soltanto un programma di accelerazione della durata
di 5 mesi, ma ha previsto un’attività di incubazione presso il Tecnopolo di Reggio Emilia,
ad opera dell’incubatore certificato Fondazione Reggio Emilia Innovazione, e una
molteplicità di servizi periferici e correlati che rendono UpIdea una valida opportunità per
la nascita e lo sviluppo di business idea innovative e di successo.
La durata complessiva della competition è stata di sette mesi, di cui cinque dedicati
al programma di accelerazione vero e proprio, realizzato in collaborazione con LUISS
ENLABS.
Il percorso si è articolato in 5 fasi:
1. Call for ideas: idee e progetti sono stati presentati attraverso la compilazione di
un form online, secondo i criteri stabiliti;
2. Selection: un comitato costituito da imprenditori ed esperti ha valutato e
selezionato le idee e i progetti presentati, secondo il grado di innovatività e di
coerenza con il sistema produttivo del territorio;
3. Boot Camp: costituisce la prima vera tappa del percorso di accelerazione, alla
quale sono ammessi tutti i team selezionati. In questo periodo i team hanno
partecipato a un percorso formativo articolato in sei seminari tematici (Training
day) e giornate di lavoro. Al termine di questo mese ogni start-up è stata valutata
e classificata in una categoria di merito: Gold, Silver e Bronze. Ogni categoria
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prevede una diversa partecipazione alle attività previste e differenti opportunità
di premio;
4. Acceleration: un percorso di 4 mesi di attività articolate in cicli bisettimanali di
lavoro con una giornata di valutazione dei progressi fatti (i c.d. “Demo Day”);
approfondimenti, incontri con aziende e fondi, networking, etc. (“Working Day”).
Per tutto il periodo di 5 mesi (boot camp ed accelerazione) le start-up sono state
ospitate all’interno del Tecnopolo di Reggio Emilia, in stretto contatto tra loro e
in relazione con uno staff di esperti. Sono stati ammessi alla fase di accelerazione
solo i team Gold e Silver. In questa fase è stata avviata l’attività di matching, ossia
incontri e contatti con imprese, Business Angels, Fondi di Venture Capital, Istituti
di credito, società di consulenza, etc. A conclusione dell’accelerazione, si è svolto
il c.d. “Investor Day”, in cui le start-up accelerate hanno presentato la loro idea
di impresa, agli investitori e alle imprese del territorio;
5. Stabilization: le start-up verranno sostenute e monitorate anche al termine
dell’accelerazione, ma lavoreranno in autonomia sulla base di quanto appreso
nella fase di accelerazione. In tale fase potranno essere fisicamente ospitate presso
l’incubatore in cui hanno svolto la fase di accelerazione o presso la sede di
imprese del territorio interessate a collaborare nello sviluppo del progetto.
I criteri utilizzati per la valutazione sono stati i seguenti:
• grado di innovatività della proposta;
• coerenza con i settori maggiormente presenti e sviluppati sul territorio;
• sostenibilità economica;
• qualità e completezza del team;
• stato di avanzamento del progetto d’impresa.
Inoltre, hanno costituito criteri di selezione la scalabilità e/o la replicabilità del
business, temi che sono stati affrontati in sede di definizione delle start-up, la brevettabilità
e la presenza di innovazione tecnologica.
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All’edizione del 2017/2018 del percorso UpIdea, giunta alla terza edizione, le start-
up che hanno risposto alla call sono state 76. La selezione è stata effettuata in più fasi: una
prima selezione a livello provinciale, cui è seguita una successiva valutazione a livello
regionale.
III.4. Indagine sulla qualità dei servizi offerti dal percorso UpIdea 2017/2018
Materiali e metodi
L’attività di ricerca si è sostanziata nella somministrazione di un questionario alle
10 start-up, classificate nelle categorie di merito Gold e Silver, che hanno intrapreso e
frequentato l’intero percorso di accelerazione, nonché alla partecipazione attiva ad alcune
delle giornate dedicate, durante lo svolgimento del tirocinio curriculare presso Fondazione
Reggio Emilia Innovazione.
Il questionario è stato somministrato alle start-up, al termine del percorso di
accelerazione, nel mese di settembre. Mediante esso è stato possibile rilevare le percezioni
che i team hanno sperimentato a seguito della partecipazione al percorso di accelerazione.
Risultati
Analisi del campione
Al questionario, volontario e non vincolante, hanno dato risposta sei start-up,
riscontrando una percentuale di risposta del 60%, livello ritenuto soddisfacente per la
conduzione della analisi. Dal campione che se ne è ricavato, si evidenzierà come le start-
up avessero, per alcune caratteristiche, fattori accomunanti, mentre per altre fattori di
diversificazione.
La prima sezione del questionario si è focalizzata sugli aspetti societari delle start-
up, ossia la forma giuridica adottata, i requisiti soddisfatti per l’ottenimento della qualifica
di start-up, l’anno di costituzione, l’entità di capitale sociale e il volume d’affari.
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La prima domanda che è stata posta, chiedeva se la start-up fosse legalmente
costituita e iscritta alla sezione speciale del Registro delle Imprese (Grafico III.1).
L’intero campione ha risposto affermativamente alla domanda; da ciò è possibile
desumere che tutte le start-up che vi hanno partecipato erano già in uno stadio avanzato e
non ancorate a idee di impresa embrionali.
Per approfondire la analisi è stato opportuno interrogare se la costituzione fosse
avvenuta precedentemente o successivamente alla partecipazione al percorso di
accelerazione (Grafico III.2).
Grafico III.1. – Start-up legalmente costituite
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1
2
3
4
5
6
SI NO
La start-up è legalmente costituita?
Fonte: Rielaborazione dei dati ottenuti dalla
somministrazione del questionario
Fonte: Rielaborazione dei dati ottenuti dalla
somministrazione del questionario
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1
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3
4
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6
PRIMA DOPO
Costituzione delle start-up rispetto alla partecipazione
al percorso di accelerazione UpIdea 2017/2018
Grafico III.2. – Costituzione antecedente o successiva alla
partecipazione al percorso di accelerazione UpIdea 2017/2018
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Dalle risposte è emerso che soltanto una delle start-up del campione è stata costituita
successivamente al percorso di accelerazione.
Le start-up intervistate sono, comunque, di recente costituzione, essendo tutte state
costituite entro i due anni precedenti al percorso di accelerazione (Grafico III.3)
Con riferimento alla forma giuridica che esse hanno assunto, si è riscontrata
unanimità nell’adozione della S.r.l (Grafico III.4).
Tutte le start-up intervistate soddisfano un solo requisito dei tre previsti dal D.L.
179/2012 (Grafico III.5), con un prevalenza del requisito relativo alla presenza di personale
100%
Forma giuridica
S.r.l.
Grafico III.3. – Anno di costituzione delle start-up
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1
2
3
4
5
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2018 2017 2016
Anno di costituzione
Grafico III.4. – Start-up per forma giuridica
Fonte: Rielaborazione dei dati ottenuti dalla
somministrazione del questionario
Fonte: Rielaborazione dei dati ottenuti dalla
somministrazione del questionario