INTRODUZIONE
INTRODUZIONE
Tra le varie difficoltà che un analista esterno può affrontare nel corso di
un'analisi di bilancio, forse la più complessa e delicata è quella di riuscire a
determinare se i valori contenuti nel bilancio corrispondono alla reale situazione
dell'impresa. Talvolta, infatti, i dati di bilancio possono essere frutto di
manipolazioni contabili volte a nascondere determinati risultati non troppo
positivi o a fare apparire agli stakeholder dell'impresa una situazione aziendale
economica, finanziaria o patrimoniale, diversa da quella effettiva. Per l'analista,
infine, riuscire a rilevare tali manipolazioni è fondamentale per potere dare una
valutazione corretta del reale andamento dell'impresa.
Vari sono gli strumenti qualitativi e quantitativi a disposizione dell'analista per
aiutarlo in questo intento. Tra gli strumenti quantitativi, dei quali verranno qui
brevemente esposti i più importanti, spicca il modello di Messod D. Beneish,
dell'Indiana University (Bloomington, Indiana, USA), detto: Manipulation Score.
Tutt'ora applicato soprattutto in ambito americano, esso è frutto di una lunga
ricerca che ha portato, nella sua applicazione pratica, a dei risultati molto
convincenti, tali da renderlo un modello alquanto affidabile per calcolare la
probabilità di frode contabile. In particolare esso verifica la presenza di una
tipologia di manipolazione contabile detta: Earnings Manipulation, ovverosia la
manipolazione degli utili volta a rappresentare un risultato d'esercizio più elevato
di quello realmente conseguito.
In Italia, tuttavia, vi sono differenze nella struttura economica e nelle norme
contabili vigenti tali da non rendere possibile l'applicazione del modello originale,
concepito invece per le imprese americane.
Lo scopo di questa ricerca è quello di basarsi sullo studio di Beneish al fine di
creare un modello simile per il panorama delle imprese italiano.
Analizzeremo in questo studio in maniera approfondita il fenomeno
dell'Earnings Manipulation; gli strumenti diagnostici utilizzati da Beneish per
individuare le imprese manipolatrici; il campione di imprese da lui costruito per la
ricerca statistica; nonché le modalità di applicazione pratica del modello. Sarà
particolarmente funzionale allo scopo della ricerca l'analisi delle teorie alla base
del Manipulation Score che hanno guidato la scelta degli indicatori con cui è
composto il modello e che conferiscono allo stesso un certo livello di attendibilità.
3
INTRODUZIONE
La ricerca di seguito esposta è stata condotta al fine di realizzare un modello
affidabile che possa essere utilizzato da chiunque voglia verificare l'attendibilità
del bilancio di un'impresa e in special modo dalle banche e dagli istituti di credito,
al fine di consentire loro di avere uno strumento in più che permetta, senza
particolari costi di applicazione, di difendersi da inganni contabili e prevenire, in
alcuni casi, anche fenomeni di bancarotta fraudolenta.
Attraverso uno studio statistico su un campione costituito da più di mille
imprese, costruito grazie all'ausilio di database quali AIDA e Bloomberg, si è
giunti alla determinazione degli indicatori più affidabili per identificare le imprese
manipolatrici, basandosi sia su quelli già utilizzati nel modello ideato da Beneish,
sia su diagnostici appositamente costruiti per la specifica realtà italiana.
Questi indicatori sono stati poi inseriti in un modello di regressione al fine di
realizzare la formula del Manipulation Score italiano. Con lo scopo di migliorare
la qualità del modello, quest'ultimo è stato ottimizzato eliminando le variabili che
risultavano meno significative e proceduto alla definizione delle modalità che
consentono l'utilizzo pratico del modello nei casi concreti, tenendo conto dei suoi
punti di forza e di debolezza.
Si è ottenuta, così, una formula che è risultata essere in grado di individuare
correttamente un'alta percentuale di imprese manipolatrici, rappresentando,
dunque, uno strumento utile per difendersi dalle frodi contabili – in particolare da
pratiche di gonfiamento degli utili – messe in atto dalle imprese italiane che
applicano i principi contabili nazionali.
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1. EARNINGS MANIPULATION
1. EARNINGS MANIPULATION
1.1 LITERATURE REVIEW
1.1.1 L'ACCOUNTS MANIPULATION
La manipolazione contabile, o “Accounts Manipulation”, è un procedimento di
alterazione dei dati di bilancio che ha lo scopo di rappresentare una situazione
aziendale diversa da quella reale.
Il fenomeno della manipolazione contabile è diffuso in tutto il mondo e vi è
un'ampia letteratura internazionale al riguardo.
La Manipolazione Contabile o Accounts Manipulation si può definire come:
“La decisione discrezionale del management di realizzare scelte contabili che
possono influire sul trasferimento di ricchezza tra l'impresa e la società, oppure
tra l'impresa e i fornitori di capitale, oppure infine tra l'impresa e i manager.”
1
Nei primi due casi l'impresa beneficia del trasferimento di ricchezza derivante
dalla manipolazione contabile (un esempio può essere la dichiarazione di utili più
bassi a fini di evasione fiscale). Nel terzo caso, invece, i manager agiscono contro
l'interesse aziendale (ad esempio dichiarando utili più alti al fine di nascondere
una situazione di crisi aziendale).
La spiegazione, data dalla letteratura, sullo sviluppo e la diffusione di queste
pratiche di manipolazione contabile, risiede nella Teoria dei Mercati Inefficienti.
Un mercato efficiente si ha quando tutte le informazioni circolano rapidamente
e sono correttamente interpretate da tutti gli operatori del mercato. In questa
situazione i manager non sono incentivati a realizzare pratiche di manipolazione
contabile e anche se le mettessero in atto (perché ad esempio non credono
nell'efficienza del mercato) i loro sforzi risulterebbero infruttiferi
2
.
1
“Accounts Manipulation: A Literature Review and Proposed Conceptual Framework”, Stolowy
& Breton, 2003, pag. 3
2
Per approfondimenti sul tema: “The usefulness of annual reports: The anomaly between the
efficient markets hypothesis and shareholder surveys”, Hines, 1982; e anche: “Understanding
and Acceptance of the Efficient Market Hypothesis and the Accounting Implications” , Mayer-
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1. EARNINGS MANIPULATION
In un mercato inefficiente, invece, che è principalmente caratterizzato da
asimmetria informativa tra i vari operatori (cioè le informazioni non circolano
rapidamente e potrebbero essere distorte dai soggetti stessi che le diffondono,
creando una differenza di informazioni tra i vari operatori economici, in più la
mancanza di controlli ex-post non consente di verificare tali informazioni), i
manager possono utilizzare la via della manipolazione contabile per ingannare
determinati stakeholders sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale
dell'impresa.
Secondo la letteratura, inoltre, la causa principale che può spingere i manager a
mettere in atto pratiche di manipolazioni contabili è il temere di raggiungere un
risultato che non soddisfa le aspettative degli stakeholder.
Se infatti si realizza questa condizione ci sono buone probabilità che
un'impresa decida di manipolare il bilancio, le ragioni sono molteplici:
1. Le pressioni provenienti dall'esterno, come il tentativo di venire
incontro alle aspettative degli analisti o del mercato in generale,
possono portare i manager a soddisfare queste attese sia a breve
termine, ad esempio attraverso un aggiustamento dell'utile d'esercizio,
sia a lungo termine, ad esempio mediante l'applicazione di pratiche
come l'income smoothing che hanno lo scopo di regolare l'andamento
dei profitti futuri.
2. Vi sono inoltre molteplici incentivi che possono spingere i manager a
manipolare il bilancio: dichiarando ad esempio utili più elevati essi
possono ottenere salari più alti, maggiori bonus, la concessione di
azioni o opzioni su azioni più lucrative, e così via. In più, se l'azienda
appare in buona salute e prosperosa, migliorerebbe anche l'immagine
dei manager stessi.
3. Il mercato potrebbe già aspettarsi l'attuazione da parte dell'impresa di
pratiche di manipolazione contabile, svalutando, così, l'utile dichiarato
in bilancio, soprattutto se tale pratica è diffusa nel settore. Per tale
motivo i manager potrebbero essere portati a manipolare i guadagni per
non mettere sé stessi e i loro azionisti in condizioni di svantaggio
rispetto ai concorrenti.
4. Vi sono poi una serie di circostanze speciali che possono spingere i
manager a manipolare i dati contabili, come ad esempio: l'impresa deve
Sommer, 1979
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1. EARNINGS MANIPULATION
evitare una violazione di obblighi contrattuali stipulati nei confronti di
determinati stakeholders; l'impresa è entrata in serie difficoltà
finanziarie e i manager cercano di nascondere il più possibile tale
situazione attraverso la manipolazione contabile; o ancora, l'impresa ha
intenzione di aumentare il proprio capitale emettendo nuove azioni e
per sostenere il loro prezzo ha bisogno di dichiarare alti redditi; oppure,
infine, le compagnie che decidono di effettuare un'Offerta Pubblica di
Acquisto possono considerare di gonfiare i propri utili per fare
un'offerta più allettante, mentre l'impresa target potrebbe decidere a sua
volta di incrementare gli utili per aumentare il valore aziendale e
rendere più difficile il takeover.
3
L'Accounts Manipulation si può distinguere in:
1. Creative Accounting quando si mantiene ai limiti della legalità,
all'interno di essa rientra l'Earnings Management;
2. Fro de c ontab il e quando viola le norme e i principi contabili, all'interno
di essa rientra il fenomeno dell'Earnings Manipulation.
1.1.2 LA CREATIVE ACCOUNTING E LE PRINCIPALI TECNICHE DI ATTUAZIONE
Vi sono varie definizioni di Creative Accounting riconosciute dalla letteratura,
qui di seguito riportiamo quella scelta da Michael Jones (professore di Financial
Reporting all'Università di Bristol, UK) che riassume in un'unica frase i punti
fondamentali cui converge la dottrina:
La pratica della Contabilità Creativa consiste nell'“Usare la flessibilità in
materia contabile nell'ambito del quadro normativo per gestire la misurazione e
la presentazione dei conti in modo tale da dare la priorità agli interessi dei
redattori [del bilancio] anziché a quelli degli altri stakeholders.”
4
Da questa definizione si evince che la Contabilità Creativa:
• Si mantiene entro i limiti dei principi contabili (come detto in
precedenza);
• Viene realizzata da coloro che redigono il bilancio (manager);
3
I casi qui elencati derivano da uno studio di Michael Jones, pubblicato in: “Creative Accounting,
Fraud and International Accounting Scandals”, 2011
4
“Creative Accounting, Fraud and International Accounting Scandals”, Michael Jones, 2011, pag.
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1. EARNINGS MANIPULATION
• Ha la finalità di perseguire gli interessi dei soggetti stessi che la
mettono in atto.
Si possono distinguere quattro metodi di Creative Accounting:
1. Incremento delle voci dell'Attivo : questo metodo ha lo scopo di
rinforzare il bilancio aziendale attraverso un gonfiamento delle voci che
compongono l'Attivo dello Stato Patrimoniale. Le tecniche relative a
questo metodo sono:
a) Incremento dell'avviamento: le regole relative all'iscrizione
dell'avviamento cambiano da paese a paese. Nei principi US GAAP,
l'avviamento è dato dalla differenza tra il prezzo pagato al momento
dell'acquisizione e il valore di mercato degli attivi acquisiti. Le
imprese possono dunque decidere di sovrastimare l'avviamento
sottostimando il valore di mercato dei beni acquisiti. Tale sottostima
gioverà all'impresa che, al momento della vendita di tali beni,
registrerà delle plusvalenze che andranno ad incrementare i suoi
profitti.
b) Incremento delle altre immobilizzazioni immateriali: le
immobilizzazioni immateriali sono difficili da valorizzare e la loro
stima spesso si basa su valutazioni soggettive. Ciò può portare le
imprese a sovrastimare questi componenti dell'attivo immobilizzato
al solo fine di fare apparire un Attivo più consistente.
c) Rivalutazione dei beni strumentali: Le rivalutazioni delle
immobilizzazioni materiali sono anch'esse soggette a valutazioni
soggettive circa l'incremento di valore che un bene può sostenere in
determinate circostanze. Ciò apre la porta ad operazioni di
Contabilità Creativa. Uno studio di Rutherford evidenzia che le
imprese tendono a prediligere le azioni contabili che rivalutano le
loro proprietà
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, al fine di incrementare il valore dell'attivo.
d) Mark-to-market: in alcuni principi contabili, determinati valori
dell'attivo (come ad esempio i contratti derivati) devono essere
valutati al valore di mercato dell'esercizio in corso. La svalutazione
o rivalutazione dell'attivo in questione genera, in questo caso,
rispettivamente un costo o un ricavo non realmente conseguito.
Dato che il valore di mercato di un qualunque bene è difficile da
5
“Creative compliance and behaviour in response to mandatory changes in accounting policy”,
Rutherford, 1999, Accounting History
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