II
concetto di gestione “dinamica” 4. Al lavoro di riassetto diedero
maggiore impulso le politiche, propugnate in Europa, di
separazione tra le funzioni di regolamentazione e controllo, e quelle
di fornitura dei servizi di navigazione aerea e di gestione del
traffico aereo 5. La Commissione, quindi, stabilì che al Ministero
delle Infrastrutture e dei Trasporti rimanessero i poteri di indirizzo
politico, vigilanza e controllo sull’intero settore dell’ aviazione
civile, mentre insignì l’ENAC della qualifica di ente pubblico
strumentale (vigilato dal Ministero delle Infrastrutture e dei
Trasporti), a cui era demandato il compito di attuare gli indirizzi
elaborati in sede governativa e di inglobare le competenze dell’Ente
Nazionale di Assistenza al Volo (ENAV) in materia di controllo e
regolamentazione 6. A distanza di vari anni, precisamente nel 2004,
venne emanata la l. 265 7, riguardante gli “ interventi urgenti nel
settore dell’aviazione civile”, che conteneva anche la delega al
Governo per l’emanazione di disposizioni correttive ed integrative
del Codice della Navigazione. La ricostituzione di una nuova
Commissione di studio diede “alla luce” il d.lgs. 9 maggio 2005
n. 96, già citato (e le sue ulteriori modificazioni), che ha attuato la
4
Cfr. TURCO BULGHERINI, La riforma del codice della navigazione – parte aerea, in Le nuove
leggi civili commentate, n. 6, Roma, 2006, note 9 e 10, p.1342 e ss,
5
Cfr. TURCO BULGHERINI, La riforma del codice della navigazione – parte aerea, in Le nuove
leggi civili commentate, cit. p. 1343 e ss.
6
Cfr. TURCO BULGHERINI, La riforma del codice della navigazione – parte aerea, in Le nuove
leggi civili commentate, cit. p. 1343 e ss.
7
Pubblicata in G.U. 10 novembre 2004 n. 264.
III
“revisione della parte aeronautica del codice della navigazione, a
norma dell’ art. 2 della legge 9 novembre 2004 n. 265” 8.
Tecnicamente il cuore pulsante delle modificazioni del d.lgs.
96/05 sta nella riformulazione di quasi duecento articoli del
codice. Ma, secondo l’opinione sviluppata in questo elaborato, la
vera novità si è concretizzata con la trasformazione e , se così si può
affermare, il “ringiovanimento” dell’intero settore della
navigazione aerea, alla luce anche dei cambiamenti geo-politici e
sociali degli ultimi anni. Guerre, attentati, la nascita di un nuovo
volto dell’Europa, ma soprattutto il progresso, costante e
irrefrenabile, in ogni campo, hanno aperto la strada e,
contemporaneamente, affrettato i tempi di attuazione di tale spirito
di innovazione. Innovazione che prende il via proprio dalla base,
ossia dalla sua organizzazione amministrativa.
Emblematica, a tale proposito, è l’introduzione della
relazione di Gerardo Mastrandrea sul tema delle gestioni
aeroportuali, che nel 1999 9 scriveva così : “…Mi trovo a dover
parlare purtroppo di un processo riformatore ancora incompiuto,
che risente ancora di vecchie sovrastrutture, e che dunque, seppur
contrassegnato da spinte ideali riformatrici sicuramente
apprezzabili, è ancora appesantito dalla necessità di governare
8
Cfr. TURCO BULGHERINI, La riforma del codice della navigazione – parte aerea, in Le nuove
leggi civili commentate, cit. p. 1347.
9
Cfr. MASTRANDREA, La riforma aeroportuale dell’aviazione civile, (pubblicato su Air Press
raccolta 1999, e su "Studi in ricordo di Gabriele Silingardi"), documento tratto dal sito web:
www.giustiziaamministrativa.it/
IV
l’esistente e di dare modo ad un sistema che deve continuare a
produrre ricchezza per la collettività nazionale di operare in un
quadro ancora precario.”
Cosa ci siamo lasciati alle spalle? Ma soprattutto quali sono
le prospettive attuali e future nel settore amministrativo
dell’aviazione civile? Queste, in particolare, sono le domande a cui
si cercherà di dare una risposta in questo lavoro, riproponendo lo
studio e le ricerche effettuate da autori, che con grande
consapevolezza avevano, in passato, e hanno, ai giorni nostri,
affrontato l’argomento.
Credo sia importante, da parte mia, ricordare che oltre alla
consultazione di manuali, monografie e riviste specializzate, anche
le risorse di Internet sono state davvero preziose per la stesura della
tesi. Per citarne solo alcune, si pensi ai testi integrali delle leggi,
disponibili, dall’inizio della XIII Legislatura, sul sito del
Parlamento Italiano; ai materiali di giurisprudenza e dottrina
reperibili sui siti che riguardano più da vicino l’Unione Europea; ed
infine alle molteplici informazioni pubblicate su siti specializzati e
dedicati esclusivamente al settore dell’aviazione civile e militare.
La linea guida fondamentale che percorre questa ricerca, ed
anche i suoi risultati, è rappresentata, quindi, dalla commistione dei
materiali ottenuti da svariate fonti. In ogni aspetto trattato, del
settore amministrativo, si sottolinea che la linea di confine è
rappresentata proprio dal d.lgs. 96/05. La riforma della parte aerea
V
del Codice della Navigazione ha fornito la possibilità di effettuare
un continuo confronto, a livello storico e giuridico, tra i numerosi
materiali pubblicati prima e dopo il 2005.
Come si avrà modo di osservare nel corso della lettura dei
capitoli che seguono, a volte la dicotomia tra “vecchio” e “nuovo”
è particolarmente evidente (basti pensare al tema delle gestioni
aeroportuali, completamente rinnovato); in alti casi, invece, il
bisogno di ammodernamento è propugnato dall’interno degli stessi
organismi che operano nell’aviazione civile, cosicchè le modifiche
e le innovazioni si fondono in un iter di “naturale” crescita e
sviluppo del settore (si pensi, ad esempio, alle ragioni che stanno
alla base della creazione dell’ANSV).
Partendo, dunque, dalla revisione della parte aeronautica del
Codice della Navigazione e da interventi normativi ad essa
collegati, il percorso di questa tesi si svilupperà in quattro capitoli.
Nel primo verranno affrontati i mutamenti delle linee di
programmazione generale maturate nell’ambito della Pubblica
Amministrazione, suddividendo la materia in due parti: nella prima,
infatti, si espongono le vicende dell’amministrazione diretta,
centrale e locale, della navigazione aerea; la seconda parte, invece,
è dedicata all’amministrazione indiretta e a tutti i principali enti e
organismi che, a livello nazionale e internazionale, operano
attivamente nell’aviazione civile.
VI
L’analisi della proprietà demaniale, è invece materia trattata
nel secondo capitolo. Dopo una premessa storico-giuridica sul
concetto di demanio in generale, ci si sofferma sulla trattazione dei
beni pubblici e privati destinati alla navigazione aerea, facendo
esplicito riferimento al demanio aeronautico, ai vincoli che implica
la proprietà privata e alla strumentalità dei beni alla luce della
riforma del Codice della Navigazione.
Nodo centrale del lavoro e “cuore” del d.lgs. 96/05 è la
nuova disciplina delle gestioni aeroportuali. Partendo da una
panoramica sulle concessioni aeroportuali e dalle vicende che le
hanno caratterizzate, specie negli ultimi anni, verrà descritto il
nuovo regime che informa questo settore, evidenziando, soprattutto,
il nuovo ruolo del gestore aeroportuale e i suoi rapporti con gli
organi dell’amministrazione indiretta dell’aviazione civile.
L’esposizione della materia continuerà con l’elencazione dei
compiti riservati alla polizia negli aeroporti e dei servizi
aeroportuali, dando risalto in special modo ai servizi di assistenza a
terra e ai relativi controlli di sicurezza negli aeroporti, a cui è stato
riservato, data l’importanza dell’argomento, un intero paragrafo.
Infine l’ultimo capitolo si occuperà dell’attività
amministrativa in senso stretto della navigazione aerea. La prima e
la seconda parte saranno dedicate alle molteplici attività svolte dalla
polizia alla partenza e all’arrivo degli aeromobili, a bordo di questi
e in corso di navigazione. Ampio spazio, inoltre, verrà offerto al
tema degli interventi della sicurezza aeronautica. Il terzo paragrafo,
VII
intitolato Servizi di navigazione aerea, è uno degli argomenti più
“ritoccati” dalla mano del legislatore con la riforma del Codice.
Verranno descritti ciò che oggi rappresentano i servizi aerei
comunitari ed extracomunitari, nonché il cabotaggio aereo, tenendo
sempre a mente, da una parte, le direttive della Convenzione di
Chicago del 1944 e, dall’altra, il concetto di liberalizzazione
dilagante nell’Europa di questi ultimi anni. L’ultima parte del
capitolo sarà riservata alla trattazione degli atti di stato civile
durante la navigazione aerea, e alle inchieste tecniche, che
prendono il via qualora si verifichi un incidente aeronautico in mare
o un inconveniente tecnico.
Come nota di chiusura è stata inserita, in allegato, una
relazione su una visita effettuata nell’ Aeroporto “ F. Baracca” di
Centocelle in Roma, estendendo così la trattazione delle tematiche
affrontate in questa tesi anche all’ambito dell’aviazione militare.