Il presente lavoro vuole da una parte studiare il fenomeno della nascita e
dello sviluppo delle comunità virtuali, partendo dal punto di vista storico e
tentando una analisi delle dinamiche che stanno alla radice della
formazione e dello sviluppo di una comunità virtuale indipendentemente
dall’argomento attorno al quale questa si coagula. Si tenterà quindi di
portare un esempio pratico, attraverso l’analisi di un gruppo specifico
(it.discussioni.auto) a cui si cercherà di applicare le categorie generali
esposte.
Il lavoro tenterà inoltre di analizzare il caso pratico su basi statistiche,
individuando una serie di indicatori generali che descrivano alcuni degli
elementi considerati chiave per la descrizione delle dinamiche interne alla
comunità virtuale ed applicandoli ad esso.
5
2. I newsgroup: storia, sviluppo e classificazione.
Attraverso la storia dell’evoluzione tecnologica che ha portato alla nascita e
all’evoluzione dei newsgroup, questo capitolo vuole dare una indicazione
sulla nascita, lo sviluppo e le dimensioni ormai assunte in campo mondiale
dai gruppi di discussione. Ci si focalizzerà quindi sul fenomeno così come
si presenta in Italia.
2.1 Cenni di storia
L’idea di una rete mondiale di news prende il via quando due studenti
dell’Università di Duke, Tom Truscott e Jim Ellis, nel 1979 utilizzarono
l’UUCP (Unix-to-Unix-Copy Protocol, una funzione caratteristica del
sistema operativo Unix) per creare un collegamento con la vicina
Università del Nord Carolina. Il linguaggio utilizzato si basava sulla
Bourne Shell, il programma ideato da Stephen Bourne nei laboratori della
AT&T Bell per permettere agli utenti di un sistema operativo Unix di
comunicare con il sistema ed avviare i programmi.
La diffusione dei network basati sul protocollo UUCP fu rapida, grazie ai
bassi costi implicati e alla capacità di utilizzare linee preesistenti,
sfruttando i collegamenti Arpanet. Nella conferenza Usenix del 1982 viene
riconosciuta l’importanza del fenomeno, mettendo all’ordine del giorno la
necessità di trovare un nome per questa rete: il nome originale Usenet
(USEr NETwork) fu mantenuto, ma legato solo alle news. Il nome
UUCPnet fu invece scelto per la rete in generale.
6
Oltre a UUCP, il traffico iniziale Usenet è stato scambiato anche con
Fidonet e altre networks dial-up di BBS.
Nel marzo del 1986 Brian Kantor dell’Università della California e Phil
Lapsley dell’Università di Berkley introdussero il Network News Transport
Protocol (NNTP), riduzione ed adattamento del protocollo SMTP utilizzato
nella posta elettronica, che divenne fondamentale per la diffusione delle
news sul protocollo TCP/IP come alternativa più flessibile a trasferimenti
di dati rispetto all’UUCP. Con l’esplosione di Internet degli anni ’90,
basata sull’architettura client/server permessa proprio dal TCP/IP, la quasi
completa fruizione di Usenet è passata al NNTP, includendola
definitivamente in Internet.
I primi utenti di Usenet avevano un’idea in comune: poter discutere di
argomenti di interesse personale con altri utenti appassionati dei medesimi
oggetti. Le persone si incontravano nei vari newsgroups dedicati ad un
tema particolare per esprimere liberamente le proprie impressioni,
confrontarsi con altri punti di vista, chiedere informazioni e delucidazioni
sulle più svariate problematiche. Usenet è stata la prima comunità su
Internet ed il luogo di molti dei più importanti sviluppi pubblici
dell’Internet commerciale. È il luogo in cui Tim Berners-Lee ha annunciato
il lancio del World Wide Web e Marc Andreesen ha presentato il suo
browser Mosaic, accolta nel 1993 dalla comunità web come la “killer
application degli anni ‘90” perché fu il primo programma a fornire uno
strumento leggero di navigazione multimediale per Internet (Mosaic fu poi
acquistato da Microsoft e ribattezzato Internet Explorer).
Nel 1995 inizia con Deja-News un sistema di archiviazione in rete dei post
di Usenet, riportati in un grande database interrogabile dagli utenti.
7
Nel 2001 questo database è stato acquistato da Google e rinominato Google
Groups
1
.
Il momento storico però che ha cambiato radicalmente la storia di Usenet è
identificabile con il 1° settembre 1993. In quella data il principale provider
statunitense, America OnLine (AOL)
2
, iniziò ad offrire ai propri abbonati
l’accesso a Usenet, fino ad allora quasi esclusivamente riservato agli
ambienti universitari. L’introduzione massiccia e costante di newbies,
ovvero di utenti nuovi ed inesperti, che si riversavano in Usenet senza le
conoscenze adeguate per rapportarsi al nuovo strumento portò al
decadimento degli standard culturali e comportamentali che si erano
consolidati negli anni precedenti.
Questo aprirsi della realtà di Usenet ad un pubblico molto vasto portò a due
posizioni in netto disaccordo. La prima è quella dell’”Eternal September”:
finché Usenet era rimasta chiusa nei confini universitari, l’introduzione dei
newbies avveniva in settembre, mese in cui iniziava l’anno accademico e le
matricole iniziavano il loro cursus studiorum. In quel periodo i nuovi
arrivati necessitavano di tempo per familiarizzare con i codici linguistici e
di comportamento (la netiquette) e portavano caos all’interno dei
newsgroups, fino a che non si ripristinava l’ordine iniziale. L’apertura di
Usenet ad un pubblico molto più vasto portò un costante inserimento di
newbies all’interno della struttura e con esso il periodo di familiarizzazione
e di caos divenne continua nel tempo, in un “Eterno Settembre” che causò
la caduta degli aspetti culturalmente più elevati di Usenet e dal quale,
secondo questa posizione, non si sarebbe mai più potuti uscire.
1
http://groups.google.com
2
http://www.aol.com
8
La seconda posizione si fonda invece sul principio di condivisione delle
informazioni: una volta familiarizzato con il nuovo mezzo di
comunicazione, il gran numero di newbies che erano confluiti in Usenet
sarebbero divenuti un’importante risorsa per un aumento delle conoscenze
disponibili in rete.
A causa di queste posizioni contrastanti troviamo due tipologie
fondamentali di newsgroups: moderati e non. I gruppi moderati sono la
minoranza; in essi l’utente, anziché direttamente al newsgroup, invia il
proprio messaggio per posta elettronica al moderatore del gruppo, il quale
ha la facoltà di approvarlo o respingerlo. Il lavoro dei moderatori, nominati
attraverso elezioni a cui partecipano gli utenti del gruppo, consiste
nell’assicurare che i contributi che appaiono sul newsgroup seguano le
direttive e le regole stilate nel manifesto del gruppo, fornendo quindi un
contributo appropriato alla discussione.
Nei gruppi non moderati invece i nuovi post (contributi) vengono immessi
direttamente nell’archivio del newsgroups e sono immediatamente
accedibili da tutti gli utenti.
Se da una parte i gruppi non moderati permettono una fruizione ed una
interazione più agile e libera, dall’altra rischiano di divenire luoghi di
atteggiamenti distopici da parte dei cosiddetti trolls, individui che
interagiscono con la comunità tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori
tema o semplicemente stupidi, allo scopo di disturbare gli scambi normali e
appropriati. I trolls si rendono spesso protagonisti di attività contrarie alla
netiquette quali spamming (invio di materiale pubblicitario non richiesto),
flooding (l'invio a grande velocità di messaggi o pacchetti che finiscono
con l’intasare i canali di comunicazione e gli archivi, o il continuo invio di
messaggi non inerenti all’argomento del newsgroup) e flaming (messaggi
9
deliberatamente ostili e provocatori inviati da un utente alla comunità o a
un altro individuo specifico). Proprio a causa di questi atteggiamenti da
parte di persone non interessate alla discussione e allo sviluppo del gruppo,
molti newsgroups sono ricorsi alla moderazione.
10
2.2 La diffusione nel mondo.
La propagazione a livello mondiale della tecnologia fu esplosiva,
alimentata anche dalla contemporanea diffusione di Internet, sulla cui
infrastruttura era possibile basarsi per l’accesso ai newsgroup. La tabella ed
il grafico seguenti riportano i dati di questa esplosione.
anno numero di hosts
1979 3
1980 15
1981 213
1982 235
1983 562
1984 1.024
1985 1.961
1986 5.089
1987 28.174
1988 56.000
1989 159.000
1990 313.000
1991 617.000
1992 1.136.000
1993 2.056.000
1994 3.864.000
1995 6.642.000
1996 12.881.000
1997 19.540.000
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anno numero di hosts
1998 36.739.000
1999 56.218.000
2000 93.047.785
2001 125.888.197
2002 162.128.493
2003 171.638.297
2004 285.139.107
2005 353.284.187
2006 439.286.364
Tabella 1: Il numero di hosts per la distribuzione dei newsgroups
Nota Bene: i numeri riportati a partire dalla fine degli anni ’80 includono anche le macchine che via via
hanno costituito il World Wide Web, attraverso il quale viene distribuito anche l’accesso ai newsgroups.
Il grafico seguente evidenzia il trend di crescita estremamente elevato del
numero di hosts censiti da ISC (Internet Systems Consortium)
3
, una
organizzazione non-profit statunitense nata per supportare l’infrastruttura
mondiale di Internet (e l’autonomia dei partecipanti alla rete) attraverso lo
sviluppo e la manutenzione del software e dei protocolli di base di
interscambio.
3
http://www.isc.org
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Figura 1: Grafico dell’incremento degli hosts
L’importanza data dalla possibilità di scambiare files su newsgroups
dedicati è evidente se analizziamo l’evoluzione della quantità dei dati
scambiati quotidianamente negli ultimi dieci anni: si è passati dai 4,5 GB
del dicembre 1996 ai 5.2 TB del gennaio 2007.
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