L allineamento tra business e IT per la governance dell impresa.
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Un Sistema Informativo ricomprende da un lato gli aspetti legati alle combinazioni
economiche che hanno avuto svolgimento nell impresa, dall altro le logiche e i metodi
adottati per rappresentare tali combinazioni economiche.
Avremo una serie di attivit di rilevazione e modalit organizzat ive per effettuarle,
supportate da opportune tecnologie e strumenti.
La vita dell azienda, secondo G.Zappa, si suddivide in tre grandi classi di attivit 1, oltre
a quella di rilevazione, anche quelle di gestione (caratteristica, patrimoniale e
finanziaria) e di organizzazione (assetto organizzativo e l organismo personale).
Le interdipendenze tra queste grandi classi di attivit sono estra ibili in un modello di
processi attraversanti tutte le funzioni aziendali. Costituiscono in tal modo delle leve
sulle quali le strategie aziendali possono agire per cercare di rendere piø coesa al
business l azione di governance dell impresa.
Viene in risalto pertanto l importanza della progettazione secondo la prospettiva dei
processi, proprio perchØ assume rilievo come un link controllabile, attraverso il quale il
management pu efficacemente impostare il disegno del business nell a propria
organizzazione.
L’IT pu automatizzare questi processi. Occorre che l area IT r ecepisca i requirement
provenienti dal management, che possono pervenire formalizzati in base a una process
view condivisa. Management e IT si vengono incontro adottando un medesimo punto di
vista, producente, almeno in teoria, il tanto auspicato e non facilmente raggiungibile,
allineamento tra Business e IT.
Un legame che di per sØ, dovrebbe essere intrinseco nelle organizzazioni, le quali fanno
della risorsa conoscenza e la sua (parziale) memorizzazione nel sistema informativo,
una leva altamente strategica per permetterne la competitivit in un mercato dinamico
quale quello della attuale economia dell informazione.
Il cambiamento Ł una costante in ogni azienda: ogni aspetto, dalle strategie agli
obiettivi, dai prodotti ai mercati, dai dipendenti ai clienti o partners. E la conoscenza Ł il
presidio piø duraturo per mantenere l equilibrio delle forze di Porter.
Negli ultimi anni le aziende hanno cominciato ad acquisire varie tecnologie per la
gestione dei processi per far fronte alla maggiore complessit dell ambie nte economico:
1
G. Zappa, 1957. Le produzioni nella economia d impresa. Milano: GiuffrŁ.
9
dal Process-modeling e Analysis (tools che permettono di disegnare mappe dei processi,
documentarli e simularli), ai sistemi che permettono l’automazione dei numerosi flussi
documentali (prodotti dalle persone); dai sistemi per l integrazione di dati e processi ai
sistemi che estendono la gestione dei processi aziendali attraverso l intera catena del
valore, dalle Business rules e gestione degli eventi per catturare i vari accadimenti alla
Business Intelligence.
In questo insieme di applicazioni si inserisce uno strumento software che dovrebbe
essere il gestore centrale dell intelaiatura dei processi, ovvero il Business Process
Management System (BPMS), che include le seguenti caratteristiche operative: la
modellazione, la simulazione, l analisi, il disegno, l esecuzione e l a gestione dei
processi. Si tratta di un sistema per gestire il Business Process Lifecycle.
L’approccio totale della gestione del ciclo di vita dei processi porta vantaggi al disegno
dei processi e alla definizione migliore delle regole sottostanti.
Inoltre permette di individuare i trade offs ed eventualmente anche delle azioni di
intervento, richieste per bilanciare i vari obiettivi aziendali, o qualora emergono
dall attivit di monitoraggio dei problemi. Si pu anche dire, da un punto di vista di
organizzazione, che una visione di sistema Ł un requisito fondamentale per una analisi,
gestione e controllo dei processi aziendali, e l implementazione dello strumento
software richiede dapprima una chiara identificazione e comprensione dei processi che
occorrono in azienda, specie quelli critici.
La centralit del concetto di processo trova sempre un piø vasto risc ontro nella
letteratura in discipline di management e in quelle relative alle tecnologie informatiche.
E una chiave essenziale, il punto di partenza attraverso il quale comprendere le
dinamiche che si svolgono in quella istituzione ormai cos importante e pervasiva, che Ł
l azienda, nelle moltissime interazioni che senza soluzione di continuit accadono oltre
che al suo interno anche in relazione all ambiente economico circostante.
L articolazione delle combinazioni economiche Ł tipicamente oggetto di studio
nell economia aziendale2, e i processi quali insiemi di operazioni possono essere
aggregati a vari livelli e secondo criteri differenti. E con tali aggregati, gi individuati
2
L’Economia aziendale, quale branca della scienza economica, si occupa specificamente delle singole
unit di produzione (imprese) e di consumo (famigli e e pubblica amministrazione). Ne studia gli elementi
strutturali, i processi operativi e l’equilibrio dinamico, con particolare riferimento alle scelte economiche
che i loro soggetti sono chiamati a formulare . [Os valdo Paganelli, 1979. Il sistema aziendale. Bologna:
Cooperativa Libraria Universitaria Ed., p. 9].
L allineamento tra business e IT per la governance dell impresa.
10
nella disciplina dell analisi aziendale negli ulteriori concetti delle coordinazioni e
combinazioni parziali che si Ł evidenziato l esigenza di effettuare su di esse un controllo
sistematico e stringente ed averne perci una agevole evidenziazione da parte del
sistema informativo.
La mole delle informazioni e la complessit del contesto organizz ativo da rilevare fanno
si che diviene imprescindibile l adozione, quasi sempre crescente o a strati, di
tecnologie informatiche da implementare in strutture organizzative aventi spesso proprie
specificit , da cui nasce il problema del trade-off tra personali zzazione e
standardizzazione, che pu sfociare nel mancato o incompleto allineamento tra busi ness
e IT.
Il capitolo primo introduce la stretta relazione esistente tra impresa e sistema
informativo in termini di supporto decisionale e di controllo, e alle implicazioni
organizzative che la tecnologia comporta per l azienda, e viceversa, tanto che si
potrebbe affermare l esistenza di una simbiosi strategica tra i due sistemi fino a
considerarli un tutt uno, poichØ l organizzazione non Ł altro che un sistema basato
sull elaborazione di informazioni, in termini efficientistici ci si riferisce al concetto di
Information Process Capacity in relazione all organizzazione nel complesso come grado
di processamento delle informazioni correlato alla potenzialit di miglioramento delle
prestazioni.
Tale prospettiva deriva dalle teorie decisionali che considerano le organizzazioni dotate
di una propria capacit elaborativa superiore a quella di ciascun indivi duo, ma non
esiste soltanto l incertezza causata da cambiamenti dell ambi ente esterno, ma anche
quella legata a un comportamento non completamente prevedibile degli individui interni
all organizzazione. Occorre pertanto tenere presente anche i fattori umani (modello
della technology acceptance), determinanti per l effettiva applicabilit di soluzioni
tecnologiche e quindi in ultima analisi all efficacia di un sistema informativo.
Il capitolo secondo si focalizza maggiormente sul processo aziendale e sul ruolo di
costrutto indispensabile all integrazione cognitiva tra l area di business e l area
tecnologica. La logica processiva se innestata adeguatamente sulla tecnologia permette
significativi miglioramenti in termini di costi, tempi e qualit .
E pertanto auspicabile, se non necessario, che la progettazione di un modello di
business, venga effettuata in modo integrato tra le prospettive di business e tecnologica.
11
A riguardo se da parte delle teorie manageriali si sono evolute metodologie e pratiche
orientate ai processi aziendali, come il Business Process Reengineering o il
miglioramento continuo del Total Quality Management, dall altro lato, quello
tecnologico, o meglio dell ingegneria informatica, vengono proposti modelli
architetturali che cercano di porre delle basi strutturali in ottica efficientistica sulle quali
sviluppare applicazioni e tecnologie informatiche a supporto dell impresa.
Dato il grado elevato di analiticit che solitamente assumono i f ramework architetturali,
e la necessaria vista di sintesi del business che tende adottare per lo piø un approccio
funzionale, viene a collocarsi il processo aziendale come costrutto logico capace di
intermediare tra i due approcci nella costruzione di un modello aziendale il piø possibile
aderente alla realt di business come unica e vera fonte di generazione di valore.
Il processo aziendale svolge pertanto un importante ruolo di integrazione nel
raggiungimento dell allineamento tra business e tecnologia sotto gli aspetti gestionale,
organizzativo e tecnico.
Nel capitolo terzo si affronta il problema della valutazione degli investimenti IT, in
particolare in ottica strategica, considerando quale oggetto di riferimento per effettuare
le misurazioni delle prestazioni il processo aziendale.
Concomitante all analisi delle performance quale risultato dell a dozione delle
tecnologie informatiche, vi Ł la difficolt da parte del management nella scelta
strategica sugli investimenti nell IT da effettuare, con il rischio, tanto maggiore oggi,
specie nella vastit di soluzioni IT proposte dal mercato, di imbatt ersi nello strisciante
paradosso dell over investment che si pu celare dietro l acquisizione di tecnologie
informatiche in eccesso oltre l effettivo bisogno infrastrutturale piuttosto che di sole
alcune. Esiste pertanto una frontiera di possibili combinazioni di fattori risorse IT che
richiede l ausilio della multidisciplinariet dell informatica aziendale3 per trovare la
zona confacente agli effettivi bisogni di un impresa.
3
L informatica aziendale Ł l area disciplinare che affronta in modo unitario lo studio della influenza
dell informatica, intesa come tecnologia del trattamento elettronico dei dati, sulle diverse categorie di
elementi costituenti il sistema aziendale . [Pier F ranco Camussone, 1990. Informatica aziendale. Par. 1.4.
Milano: EGEA].
L allineamento tra business e IT per la governance dell impresa.
12
La struttura tecnocratica dell IT influenza significativamente la consistenza ed efficacia
del parco tecnologico aziendale, spingendo quanto verso l adozione di nuove tecnologie
quanto a preservare le esistenti.
L azienda Ł un istituto complesso, e in tal senso, le tecnologie informatiche hanno il
principale scopo di contribuire a gestire tale complessit e all o stesso tempo costituire
delle leve abilitanti al miglioramento delle performance aziendali.
Indubbiamente il suo ruolo Ł estremamente importante, ma ormai vi Ł una rincorsa
all adozione di queste tecnologie, tra l altro in continuo aggiornamento, cos incessante
che possono sorgere criticit sulla reale effettivit , ovvero vi Ł l esigenza di
implementare dei metodi di valutazione dell impatto di questi investimenti sul valore
aggiunto che all azienda pu dare nei confronti dei suoi interlocutori, si ano essi esterni
che interni.
Tali scelte di investimento infatti dovrebbero basarsi su accurati sistemi di valutazione,
che non sempre possono essere i consueti report contabili/finanziari, necessari ma non
piø sufficienti, quali potrebbero essere invece le Balanced Score Card (BSC), le
tecniche di Activity-Based Costing/Management (ABC/ABM) o basandosi sui Key
Performance Indicator (KPI).
E in tal senso che sono sorti sistemi di audit per monitorare l a rea IT e la loro
governance, in primis il framework COBIT (Control Objectives for Information
Technology) che fornisce un insieme di metriche, indicatori, processi e best practices
per sfruttare i benefici derivanti dall’uso dell’information technology e sviluppare
opportuni meccanismi di controllo.
Sia che si tratti di attivit di controllo che di gestione, inere nti comunque a varie aree
aziendali, si ricade sempre nell analisi dei processi sottostanti, piø o meno minuziosa, in
base alle esigenze e alla complessit (correlata spesso alla dimensione ) dell azienda.
Di pari passo segue l adozione di tecnologie informatiche per perseguire piø
efficacemente la gestione dell azienda focalizzando sui processi aziendali stessi.
Negli anni 90 sono stati sviluppati i sistemi ERP rivolti a risolvere in maniera integrata
e centrale la gestione d impresa, gli investimenti in tali tecnologie non sempre hanno
avuto successo, poichØ dapprima occorre comprendere l ambiente aziendale e svolgere
semmai una riprogettazione dei processi (Business Process Reenginering - BPR)
assieme al coinvolgimento delle risorse umane, che rivestono certamente il ruolo piø
13
importante nel successo dell adozione di qualsiasi riorganizzazione: la tecnologia Ł solo
uno strumento e i processi sono probabilmente i soli meccanismi che la tecnologia
riesce controllare, questi a sua volta non possono che essere disegnati e coordinati dalle
persone configurandoli all interno di una specifica architettura aziendale.
Diventa pertanto cruciale che il sistema informatico (IT) e il sistema informativo (la
struttura preposta e funzionale al Business per gestire i bisogni informativi) riescano
essere aderenti lungo un processo (ciclico) di convergenza finalizzato a ridurre il
disallineamento. Per questo, un ponte per ottenere una integrazione efficace e
compatibile, Ł l aderenza di entrambi a costrutti che fungono da interfaccia, una sorta di
prospettiva comune attraverso la quale essere di supporto in modo proattivo
all organizzazione aziendale e al management.
Tale lingua franca Ł la visione di processo, utile non solo per la messa in atto di
strategie di management e migliorare le performance aziendali, ma Ł protesa anche
all implementazione del Sistema Gestione Qualit (SGC) al qua le Ł strettamente legata,
venendo in tal senso in aiuto anche apposite normative (ISO 9001 Vision2000) e
framework come il CMMI (Capability Maturity Model Integration) usato per guidare
l organizzazione verso il miglioramento continuo.
Conoscere i processi critici di una realt aziendale, controllarl i e migliorarli diventa per
il management uno tra i compiti rilevanti volti a ottenere risultati agendo direttamente
sulla strutturazione delle propria organizzazione, specie nel medio termine.
La vision dell azienda rimane in una prospettiva di lungo termine, ma la riprogettazione
pu essere in continuo divenire, e la sfida Ł quella di essere sempre pronti al
cambiamento, se non addirittura inseguirlo.
Nel capitolo quarto partendo dall esigenza di configurare un impresa in modo tale da
essere reattiva alle mutevoli condizioni di mercato, si focalizza la dimensione temporale
quale parametro importante di misurazione, oltre che delle performance,
contestualmente anche della flessibilit , introducendo cos il concett o di lean enterprise
o come suggerito da Gartner della real time enterprise.
L agilit risponde nient altro che alla prospettiva custom-oriented propria del processo
aziendale, ossia la riduzione delle interazioni tra gli agenti, dentro e all esterno
dell organizzazione, a mere relazioni di scambio tra cliente e fornitore. Tale approccio
di business viene accolto, grazie ai progressi delle tecnologie informatiche e al processo
L allineamento tra business e IT per la governance dell impresa.
14
di convergenza che prosegue fin dagli anni 80 verso standard comuni,
nell orientamento dello stile architetturale dei sistemi informatici nell ottica service-
oriented.
E il servizio, quale oggetto (immateriale) frutto di uno accordo tra le parti (siano esse
persone o risorse fisiche) che ancora una volta pone l importanza del disegno
concettuale degli artefatti tecnologici e manageriali (i processi aziendali) volto a
costituire un medium tra tecnologia e business affinchØ la scomposizione delle due
realt trovi un livello di granularit confacente all ottenimento di un buon grado di
allineamento.
In tal senso il processo aziendale Ł il risultato del prodotto dell orchestrazione di un
insieme di servizi a disposizione nella rete, il tutto finalizzato al raggiungimento della
agilit attraverso una ricombinazione di componenti che risulter ef ficace se la
corrispondenza tra l esigenza funzionale del business Ł in linea con una configurazione
flessibile e adattabile della tecnologia disegnata a partire dai requirement del primo.
Il tema dell allineamento Ł collegato alla governance aziendale (e dell IT), ossia la
definizione di obiettivi, regole e quindi responsabilit , poichØ ogni scelta strategica,
decisionale e operativa ha come punto di riferimento la sua esplicazione attraverso i
processi.
E soprattutto, l individuazione del process owner Ł funzionale alla governance in quanto
centro di responsabilit , soggetto di controllo per l assicurazione del la compliance
nonchØ di comunicazione completa e trasparente.
Le risorse umane, le loro competenze, la cultura aziendale costituiscono pertanto il
cardine per una governance efficace basata sulla responsabilit deg li attori legando
l asse strategia-management-misurazione.
L importanza del capitale umano (e piø in generale degli intangible asset), Ł
considerevole, e probabilmente unico fattore strategico di lungo termine atto a
fronteggiare in modo flessibile il cambiamento grazie alla capacit di gestire la
conoscenza nella crescente dinamicit e complessit dell ambiente economic o-sociale.
16
1. CAPITOLO PRIMO
IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE, UNA STRUTTURA
TECNICO/ORGANIZZATIVA PER LA GESTIONE STRATEGICA
DELLE INFORMAZIONI
1.1 Premessa
L esigenza di controllo sistematico sui fatti posti in essere da un organizzazione Ł
evidenziata fin dall epoca del rifiorire dei traffici commerciali del tardo medioevo
italiano con l utilizzo di metodologie atte a rilevare i fenomeni contabili.
Nel 1494 venne stampato a Venezia l opera del frate Luca Pacioli di Borgo San
Lorenzo, Summa de Arithmetica, geometria, proportioni et proporzionalit contenente
nel capitolo Tractatus de Computi et Scripturis la formalizzazione del processo di
misurazione e rappresentazione del metodo della Partita Doppia.
Nasce la Ragioneria come disciplina, configurando pertanto il nesso tra l analiticit del
fatto aziendale e la sua rappresentazione, divenendo un linguaggio fondamentale per
descrivere le relazioni economiche dell azienda fornendo un primo supporto
informativo di carattere amministrativo e manageriale.
L evoluzione dei sistemi cognitivi economico-aziendali ha seguito la crescente
complessit dell azienda e del suo contesto ambientale.
Da qui, la valenza strategica che ha ormai assunto la funzione Sistemi Informativi presso
ogni azienda e le sue implicazioni organizzative che strettamente la connaturano.
Analisi e modellazione dei processi aziendali per l integrazione dell impresa nell allineamento tra
modello di business e sistema informativo
17
Ad oggi, al mero fatto contabile, sono stati sviluppati strumenti di Knowledge
Management relativi a ulteriori fatti conoscitivi della realt aziendale.
In tutto ci , l informazione riveste un ruolo di importanza cruciale, spe cie come
capacit di interpretazione del dato. Da una parte l azienda si tr ova a investire maggiori
risorse nel personale e nella propria struttura per fronteggiare la gestione della
conoscenza nell organizzazione, dall altra a livello macro i merc ati sono ormai sensibili
alla risorsa informazione (come ad esempio la rilevanza crescente che hanno i costi di
transazione sul PIL) e recente Ł l approfondimento delle relative tematiche negli studi
sulla cosiddetta Economia della Conoscenza.
1.2 Il sistema informativo (e delle informazioni)
Le combinazioni economiche d impresa rappresentano i fenomeni della realt che
necessitano essere misurati al fine di ottenere informazioni circa lo stato (attuale,
passato o prevedibile) dell impresa.
Tali informazioni quantitative e qualitative sono il risultato di una serie di processi posti
in atto da appositi sistemi informativi organizzati per identificare ben precise
informazioni da produrre con determinate metodologie di rappresentazione e strumenti.
Un sistema informativo produce pertanto l insieme delle informazioni per conoscere i
fenomeni aziendali attraverso le operazioni di rilevazione organizzate nei corrispondenti
sistemi (Figura 1.1). Possiamo definirlo come una combinazione di risorse, umane e
materiali, e di procedure organizzate per la raccolta, l archiviazione, l elaborazione e lo
scambio delle informazioni necessarie alle attivit operative ( informazioni di servizio),
alle attivit di gestione (informazioni di gestione), alle atti vit di programmazione,
controllo e valutazione dell organizzazione (informazioni di governo). La disciplina che
si occupa dello studio del sistema informativo in senso proprio, e non tanto delle
informazioni che esso Ł finalizzato produrre, Ł l informatica aziendale4.
4
L informatica e le sue applicazioni alla realt az iendale sono oggetto di studio di un area
disciplinare delle aziende detta Informatica Aziendale. Secondo Zappa l informatica aziendale Ł un area
disciplinare economico-aziendale avente come compito specifico lo studio delle conseguenze che
l impiego delle tecnologie informatiche provoca sulle condizioni di esistenza e manifestazioni di vita
L allineamento tra business e IT per la governance dell impresa.
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Figura 1.1 La finalit di un Sistema informativo Ł la produzione di informazioni
E utile esaminare brevemente alcune assunzioni riguardo la natura gerarchica di
concetti basilari sul sistema delle informazioni.
Il dato Ł una semplice osservazione dello stato del mondo, facilmente strutturabile e
gestibile elettronicamente, non ha alcun significato intrinseco.
L informazione Ł il dato acquisito con rilevanza per un certo scopo, richiede un
consenso sul suo significato da parte della mediazione umana.
La conoscenza Ł l informazione sintetizzata e contestualizzata, piø ricca e profonda
dell informazione, ha maggior valore aggiunto, poichØ su quest ultima Ł stata effettuata
una elaborazione piø profonda in un tempo piø lungo aggiungendovi esperienza e
giudizi. E spesso tacita, difficilmente strutturabile e trasferibile.
Il sistema informativo facilita la comunicazione di dati, informazioni e conoscenza
attraverso l organizzazione; comprende la combinazione di tre elementi principali: la
tecnologia ( what ), le persone ( who ) ed i processi ( how ).
delle aziende.L informatica aziendale Ł una disciplina che si occupa della progettazione, dello sviluppo,
della realizzazione e manutenzione dei sistemi informativi, anche in funzione delle potenzialit offer te
dalle tecnologie informatiche. Non Ł detto, quindi, che la completa automazione sia realizzabile: i Sistemi
Informativi possono benissimo esistere senza automazione. Tale area autonoma di studio
(WirtschaftInformatik) ha avuto notevole sviluppo in Germania dal 1995 con P. Mertens. L informatica
aziendale si avvale inoltre di apporti provenienti da varie discipline: dall economia aziendale alla
statistica, dalla matematica alla ricerca operativa, dalla psicologia al diritto, fino alle scienze
dell informazione.
Realt da
rappresentare
Rilevazione
organizzata con
metodi e strumenti
Insieme delle
informazioni
Sistema degli accadimenti
Sistema informativo
Sistema delle informazioni
Analisi e modellazione dei processi aziendali per l integrazione dell impresa nell allineamento tra
modello di business e sistema informativo
19
Il management presidia dall alto il sistema informativo, sviluppando i requisiti di
business e la strategia che il sistema informativo stesso dovr soddisfare: l architettura
del sistema provvede quindi a tradurre la strategia sfruttando i componenti
dell infrastruttura (hardware, software, dati, rete).
La gestione di un organizzazione richiede in modo imprescindibile l uso efficace del
sistema informativo, si tratta quindi di una competenza critica per il successo
nell ambiente economico attuale che richiede una adeguata strategia, un suo fallimento
comporta un disallineamento tra il business e le strategie aziendali portando al mancato
raggiungimento degli obiettivi.
Nella prospettiva di considerare il sistema informativo quale area di intervento
strategico, esso viene visto da J. Galbraith5 come una variabile organizzativa che pu
influenzare la progettazione degli assetti organizzativi per quanto riguarda la loro
capacit di ridurre la complessit , e con la sua automazione, H. Mi ntzberg6 pone
l accento sul ruolo di standardizzazione apportato nell organizzazione da lla
tecnostruttura, in particolare la funzione tecnica che gestisce i sistemi informativi; infine
M. Porter7 considera il flusso delle informazioni sottostanti al business attraversanti le
5
The ability of an organization to successfully ut ilize coordination by goal setting, hierarchy, and rules
depends on the combination of the frequency of exceptions and the capacity of the hierarchy to handle
them the greater the task uncertainly, the greater the amount of information that must be processed
among decision makers during task execution in order to achieve a given level of performance .
(J.Galbraith, 1973, Organization design: an information processing view, Addison Wesley Publishing
Company, Readings Mass).
6
Mintzberg propone un modello generale di organizzazione composto da 5 parti: vertice strategico (il
quale assicura che l organizzazione assolva in modo efficace alla sua missione e che risponda ai bisogni
di coloro che la controllano), tecnostruttura (provvede a determinare interventi di standardizzazione), staff
di supporto (fornisce i servizi non direttamente collegati al flusso operativo), linea intermedia (la
gerarchia di manager che collega il vertice strategico al nucleo operativo) e nucleo operativo(formato dai
dipendenti che svolgono l attivit direttamente col legata alla produzione dei beni e dei servizi). Mintzberg
inoltre individua 5 forme alle quali le organizzazioni pervengono in un processo reciproco di adattamento
tra la propria struttura e i fattori situazionali, o contingenti: struttura semplice, burocrazia meccanica,
burocrazia professionale, soluzione divisionale, adhocrazia. (H.Mintzberg, 1979, The structuring of
organization, Prentice Hall, Englewood Cliffs).
7
Porter descrive il business in termini di attivit primarie e di supporto (come lo sviluppo delle tecnologie
di informazione) eseguite per creare, spedire e supportare un prodotto o servizio. Le organizzazioni che
riescono gestire i propri core processes attraverso l intera catena del valore saranno vincitrici sul mercato.
I sistemi informativi sono spesso la chiave per il miglioramento di questo processo e per il coordinamento
trasversale tra le funzioni aziendali. ..it is pos sible for a company to use information technology to gain
the competitive advantage as long as it innovates and embeds information into its business processes and
manages information as a corporate asset rather than an external resource. Although information has not
changed or revolutionised the way business is conducted, it did however alter the way businesses operate
and has transformed enormously, the industry structure . (M.Porter, 1985, Competitive Advantage.
Creating and Sustaining Superior Performance, The Free Press, New York).
L allineamento tra business e IT per la governance dell impresa.
20
funzioni aziendali una delle leve di maggior rilevanza strategica per ottenere un
vantaggio competitivo.
Nella concezione sistemica8 dell azienda (quale sistema aperto, cibernetico, dinamico e
complesso), il sistema informativo si profila come sottosistema aziendale, i cui caratteri
di base coincidono con quelli dell azienda medesima, e della quale focalizza appunto il
fenomeno delle informazioni sotto l aspetto della loro produzione e comunicazione.
A sua volta il sistema informativo Ł caratterizzato da vari sottosistemi informativi,
quelli operativo, direzionale e strategico che possono corrispondere alla struttura
gerarchica dell organizzazione, costituita da una serie di livelli con ambiti decisionali
differenti, che dalla definizione delle strategie produttive vengono tradotte dalla
direzione in obiettivi finanziari (attivit di budgeting) stabilendo l e risorse materiali e
informative necessarie all esecuzione delle procedure di lavoro per raggiungere gli
obiettivi fissati nei piani.
Un ulteriore distinzione si pu fare tra il sistema informativo g lobale che copre tutte le
funzioni aziendali, e il sistema informativo integrato, dove i sottosistemi sono
coordinati tra loro in modo funzionale, in questo caso le tecnologie dell informazione
assolvono importanti funzioni di coordinamento e integrazione. Nell ottica di
raggiungere l obiettivo di integrazione devono essere contenuti gli effetti negativi
derivanti dalla creazione di confini piø o meno artificiali tra funzioni, processi e dati
aziendali. I flussi informativi, quindi, devono essere organizzati utilizzando come
modello la naturale concatenazione di tutti i processi aziendali.
Con lo sviluppo dei sistemi economici industriali Ł aumentato il grado di complessit
gestionale diventando necessario adeguare la struttura del proprio sistema informativo.
C Ł stata pertanto un evoluzione9 dei sistemi informativi che si pu delineare in tre fasi:
la prima Ł quella in cui il sistema informativo coincide con il sistema contabile delle
8
Le principali teorie sull azienda sono quella meccanicistica (un sistema chiuso come insieme di schemi
a funzionamento determinato), contrattualistica (un insieme di relazioni contrattuali), organicistica (un
ente come essere vivente, aperto e soggetto a fenomeni di crescita programmata, l azienda non ha fini
univoci e manifesta conflittualit tra le sue compo nenti), e quella sistemica dove un sistema Ł una
collezione di parti, correlate tra loro e con l ambiente, in modo da formare una nuova entit , le part i
connesse ed interagenti sono finalizzate a un qualche scopo comune. L azienda pu essere rappresentata
come sistema aperto regolato da meccanismi di retroazione in un modello dove essa Ł un ente
organizzatore e trasformatore di inputs tratti dall ambiente, e produttore di outputs. Nei modelli a
relazioni dinamiche circolari vengono inoltre evidenziate le relazioni di causalit operando la distin zione
tra flussi e livelli di attivit e risorse.
9
P.Pisoni, 1979, Il Sistema Informativo dell impresa, GiuffrŁ, Milano.
Analisi e modellazione dei processi aziendali per l integrazione dell impresa nell allineamento tra
modello di business e sistema informativo
21
rilevazioni senza ausilio di strumenti tecnologici; la seconda con l introduzione di
rilevazioni di natura extra-contabile e lo sviluppo di sistemi di pianificazione,
programmazione e controllo anche attraverso l utilizzo di strumenti meccanici,
meccanografici, elettrocontabili; la terza vede l ingresso del calcolatore elettronico e
delle reti, permettendo l attivazione di flussi di comunicazione (interni ed esterni) in
tempo reale, e l integrazione delle conoscenze prodotte dalle varie aree funzionali del
management.
Sotto il profilo organizzativo i sistemi informativi vengono collocati nel novero dei
sistemi operativi10, ovvero meccanismi di coordinamento organizzativo che, unitamente
alla struttura organizzativa, concorrono a definire la configurazione organizzativa
aziendale.
In quanto meccanismi operativi, i sistemi informativi si articolano in sottosistemi di
compiti, di modalit di loro svolgimento e di tecniche individuali con rif erimento a
funzioni tipicamente trasversali o diffusi rispetto all articolazione dei compiti e degli
organi definiti dalla struttura organizzativa.
L azione del sistema informativo si esplica nell alimentare i sistemi decisionale,
operativo e di controllo, secondo determinate modalit e tempi, attraver so una rete di
comunicazioni (Figura 1.2).
Tale rete fa da supporto al flusso informativo aziendale, pu essere formale, cioŁ
ufficializzata nell organigramma, oppure informale, ossia una rete di comunicazione
personale o informatica.
Le comunicazioni possono essere destinate all esterno o all interno, que st ultime, a sua
volta, sono di tipo orizzontale se hanno luogo tra unit organizzative di par i livello, di
tipo verticale, o trasversali (tra livelli gerarchici differenti appartenenti a diverse aree
funzionali).
10
I sistemi operativi rappresentano l elemento dinamico della configurazione organizzativa: di fatto si
tratta delle attivit che assicurano il funzionamento del sistema organizzativo. Sono tradizionalmente
ricompresi nei sistemi operativi i sistemi di pianificazione, programmazione e controllo, i sistemi
informativi, i sistemi di ricompensa e di sviluppo dell organismo personale. (G.Airoldi, 1980, I sistemi
operativi, GiuffrŁ, Milano).