5
Capitolo 1. MARKETING E BRANDING TRADIZIONALE
Secondo l’American Marketing Association, la marca è un nome, un termine, un
simbolo, un logo, un design o una combinazione di questi elementi che ha
l’obiettivo di identificare beni e servizi di un venditore o gruppo di venditori,
differenziandoli da quelli dei concorrenti.
La marca è un paniere di attributi e di associazioni mentali che consentono al
cliente l’identificazione del prodotto.
Per associazioni mentali si intendono gli attributi intangibili legati alla
personalità, ai valori simbolici o emozionali. Per esempio la forza della marca
Mercedes non è riferita solo ai vantaggi tangibili, ma riguarda anche la
personalità della marca (sobria, seria), il paese d’origine (Germania) e i fattori
emotivi (affermazione sociale).
Vengono considerati attributi invece i vantaggi o i benefici ricercati dal cliente e
usati come criterio di selezione. Per valutare una marca i clienti prendono in
considerazione attributi tangibili ed intangibili.
La letteratura considera fondamentalmente tre tipologie di attributi che sono gli
attributi di base, cioè i fattori “must” che un prodotto deve avere per essere
accettato, gli attributi di performance, legati alla soddisfazione del cliente e che
danno opportunità di differenziazione a livello di valore e gli attributi eccitanti o
delizianti, cioè quei benefici inaspettati che favoriscono un aumento della
soddisfazione del cliente più che proporzionale.
Una marca può anche essere definita come un insieme di segni, significati ed
esperienze.
I segni servono a consentire una più facile identificazione dei prodotti e dei
servizi aziendali, consentendo al cliente di ridurre lo sforzo di analisi delle
informazioni durante i processi di acquisto e di consumo, e all’azienda di
costruire la conoscenza e la consapevolezza che attribuisce valore alla marca.
I significati sono l’essenza del valore simbolico ed emozionale che, apprezzati
dal cliente, determinano gli atteggiamenti verso la marca, realizzando in pratica
6
gli obiettivi di posizionamento del management aziendale e qualificando
l’immagine stessa della marca. E come vedremo più avanti, l’immagine di marca
è uno dei principali elementi ai quali si riconduce il valore della marca stessa.
Le esperienze, infine, sono l’elemento che i clienti associano alla marca, cioè il
vantaggio di potersi fidare delle sue prestazioni e, di fatto, prevederne le
performance in caso di riacquisto o riutilizzo. Questa è la componente che
determina la brand loyalty, con tutto ciò che ne consegue in termini di vantaggio
tanto per il cliente fedele, quanto per l’impresa che può contare sulla fedeltà dei
clienti.
1.1 Le funzioni della marca
La marca assolve numerose funzioni sia per il consumatore sia per l’impresa. Dal
punto di vista del consumatore essa consente anzitutto di identificare i vari
prodotti e di orientare i consumatori, che utilizzano le informazioni relative agli
attributi tangibili e intangibili della marca, nei loro processi d’acquisto. Così
facendo la marca assolve una funzione di praticità: la marca permette infatti al
consumatore di adottare comportamenti ripetitivi e di routine e di ridurre di
conseguenza il tempo da dedicare all’attività di acquisto. Inoltre la marca assolve
un compito di garanzia per il consumatore: essa identifica e responsabilizza il
produttore in modo continuativo, nel senso che lo impegna a fornire al
consumatore un livello specifico e costante di qualità. Più una marca è
conosciuta, più questa garanzia è importante, non potendo il produttore
permettersi di deludere il suo mercato e perdere di conseguenza il capitale di
notorietà e di immagine accumulato nel tempo.
Un’altra importante funzione della marca per il consumatore è quella di
personalizzazione. Le marche infatti consentono ai clienti di esprimere le loro
diversità attraverso le scelte effettuate.
Infine la marca ha anche una funzione di fiducia per il consumatore in quanto,
considerando che ogni esperienza positiva riferita ad un determinato prodotto di
marca viene memorizzata come una risposta positiva ad una determinata
esigenza del consumatore, ogni qual volta si ripete una circostanza simile questi
7
ripete lo stesso comportamento e, consolidandosi ancora di più l’esperienza
positiva, si rafforza appunto la fiducia nei confronti della marca.
A queste fondamentali funzioni per il consumatore si aggiungono funzioni
altrettanto importanti dal punto di vista dell’impresa. Anzitutto una funzione di
posizionamento: la marca dà all’impresa la possibilità di posizionarsi in rapporto
ai suoi concorrenti e di far conoscere al mercato le qualità distintive del suo
prodotto. La marca permette infatti all’impresa di ricondurre le proprie capacità a
qualcosa di definito e riconoscibile dal mercato. Se non ci fosse una marca,
buona parte degli sforzi di marketing e di interazione con il mercato predisposti
dall’impresa andrebbero dispersi. Di conseguenza, la marca consente di
capitalizzare (è questa un’ulteriore funzione della marca) gli investimenti
compiuti nel tempo dall’azienda.
Inoltre la marca ha per l’impresa la funzione di protezione: i diritti di proprietà
(marchi registrati, brevetti e copyright) proteggono infatti l’impresa contro
eventuali imitazioni o contraffazioni.
Chiaramente poi la marca ha per l’impresa la funzione di fedeltà perché la sua
esistenza permette di creare una relazione con i clienti che desiderano
riacquistarla.
L’insieme delle funzioni appena elencate che la marca ha per l’impresa,
trasforma le marche in vere e proprie barriere all’ingresso di nuovi concorrenti
sul mercato.
Solitamente i consumatori identificano la marca con i prodotti perché è
soprattutto a livello di interazione prodotto/consumatore che si possono cogliere
ed evidenziare le caratteristiche distintive che qualificano una marca. Benché
l’identificazione della marca avvenga a livello di prodotto, il processo di
costruzione di un prodotto di marca coinvolge l’impresa nella sua totalità. Il
prodotto di marca è infatti il risultato di sintesi di un insieme di capacità
dell’impresa, dalla tecnologia all’orientamento al mercato, dall’innovazione alla
conoscenza delle esigenze dei clienti, dall’attività di comunicazione
all’orientamento al servizio, e così via, che qualificano un’impresa
8
complessivamente e che si manifestano nei suoi prodotti. E’ necessario quindi
considerare il prodotto di marca non come una struttura separata dalle attività
dell’impresa, ma come un risultato che la rappresenti a pieno.
Questa considerazione induce a ritenere che la logica della marca debba
pervadere l’intera impresa e non solo le funzioni di comunicazione e di
marketing che, per la loro posizione di presidio dei rapporti impresa/mercato,
hanno una maggiore attenzione alle tematiche della marca.
1.2 I benefici della marca
Dal punto di vista dell’impresa la marca è portatrice di una serie di importanti
vantaggi che riguardano l’insieme delle relazioni dell’impresa e dei suoi prodotti
con il mercato e con i consumatori e trovano un immediato riscontro anche nella
performance economica dell’impresa.
I benefici che l’impresa può ottenere possono essere ricondotti a tre fattispecie
principali:
- vantaggi di relazione con il mercato;
- vantaggi di natura distributiva;
- vantaggi derivanti da un migliore “funzionamento” del marketing mix.
1.2.1 Vantaggi di relazione con il mercato
I vantaggi che può ottenere un prodotto di marca rispetto a prodotti privi di
marca (unbranded) o con una marca debole si concretizzano in maggiori livelli di
fiducia dei consumatori nei confronti dell’impresa e della sua offerta, e ben si
conosce quanto sia importante per l’impresa conquistare e mantenere un rapporto
di natura fiduciaria con il mercato. La fiducia dei consumatori si concretizza in
relazioni di tipo continuativo e quindi di fedeltà; la fedeltà, a sua volta, oltre a
garantire la continuità dei rapporti impresa/clienti, espande i suoi effetti positivi
ad altre tipologie di prodotti che possono essere racchiusi entro la stessa marca.
Il miglioramento delle relazioni non si esaurisce solo nell’ambito delle relazioni
di mercato; l’impresa di marca ottiene una posizione di superiorità nei rapporti
con tutti gli stakeholders, sia interni sia esterni: risultano di conseguenza migliori
9
le relazioni con i fornitori, con la pubblica opinione, con i media, con i
dipendenti attuali e potenziali, e così via. Più in generale, le migliori relazioni
che l’impresa riesce ad intrattenere con i diversi mercati e pubblici di riferimento
le consentono di ottenere maggiori e migliori risorse sia tangibili sia intangibili.
1.2.2 Vantaggi di natura distributiva
Un secondo insieme di vantaggi per l’impresa è rintracciabile nelle relazioni con
la distribuzione. A parità di altre condizioni un prodotto di marca può anzitutto
ottenere un livello di capillarità distributiva superiore, da cui derivano vantaggi
consistenti in termini di copertura numerica e di quota di mercato.
Un ulteriore elemento di vantaggio dei prodotti di marca è la maggiore e migliore
esposizione dei prodotti nei punti di vendita. Anche se nelle dinamiche dei
rapporti industria/distribuzione il posizionamento dei prodotti sugli scaffali
costituisce un importante elemento di negoziazione, è importante sottolineare il
fatto che la presenza di prodotti di marca e, per questo, noti al consumatore
contribuisce alla definizione dell’immagine percepita del punto di vendita e, di
conseguenza, la possibilità di una posizione privilegiata sugli scaffali sarà
maggiore per i prodotti di marca. Da una migliore esposizione e posizione dei
prodotti sugli scaffali deriva naturalmente una più elevata facilità d’acquisto del
prodotto e quindi una più elevata probabilità di ottenere risultati positivi in
termini di quota di mercato.
I vantaggi distributivi inoltre consentono alle imprese che dispongono di una
marca forte di utilizzarla come leva per entrare in nuovi canali e/o in nuovi punti
di vendita. L’impresa che può disporre di una marca nota e conosciuta ai
consumatori riesce infatti ad ottenere con maggiore facilità una positiva
accettazione dei propri prodotti presso strutture distributive dalle quali era
assente.
1.2.3 Vantaggi derivanti da un migliore “funzionamento” del marketing-mix
Le funzioni assolte dalla marca tanto per l’impresa quanto per il consumatore si
concretizzano in una maggiore capacità di funzionamento dell’intera politica di
10
mercato dell’impresa. Il fatto stesso che la marca consenta la definizione di un
posizionamento ai prodotti dell’impresa e ne capitalizzi gli sforzi compiuti nel
passato rappresenta un vantaggio notevole per i prodotti di marca rispetto ai
prodotti unbranded.
La marca, inglobando valori funzionali e simbolici e trasferendo al consumatore
vantaggi di identificazione e di garanzia, consente all’impresa di formulare una
strategia di premium price. Tale strategia “premia” il valore che i consumatori
percepiscono nei prodotti di marca. Naturalmente la possibilità di poter proporre
al mercato dei prezzi più elevati deve tener conto delle condizioni concorrenziali
e di mercato, ma, in generale, un prodotto di marca riesce normalmente a
sostenere una politica di prezzi più elevati.
Un ulteriore vantaggio di marketing mix riguarda la difendibilità della posizione
di mercato. Di fatto il presidio di un determinato territorio di mercato attuato con
una politica di marca garantisce all’impresa e ai suoi prodotti un isolamento
maggiore dagli attacchi dei concorrenti: una marca non è imitabile da parte dei
concorrenti o, comunque, lo è con grandi difficoltà e a costi elevati. Tutto ciò,
come già detto anche in precedenza, configura l’esistenza di barriere all’entrata
nel territorio competitivo della marca che ne garantiscono una superiore libertà
d’azione e una maggiore autonomia nelle decisioni di marketing.
Da ultimo una marca nota può essere il punto di avvio e di sviluppo di una
strategia di espansione sia dei prodotti sia dei mercati di riferimento. Una marca
nota e riconosciuta dai consumatori in un determinato ambito merceologico può
trasferire la sua credibilità anche in altri ambiti di mercato. L’ipotesi su cui si
fonda l’estensione extrasettoriale della marca si basa sul presupposto che se la
marca è stata in grado di soddisfare il consumatore in un determinato ambito,
acquisendone la fiducia, lo stesso consumatore potrà ritenere altrettanto
affidabile quella determinata marca qualora gli venissero proposti prodotti diversi
da quello originario, ma “garantiti” appunto dalla stessa marca. Il problema
principale in questo caso è verificare fino a qual punto una certa marca è
estendibile al di fuori dei propri ambiti d’origine o, meglio, fino a qual punto si
può estendere la fiducia dei consumatori. In ogni caso, l’impresa che intendesse
11
perseguire una strategia di sviluppo in nuovi territori competitivi può far leva sui
valori di marca e ottenere un vantaggio importante sia in termini di trasferimento
di fiducia e di fedeltà, sia di velocità di ingresso, sia di economie di raggio
d’azione.
1.3 Le potenzialità della marca
L’impresa usufruisce di una serie di potenzialità generate dalla fiducia che il
consumatore conferisce alla marca. La fiducia, a sua volta, è il risultato di
esperienze positive consolidate che hanno portato la soddisfazione delle
aspettative del consumatore.
Alcuni dei fattori di potenzialità della marca sono riconducibili agli aspetti
reddituali e di mercato: in particolare una marca può consentire l’ottenimento di
più elevati livelli di redditività determinati dalle già citate politiche di premium
price e dal consolidarsi delle relazioni di fiducia che si concretizzano in maggiori
livelli di fedeltà da parte del consumatore. Ovviamente la maggiore redditività di
un prodotto di marca rispetto a quella di un prodotto unbranded è subordinata alle
condizioni di mercato, alle modalità con le quali si svolge la concorrenza e alle
caratteristiche del prodotto. In linea generale, comunque, è possibile riscontare
maggiori livelli di redditività nei prodotti di marca rispetto a quelli privi di
marca.
Un ulteriore elemento di vantaggio riguarda la riduzione della concorrenza.
Come già accennato in precedenza, una marca forte e riconosciuta dai
consumatori rappresenta un’importante barriera all’entrata che consente quindi al
prodotto di marca più elevati margini di manovra nei confronti delle azioni della
concorrenza. Ciò si può trasformare in una potenzialità per la marca sia perché
una maggiore difendibilità del territorio competitivo consente l’ottenimento di
migliori risultati in termini di redditività e di quota di mercato, sia perché il
miglior presidio degli ambiti entro cui si svolge la concorrenza consente al
prodotto di marca una maggiore libertà decisionale e, di conseguenza, superiori
livelli di performance.