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Capitolo 1
La situazione nel mondo del Gas: Toscana Gas
1.1 La storia
La storia di Toscana Gas ha per protagoniste due importanti società legate alla distribuzione del
gas: Ages - operante nelle province di Pisa, Lucca, Arezzo e Firenze – e Publienergia – attiva
nella provincia di Pistoia e nell’area d’Empoli.
Ages S.p.A.
Le origini di Ages risalgono al 1866, quando il comune di Pisa affida alla “Società svizzera del
Gas” il servizio di illuminazione pubblica con i lampioni a gas di cracking. Nel 1903, con
l’inizio della cosiddetta “municipalizzazione” dei servizi pubblici, la società svizzera si
trasforma in “Azienda Municipalizzata del Gas di Pisa”. A partire dal 1968 il gas metano
sostituisce quello di cracking e Pisa diviene la prima città metanizzata della Toscana dove
prende via il rinnovo e l’ampliamento della vecchia rete distribuzione oltre i confini comunali.
Si apre così per le aziende una fase di continua crescita che vede protagonista nel 1977 della
nascita del “Consorzio Gas Energia e Servizi” al quale aderiscono negli anni successivi oltre 30
Comuni della provincia di Pisa. Tre nuove importanti tappe segnano la storia di Ages (Azienda
Gas Energia e Servizi): la sua trasformazione in S.p.A. nel 1996, la Vendita del 46.18 % del
pacchetto azionario a Partecipazioni Industriali (composta da Italgas S.p.A. ed Acea S.p.A.) e la
costituzione di una società commerciale, Ages Vendite secondo quanto disposto dalla normativa
sulla liberalizzazione del settore gas (decreto numero 164/00), nel 2002.
Publienergia S.p.A.
Nasce nel 2000, dalla fusione tra le aziende pluriservizi di Pistoia (Asp) e d’Empoli (Publiser).
Operativa dal 1° Luglio 2001, Publienergia gestisce la rete di distribuzione in 15 comuni delle
provincie di Firenze e Pistoia. Nel luglio 2003, secondo quanto prescritto dalla normativa sulla
liberalizzazione del settore, la società pistoiese trasferisce tutte le attività di vendite ad una
nuova società commerciale: Publitrade.
Il 15 Marzo 2004 dalla fusione Ages – Publienergia nasce Toscana Gas S.p.A.
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1.2 Profilo dell’impresa Toscana Gas S.p.A.
Toscana Gas è una nuova realtà che unisce cultura territoriale e cultura industriale. La società
nasce nel marzo 2004 da una collaborazione tra pubblico (comuni dell’area di Pisa, Pistoia,
Empoli) e privato (partner industriale Italgas). Un progetto realizzato per dar vita ad un soggetto
più forte e in grado di mantenere uno stretto rapporto con il territorio, in un contesto che vede il
mercato dell’energia aprirsi alla libera concorrenza nazionale ed internazionale. Toscana Gas,
che gestisce la distribuzione del gas nelle province di Pisa, Arezzo, Lucca, Pistoia e Firenze,
grazie ad un bacino d’utenza di oltre 650.000 abitanti (distribuiti in 47 comuni della Toscana) e
una rete di 3297 Km che si posiziona sul mercato come il secondo operatore a livello regionale e
il settimo a livello nazionale.
L’attività di vendita dal 1° dicembre 2004 è svolta da Toscana Gas Clienti, la nuova società
commerciale del Gruppo, nata dalla fusione tra Ages vendite (area Pisa) e Publitrade (area
Empoli/Pistoia).
Il 14 Ottobre 2004 segna l’inizio di un nuovo ed importante disegno industriale. Il protocollo
d’intesa firmato da Toscana Gas e Fiorentina Gas, vede le due maggiori realtà toscane nel
settore energetico, insieme per realizzare una grande realtà regionale: l’industria Toscana del
Gas e dell’Energia. Un progetto, primo nel suo genere in Italia, che vede impegnati a livello
regionale pubblico/privato ed aperto, in qualsiasi fase, anche ad altri enti pubblici e operatori del
settore che ne condividono il valore strategico. Un soggetto industriale in grado di cogliere le
nuove opportunità offerte dal mercato energetico grazie al quale:
→ operare in posizione di forza rispetto ai grandi competitors nazionali ed internazionali;
I numeri della società Toscana Gas:
Comuni serviti: 47
Bacino di utenza: oltre 650.000 abitanti
Rete: 3.297 Km
Gas vettoriato: 466.3 milioni di metri cubi
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→ accrescere la fiducia dei clienti anche attraverso il continuo miglioramento dei livelli di
qualità del servizio;
→ supportare lo sviluppo dell’economia regionale;
→ mantenere un forte legame con il territorio.
Il Protocollo prevede la costituzione di una holding con il compito di coordinare la gestione
delle attività in cui operano i soggetti coinvolti: società di rete distribuzione metano (società di
rete) e commercializzazione del gas e dei servizi energetici (società di vendita). L’Industria
Toscana dell’Energia sarà il quarto operatore nazionale, perché già in partenza avrà un esteso
bacino di utenza e un numero consistente di comuni serviti (ai quali in seguito si potranno
aggiungere i 16 comuni toscani gestiti dal partner industriale Italgas):
Rete: 7894 Km di tubazioni in 97 comuni della Toscana
Vendita: 565.000 clienti in 119 Comuni della Toscana
1 miliardo e 52 milioni di metri cubi di gas venduto
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1.3 Il Gruppo
Toscana Gas vanta sistemi e strumenti altamente tecnologici che le consentono di gestire
attraverso le aziende del Gruppo, una pluralità di servizi all’insegna della sicurezza, del
risparmio energetico e dell’efficienza. Fanno parte del Gruppo una società di vendita del gas
(Toscana Gas Clienti), una società operante nell’ambito delle telecomunicazioni (Agestel) e una
società (Toscana Servizi) che opera nell’ambito delle attività legate al gas. Toscana Gas, inoltre,
ha partecipazioni minoritarie in altre realtà; recentemente ha acquisito il 40% di SEA (la società
che gestisce il gas e l’igiene del territorio per il comune di Viareggio) a seguito
dell’aggiudicazione della gara indetta dal Comune.
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1.4 I servizi
1.4.1 Distribuzione del Gas Metano
Toscana Gas, grazie a sistemi e strumenti altamente tecnologici, può garantire una gestione e un
monitoraggio dei servizi all’insegna della sicurezza e dell’efficienza; essi sono:
¾ Telecontrollo
¾ Ricerca dispersioni programmata
¾ Pronto Intervento
¾ SIT (Sistemi Informativi Territoriali)
¾ SIA (Sistemi Informativi Aziendali)
1.4.2 Illuminazione pubblica
Questo servizio che prevede la gestione ed il mantenimento degli impianti di pubblica
illuminazione oltre all’effettuazione d’interventi (di cui Toscana Gas gestisce la progettazione e
la realizzazione) finalizzati all’adeguamento tecnico-normativo degli stessi. Tra i principali
obiettivi perseguiti dal servizio: la sicurezza del traffico veicolare e delle persone, la riduzione
dell’inquinamento luminoso ed il risparmio energetico. L’ulteriore evoluzione del servizio
consente oggi di offrire una gestione completa attraverso un global service che include la
fornitura di energia, la manutenzione e l’effettuazione di interventi finalizzati al risparmio
energetico ed alla messa a norma degli impianti. Nel corso degli anni questo servizio ha dato
vita anche ad importanti progetti di illuminazione artistica dedicati alla valorizzazione del
patrimonio culturale del territorio tra cui la Chiesa della Spina (Pisa), La Cittadella (Pisa), La
Basilica Romanica di San Piero a Grado (Pisa), la Pieve Romanica di Pugnano (San Giuliano
Terme). Il totale di punti luce gestiti ammonta a 33.919 distribuiti nei seguenti comuni:
• Calci (Pisa)
• Castelfranco di Sotto (Pisa)
• Orciano Pisano (Pisa)
• Pietrasanta (Lucca)
• San Giuliano Terme (Pisa)
• Santa Luce (Pisa)
• Calcinaia (Pisa)
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• Palaia (Pisa)
• Pisa
• Ponsacco (Pisa)
• Rosignano Marittima (Livorno)
• Vecchiano (Pisa)
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1.5 La struttura societaria
E’ utile fornire, a livello schematico, una rappresentazione della struttura societaria, ovvero
l’organigramma aziendale in dettaglio, i ruoli e le funzioni.
LEGENDA:
AD: Amministratore Delegato
Unità organizzative:
¾ PERORG: Personale e Organizzazione
¾ AFCO: Amministrazione, Finanza e Controllo
¾ SERTEC: Servizi Tecnici
¾ DIST: Distribuzione
¾ SECO: Servizi Comuni – Coordinamento Società Controllate e Collegate
¾ AFGE: Affari Generali
Organizzazione di progetto:
¾ SSI: Sviluppo Sistemi Informativi
AD
PERORG AFCO SERTEC DIST SECO AFGE
PRESIDENTE
SSI
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Mi sembra opportuno, a questo punto fornire delle informazioni su Italgas, in quanto è il più
grande distributore di gas per l’Italia, ed in quanto partner privato dell’azienda Toscana Gas per
l’attività di progetto in esame.
Iniziamo anche qui con dei brevi cenni storici per far capire l’evoluzione dell’azienda in esame;
dopo invece si tratteranno nello specifico due tematiche: la prima su come Italgas ha affrontato
la liberallizazione del mercato del gas, la seconda, invece, tratterà gli aspetti legati agli
interventi al cliente e i relativi tools che Italgas mette a disposizione.
Italgas nasce il 12 Settembre 1837 come “Compagnia d’illuminazione a Gaz per la città di
Torino”, la prima impresa italiana per la produzione e la distribuzione del gas illuminante.
L’espansione nel resto del Regno d’Italia inizia venticinque anni dopo con la nuova
denominazione di “Società Italiana per il Gas”. Negli anni successivi, con l’avvento dell’energia
elettrica, l’azienda inizia la distribuzione di gas manifatturato per la cottura dei cibi e il
riscaldamento. La storia moderna di Italgas coincide con l’affermazione del gas naturale come
mezzo principale per ridurre la dipendenza dal petrolio e con lo sviluppo della rete di gasdotti
realizzato dal Gruppo Eni a partire dagli anni Settanta: la società si concentra sulla distribuzione
del gas per usi civili, assumendo un ruolo importante nella “metanizzazione” dell’Italia. Negli
ultimi anni Italgas ha enucleato le proprie attività commerciali, conferendole alla controllata
Italgas Più, e nel 2003 Eni, che era già il principale azionista ha acquistato la totalità delle azioni
Italgas. Italgas e le sue controllate in Italia contano oltre 1.400 Comuni in concessione, una rete
di distribuzione che si estende per 45 mila chilometri, 8 miliardi di metri cubi di gas venduto,
quasi sei milioni di clienti. All’estero l’azienda è presente in Ungheria, Argentina e Grecia.
Prima del decreto legislativo 164/00 del 2000 Italgas gestiva sia la distribuzione del gas agli
utenti finali che le relazioni con i clienti. La messa in opera del decreto ha causato per Italgas la
separazione della fase di distribuzione e di quella di vendita. La distribuzione ha come referente
obiettivo l’utente, la vendita invece si rivolge al cliente finale. La liberalizzazione del mercato
del gas ha fatto sì che i distributori devono fornire alle compagnie di vendita informazioni utili
al fine di svolgere i loro compiti, quali, ad esempio:
le letture dei contatori utili al fine di fatturare i clienti finali
attivazione del servizio di fornitura
cessazione del servizio di fornitura